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Aggiornamenti da Pisa
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imc italy Monday, Feb. 24, 2003 at 11:27 PM |
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Presidio di Pisa attivo
Il presidio permanente è ancora attivo a Pisa , dove si aspetano informazioni sugli orari dei treni diretti a Camp derbi per fermarli. attivisti sono radunati davanti alla sede di rifondazione comunista che è diventata una base operativa. La composizione dei manifestanti è eterogenea. Questa nottata di presidio permanente e la giornata di domani serviranno a opreparare il grande corteo contro la guerra che si svolgerà mercoledi pomeriggio alle ore 17:00 da P.zza Sant Antonio. L'intera giornata di mercoledi sarà caratterizzata da azioni di diserzione e sabotaggio nella città. anche nel retso del Nord Italia mercoledi sarà una giornata importante di blocchi dei treni della morte.
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basta che non succeda come sabato
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selvaggio Monday, Feb. 24, 2003 at 11:33 PM |
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riporto testimonianza di un amico [..]
Sabato a Pisa ho visto in diretta i metodi disubbidientini! Non credevo ai miei occhi! Allora e' vero, questi mangiano pane e cotechino con la questura, capperi! In breve, vi racconto cosa ho visto: una discreta folla che premeva per entrare a occupare i binari, e il fido disubbidiente che arringava la folla per...allontanarsi, visto che il treno, a suo dire, non sarebbe passato. Vinta la "furia" degli invasori, i disubbidientini hanno poi in quattroequattr'otto allestito una marcetta vociante per la citta', al grido "le moltitudini si sollevano" o roba del genere, lasciandosi velocemente alle spalle la stazione, protetta da ben 4 carabinieri e forse 8 poliziotti (mentre noi eravamo in piu' di 500, per capirci...). La cosa potrebbe far al massimo ridere, finora, se non fosse che i compagni cobas ci avevano avvisato che da li' a 10 minuti sarebbe passato il treno con le armi e tutto il resto (erano le 17.20 e alle 17.30 era previsto il passaggio del treno, cosa che poi e' avvenuta). Insomma, mentre eravamo li' ad un passo dall'entrare, alcuni soggetti mai visti hanno preso l'iniziativa e trascinato la folla in un corteo a dir poco demenziale. Che sia la nuova tattica della questura, visto che travestirsi da black bloc in fondo a loro non riesce veramente? Peggio ancora, temo che sia il casarin/agnolettismo che si fa largo dalle nostre parti. Che poi un corteo penoso come quello di sabato possa facilmente venir recuperato (anche mediaticamente) da D'alema e Agnoletto, e cosa non difficile da comprendere, cosi' come la difficolta' invece di far rientrare negli schemi altri atteggiamenti ben piu' sostanziosi ma sicuramente, dal loro punto di vista, difficilmente gestibili. La cosa che sconvolge e' come sia stato possibile un passaggio del genere sabato a Pisa: gente determinata a entrare in stazione, fregata da 4 spaventapasseri baciaculi del potere. Beh, lasciamo perdere ogni sfogo: che questa esperienza insegni qualcosa per il prossimo futuro. A bientot e che l'occupazione dei binari sia con voi!
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Come vero?
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c'ero c'ero Tuesday, Feb. 25, 2003 at 12:07 AM |
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Un tipino precisissimo mi ha detto che e' tutto falso, anzi vero, anzi no, falso.
C'ero o non c'ero?
Quanto sopra per dire che un tipino che ti dice una cosa non e' il massimo dell'informazione. E' senza braccia il tipino? Allora che scriva lui il pezzo e dica per favore, nomi, situazioni, circostanze.
A me un tipino ha detto di non fidarmi dei tipini che fanno scrivere ad altri le cose.
Tecapi'?
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Effettivamente anche a me è parso...
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Lucio Tuesday, Feb. 25, 2003 at 12:18 AM |
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luciobontempelli@virgilio.it |
C'ero anch'io, ed effettivamente le cose sono andate così. Non so però se è vera la notizia che il treno sia transitato a quell'ora, visto che la sera verso le 21.30 ne è transitato uno da Migliarino dove c'era un presidio. Erano dunque due? O veramente chi ha dirottato via dalla stazione i dimostranti sapeva che il treno sarebbe passato molto dopo? Ad ogni buon conto, mentre ero in corteo ho raccolto i discorsi di un capannello di persone, che commentavano l'accaduto del pomeriggio e della mattina di quello stesso giorno (dove, alla stazione di Pisa S.Rossore, sul far dell'alba, si erano raccolte delle persone per un blocco di un treno effettivamente transitato da là): dicevano che il blocco della mattina, che era riuscito a causare un piccolo ritardo al treno della morte, era stato semi-concordato con le forze dell'ordine, che avevano fatto capire agli organizzatori della protesta che il treno doveva passare e che non sarebbe stato tollerata una protesta che avesse causato un blocco ad oltranza della circolazione. Le forze dell'ordine avevano tuttavia concesso - dopo discussioni con gli organizzatori della protesta - una protesta dimostrativa di trenta persone che si sarebbero sedute sui binari e sarebbero state tolte di peso (ma senza violenza) dagli agenti. Beninteso: alla trentunesima persona che si sarebbe seduta sui binari (ovvero, al primo accenno di una volontà dei manifestanti di creare disagi eccessivi), avrebbero usato la forza per interrompere la protesta. Questo quello che dicevano tre persone, amareggiate e tentennanti, in corteo con me ma che non conoscevo personalmente. Da novellino mi sono messo a riflettere, perché se quei discorsi fossero veri qualche considerazione andrebbe pur fatta: è pur vero che le botte è meglio evitarle, ma d'altra parte in questa maniera sembra che anche le proteste siano una specie di show preconfezionato. Oppure no: comunque, con la mediazione, si riesce a rosicchiare spazi di visibilità e a punteggiare il percorso dei treni della morte di disagi piccoli ma imprevisti, aprendo la strada a nuove proteste spontanee (vedi per esempio i freni d'emergenza sui treni civili), e preservando il movimento da un impatto troppo brusco con le forze dell'ordine. E poi, una domanda: al di là dell'apparenza, tutti i blocchi sono frutto di mediazioni di questo tipo? O alcuni no? E come si distinguono i due casi?
