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ecco i nomi delle navi della morte
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lkj Tuesday, Feb. 25, 2003 at 6:24 PM |
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ecco i nomi delle navi della morte
ECCO I NOMI DELLE NAVI CHE CARICHERANNO MATERIALE BELLICO
Un importante rivista di Commercio Internazionale - Trade Wings - , reperibile su Internet ha pubblicato i nomi delle navi cooptate dall'US Military Sealift Command in Italia:
M/n Strada gigante ---- Di proprietà di BENETTON tramite la società Strade Blu M/n Genova Bridge M/n Neptune Aegli M/n Dart 10 M/n Jolly Giallo ........ Di proprietà dell'imprenditore genovese MESSINA, che gestisce linee regolari da Genova, Livorno, Napoli verso il Golfo Persico In aggiunta le navi Velazquez , L'audace, Cervantes, Arroyofrio della Linea Suardiaz.
Le navi sono state noleggiate per un periodo di 90 gg. e sembra caricheranno a Southampton, Livorno, e non meglio accertati porti meridionali.
Buona ricerca a tutti/e.
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boicottaggio a benetton
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benetton de benettoni Tuesday, Feb. 25, 2003 at 9:56 PM |
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il boicottaggio di benetton dovrebbe essere gia attivo per svariate ragioni(http://www.inventati.org/anarkids/benetton.html tra gli altri). ma ora possiamo sfruttare l'opinione pubblica, in italia assolutamente contraria alla guerra ma probabilmente ancora convinta delle villantate ragioni filantrope di benetton. facciamo girare la notizia, mettiamola in tutti i forum e spediamola a tutti i contatti email: benetton ha noleggiato una nave per portare in medio oriente armamenti che verranno usati per uccidere militari e civili irakeni. e per favore chiunque sia in possesso di maggiori informazioni, comprovate da fonti, le metta a disposizione. boicottiamo i prodotti di benetton, ma scriviamo a benetton per fargli sapere cosa pensiamo. io con una ricerca veloce ho trovato questi contatti: Benetton Group Spa Villa Minelli 31050 Ponzano, Treviso ITALY Tel. +39 0422 519111 Fax +39 0422 969501 General Information: info@benetton.it Job Opportunities: selezione@benetton.it Financial Information: invrel@benetton.it Commercial Information: commerciale@benetton.it Commercial Info USA: tscotto@benettonusa.com colors magazine: colors@colors.it F A B R I C A via Ferrarezza, 31050 Catena di Villorba (TV) Italy tel. +39 0422 516228 fax. +39 0422 609088 fabrica@fabrica.it
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fate girare!!!
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benetton de benettoni Tuesday, Feb. 25, 2003 at 10:28 PM |
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ho buttato giu questa mail da fare girare: boicottiamo benetton, ma facciamogli sapere subito i motivi del boicottaggio! integrate la mail con tutte le notizie, comprovate da fonti, che riuscite ad ottenere. ______________________________
FATE GIRARE: se eravate a roma per la manifestazione della pace, se non c'eravate ma siete contrari alla guerra in iraq. Fate sentire la vostra voce!
La nave Strada Gigante, di proprietà di Benetton tramite la società Strade Blu, è stata noleggiata per un periodo di 90 giorni alle forze armate americane per il trasporto di armamenti dai porti italiani a quelli del Medio Oriente. Queste armi verranno utilizzate per uccidere civili e militari irakeni.
Se sei contrario alla logica di questa guerra, scrivi a Benetton per chiedere loro di non fare utilizzare le loro navi per trasportare strumenti di morte e distruzione.
