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I preti sono fatti così...
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Un Comunista Saturday April 12, 2003 at 09:16 PM |
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Ratzinger dice che è andata bene così...
(Mbr/Pn/Adnkronos)
POTEVA ANDARE PEGGIO, Roma, 9 apr. - (Adnkronos) - ''Grazie a Dio e' finita in questo modo, ma temevamo tutti che potesse andare diversamente''. Tira un sospiro di sollievo il card. Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, nell'apprendere la notizia della fine della guerra in Iraq. ''Siamo felici che sia andata cosi': non si poteva mai prevedere cosa era in gioco, e con le armi chimiche tutto era possibile. Ma ora si puo' ricominciare'', ha detto il porporato poco prima di entrare ad un convegno promosso dal Pontificio ateneo della Santa Croce, l'universita' dell'Opus Dei, sul vademecum vaticano dei cattolici impegnati in politica.
Io l'ho sentito in televisione ed è stato anche peggio, ha ribadito almeno sei volte che se il vaticano era contrario alla guerra era solo per paura delle "armi di distruzione di massa" che era sodisfatto di come erano andate le cose...insomma amici come prima!
I preti, i cattolici, sono così non hanno mai avuto il coraggio delle loro idee! Adesso tutti alla mensa dell'Iraq che c'è da mangiare molto!
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mah
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falco Saturday April 12, 2003 at 09:24 PM |
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forse le idee sono sempre state le stesse, sono cambiate le interpretazioni e le strumentalizzazioni. La Chiesa è pacificatrice, non pacifista. Per capirlo bene, ed evitare prossimi fraintendimenti, sarebbe utile leggere l'enciclica "pacem in terris" di Giovanni XXIII, da cui sono derivate anche le parole del Papa e vescovi.
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Joseph Ratzinger
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poliziotto Saturday April 12, 2003 at 09:36 PM |
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Ricordate la Guardia Svizzera trovata suicida tempo fa in Vaticano? Chiedete un po' a Joseph Ratzinger il perchè, lui saprà darvi eccelse spiegazioni, molto articolate. E vi posso assicurare, non solo sul SUICIDIO di questo ragazzo.
Ah, giusto una chicca, il corpo del giovane è stato cremato senza l'autorizzazione della famiglia che voleva un riesame autoptico presso medici di propria fiducia, con la collaborazione della sanità italiana e l'aiuto delle nostre forze dell'ordine.
Hanno bruciato il corpo, chissà perchè... Ed è anche peccato, non è ammessa la cremazione dalla Chiesa, altrimenti come cazzo resuscita il corpo?!?
p.s: sono note le porcherie di Joseph Ratzinger(il pornografo in divisa) e Paul Marcinkus(il caso Calvi ricorda nulla?). Evitiamo di proferir parola anche sulla morte di Papa Luciani(alias Giovanni Paolo I)...
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La famiglia di Tornay promette rivelazioni sulla tragedia di 4 anni fa in Vaticano!
