L'estrema destra e' da sempre un arcipelago di sigle, partiti, gruppi e movimenti difficilmente dialoganti e spesso condizionati da divisioni, scissioni ed annose diatribe ideologiche. Nonostante questo pero' non si e' mai soffocata la volonta' di ricompattare tutto e tutti sotto un'unica bandiera, dimenticando, o almeno tentando di dimenticare, le beghe che da anni dividono i leader carismatici delle varie fazioni.
Apparentemente tutti i gruppi d'estrema destra auspicano un'unione d'area. Tutti dicono di lavorare per ricompattare l'universo nazional popolare. In realta' pero' e' evidente che ogni formazione guarda esclusivamente ai propri interessi contraddicendo quindi la retorica "unionista" dei loro capi branco.
L'unico movimento che sembra non essere attratto dai frequenti tentativi di riunificazione d'area e' sicuramente Forza Nuova.
Questa formazione politica e' forse la più dinamica nell'area neofascista Italiana.
Nasce nel settembre del 1997 a Londra fondata da Massimo Morsello e Roberto Fiore, due fascisti in esilio per reati ideologici. Partito collegato alla Falange Spagnola, agli Haideriani, all'Npd tedesco e al Front National di Le Pen, si ispira, oltre che al fascismo, al tradizionalismo cattolico e si batte contro l'immigrazione, l'aborto, la massoneria, chiedendo inoltre il ripristino del concordato Stato-Chiesa del 1929.
La sua fortissima identita' ideologica la porta spesso a fare a meno della contaminazione con gli altri gruppi che, anzi, subiscono speso una deriva dei propri militanti proprio a vantaggio del movimento di Fiore. La partecipazione ai vari tentativi di ricomposizione d'area, risulta quindi incompatibile con la sete di egemonia che Forza Nuova esprime, di fatto, su tutta l'estrema destra nazionale.
I piu' recenti esperimenti "unionisti" infatti lasciano indifferente Forza Nuova.
Il 9 e 10 novembre 2002, ad Ostia si e' svolta un'assemblea nazionale fra i maggiori gruppi neofascisti italiani, Forza Nuova ha disertato l'evento nonostante questo si manifestasse come uno dei piu' importanti tentativi di riunificazione degli ultimi anni. Dall'assemblea di Ostia nasce il Movimento Nazional Popolare, formazione d'area, composta da Fiamma tricolore, Rinascita Nazionale, Polo delle destre sociali e Fronte Sociale Nazionale. Il neonato movimento, forte della ritrovata "unione", convoca per il 30 novembre un corteo "d'area nazional popolare" a Bologna. Forza Nuova esterna invece tutta la sua indifferenza rispetto a questa operazione politica convocando, nella stessa citta', lo stesso giorno, una sua iniziativa pubblica. Tutte queste fratture naturalmente assumono una rilevanza particolare in quelle città dove la destra radicale ha, da sempre, una sua visibilita' e un suo folto bacino di simpatizzanti.
A Roma, ad esempio, sono molti i gruppi attivi oltre a Forza Nuova. Alcuni di questi sono quasi inesistenti nel resto del territorio italiano, nella capitale pero' sembrano avere un buon seguito.
E' il caso del movimento Fascismo e Liberta' (forte anche in lombardia) e del rinnovato network neofascista Base Autonoma.
Per capire bene cosa determina tutte queste spaccature sarebbe opportuno analizzare approfonditamente l'identita' di ogni gruppo. Per ora ci limitiamo a sintetizzare gli aspetti piu' caratteristici che regalano a formazioni semi sconosciute un'identita' e un ruolo all'interno dell'area neofascista italiana. Identita', pratiche ed eventuali affinita' che disegnano un quadro minimamente piu' chiaro rispetto al tetro universo neofascista. Il movimento Fascismo e Libertà e' l'esempio concreto di un piccolo gruppo con una grande e forte identita'. br>
Fondato nel 1991 dall'ex-repubblichino Giorgio Pisanò questo movimento, il cui seguito elettorale è piuttosto scarso, si rifà agli ideali del ventennio Fascista e al pensiero Mussoliniano (in particolare quello del manifesto di Verona del 1944). Il movimento Fascismo e Libertà rivendica la modernità del pensiero fascista di allora e si batte per la democrazia corporativa. Il movimento risulta essere animato da un'indole fortemente revisionista. Il simbolo di questo gruppo, radicato nei dintorni del milanese e a Roma, è il fascio repubblicano di Mazzini con ai lati la scritta "Fascismo e Libertà". Questo gruppo, per la verita' semi invisibile, e' molto geloso della sua identita'. Ottenne nell'estate del 1991 il riconoscimento legale ed ha presentato sue liste in diverse tornate elettorali evitando accuratamente qualsiasi fusione con altri partiti.
