Una batteria la"firma"di Unabomber
LA BOMBA IN CIMITERO Gli artificieri hanno bonificato l’area raccogliendo tutti i lumini. Confermato il ritrovamento . Una lunga scia di sangue dal luogo dell’esplosione a quello dove è stata condotta Anita Buosi ...
LA BOMBA IN CIMITERO:BOOM,salti e cadi al volo nella FOSSA!!!
Una batteria la "firma" di Unabomber LA BOMBA IN CIMITERO Gli artificieri hanno bonificato l’area raccogliendo tutti i lumini. Confermato il ritrovamento . Una lunga scia di sangue dal luogo dell’esplosione a quello dove è stata condotta Anita Buosi in attesa dei soccorsi. Di Annalisa Fregonese - su Il Gazzettino del 04/11/2001
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Un furgone degli artificieri sosta davanti al cimitero di San Giovanni. Fra le lapidi passano Carabinieri e uomini della Digos. Spostano i fiori, guardano nei vasi, raccolgono i lumini. C'è un'ordinanza del sindaco Panighel: rimuovere i lumini, grandi o piccoli, rossi o bianchi che siano. Gli uomini in divisa setacciano le lapidi, quei lumini, collocati con fede, con una preghiera, da mani affettuose sulla tomba dei loro cari, spariscono dentro i sacchi neri della spazzatura. Non si può scherzare, è un problema di sicurezza collettiva, guai se ci fosse un altro, micidiale ordigno, come quello che ha colpito Anita Buosi, la donna che venerdì è rimasta gravemente ferita dallo scoppio di una bomba cammuffata da lumino. Al cimitero di San Giovanni un via vai simile di uomini in divisa non s'era mai visto. Un po' più avanti, sulla Provinciale che conduce a Motta, c'è un posto di blocco della Stradale. Lampeggiano le luci blu, precedono l'arrivo degli investigatori. Un uomo va spedito verso l' ingresso, porta un aspirapolvere. Servirà per raccogliere, sul luogo dello scoppio, i resti dell'ordigno. Le parti più evidenti, dalla batteria che lo alimentava (il ritrovamento, anticipato dalGazzettino, è stato confermato), a pezzetti di ferro, sono già state portate via. «Per fortuna - racconta Severino Furlan che venerdì era al cimitero - in quel momento c'era mio cognato, che è un ex poliziotto. Egli ha allontanato le persone, in modo che le tracce non venissero danneggiate». «Mentre l'aiutavo - annota Luciano Donadon, il primo soccorritore - Anita Buosi mi ha spiegato che aveva visto quel lumino, di grandi dimensioni, collocato sulla nicchia sinistra della tomba. Le è sembrato fuori posto (pare non fosse in verticale, ndr), le è scoppiato non appena l'ha preso in mano». Tenendo i nervi saldi, Donadon ha fatto appello a tutte le sue forze, portando a braccia la donna fuori dal cimitero, attraverso l'uscita laterale. Il sangue ha lasciato una impressionante scia sul sagrato della chiesa, diventando poi pozza nel parcheggio dove Anita Buosi ha atteso l'ambulanza. In chiesa intanto il parroco don Roberto Tubiana celebrava la Messa. Tutti hanno udito lo scoppio. «Pensavamo fosse un grosso petardo» dicono i chierichetti.
http://www.criminal.it/criminali/unabomber/unabomber03.htm
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