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Giovedi la prima conta sulla guerra
by Il Manifesto Saturday, Feb. 08, 2003 at 4:17 PM mail:

Giovedì la prima conta sulla guerra Rutelli si arrende. Saranno messe ai voti la mozione unitaria dell'Ulivo, ma anche quelle della sinistra L'ultimo scontro I socialisti: «E' un voto di propaganda». Violante: «Propaganda è firmare una mozione e poi non votarla»



All'ultimo momento, e salvo sorprese sempre possibili, l'Ulivo ce l'ha fatta. Per quanto minimalista sia il documento sul quale è stata raggiunta la convergenza, sembrerebbe superato lo scoglio principale, le resistenze a votare qualunque testo prima del definitivo pronunciamento dell'Onu. La mozione che impegna il governo ad adoperarsi per il prolungamento e il rafforzamento della missione degli ispettori Onu dovrebbe essere votata entro giovedì prossimo. L'annuncio è stato dato ieri mattina dal capogruppo diessino Luciano Violante. La conferenza dei capigruppo della camera è già stata convocata per martedì prossimo, e dovrà decidere se calendarizzare il voto il giorno successivo o il giovedì, in ogni caso prima della nuova relazione degli ispettori di fronte al consiglio di sicurezza, fissata per venerdì 14.

Giovedì sera, quando il documento stilato dal diessino Marco Minniti era già stato sottoscritto da tutti i partiti della coalizione a eccezione dell'Udeur (Mastella dovrebbe però firmarlo lunedì), la Margherita ancora si opponeva all'ipotesi di sottoporlo al voto entro la settimana prossima. «Votare adesso sarebbe un grosso errore», dichiarava Francesco Rutelli, che mirava a far slittare il pronuciamento a dopo la relazione degli ispettori. Ieri, però, l'ex sindaco di Roma si è reso conto che rinviare il voto avrebbe significato infliggere un nuovo e durissimo colpo al suoi già lacerato schieramento, e ha ingranato la retromarcia. La sua opposizione, ha fatto sapere, era frutto di un equivoco. Il«grosso errore» sarebbe votare la mozione dei Verdi e del Pdci, quella che nega l'uso delle basi e dello spazio aereo per gli Usa. Nessun problema invece, sul votare la mozione unitaria. Poco dopo è arrivato il semaforo verde del capogruppo Castagnetti.

In realtà, la camera voterà anche la mozione dei Verdi e del Pdci e il documento fermamente contrario alla guerra di Rifondazione. Sarà comunque una prima occasione per contare quali sono le forze radicalmente pacifiste all'interno del parlamento. Solo per questo del resto, per poter votare, l'ala sinistra dell'Ulivo ha accettato di sottoscrivere la mozione unitaria.

Qualche ostacolo però ancora c'è. «Un voto di sola propaganda come questo serve a poco», ha dichiarato il leader dello Sdi. Sinora Boselli ha sempre aperto al strada alle incursioni di Rutelli, ed è questo che rende la sua posizione preoccupante. La risposta di Violante è stata immediata. Prima di tutto, ha fatto notare, la mozione firmata anche dallo Sdi deve per sua stessa natura essere sottoposta al voto. In secondo luogo, ha proseguito, che senso avrebbe votare un impegno a rafforzare la missione degli ispettori dopo il 14 febbraio, quando la decisione sarà già stata presa?

L'Ulivo, in realtà, spera di portare dalla sua parte almeno una parte della maggioranza, se non sul passaggio che critica il governo per aver firmato il documento di appoggio agli Usa, almeno sul punto centrale, il prolungamento delle ispezioni. Il capogruppo di An La Russa prende tempo: «Vedremo il testo. Noi siamo d'accordo con tutto ciò che rafforza un'immagine di coesione nazionale».

In ogni caso, nonbasterà la mozione per evitare prevedibili contestazioni alla manifestazione del 15 febbraio. I Cobas hanno ribadito ieri che la manifestazione è aperta a tutti, ma anche che è stata convocata su pregiudiziali ben precise. Significa che sarà ben accetto solo chiavrà detto no alla concessione delle basi e dello spazio aereo.

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