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Milano, scontri nella notte tra giovani estremisti: un morto Due persone sospette sono state accompagnate in questura
17 marzo 2003
MILANO. Due persone sono state accompagnate in questura, nell'ambito delle indagini sulla uccisione di Davide Cesare, perchè sospettate di aver preso parte alla rissa sfociata nell'omicidio e in due feriti.
Secondo fonti investigative, la Digos avrebbe raccolto sui due «indizi significativi». La Questura però sostiene che, al momento, non si può parlare, nei loro confronti, di fermo.
«Sto lavorando. Sono stato sul posto, per il momento non posso dire nulla», sono le parole del magistrato di turno, il sostituto procuratore Di Plotti.
È probabile che tra i due gruppi che si sono scontrati davanti a un bar frequentato da giovani dell'area antagonista sia scoppiata una rissa di violenza inaudita anche per gli effetti dell'alcol.
Davide Cesare, 26 anni, appariva subito in condizioni gravissime e moriva all'arrivo all'ospedale S Paolo. Successivamente gli amici del giovane ucciso andavano in ospedale aggredendo lettighieri, infermieri e medico di servizio. Arrivavano anche polizia e carabinieri. Si verificava un sassaiola.
La situazione all'interno dell'ospedale tornava alla calma solo dopo l'una di notte. Tra i feriti c'è un poliziotto con la mandibola fratturata da un sasso. Un altra decina di uomini in divisa, tra poliziotti e carabinieri, rimanevano contusi negli incidenti.
Le indagini puntano a individuare sia i responsabili dell'accoltellamento del giovane sia i responsabili del grave danneggiamento subito dai locali del pronto soccorso dell'ospedale milanese sia le persone che hanno lanciato sassi e oggetti contundenti contro gli agenti delle forze dell'ordine.
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la firma del giornalista che ha messo giù il pezzo non compare, ma in compenso accanto all'articolo questo link http://www.procura.milano.giustizia.it/
non amo le dietrologie ma a leggere i mainstream sembra trasparire un accordo comune per sviare l'opinione pubblica. Questa versione della Stampa è vergognosa, da regime fascista. Se dà come probabile l'ipotesi di una rissa tra due gruppi (che poi si sa le ipotesi sui giornali una volte lette spesso passano come tesi), non ha dubbi nell'affermare che "gli amici del giovane ucciso andavano in ospedale aggredendo lettighieri, infermieri e medico di turno" Quindi non solo una copertura della ferocia della polizia, che ha caricato pesantemente i compagni all'interno dell'ospedale, nelle corsie e fra i letti dei ricoverati, ma una vera e propria infamante accusa.
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