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prete bianco Sunday April 13, 2003 at 12:33 AM |
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Oggi a Roma la famiglia di Tornay promette rivelazioni sulla tragedia di 4 anni fa in Vaticano. «La morte della guardia svizzera è stato un delitto, non un suicidio». da "La Stampa" del 5 luglio 2002 di Giacomo Galeazzi. Città del Vaticano - «Mio figlio non è l´assassino, è la vittima». Muguette Baudat, la madre del vicecaporale delle Guardie Svizzere Cedric Tornay, è arrivata a Roma per contestare la versione ufficiale e chiedere ai giudici vaticani di ricominciare a indagare sul clamoroso fatto di sangue. A quattro anni dalla tragedia, dunque, torna esplosivo il caso del sottufficiale accusato di aver ucciso il suo comandante Alois Estermann e la moglie, prima di spararsi. A chiedere la riapertura dell´inchiesta sono i principi del foro di Parigi, Jacques Verges e Luc Brossolet, ingaggiati dalla madre del presunto omicida-suicida. Sia il figlio sia i coniugi Estermann, a suo giudizio di Muguette Baudat, sono vittime di una «messa in scena orchestrata per eliminare il comandante e avere un assassino pazzo e morto». A mezzogiorno i legali renderanno nota la lettera ricevuta dalla Segreteria di Stato e i nuovi elementi acquisiti, compresi i risultati dell´autopsia compiuta in Svizzera sul corpo di Cedric Tornay. Il dato cruciale è proprio la discrepanza tra i calibri dei proiettili sparati dalla pistola con cui il caporale si sarebbe ucciso: 9,42 millimetri per il Vaticano, 7 per per i periti elvetici. In un faldone di documenti, anticipano gli avvocati, sono racchiuse le prove che non si è trattato affatto di «suicidio dovuto ad un impeto di follia». Via libera, intanto, della Santa Sede a fugare ogni dubbio e a fare chiarezza, una volta per tutte, su quanto accadde la sera del 4 maggio 1998 nell´abitazione del comandante Estermann. L´inchiesta del Vaticano, le cui conclusioni sono rese note nel febbraio 1999, attribuisce al giovane caporale la responsabilità dell´accaduto. Colto da un raptus, prima di suicidarsi, avrebbe ucciso il comandante, verso cui nutriva rancore, e sua moglie. Le indagini si sono avvalse di 10 perizie (necroscopiche, tossicologiche, balistiche, telefoniche e altre), 5 rapporti di polizia giudiziaria, 38 audizioni di persone informate sui fatti. All´origine del folle gesto ci sarebbe un richiamo formale per una violazione del regolamento. Poche ore prima della strage, poi, Tornay era stato escluso dalle onorificenze che sarebbero state consegnate due giorni dopo, al giuramento delle nuove reclute. La sera del delitto i coniugi Estermann erano stati ad un cocktail, avevano festeggiato la nomina, giunta poche ore prima, di Alois a comandante degli «svizzeri». Nella notte una vicina di casa sentì forti rumori nel loro appartamento. Entrata trovò i tre corpi riversi nel salottino accanto all´ingresso. «E´stata la frustrazione a spingere il vicecaporale Tornay». La versione ufficiale, fornita dalla Santa Sede appena 24 ore dopo la strage in Vaticano, avrebbe dovuto cancellare ogni dubbio, ma adesso la questione si riapre. Della misteriosa vicenda sono stati investiti di nuovo gli organi giudiziari vaticani. Tutto passa ora nelle mani del Promotore di Giustizia, Nicola Picardi che avrà il compito di analizzare e valutare ogni elemento contenuto nel dossier inoltrato dai legali della famiglia Tornay. Se il riscontro darà esito positivo la pratica finirà sul tavolo del giudice istruttore del Tribunale, Gianluigi Marrone. Attualmente il caso è archiviato, ma nei Sacri Palazzi ribadiscono che, qualora emergano novità «il discorso cambia». Nel mirino ci sono i risultati della perizia calligrafica sulla lettera che Cedric Tornay scrisse alla madre alcuni giorni prima della strage. Alla vigilia della conferenza stampa, la Segreteria di Stato ha inviato una comunicazione agli avvocati per informarli che del caso Tornay sono stati investiti gli «organi competenti in materia». Un passo ufficiale che assume un doppio significato: garantire la volontà della Curia di dissipare ogni sospetto e arginare il polverone provocato dal «giallo». Finora, comunque, per la magistratura d´Oltretevere non ci sono motivi per istruire un nuovo processo. E´ probabile, quindi, che Verges e Brossolet puntino su un´indagine in Svizzera per costringere i giudici vaticani a dare una risposta formale. Le voci vanno dall´intrigo di spie alla relazione omosessuale tra Tornay e il comandante Esterman. Tanti i punti oscuri. I quattro bicchieri usati nell´appartamento fanno pensare ad un misterioso quarto uomo; il quinto colpo della pistola di Cedric che non si trova; una lettera in cui Tornay annuncia alla madre di «dover evitare altre ingiustizie».
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Guardia svizzera, quel cadavere è mistero
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prete ateo Sunday April 13, 2003 at 12:37 AM |
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Gli elvetici vorrebbero la riesumazione di Tornay, suicida dopo aver ucciso il suo comandante e la moglie?