Quella dei partiti o dei movimenti non e' pero' l'unico elemento perturbativo nell'area neofascista romana ed italiana. Molto attiva e particolare e' infatti la componente che si muove nel ramo della controcultura revisionista, negazionista e neofascista in generale. Gioventu' Europea ad esempio e' un'associazione culturale, vicina ad Azione Giovani che si muove proprio promuovendo attivita' culturali. Il suo obbiettivo e' quello di far riscoprire agli ambienti della destra extra politica le radici della cultura italiana. Il metodo d'azione e' quello semplice e diretto dei centri di aggregazione irlandesi. Alcuni anni fa, G.E. partecipo' ad una riunione quadri per discutere sul futuro di Azione Giovani a Roma, poiché si avvertiva una fase di stallo che stava producendo un emorragia di giovani dai circoli A.G.verso movimenti piu' radicali. Pur rivendicando maggiore indipendenza da Alleanza Nazionale, G.E.appare impantanata ed incapace di incidere su quell'area politica che vorrebbe coinvolgere maggiormente nelle sue iniziative.
Ci sono poi altre associazioni culturali assai piu' forti ed influenti. La Raido romana appare come un'associazione culturale effervescente, iperattiva e con una sua forte identita'. Si ispira alla tradizione europea ed e' molto legata al pensiero di Evola. L'associazione intende assumersi il compito di colmare le carenze di cui l'area della destra radicale soffre, creando strutture e iniziative che forniscano un visibile e concreto contributo al cosi' detto "Fronte della Tradizione". Fondamentalmente quindi l'obbiettivo della Raido e' quello di formare militanti, utilizzando a questo fine pubblicazioni varie, conferenze, incontri e dibattiti.
Nell'area dell'associazionismo culturale si muovono anche altre sigle. L'associazione Lepanto, fondata nel 1982, e' attiva ad esempio sul fronte del fanatismo cattolico, mentre altre formazioni come "Il reazionario" riprendono il tema della "tradizione" e della cultura europea.
Fino a qui abbiamo cercato di esplorare sinteticamente le caratteristiche che fanno di ogni gruppo, partito, movimento, associazione un identita' a se. Abbiamo anche cercato di evidenziare le divisioni ed i recenti tentativi di riunificazione. Vorremmo pero' tornare al discorso dei gruppi politici ed in particolare, ci piacerebbe ripartire dall'assemblea nazionale di Ostia per fare alcune riflessioni. In primo luogo ci chiediamo come mai, dopo anni di divisioni molti gruppi della destra radicale sentono l'esigenza di incontrarsi e di formare addirittura un fronte comune? Come mai, nonostante la base di tutti i gruppi auspicasse da sempre questa unione nessuno tra i dirigenti si e' effettivamente impegnato per realizzarla? Ed infine, come mai l'unica importante sigla ad essere rimasta fuori da questo disegno e' stata proprio Forza Nuova? La risposta a queste domande ci arriva anche dai recenti fatti di cronaca. Forza Nuova in questi anni si e' conquistata una visibilita' ed un'agibilita' politica inimmaginabile per tutti gli altri gruppi, movimenti e partiti. Inoltre, dato ancora piu' importante, Forza Nuova ha attirato a se centinaia di militanti e simpatizzanti d'estrema destra dando un colpo durissimo a tutte le altre componenti. Per molti dei gruppi che hanno aderito all'assemblea di Ostia il Movimento Nazional Popolare rappresenta esclusivamente la possibilita' di sopravvivere. Proprio per arginare FN in molti hanno deciso di dimenticare le diferenze e di creare precipitosamente questo fantomatico e grottesco fronte unitario.Il neonato Movimento e' ovviamente in questi giorni oggetto di riflessioni e polemiche. "Destra Nazionale" ad esempio, pur non aderendo all'assemblea costituente del MNP intende lavorare per un laboratorio di confronto fra camerati partendo da Roma e si sta gia' impegnando per riallacciare rapporti con i sogetti che si sono incontrati ad Ostia. Destra Nazionale pero', e' bene ricordarlo, nasce nel 1972 come corrente interna del MSI, ricompare sulla scena politica nel 2000 ed e' attualmente in forte contrasto con Forza Nuova. In questo caso dunque non e' neanche immaginabile pensare ad un network dove siano presenti insieme questi due sogetti politici i cui leader non perdono mai occasione per alimentare polemiche ed antiche divergenze.
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