Milano, sfilano due cortei, ma è alta la tensione
In chiusura della manifestazione il pacato discorso della madre di Dax, il ragazzo ucciso una settimana fa. Gruppi dei centri sociali lanciano una molotov, danneggiati il consolato israeliano e McDonald's. MILANO - Sono state 150.000 le persone scese in piazza, secondo gli organizzatori (60.000 secondo altre fonti) fra cui moltissimi studenti: un serpentone che si è snodato da piazza Cairoli, verso Piazza Duomo. Ma nel capoluogo lombardo non è mancata la tensione. Con il corteo principale, organizzato da Cgil,Social Forum, e da altre realtà pacifiste e di sinistra, doveva confluire quello dei centri sociali, che è partito da piazza XXIV maggio, nel nome di Dax, il ragazzo ucciso la settimana scorsa. In realtà, i due cortei hanno manifestato ciascuno in modo autonomo, il primo con serenità, il secondo con rabbia.
In testa al corteo dei pacifisti, Vittorio Agnoletto, presidente del Social Forum Europeo, che ha commentato: "Credo che da Milano arrivi un messaggio a tutto il movimento pacifista a livello nazionale: qui abbiamo costruito una grande manifestazione unitaria".
Tanti piccoli incendenti nel corteo organzzato dai centri sociali: alcuni (isolati) ragazzi hanno infatti scagliato contro un'agenzia immobiliare una bottiglia molotov e hanno finito con lo spaccare anche i vetri di una gioielleria vicina, mentre poco è stato aggredito un operatore Rai, perché realizzava riprese non gradite. Inoltre, sono stati danneggiati con bastoni e mazze il Consolato istraelianoe e Mc Donald's, simbolo dell'imperialismo americano, all'altezza di piazza Cavour, viene bruciata una bandiera americana e hanno fatto esplodere alcuni petardi, senza provocare conseguenze.
Episodi sporadici che per qualche attimo hanno fatto alzare la tensione nella città e sono, anche, sfociati in un tafferuglio, breve ma intenso fra alcuni "anarchici" e gli studenti in corteo che cercavano a tutti i costi di evitare che la manifestazone per la pace degenerasse.
Chiusura pacifica del corteo no war in piazza Duomo, con il commovente discorso della madre di Dax, Rosa Cesare. La donna ha rivolto dal palco un appello a tutte le madri a confrontarsi con i propri figli e capire le cause del loro disagio. "In questi giorni - ha detto - non sapevo mai se ce l'avrei fatta ad arrivare al giorno dopo, e se ce l'ho fatta è grazie all'affetto di tanti giovani, di tanti ragazzi dal cuore semplice che combattono la loro battaglia quotidiana e lo fanno con i loro valori, la loro ricchezza. Ma la ricchezza non è quella che dà il denaro e anche una città ricca come Milano è ricca solo per pochi". "Ed è anche a quelle madri, che mi rivolgo lanciando un appello: confrontatevi con i vostri figli, non cedete al tranello della violenza". Mentre l'ultimo no alla guerra è stato affidato ad una sirena che ha annunciato l'arrivo di un bombardamento. Poi tre infiniti minuti di silenzio.l
(22 MARZO 2003, ORE: 19: 45)
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