ROMA Il mistero si infittisce e diventa un mistero nel mistero. Da una parte infatti c’è chi sostiene che la magistratura elvetica ha disposto la riesumazione del cadavere di Cedric Tornay, il vicecaporale della guardia svizzera che lo scorso maggio, dopo aver ucciso il comandante Aloys Esterman e la moglie Gladys si è suicidato. dall’altra c’è chi smentisce tutto ciò. Il provvedimento di riesumazione da parte dei giudici svizzeri arriverebbe ad un mese esatto dalla decisione del Vaticano di archiviare definitivamente il caso della strage avvenuta all’interno del Vaticano, nell’appartamento dei coniugi Esterman. Le autorità elvetiche invece avrebbero ancora dei dubbi sulla dinamica dei fatti e per questo avrebbero stabilito una nuova perizia autoptica sulla salma del giovane vicecaporale. In questo modo vorrebbero poter effettuare una nuova perizia sul corpo del ragazzo al fine di verificare il cosiddetto "tramite dei fori d’uscita" della pallottola che ha provocato la morte di Cedric e stabilire definitivamente se si è trattato di un suicidio, come sostengono i giudici vaticani, o di un omicidio come, invece, continuano ad affermare la madre e la sorella di Tornay. Per la Santa Sede la strage avvenuta la notte tra il 4 e il 5 maggio è un caso risolto. La parola fine è stata posta con un decreto che porta la data del 5 febbraio scorso. Il giudice istruttore del Tribunale vaticano, l’avvocato Gianluigi Marrone, ha infatti disposto l’archiviazione degli atti relativi alla morte del comandante delle Guardie svizzere, di sua moglie Gladys Meza Romero e di Tornay. L’archiviazione è giunta dopo oltre 10 mesi di accurate indagini preliminari, di numerose perizie, dell’audizione di centinaia di testi e di riscontri probatori. Dall’altra, dicevamo, c’è chi smentisce lo "scoop". La procura federale elvetica e la polizia federale infatti hanno "appreso con stupore da giornalisti italiani" le indiscrezioni secondo le quali sarebbe stata decisa l’esumazione della salma del vice caporale della guardia svizzera Cedric Tornay. Interpellato a Berna in merito a notizie su nuove indagini in Svizzera relative alla morte di Tornay, il portavoce della Polizia federale Folco Galli ha detto: "Non mi risulta. Potrebbe però darsi che l’esumazione sia stata disposta dalla magistratura del cantone Vallese", dove abita la famiglia del giovane. Un collaboratore del procuratore federale Carla Dal Ponte, ha detto di non aver ricevuto neppure richiesta di un’esumazione e, dopo le voci circolate in Italia, di aver chiesto al magistrato competente il quale, anch’egli, ha detto di non saperne nulla. Tornay era stato sepolto il 18 maggio a Martigny, capoluogo del Vallese, il cantone che la settimana scorsa è stato teatro di tragiche valanghe. La madre del giovane caporale, Muguette Baudat Tornay, che abita a Volloges assieme alle altre due figlie Melinda e Sara, aveva espresso dubbi sulla versione ufficiale con cui l'inchiesta è stata archiviata il mese scorso. La signora Baudat Tornay ha detto ripetutamente di non credere alla "crisi di follia" del figlio che avrebbe ucciso il comandante della guardia svizzera Alois Esterman e sua moglie Gladys Romero Meza e si sarebbe suicidato.
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EMANUELA ORLANDI
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chi l'ha vista? Sunday April 13, 2003 at 12:41 AM |
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satanismo,P2,magia nera,occultismo in vaticano?