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confusione
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minnie Tuesday, Feb. 25, 2003 at 12:20 AM |
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Non ho capito nulla..-ma credo che ifatti ,overo bloccare un treno militare sia evidente a tutti il suo significato.Nessuno bloccava i teni degli ebrei, nessuno sapeva allora. Ma ora è diverso. La coscienza dei tempi che viviamo la sappiamo tutti.Ora o mai piu'.
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Un po' di SERIETA'
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okp Tuesday, Feb. 25, 2003 at 1:09 AM |
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chi è che parla di immagine e sostanza? secondo te è sostanza stare sdraiati sui binari e impedire il passaggio ai treni o stare da parte a sbeffeggiare quelli che lo fanno (come hanno fatto alcuni la notte tra venerdì e sabato)?
Per quanto riguarda quello che è successo sabato pomeriggio: 1- Dalla stazione centrale non è passato nessun treno militare. L'unico che è passato in serata è stato quello da Migliarino (chi c'era e chi no?).
2- Quando alcuni, sabato, hanno deciso di lasciar perdere quegli sbirri idioti, dato che il vero obiettivo non era la stazione centrale, quelli che stavano dietro a spingere, fare i grossi e a lanciare petardi, dove sono finiti? Erano pur tanti no? D'altronde la prima fila è un posto un po' scomodo....
Scrivo queste cose non per fare la parte a qualcuno (anche se così sembra, lo ammetto), ma perché vorrei che, visto che abbiamo tutti lo stesso obiettivo (bloccare i treni, sbaglio?), si ragionasse un po' di più prima di agire. E poi nessuno impone a nessuno di inseguire i disobbedienti ovunque vadano. Se qualcuno sostiene altre forme di lotta benissimo!!! Le metta in pratica. Non rompiamoci i coglioni a vicenda!
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m
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ralle Tuesday, Feb. 25, 2003 at 1:09 AM |
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Ma non ho capito bene, non volete mica lanciare una specie di moda radical-chic? Una pantomima, un rituale concordato col potere per ingannare le persone che guardano il telegionale, che guardano le foto sulle pagine di Indy-Media? Una messincena?
I treni si possono fermare. I treni dal centro atomico francese diretti verso Gorleben in Bassa Sassonia furono fermati piu´ volte. E le azioni dei compagni erano vere, mica sceneggiate alla Alberto Sordi.
Sono perplesso.
ralle, dal freddo nord oltre alpino.
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Fuffa
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Io ero proprio li' Tuesday, Feb. 25, 2003 at 1:33 AM |
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pisa.jpgfvvv3u.jpg, image/jpeg, 500x426
La cronaca di sabato pomeriggio a Pisa e' questa:
al concentramento c'erano non piu' di un paio di centinaio di compagn*, ad un certo punto un folto gruppo si dirige verso l'ingresso di sinistra della stazione, presidiato da massimo 6-7 ps, in quello di destra ci sono invece altrettanti cc ma vengono lasciati tranquilli. Nel salone della biglietteria ci sono qualche altra decina di agenti.
Per qualche minuto (da 5 a 10) c'e' un po' di ressa, ma non vola nemmeno uno sputo ma solo un paio di petardi, poi, cosi' com'era comunciata finisce e parte il corteo. Contemporaneamente il treno arriva in stazione e riparte esattamente alle 17:50.
Che stesse per arrivare un treno in stazione lo sapevano, non tutti quelli che erano in piazza, ma sicuramente un po' di compagn* lo sapevano.
Tutte le versioni diverse da questa sono solo fuffa dei soliti cialtroni.
Foto 1 - Ressa all'entrata di sinistra Foto 2 - Foto ricordo (in contemporanea) all'entrata di destra Foto 3 - Treno che arriva Foto 4 - Treno che riparte
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Grande Fuffa
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( ) Tuesday, Feb. 25, 2003 at 11:05 AM |
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Grande Fuffa, io ero lì, conosco Selvaggio, chi ha fatto il primo commento alla giornata di sabato e ne avevamo parlato insieme molto amareggiati. Le tue foto testimoniano che il treno è passato e che molti sapevano, compresi chi ha condotto il corteo, voluto sì dai Disobbedienti e dal MAT, intendiamoci, l'una forza infastidita dall'altra, per cui non volevano nessuno ripetere quanto successo il venerdì notte. Spero che mercoledì sapremo dispiegarci ognuno sullA sua tratta senza ostacolarci uno con l'altro e con la vera intenzione di fermare i treni e non fare pagliacciate. Il compagno di fornovo massacrato insegna.
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