Il Bologna Social Forum, con la collaborazione del "neonato" San Donato Social Forum, ha deciso di realizzare nella giornata di sabato 5 aprile una manifestazione di protesta contro l'informazione televisiva faziosa sul conflitto armato in Irak. E' necessario in questo momento mobilitarsi e gridare forte il nostro no alla malainformazione favorevole alla guerra che non distingue i fatti dai commenti, in troppe trasmissioni, in troppe corrispondenze dalle zone di guerra, in Rai come in Mediaset.
Le modalità dell'iniziativa saranno le seguenti:
- ore 15 concentramento in via San Donato 68 , giardini Zanardi (nei pressi della sede di consiglio di quartiere San Donato)
- ore 16 partenza del corteo che imboccherà via San Donato per poi proseguire lungo via Ferravilla, via Michelino , per concludersi in via della Fiera n.13, davanti alla sede della RAI.
Raggiunta la sede della RAI, la manifestazione si trasformerà in presidio davanti all'entrata principale, dove con un impianto di amplificazione si terranno interventi, dove si richiederà la possibilità di leggere un comunicato del Movimento Pacifista al TG-Regionale delle 19.30 .
Il Sit-in rimarrà fino a quando non ci sarà stata una risposta certa da parte della Direzione RAI di potere realizzare la lettura del comunicato.
Oltre alla manifestazione di Sabato, il BSF chiede a tutte e tutti di inviare fax di denuncia contro i programmi che promuovono la guerra al neo-presidente Rai, Lucia Annunziata, (raggiungibile al fax 063725680), e al presidente Mediaset, Fedele Gonfalonieri (fax 0225149199), con il seguente testo:
All'attenzione di Lucia Annunziata e Fedele Gonfalonieri Presidenti Rai e MediaSet
I programmi che promuovono la guerra, nelle reti Rai e Mediaste, hanno superato ogni misura. Ogni codice etico di giornalismo è stracciato. Le rare testimonianze di verità - comprese le corrispondenze dall' raq - vengono travolte da una valanga di malainformazione. Questo è grave: sia il servizio pubblico, sia l'azienda privata hanno il dovere di rispettare i cittadini, e di distinguere tra i fatti e i commenti. Il servizio pubblico, inoltre deve garantire il pluralismo. Ma questo non avviene. Al 90 per cento dei cittadini contrari alla guerra, voi opponete il 90 per cento di notizie a favore della guerra. Sosteniamo le voci libere, l'informazione indipendente. Dentro e fuori Rai e Mediaset
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