Emanuela Orlandi è scomparsa il 22 giugno 1983 dopo le 19.00. Figlia di Ercole Orlandi, un dipendente del Vaticano, al momento della scomparsa Emanuela aveva 15 anni, frequentava il liceo scientifico e, nel pomeriggio, la scuola di musica Ludovico Da Victoria in Piazza santa Apollinare. Il pomeriggio del 22 giugno Emanuela arrivò a lezione di flauto in ritardo; un ritardo spiegato in seguito, alle ore 19, con una telefonata alla sorella, nella quale Emanuela riferisce di aver ricevuto un'offerta di lavoro da un rappresentante della ditta di cosmetici Avon per promuovere i prodotti in occasione di una sfilata. La sorella le suggerisce di parlarne con i genitori prima di prendere qualsiasi decisione in merito. Emanuela avrebbe incontrato il sedicente rappresentante poco prima di recarsi alla lezione di musica. Al termine della lezione Emanuela si confida della questione anche con l'amica Raffaella Monzi, che si congeda da Emanuela alla fermata dell'autobus, lasciandola con una ragazza sconosciuta e mai in seguito identificata. Qualcuno l'avrebbe poi vista salire su una grossa auto scura. Da questo momento in Emanuela si perdono le tracce. I familiari lanciano subito appelli sui giornali. La città viene tappezzata dai manifesti con le foto di Emanuela. Comincia così un mistero che coinvolgerà anche il Vaticano e che è rimasto tuttora senza soluzione.
Il 14 maggio 2001, padre Giovanni Ranieri Lucci, il parroco della chiesa di San Gregorio VII a Roma, ha ritrovato nel confessionale un teschio chiuso in due buste; tra la prima e la seconda busta c'era un santino di Padre Pio. Il parroco, convinto che si trattasse di un macabro scherzo, si è rivolto comunque ai carabinieri. Si trattava di un teschio piccolo, privo della mandibola, con i denti dell'arcata superiore mancanti. Il teschio, con ogni probabilità, era stato lasciato nella chiesa il giorno prima, il 13 maggio. Proprio quel giorno, a poche decine di metri, in piazza San Pietro, il Papa stava parlando alla folla di fedeli dell'attentato avvenuto esattamente vent'anni prima. Una semplice coincidenza o un segnale? Probabilmente un messaggio inviato a chi sa interpretare il linguaggio dei simboli nella vicenda che da vent'anni vede protagonista il Papa. Il primo simbolo è nella data: il 13 maggio 1917 è il giorno dell'apparizione di Fatima. In uno dei segreti di Fatima c'è la visione del vescovo vestito di bianco colpito a morte in una grande piazza. Chi ha ordinato l'attentato contro Carol Wojtyla - un Papa particolarmente devoto alla Madonna - proprio il 13 maggio 1981 doveva conoscere molto bene questi simboli. Il rapimento di Emanuela Orlandi, unica cittadina minorenne del Vaticano, è stata probabilmente la più potente arma di ricatto che ignoti interlocutori potessero mettere in campo contro il Papa. Quello di Emanuela diventò presto un caso internazionale: messaggi, rivendicazioni e segnali lasciati soprattutto all'interno di diverse chiese romane, collegavano la vicenda al Papa e al suo attentatore. E ora c'è chi pensa che quel teschio ritrovato a San Gregorio potrebbe essere proprio quello della ragazza scomparsa diciotto anni fa, la cui abitazione, tra l'altro, si trova a poche decine di metri dalla chiesa.
Gli studi effettuati dal professor Francesco Bruno, criminologo, sulla vicenda Orlandi, portano a conclusioni allarmanti: "Penso che la ragazza sia morta allora - spiega il professore -. Quelli che sono arrivati al punto di rapirla, non hanno avuto certo alcuno scrupolo ad ucciderla. Non potevano rischiare di avere un testimone così importante e pericoloso. Non l'hanno rapita per avere in cambio dei soldi, ma per realizzare un ricatto morale potentissimo. Quasi tutti quelli che hanno agito in questa spedizione, sono poi morti, uccisi a loro volta: non potevano restare testimoni".
Dalla prima perizia effettuata sul cranio, viste le piccole dimensioni, si è supposto che potrebbe essere quello di una ragazza, forse morta quindici o venti anni fa. "Una data compatibile con l'eventuale morte di Emanuela - spiega Bruno -; il teschio sarebbe rimasto sepolto nella terra durante questi anni. I denti potrebbero essere stati estratti quando la ragazza era ancora in vita, o successivamente, nell'intento di non rendere possibile il suo riconoscimento. Il teschio potrebbe aver subìto dei colpi che forse hanno tramortito la vittima. Si tratta sicuramente di un corpo di reato: quella persona non è morta naturalmente". Da un primo tentativo di comparazione tra la foto del teschio e quella del viso di Emanuela Orlandi risulterebbe una straordinaria coincidenza di caratteristiche. E' stato disposto l'esame del Dna e i genitori della giovane scomparsa, anche se sono convinti che non si tratti di loro figlia, si sono resi disponibili alla comparazione.
