Dal media center mobile del camion del csoa forte prenestino che ora si trova a santa maria maggiore.....

L'invasione della citta'!
Non un corteo... un'invasione di ultracorpi.
E' questo cio' che abbiamo visto nelle strade di Roma intorno al percorso ufficiale del corteo.
Spezzoni improvvisati che ti spuntano davanti appena giri la curva, gente che cerca il corteo avanzando nella strada con lo striscione bene in vista... Parchi affollati di giovani confusi, e meno giovani mediattivisti armati di camere di tutti i tipi. Impiegati della funzione pubblica "contro la guerra senza se e senza ma"... Antimperialisti e non violenti fianco a fianco.
Che KAos!
e se sara' il Kaos a portarci la pace, BENVENUTO!!!!

non ho visto tanta gente a Rm neanke per il fucking Giubileo,
eravamo tantissimi,
eravamo bellissimi.

dalla piazza:
Bombing Iraq is like fucking 4 verginity

bella.

A.

era "bombing for peace is like fucking for verginity"
anch'io l'ho trovata bella.

..un fiume..pauroso!

Innamorata
la piazza si siede
si lascia sfiorare

accoglie il passare
di piedi
pensieri
occhi neri
e di tutti i colori

ripercorre i rumori
si sofferma sui gesti
ne trattiene gli odori

apre il cielo ad un sole
che si spande e risplende
si accarezza e raccorda
all'istante

canta ancora canzoni
le sostiene allargandosi
sostenendo tutti i destini

si fa morbida, lecita, lieve
e si conta, mette in fila
i suoi nomi

uno ad uno
ed alla fine del conto
sono centodieci milioni.

Verso Libero

dal quotidiano "Il Manifesto" del 14/2/2003 (pagina 20):
"Addio alla pace, questa folla non ne chiede più a chi l'ha già buttata nei rifiuti. Le truppe d'invasione sono già sul suolo dell'Iraq, obbediscono solo alla forza maggiore.La pace è già perduta.Il popolo sveglio di notte per essere quì di giorno, non chiede più la pace.Dichiara invece la sua volontà di dissociazione da questa guerra e dai suoi loschi motivi. Questa folla è il confine dell'umanità che la guerra non può invadere nè conquistare.Si svolge a Roma un atto di concordia e di alleanza tar cittadini italiani.Essi sono la lettera,la carta e l'inchiostro dell'articolo della Costituzione che dichiara:"L'Italia ripudia la guerra". Camminano e chiamano a raccolta, camminano e tolgono l'appoggio alla guerra.Sono la sobria distanza dal delirio di guerra, denunciano i correi della più insensata ed illegale avventura militare dell'occidente. Gli ipocriti chiedono bandiere contro Saddam, come se la partita si giocasse in campo neutro e non dentro la schiacciante aggressione del più forte. Quest'Italia prova vergogna di trovarsi alleata d'invasori.La pace è perduta. Ora tocca a chi ha voluto la guerra, di sentirsi perduto."
di ERRI DE LUCA.

Grazie.
La nostra forza, il nostro futuro è in quei 110 milioni di ragazzi, donne, uomini, religiosi e comunisti, che hanno gridato al mondo "non farete questa guerra in nostro nome".
Ora mettiamo tutti le bandiere della pace alle finestre e non leviamole più, neppure mentre distruggeranno case, scuole, ospedali, donne e bambini!
Luigi.

NO ALLA GUERRA

Ma ora la piazza è colma
ed urla e bacia ed ama

Ora la notte è lunga
e nessuno si sente smarrito

Qualcuno ha svelato
il bisogno di essere amato

Qualcuno è seduto per terra
qualcuno già urla
il suo
NO

a questa guerra.