SEBASTIANO MESSINA DA REPUBBLICA per puro caso abbiamo intercettato ieri una telefonata tra un italiano di nome Silvio e un americano ke si kiama George. Eccovi la trascrizione. "Ciao George, come va?". "Hello Tony!". "hem.....sono Silvio". "Silvio chi?". "Come chi? Sono venuto a trovarti tre settimane fa....". "Ma certo: Silvio! Perdonami è un momentaccio. cosa dicono di me gli spagnoli?". "Questo non lo so. Agli italiani però stai molto simpatico. posso dirti ke il tuo nome è scritto perfino sui muri delle strade". "Benissimo ho un bellissimo ricordo delle strade di Lisbona". "Ma io sono a Roma. Sai Roma la città di Romolo e Remolo....". "Ma certo Roma la rivale di Sparta". "No, è vicino Pratica di Mare: ti ricordi?". a questo punto si sente, nonostante la mano ke copre la cornetta, l'americano ke sussura a qualcuno:"Questo deve essere quello ke dice ke ha portato i Russi nella Nato". Poi togliendo la mano: "A proposito, ma tu sei andato nella Dacia di Vladimir?". "Si". "Hai fatto il picnic con 21 gradi sottozero?". "Si". "Ti sei messo persino quel buffo colbacco sulla testa?". "Si". "E ora però vedo ke lui si è accordato contro di me con Jacques e Gerhard. Ma scusa, Silvio, con tutto il rispetto per voi irlandesi: non mi avevi detto ke questo Vladimir era amico tuo?". "Come dici? Pronto!Non si sente....Pronto! Pronto! Pronto! Ti richia....". Clic.
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