"Il teschio è stato scelto con attenzione - aggiunge il professore -: perché o si tratta di quello di Emanuela, oppure deve ricordarlo. Dietro a un'operazione apparentemente semplice c'è un'organizzazione complessa, di servizi segreti capaci di svolgere azioni come questa, con modalità che lasciano dei dubbi per sempre".
Una vicenda dunque volutamente ambigua: si è trattato di un macabro scherzo - come pensa padre Giovanni - o di un segnale molto serio?
http://www.chilhavisto.rai.it/CLV/Misteri/2001-2002/OrlandiE.htm
italy.indymedia.org/news/2002/12/132442.php
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A proposito di sacrifici a satana e chiesa cattolica
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bimbo ingenuo Sunday April 13, 2003 at 12:43 AM |
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ecco una serie di articoli sconcertanti:buon pro vi faccia !!! ---------------------------------
L’OMICIDIO DI SAMUELE E L’IPOTESI ESOTERICA http://cosco-giuseppe.tripod.com/esoterismo/samuele.htm Il Tribunale della libertà ha accolto l’istanza di scarcerazione di Anna Maria Franzoni presentata dall’avv. Grosso. A mio parere era inevitabile tale decisione. Contro la madre del piccolo Samuele c’era solo un’enorme quantità di indizi ma nessuna prova certa, solo una mole di atti, verbali, perizie, relazioni e controrelazioni, ma anche il loro esatto contrario, insomma nessuna certezza investigativa. Non può essere stata la madre ad uccidere e in quel modo orribile il piccolo Samuele. Non vi sono prove, si è arrivati ad indagarla per "esclusione", cioé senza una sola prova certa ma solo sulla base di indizi. Gli inquirenti hanno agito così dopo aver escluso la pista della vendetta, del serial killer e quella del "Mostro" e, perciò, a questo punto, restava solo la madre. Ma come è possibile che questa donna, con un vissuto normale, all'improvviso si sdoppia, uccide, poi, si dimentica di quella manciata di minuti e tutto ritorna come prima e regge, senza crollare, più interrogatori e oltre quaranta giorni sotto i riflettori? E, in ultimo, come avrebbe potuto fare tutto da sola in circa dieci minuti: uccidere, depistare, cancellare ogni impronta, poi lavarsi, pulirsi gli schizzi di sangue (che l'avranno certamente attinta al viso e ai capelli), rassettarsi, vestirsi e riprendere normalmente la vita di tutti i giorni come se nulla fosse avvenuto? Inverosimile. L’accusa colloca l’omicidio, del piccolo Samuele, tra le 8,05 e le 8,15, ma, da quanto raccontato dal fratellino Davide, ciò è impossibile perché il bambino afferma di aver salutato, come ogni giorno, Samuele qualche minuto prima di uscire con la mamma. Questo prova che Samuele, quando Anna e l’altro figlio Davide escono, è ancora vivo. La difesa asserisce che il delitto sarebbe stato commesso tra le 8,15 e le 8,24, mentre la signora Franzoni era ancora fuori. Anna Maria al rientro, alle 8,24, trova il piccolo Samuele sotto la coperta, tutto imbrattato di sangue. Secondo quanto dirà il prof. Viglino, consulente del p.m., la morte è avvenuta, minuto più minuto meno, tra le 8,32 e le 8,35. I colpi, che hanno ucciso Samuele, sono stati inferti, all’incirca, alle 8,20 e la morte sarebbe sopraggiunta 10-12 minuti dopo. Si è appurato che il bambino è stato colpito ferocemente (tanto da sfondargli il cranio), da una mano adulta, che ha colpito 17 volte, mai al viso, ma alla fronte e alle tempie. E’ impossibile che sia stata la madre e un alibi d’acciaio ad Anna Maria lo dà l’autista dello scuolabus, poiché, proprio alle 8,20, osserva la donna salutare Davide, appena salito sul mezzo. Anche accogliendo la tesi dei magistrati che fissano l’ora del delitto alle 8,10, le cose non cambiano granché, perché, essendo uscita di