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Napoli : Comunicato Studenti in Movimento Napoli
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Studenti in Movimento - Napoli Tuesday, Mar. 11, 2003 at 9:48 AM |
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LA DISOBBEDIENZA CONTINUA
Oggi 11 marzo 2003 oltre cinquecento studenti aderenti alla Rete Campana Studenti in Movimento hanno svolto un presidio sotto il consolato americano a Napoli, per ribadire il secco no alla guerra globale permanente di Bush e dei suoi scodinzolanti alleati. Attimi di tensione nel momento in cui il presidio ha tentato di passare oltre al cordone delle numerose forze dell'ordine presenti sul posto per esporre sui cancelli del consolato una bandiera della pace, la solita risposta animalesca ed assolutamente ingiustificata su ragazzi dai 14 anni in su il cui unico scopo era svolgere un azione dimostrativa verso chi ha sulla coscienza milioni di morti. Alcuni ragazzi sono rimasti contusi. La repressione che puntualmente colpisce chi difende i principi morali ed etici della pace non ci fermerà, l'abbiamo dimostrato con la nostra presenza nelle azioni dei giorni scorsi, oggi, e lo faremo ancora nei prossimi, disobbedendo sempre più radicalmente contro chi uccide in nome della propria "libertà duratura" che in questo caso non è altro che la libertà di speculare sul petrolio iracheno.
Nè CON BUSH Nè CON SADDAM, PER L'AUTODETERMINAZIONE DEL POPOLO IRACHENO
ORA E SEMPRE DISOBBEDIENTI
Rete Campana Studenti in Movimento
www.globalradio.it
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scendiamo nelle strade!
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sativa Tuesday, Mar. 11, 2003 at 12:09 PM |
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Scendiamo nelle strade, piazziamoci davanti ai consolati ed alle ambasciate statunitensi, inglesi, australiane, al parlamento italiano. Aumentiamo la visibilità del nostro sdegno, attacchiamo alle nostre borse, zaini, biciclette, motorini, automobili, adesivi, stracci di cotone bianchi. Non smettiamo di fare proclami nelle carrozze dei treni, del metrò, nelle piazze del mercato, nelle aule scolastiche...OVUNQUE, anche se quelle cazzo di navi ormai sono partite! Fissiamo al più presto l'inizio dello sciopero generale contro la guerra preventiva per il petrolio e l'occupazione delle aree strategiche globali dei paesi in via di sviluppo (o che come l'Iraq sono tornati ad esserlo a causa dei bombardamenti e dell'embargo)! Nel marzo del 1943 in pieno conflitto mondiale, gli operai di tutte le più grandi fabbriche d'Italia scioperarono contro il regime fascista. Non avevano i mezzi di cui disponiamo noi oggi, c'era la censura, gli oppositori politici agli arresti, all'estero, in clandestinità, ed in molti, specie i più attivi, caddero vittima delle delazioni, degli arresti, delle deportazioni. Ma in condizioni di disatro e sfascio generale ci furono il 25 luglio e finalmente la guerra di liberazione partigiana. La guerra ce l'avevamo in casa, ma i partigiani riuscirono a vincerla, nonostante oggi ci facciano credere che siano stati gli Alleati a liberare il Paese (questo può valere solo per il Sud Italia, dove la guerra di resistenza non l'hanno praticamente fatta e purtroppo ancora oggi ne paghiamo le conseguenze). Per quanto tempo dovremo digerire quest'intollerabile panzana? Questa mostruoso esempio di revisionismo storico? Per altri 50 anni? Lo sciopero generale può essere la nostra ultima arma di lotta e di dissenso. Vi ricordate dei lavoratori di Air France che qualche anno fa scioperarono per un mese di seguito paralizzando l'aeroporto Charles de Gaulle, il più importante di Francia? Fecero barricate e bruciarono copertoni e rifiuti sulle piste, gli agenti andavano a stanarli fin sotto gli aerei! Ebbene, vinsero la loro battaglia sindacale, ma solo perchè la compagnia e il Paese intero ci avevano rimesso troppo per andare oltre. Perchè questa volta, così come nel '43 non può fuonzionare? Che farà il governo, manderà soldati USA a dirigere il traffico, a cucinare nelle mense, ad insegnare nelle scuole, a pulire le strade, a lavorare nelle fabbriche, possibilmente di notte e di nascosto e ancor meno senza garantire loro il rispetto della sicurezza nello svolgimento delle loro mansioni, così come è accaduto questa notte al porto di Livorno? SCIOPEROOOOO!!!!
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scendiamo nelle strade!