Questi sono alcuni indirizzi: Benetton Group Spa Villa Minelli 31050 Ponzano, Treviso ITALY Tel. +39 0422 519111 Fax +39 0422 969501 General Information: info@benetton.it Job Opportunities: selezione@benetton.it Financial Information: invrel@benetton.it Commercial Information: commerciale@benetton.it Commercial Info USA: tscotto@benettonusa.com colors magazine: colors@colors.it
F A B R I C A via Ferrarezza, 31050 Catena di Villorba (TV) Italy tel. +39 0422 516228 fax. +39 0422 609088 fabrica@fabrica.it
Questo potrebbe essere un messaggio tipo, ma è meglio se ne scrivi uno di tuo pugno: Ho saputo che una nave di vostra proprietà, Strada Grande della società Strade Blu, verra' usata per trasportare armamenti usa dai porti italiani a quelli del Medio Oriente, dove verranno utilizzati per uccidere civili e militari irakeni. Se siete contrari alla logica di questa e di tutte le guerre, come volete far credere attraverso i vostri manifesti, le vostre pubblicazioni e in generale l'immagine che date al vostro marchio, per favore non lasciate che le vostre navi vengano utilizzate per trasportare gli strumenti delle guerre. Fino ad allora mi vedro' costretto a boicottare i prodotti Benetton e del vostro gruppo, e naturalmente mi impegnero' a diffondere questa notizia. Firma
E NON DIMENTICATEVI DI SPEDIRE QUESTA MAIL A TUTTI I VOSTRI CONTATTI!
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Ma si potrebbe provare?
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Un Comunista Tuesday, Feb. 25, 2003 at 11:30 PM |
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Io ci metterei almeno Un milione...(sono un modesto dipendente statale...) Potremmo fare una colletta gigante, produrre uno spot televisivo, comprare una pagina di un giornale che dica chiaramente di boicottare alcuni prodotti? Badate la pubblicità comparativa ora è permessa! Per esempio, se uno facesse la pubblicità alla Agip comparandola con la Esso e nei motivi per i quali dovrebbe scegliere la Agip, e non la Esso, spiegherebbe che la Esso sta dietro questa guerra, che si vuole impadronire del petrolio Iracheno, farebbe una cosa legale. Voi mi direte che così facendo si fa la pubblicità alla Agip, certo non se lo meritano, ma dobbiamo mettere in conto che se si incita la gente a non usare la Esso la Bp la Q8 necessariamente quelli che faranno questo tipo di obiezione compreranno la Agip o un'altra benzina. Io dico che devono mettersi paura di noi...fare qualcosa di eclatante per fargli capire che facciamo sul serio. Magari è una cazzata non abbiate timore di criticare....ma parliamone e magari proponete qualcosa di alternativo.
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link non confermato
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malvivent Tuesday, Feb. 25, 2003 at 11:46 PM |
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Dopo 22 pagine di smazzamento su Google non trovo alcun collegamento tra "US Military Sealift Command" e la rivista citata.
Potrebbe non voler dire niente, le navi esistono ed alcune di esse sono già state utilizzate per trasporti militari.
Se l'aut* del primo post c'è ancora, batta un colpo!
Mavvi
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pubblicita
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carosello Tuesday, Feb. 25, 2003 at 11:49 PM |
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una piccola parentesi sulla benzina: ora come ora bisognerebbe servirsi dalla ERG e dalle altre compagnie francesi, oppure tedesche: non da quelle usa, ma neppure da quelle italiane. chiusa parentesi. per quanto riguarda la pubblicità: è vero, la pubblicita comparativa è permessa, ma gli editori non si farebbero grossi problemi a non accettare pubblicita che vanno contro a grossi finanziatori: nella storia del boicottaggio è gia successo... ma non è detto che abbiamo bisogno della stampa istituzionale: mi sembra assolutamente logico diffondere la protesta via email e in generale via internet. in questo modo posso informare in modo immediato gli amici, i conoscenti e i familiari che so contrari alla guerra, e loro faranno lo stesso con i loro amici eccetera. e non dimentichiamoci delle buone vecchie fotocopiatrici e ciclostili. ma facciamo girare la notizia il piu possibile. mandare email, fax e telefonate di protesta ad organizzazioni commerciali puo effettivamente servire per cambiare i loro comportamenti negativi: lo dimostra la protesta animalista di http://www.shac.net http://www.shac.net . figuriamoci quando si tratta di una azienda come benetton che ha una immagine (di facciata) da difendere. blocchiamo quelle navi!