casa alle 8,16, avrebbe avuto a disposizione solo 6 minuti, troppo pochi. Resta il fatto che un bambino di soli tre anni è stato orribilmente massacrato e qualcuno dev’essere stato. Quello del piccolo Samuele è un delitto assurdo, misterioso e atroce, senza spiegazioni. Tutta questa maledetta storia non sembra inquadrabile in alcuna modalità omicidiaria, non c’è movente e l’arma che ha colpito a morte sembra essersi volatilizzata nel nulla. Sulla tragedia di Cogne sembrano spirare, da abissi insondabili, vapori sulfurei, misteriosi e terrificanti. In quel delitto crudele vi è un’assenza totale di umanità e una volontà, sinistra e gelida, che ha dilaniato le carni di quel bambino. La tenebra di quell’atto feroce, è calata sulle valli silenziose e innevate del piccolo centro, come una sorta di oppressione maligna, che sembra adombrare un sentiero infero, di cui non si conosce, ancora, l’esatta ubicazione. I più terribili fatti di sangue, da alcuni anni a questa parte, ricondurrebbero a veri e propri sacrifici umani. Gli esempi più inquietanti sono, tanto per citarne alcuni, l’omicidio di suor Maria Laura Mainetti, perpetrato da tre ragazze come una sorta di celebrazione a Satana; il delitto di Nadia Roccia, che sarebbe stata sacrificata da due sue amiche; l’omicidio, ancora insoluto, di Serena Mollicone, che sarebbe stato perpetrato all’apice di un oscuro rituale esoterico e, poi, i tristemente noti delitti attribuiti al "Mostro di Firenze" che, recentemente, hanno svelato una matrice diabolica. Forse, anche il feroce omicidio del piccolo Samuele potrebbe celare qualcosa di simile. La fase lunare di quel maledetto 30 gennaio è quella di luna piena, periodo molto importante per alcuni riti magici. Il 2 febbraio cade la festa della Candelora (Candlemass), detta anche festa di santa Brigida, giorno in cui si svolge un importante sabba stregonesco, dedicato, tra l’altro, alla consacrazione delle candele e dei lumi che verranno utilizzati nei riti dei mesi successivi. Ma è anche la notte nella quale gli apprendisti stregoni hanno la loro cerimonia di iniziazione. Questa festa è considerata una delle quattro più importanti festività del calendario satanico; le altre cadono il 30 aprile (Valpurga), il 1° agosto (Lammas) e il 31 ottobre (Halloween). In queste quattro date vengono compiuti particolari rituali, evocazione dei demoni, invio di anatemi e altro ancora che, pur con alcune rielaborazioni da parte di ogni congrega, hanno caratteristiche simili che evidenziano i concetti magici e gnostici ai quali si rifanno. Il 2 febbraio del 1986 si verificò un fatto che sconvolse l’opinione pubblica americana: un giovane, Lloyd Gamble, fu ferocemente assassinato dal fratello minore, che racconterà di aver compiuto quel crimine in onore di Satana, spiegando che Candlemass (la Candelora) è il sabba in cui si celebra l’ "inverno del diavolo". L’uccisione rituale è praticata da tempi immemorabili. In antichi testi magici, diversi riti la prevedono. Questo sacrificio, nei Grimori antichi, era effettuato molto prima del giorno sabbatico, ciò potrebbe spiegare il perché l’assassinio del bambino non è associato con la cerimonia stessa, cioè non è stato compiuto il giorno stesso del sabba, il 2 di febbraio, ma il piccolo Samuele è stato ucciso qualche giorno prima. Solo nei Grimori successivi, il sacrificio tenderà ad essere più strettamente attuato con la cerimonia stessa. Tra le tante segnalazioni giunte ai carabinieri, nei giorni del delitto di Cogne, ve ne è una riguardante misteriosi rituali esoterici celebrati in un bosco nei pressi di Ozein, una frazione di Aymavilles ubicata lungo la valle che porta a Cogne. Un uomo raccontò di avere visto alcuni individui che celebravano una sorta di rito