TENSIONE NEL KURDISTAN TURCO IN VISTA DEL NEWROZ
FERMATI OGGI OSSERVATORI ITALIANI A NUSAYBIN
Otto osservatori italiani sono stati fermati oggi a Nusaybin, nel Kurdistan turco, e saranno processati per direttissima con l'accusa di aver scattato delle foto della rete che segna il confine turco-siriano. La vicenda, secondo il responsabile di "Azad" Dino Frisullo (che segue la delegazione dall'Italia dato il divieto di reingresso in Turchia), rende l'atmosfera di tensione e militarizzazione in cui si terrà domani il Newroz, il grande Capodanno di libertà dei kurdi che quest'anno diverrà di fatto anche una manifestazione di popolo contro la guerra. Gli 84 osservatori italiani, fra cui sindacalisti, amministratori locali, giuristi ed esponenti dell'Arci e del Prc, oltre a Nusaybin si sono ripartiti fra le città di Diyarbakir, Bingol, Van, Dogubeyazit e Batman, e ieri hanno ricevuto la preoccupata visita del console italiano a Smirne. Infatti nella metropoli Diyarbakir le autorità turche hanno posto per l'autorizzazione del Newroz (che l'anno scorso coinvolse quasi un milione di kurdi) tre condizioni difficilmente accettabili e che fanno temere un divieto e una forte repressione: che si svolga a 15 km dalla città, che sia raggiunto solo in auto e non a piedi, e che non partecipino minori di quindici anni. Nella città, che come Batman ospita un grande aeroporto riconvertito dall'Us Air Force per la guerra in Iraq, gli italiani denunciano una pesante presenza di blindati e mezzi militari. Si profila insomma una situazione simile a quella che nel '98 condusse a una pesante repressione, all'arresto dello stesso Frisullo e alla violenta espulsione della delegazione italiana, allora guidata da due parlamentari.
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