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Saro' radicale, ma...
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black Wednesday, Feb. 26, 2003 at 10:27 AM |
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Saro' anche radicale, ma io il boicottaggio nei confronti della benzina lo effettuo totalmente: nessun distributore e' pulito, solo le biciclette e i vostri piccoli piedini blu!
Inoltre credo che le succitate aziende abbiano cominciato a fottersene dei boicottaggi, quindi propongo un "affondo", cioe' una bella serie di azioni dirette di distruzione nei confronti dei simboli di queste [vetrine, distributori, ecc]!
Ed ora, non sono un mago, ma posso prevedere che qua sotto ci saranno una serie infinita di post legalisti, cattolici, in ogni caso che mi insultano!!!
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per black sul boicottaggio
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lucignolo benetton Wednesday, Feb. 26, 2003 at 11:09 AM |
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voglio sperare che almeno qua si riuscira a fare dibattiti costruttivi: anzi suggerisco che, ai soliti provocatori, non venga assolutamente risposto, in modo da non affossare le discussioni che possono servire (vedi http://italy.indymedia.org/news/2003/02/183924.php): i provocatori possono mettere mille post inutili, ma se noi rispondiamo li moltiplichiamo all'ennesima potenza. scriviamo solamente post che possano servire a bloccare quelle navi... black diceva il boicottaggio non serve a nulla, che le aziende se ne fregano: non è poi così vero... molte informazioni di campagne andate a buon fine le trovate su questo libro: Manuale per un consumo responsabile, Gesualdi, FELTRINELLI 1999. in particolare si parla della campagna nord europea contro la shell, che voleva demolire e affondare una sua vecchia piattaforma nel mare del nord: un boicottaggio popolare, incitato addirittura da alcuni ministri dell'ambiente (in particolare quello danese), ha fatto cambiare idea alla shell, che ha preferito alla fine smantellare la piattaforma e portarla a terra, piuttosto di vedere la sua immagine calpestata ad ogni tg. certo tedeschi e danesi sono molto piu attenti al problema ecologico degli italiani, per questo ha potuto funzionare. ma. ma qua stiamo parlando di rifiuto alla guerra, e dagli ultimi sondaggi (http://www.repubblica.it/online/politica/noguerratre/eurisko/eurisko.html) otto italiani su dieci sono contrari a questa guerra. sfruttiamo l'occasione! certo ci saranno altri problemi con benetton, ma ora come ora sara gia abbastanza difficile farlo desistere dall'incassare tutti quei soldi per il noleggio della Strada Gigante. anche se, come si legge nell'articolo del secolo XIX, molti armatori sono restii a concedere le loro navi: questo crea danni ai loro clienti abituali, nonché un certo rischio dal momento che portano armi (e ancora non si sa se sono all'uranio impoverito). mettiamoci anche noi: smascheriamoli davanti all'opinione pubblica, intasiamo i loro fax, i loro telefoni, le loro email: sono strumenti di lavoro, certamente faranno di tutto per poter lavorare tranquillamente, anche darci ascolto! ancora per black: ci sono tante altre forme di protesta oltre il boicottaggio, ma facciamo in modo che queste servano per promuovere la causa. appoggio le azioni dell'ALF, ad esempio, e ricordo che esse sono sempre seguite da una rivendicazione che ne spiega le motivazioni (e nonostante questo, spesso e volentieri i media ne danno notizia come "farneticazioni": attenti a non farvi gabbare!). ancora: qualcuno parlava di un presidio davanti ai negozi benetton: perchè non dei picchettaggi? perche non distribuirci a due a due davanti a tutti i negozi benetton e fare volantinaggio informativo?