magico. C’è anche chi ha osservato che i nomi dei componenti la famigliola: Anna, Samuele, Davide, hanno reminiscenze bibliche, infatti, nell’Antico Testamento si legge che la madre di Samuele si chiama Anna. La storia di Samuele è così raccontata: Anna era una donna sterile, si reca al tempio chiedendo a Jahvè la Grazia e facendo voto di offrire al sacerdozio il frutto del suo grembo. La donna era moglie di Elqana, un levita, che quindi legittimava la via al sacerdozio di quel figlio eventuale. Jahvè fu di parola, come lo fu Anna e Samuele, il bambino, sarebbe diventato colui con cui Dio avrebbe ripreso il dialogo con il suo popolo: un nuovo profeta. E c’è anche la storia del candelabro scomparso, di cui avrebbe parlato la Franzoni. E’ esistito davvero quest’oggetto? E chi lo avrebbe fatto sparire e perché? Potrebbe essere stato l’arma del delitto? Nell’armamentario della magia è sempre presente, oltre al pugnale, i pantacli, ed altro ancora, un candelabro. Quello di Samuele fu un omicidio maturato in questi ambienti? Nell’ottica esoterica, l'arma che ha ucciso il bambino è introvabile perché, impregnata del sangue del bambino, è divenuta un feticcio rituale e, perciò, portata via dall'assassino. Se qualcosa del genere è accaduta a Cogne sarà molto difficile trovare l’arma del delitto se non si trova prima l’assassino. Cosa che potrebbe essere tutt’altro che facile perché i crimini satanisti sono commessi segretamente, in modi imprevedibili, senza un apparente motivo e, molto spesso, vengono imputati ad esplosioni di follia. E’ assai difficile, per colui che non è esperto in questo campo, identificare gli indizi rituali sulla scena di un delitto, che, non di rado, possono sembrare, a prima vista, insignificanti. Che non sia per questo che è così difficile decifrare lo spaventoso omicidio di Cogne? ---------------------------------- Jack lo Squartatore e il Mostro di Firenze: inquietanti analogie
http://cosco-giuseppe.tripod.com/esoterismo/jack_lo_squartatore.htm
Di tutti i crimini seriali, quelli attribuiti a “Jack lo Squartatore”, sono tra i più efferati. Le povere vittime, tutte prostitute, furono: Mary Ann Nichols uccisa il 31 agosto 1888 a Bucks Row, le fu tagliata la gola e fu mutilata all’addome; l’8 settembre fu la volta di Annie Chapman, trucidata ad Hanbury Street, l’assassino le tagliò la gola e le mutilò orribilmente il ventre e gli organi sessuali; il 30 settembre toccò ad Elizabeth Stride, a Berner Street, fu trovata con la gola squarciata; lo stesso giorno fu trucidata Catherine Eddowes, a Mitre Square: gola recisa e mutilazioni orribili al viso e al basso ventre; Mary Jane Kelly, fu seviziata il 9 novembre, a Miller’s Court, gola recisa e tutto il corpo mutilato nella maniera più atroce tanto che fu definito il delitto più spaventoso di Jack lo Squartatore e ricordato come “l’Orrore di Miller’s Court”. Cinque povere vittime in sole dieci settimane da incubo in quel lontano 1888.
Nessuna di queste donne fu violentata, tutti i corpi presentavano orrende mutilazioni e si parlò anche allora di mutilazioni “rituali”, come nel caso dei terribili delitti di Firenze (commessi, questi ultimi, in fase di luna nuova, con l’escissione del pube di alcune delle giovani donne. Ben cinque coppie su sette sono, poi, state barbaramente assassinate il sesto giorno della settimana, cioè di sabato, giorno, particolarmente, importante nella magia nera e in quella satanica, ma gli elementi rituali sono tanti altri ancora). Jack lo Squartatore, dopo l’ultima vittima, sembrò volatilizzarsi nel nulla, di lui Scotland Yard conserva ancora un fascicolo aperto: non si è mai riusciti ad identificarlo e anche sul “mostro” (o i “mostri”) di Firenze regna ancora il più assoluto mistero.