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sativa Tuesday, Mar. 11, 2003 at 12:09 PM |
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Scendiamo nelle strade, piazziamoci davanti ai consolati ed alle ambasciate statunitensi, inglesi, australiane, al parlamento italiano. Aumentiamo la visibilità del nostro sdegno, attacchiamo alle nostre borse, zaini, biciclette, motorini, automobili, adesivi, stracci di cotone bianchi. Non smettiamo di fare proclami nelle carrozze dei treni, del metrò, nelle piazze del mercato, nelle aule scolastiche...OVUNQUE, anche se quelle cazzo di navi ormai sono partite! Fissiamo al più presto l'inizio dello sciopero generale contro la guerra preventiva per il petrolio e l'occupazione delle aree strategiche globali dei paesi in via di sviluppo (o che come l'Iraq sono tornati ad esserlo a causa dei bombardamenti e dell'embargo)! Nel marzo del 1943 in pieno conflitto mondiale, gli operai di tutte le più grandi fabbriche d'Italia scioperarono contro il regime fascista. Non avevano i mezzi di cui disponiamo noi oggi, c'era la censura, gli oppositori politici agli arresti, all'estero, in clandestinità, ed in molti, specie i più attivi, caddero vittima delle delazioni, degli arresti, delle deportazioni. Ma in condizioni di disatro e sfascio generale ci furono il 25 luglio e finalmente la guerra di liberazione partigiana. La guerra ce l'avevamo in casa, ma i partigiani riuscirono a vincerla, nonostante oggi ci facciano credere che siano stati gli Alleati a liberare il Paese (questo può valere solo per il Sud Italia, dove la guerra di resistenza non l'hanno praticamente fatta e purtroppo ancora oggi ne paghiamo le conseguenze). Per quanto tempo dovremo digerire quest'intollerabile panzana? Questa mostruoso esempio di revisionismo storico? Per altri 50 anni? Lo sciopero generale può essere la nostra ultima arma di lotta e di dissenso. Vi ricordate dei lavoratori di Air France che qualche anno fa scioperarono per un mese di seguito paralizzando l'aeroporto Charles de Gaulle, il più importante di Francia? Fecero barricate e bruciarono copertoni e rifiuti sulle piste, gli agenti andavano a stanarli fin sotto gli aerei! Ebbene, vinsero la loro battaglia sindacale, ma solo perchè la compagnia e il Paese intero ci avevano rimesso troppo per andare oltre. Perchè questa volta, così come nel '43 non può fuonzionare? Che farà il governo, manderà soldati USA a dirigere il traffico, a cucinare nelle mense, ad insegnare nelle scuole, a pulire le strade, a lavorare nelle fabbriche, possibilmente di notte e di nascosto e ancor meno senza garantire loro il rispetto della sicurezza nello svolgimento delle loro mansioni, così come è accaduto questa notte al porto di Livorno? SCIOPEROOOOO!!!!
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Foto e Filmato
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Studenti in Movimento Tuesday, Mar. 11, 2003 at 6:44 PM |
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video: AVI at 3.8 mebibytesvideo: AVI at 3.8 mebibytes
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LA DISOBBEDIENZA CONTINUA
Oggi 11 marzo 2003 oltre cinquecento studenti aderenti alla Rete Campana Studenti in Movimento hanno svolto un presidio sotto il consolato americano a Napoli, per ribadire il secco no alla guerra globale permanente di Bush e dei suoi scodinzolanti alleati. Attimi di tensione nel momento in cui il presidio ha tentato di passare oltre al cordone delle numerose forze dell'ordine presenti sul posto per esporre sui cancelli del consolato una bandiera della pace, la solita risposta animalesca ed assolutamente ingiustificata su ragazzi dai 14 anni in su il cui unico scopo era svolgere un azione dimostrativa verso chi ha sulla coscienza milioni di morti. Alcuni ragazzi sono rimasti contusi. La repressione che puntualmente colpisce chi difende i principi morali ed etici della pace non ci fermerà, l'abbiamo dimostrato con la nostra presenza nelle azioni dei giorni scorsi, oggi, e lo faremo ancora nei prossimi, disobbedendo sempre più radicalmente contro chi uccide in nome della propria "libertà duratura" che in questo caso non è altro che la libertà di speculare sul petrolio iracheno.
Nè CON BUSH Nè CON SADDAM, PER L'AUTODETERMINAZIONE DEL POPOLO IRACHENO
ORA E SEMPRE DISOBBEDIENTI
Rete Campana Studenti in Movimento
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ma non c'erano anche GC e UDS ?
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i comunicati stampa devono essere seri Thursday, Mar. 13, 2003 at 1:03 PM |
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Ma la manifestazione non era chiamata anche da Giovani Comunisti e UDS, oltre che dalla Rete Studenti in Movimento ?
Perchè, quando le cose riescono bene, voi dovete sempre creare guai ?
Perchè, dopo una bella iniziativa, voi dovete rovinare tutto con i vostri egemonici (nel senso MENO gramsciano del termine) e falsi comunicati stampa ?
F.to
un compagno che vi conosce bene, ma che, nonostante ciò, continua a stupirsi di quello che dite.
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