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sos dalla Spezia
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walter Wednesday, Feb. 26, 2003 at 11:21 AM |
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la situazione alla spezia è drammatica, dopo le prese di posizione dei compagni portuali di genova livorno come sempre toccherà a noi essere per l'ennesima volta il crocevia della morte. i nostri lavoratori infatti, asserviti alla guerra da sempre (vedi fabbriche di armi) tacciono, anzi, auterevoli personaggi si dicono possibilisti all'idea di usare il nostro porto, civile e militare. in questo caso, possiamo pensare ad una grande mobilitazione nella nostra città? non vedo altra uscita, i sindacati sono schiavi assurdi della nato, i politici a parte rifondazione (non è propaganda) sono tutti dalla parte americana (il senatore Forcieri DS è il presidente della comm. parlamentare in seno alla nato).
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risposta
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benetton de benettoni Wednesday, Feb. 26, 2003 at 11:38 AM |
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benetton risponde: >la ringraziamo per la sua segnalazione e desideriamo informarla che Strade Blu non appartiene a Benetton Group S.p.A. che è un gruppo solo presente nel settore dell'abbigliamento casual e sportivo. Abbiamo provveduto ad inviare il suo e-mail del 25 febbraio all'ufficio stampa di 21 Investimenti che recentemente è entrata con una quota di minoranza nel capitale di Strade Blu. Rimanendo a sua disposizione per ulteriori informazioni, colgo l'occasione per inviarle i miei migliori saluti. Paola Innocente Responsabile Relazioni Esterne Benetton Group S.p.A. tel. 0422-519365 e-mail:pinnocen@benetton.it
Il gruppo Benetton spa è legato esclusivamente al settore abbigliamento, benissimo, intanto le nostre mail sono state inviate alla 21 investimenti , il cui presidente è Alessandro Benetton, figlio di Luciano Benetton. 21 investimenti è la banca commerciale fondata attraverso Edizioni Holden... continuiamo la protesta presso di loro, ma chi riesce per favore fornisca tutti i contatti di tutti gli interessati con Strada Gigante
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3 considerazioni
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zik Wednesday, Feb. 26, 2003 at 1:56 PM |
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1. Siamo certi che le navi interessate siano queste? Partire con un boicotaggio sbagliando bersaglio significherebbe perdere credibilità, fare danni alle persone sbagliate e soprattutto buttare tempo prezioso. Quali fonti si possono citare? La rivista del primo post pare introvabile.
2. Ricordo che c'è anche il porto di Marina di Carrara tra LI e SP
3. L'impiego di traghetti significa che le operazioni di carico e scarico possono essere fatte anche da personale della nave.
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strade blu
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lele Wednesday, Feb. 26, 2003 at 6:07 PM |
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le navi dovrebbero essere quelle perchè già citate da 2 fonti diverse ed indipendenti (il Secolo XIX di genova e la rivista citata dall'autore del post);
la proprietà: "StradeBlu nasce con un investimento iniziale di partner societari: Gruppo Benetton per il 46%, Management Cimaschi – Tosella per l’8%, operatori stranieri di logistica per il restante 46%"
Per quanto riguarda i porti il rischio è che usino il porto di spezia visto che è anche sede di una delle + grandi basi militari ed è ancora l'unico porto dal quale non siano arrivate comunicazioni di eventuali mobilitazioni
sul secolo di oggi http://www.ilsecoloxix.it/Secolo_notizia01OK.asp?idnotizia=43926&idcategoria=855
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link benetton 46%
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mau Wednesday, Feb. 26, 2003 at 8:11 PM |
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che benetton e' della partita nn c'e' dubbio!!http://www.euromerci.it/aprile01/stradeblu.htm che far partire una campagna di boicottaggio sia di una qualche utilita' e' molto dubbio! si potrebbe , e dico SI POTREBBE!! arrivare ad un ritiro di benetton addirittura motivato con adesione alla causa! altra pubblicita' per loro!! scusate compagni, ma l'aggressione al popolo irakeno ci sara'! lo spiegamento di forze gia' in luogo non lascia dubbi. il boicottaggio al quale possiamo concentrarci e' quello spietato e perenne alle compagnie petrolifere che avranno le concessioni in Irak una volta occupato! SONO LORO I MANDANTI!!!!! pessimista mau
ps un abbraccio a tutte le compagne/i che si stanno battendo da venerdi' saro' con voi!!
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pressioni su benetton
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nicola Wednesday, Feb. 26, 2003 at 9:08 PM |
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chiamato la società scritto lettere al giornale proprio da qui a treviso domani usciranno un po' di cose benetton si difende dicendo che in realtà la sua partecipazione non è diretta ma attraverso 21 investimenti del figlio alessandro benetton, marito della campionessa deborah compagnoni (che ne fa perfino la madrina e testimonial) il risultato non cambia la famiglia benetton è accostabile all'operazione di sostegno alla guerra e su questo dobbiamo battere! domani ci saranno uscite sui giornali su questo tema
è vero le compagnie petrolifere sono il bersaglio più giusto ma anche quello più difficile
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«Non presti la sua nave alla guerra»
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lele Thursday, Feb. 27, 2003 at 9:55 AM |
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La replica di Ponzano: «A bordo della Strada Gigante solo aiuti umanitari» Diliberto lancia un appello a Benetton «Non presti la sua nave alla guerra»
Giorgio Sbrissa
TREVISO. Benetton presta le sue navi alla guerra. La notizia fa capolino nei siti dei pacifisti impegnati a fermare i treni bellici. Ma sembra impossibile. Chi può dimenticare la divisa insanguinata del soldato ucciso nella guerra che insanguinato i balcani? O il guerrigliero africano con in pugno un osso di tibia umana? E ancora la teoria di croci e stelle di Davide delle tombe dei caduti nella prima guerra irachena? Queste tre immagini hanno campeggiato sui grandi poster pubblicitari nelle città di tutto il mondo. Immagini realizzate da Oliviero Toscani e firmate United Colors of Benetton. Immagini che hanno regalato ai quattro fratelli trevigiani e alle loro aziende, già considerate ecologiste e politically correct, una patente liberal e pacifista. Eppure, ieri, Oliviero Diliberto, segretario dei Comunisti Italiani ed ex ministro della Giustizia, ha rivolto a Luciano Benetton un appello in cui chiede che la nave Strada Gigante, appartenente a Strade Blu, partecipata da 21 Investimenti (che fa capo a Edizione Holding, la finanziaria di famiglia) non venga utilizzata per trasportare le armi che verranno utilizzate dagli angloamericani per bombardare l'Iraq. «Mi aspetto da lei una smentita - scrive Diliberto - Un atteggiamento coerente con quello che di lei sappiamo attraverso le prese di posizione sue e della sua azienda. Penso ad alcune campagne di comunicazione della Benetton, alle dichiarazioni contro lo sterminio per fame, la guerra, la violazione dei diritti umani, la vergogna della pena di morte». «Le chiedo un gesto chiaro ed inequivocabile - conclude - non metta a disposizione i suoi mezzi per le macchine di morte. Nulla vale come la vita. Nulla è più sporco della guerra». L'aria serena e pacifica che solitamente si respira a villa Minelli, ieri, era diventata burrascosa da ben prima che arrivasse la lettera dell'ex ministro. Tutto pensavano nel quartier generale di Ponzano, dopo le recenti dichiarazioni pubbliche per la pace di Luciano Benetton, che ritrovarsi coinvolti tra quanti lavorano a favore della guerra. A Ponzano, tuttavia nessuno fa commenti e dirottano i cronisti a 21 Investimenti, che a loro volta rinviano a un comunicato di Strade Blu che dovrebbe spiegare come il coinvolgimento sia marginale: «Siamo un fondo di investimento, e in quanto tali partecipiamo a Strade Blu, in cui però non abbiamo alcun ruolo - spiega un portavoce di 21, che dimentica forse le campagne promozionali per Strade Blu interpretate da Deborah Compagnoni, moglie del presidente Alessandro Benetton - Quasi tutte le compagnie italiane hanno un contratto di affitto con la Marina britannica. Sappiamo però che la nave in questione trasporterà ospedali da campo e aiuti alimentari e umanitari, quindi il contrario di armi e munizioni. Quelle viaggiano sulle navi militari».
www.mattinopadova.quotidianiespresso.it/mattinopadova/arch_27/padova/piano/ma...
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per indymedia
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per favore Thursday, Feb. 27, 2003 at 2:14 PM |
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sarebbe possibile mettere il link al dibattito sull navi della morte in tra i suggerimenti utili, in homepage, e non, come adesso, tra gli aggiornamenti di martedi? è una questione che sta maturando e sarebbe giusto darle piu visibilita per farla crescere... grazie
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Navi
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Flik Thursday, Feb. 27, 2003 at 3:16 PM |
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Occhio ragazzi!!!! Forse stiamo facendo un errore!!!!!
Sono riuscito a parlare con quelli di Strada Gigante :-)
Hanno accettato solo un nolo dall'Inghilterra al Medio Oriente per gli inglesi per ospedali da campo, aiuti umanitari e mezzi di sussistenza, ma smentiscono di aver mai caricato armi ne hanno intenzione di farlo in futuro. Anche se non glielo ho chiesto mi hanno poi detto che non è corretto prendersela con Benetton perchè ha da loro una partecipazione solo finanziaria come in tante altre società.
Mi sono sembrati disponibili e sinceri.
Vedete un po' voi!!!! :-)
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chiarimenti
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benetton de benettoni Thursday, Feb. 27, 2003 at 4:04 PM |
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il gruppo benetton detiene il 46% del capitale di strade blu, la maggioranza relativa visto che il management Cimaschi-Tosella ho l'8% e il restante 46% è di vari operatori stranieri di logistica. mi sembra che benetton abbia tutte le capacità di far senitire la propria voce. la nave è stata noleggiata dal Ministero della Difesa della Gran Bretagna nella qualità di unità di supporto alle truppe. che porti ospedali da campo per curare amputazione che i bambini subiscono a causa delle nostre cluster bombs mi sembra verosimile. è quasi commuovente poi che il Ministero della Difesa (ma in questo caso mi sembra che possiamo tranquillamente chiamare come ai vecchi tempi: Ministero di Guerra) si preoccupi di portare derrate alimentari ed aiuti umanitari ai civili irakeni, dopo averli affamati ed uccisi in piu di dieci anni di embargo totale: del tipo, prima creiamo qualche altro milione di vittime e profughi (che comunque verranno respinti con le armi dagli alleati turchi) e poi finalmente gli diamo una mano. ma ancora: che si tratti di aiuti umanitari lo dice benetton e lo dice Strade Blu, i media fino ad adesso hanon parlato di supporto truppe... per come la vedo io, Strada Gigante e le altri navi noleggiate dal Ministero della Difesa britannico non sono altro che piccoli ingranaggi nella macchina da guerra che si sta muovendo per distruggere l'iraq. fatemi pensare come la pensate.
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Risposta
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Marco Friday, Feb. 28, 2003 at 12:06 PM |
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Questa e` la risposte che mi e` giunta da benetton:
la ringraziamo per la sua segnalazione e desideriamo informarla che Strade Blu non appartiene a Benetton Group S.p.A. che è un gruppo solo presente nel settore dell'abbigliamento casual e sportivo. Abbiamo provveduto ad inviare il suo e-mail del 27 febbraio all'ufficio stampa di 21 Investimenti che recentemente è entrata con una quota di minoranza nel capitale di Strade Blu. Rimanendo a sua disposizione per ulteriori informazioni, colgo l'occasione per inviarle i miei migliori saluti.
Paola Innocente Responsabile Relazioni Esterne Benetton Group S.p.A.
tel. 0422-519365 e-mail:pinnocen@benetton.it
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