Le vittime fiorentine furono 14. Furono delitti esoterici, questo ormai è incontestabile. Lo ha detto il capo della squadra mobile, Michele Giuttari, sottolineando che <<abbiamo le prove documentali>>. Si tratta di alcune foto che ritraggono tre cerchi simbolici, a pochi metri dal luogo dove le ultime vittime, i due turisti francesi, si erano accampati. Secondo gli esperti di essoterismo, i cerchi rappresentano un rituale. Gli omicidi sono avvenuti, quasi sempre, di sabato. Curiosità. Lo stesso Pacciani sarà trovato morto, pure, di sabato, intorno alla mezzanotte (21/22 febbraio 1998). Le vittime, uccise sempre con una Beretta calibro 22, furono: Stefania Pettini e Pasquale Gentilcore (14 settembre 1974), il corpo della ragazza fu orribilmente deturpato, le furono inflitte ben novantasei ferite da taglio nel torace e nella zona pubica e le fu infilato un tralcio di vite nella vagina; Carmela De Nuccio e Giovanni Foggi (6 giugno 1981), alla disgraziata giovane fu reciso e prelevato il pube.
Susanna Cambi e Stefano Baldi (22 ottobre 1981), sono stati assassinati di giovedì, alla donna fu asportato totalmente il pube con tre tagli netti; Antonella Migliorini e Paolo Mainardi (19 giugno 1982), a differenza della altre volte sul corpo della donna non furono compiuti scempi; Jens Uwe Rush e Friedrich Meyer (9 settembre 1983), due ragazzi tedeschi in vacanza, forse fu un errore del “Mostro”; Pia Rontini e Claudio Stefanacci (29 luglio 1984), alla poveretta viene asportato il pube e la mammella sinistra. L’ultimo omicidio è quello di Nadine Mauriot e J. Michel Kraveichvili (8 settembre 1985), anche stavolta si ripete il macabro rituale, alla donna viene asportato pube e seno sinistro.
Oltre a questi omicidi vennero compiuti, in quel periodo, tanti altri omicidi misteriosi; su “Il Giornale” del 19 Marzo 2001, in un articolo a firma B. Gualazzini, si legge, tra l’altro: <<…va detto che la scia di morti ammazzati lasciati dietro di sé dal mostro, secondo molti di coloro che si sono interessati, a vario titolo, di questo incubo, tuttora senza colpevoli convincenti, conterebbe tra i fidanzati uccisi, le loro amiche e altri che ne sapevano troppo, omosessuali, lenoni e prostitute almeno 35 vittime…>>.
Sull’identità di Jack si fecero, analogamente ai fatti di Firenze, una ridda di ipotesi ma non si giunse a nulla di concreto. Tutto fu reso più difficile e complicato per la misteriosa sparizione di documenti e reperti. Tra le tante congetture, la più inquietante è quella che ipotizza che “Jack lo Squartatore” facesse parte di una sètta satanica ed i suoi, in realtà, erano paurosi rituali di morte decisi dalla congrega, che esigevano sacrifici umani. Analogamente la pista che percorrono ora gli investigatori delle sfortunate coppie fiorentine punta su una pericolosissima sètta che avrebbe commissionato gli omicidi. Se il nome della feroce sètta è, come sostiene taluno: "La rosa rossa", si può pensare che la misteriosa confraternita potrebbe avere parentele strettissime con “L’Ordine della Roseae Rubeae et Aureae Crucis”. Vediamo meglio di che si tratta e quali sarebbero le analogie tra i delitti di Jack e quelli di Firenze.
Nel panorama dei movimenti magici, alcune organizzazioni, di origine inglese, con importanti filiazioni italiane, che hanno rilevante spicco e profonda conoscenza di certe ritualità, in relazione all’utilizzo tenebroso della magia sessuale, si collegano agli insegnamenti segreti del mago inglese Aleister Crowley (1875-1947). Egli fu iniziato all’Ordine della società esoterica “Hermetic Order of the Golden Down”, presieduta dal mago Samuel Liddel Mathers sposato con la sorella del filosofo Henri Bergson, Moira. Nel tempo furono fondate altre società, collegate, in qualche modo, alla “Golden Dawn” che, a sua volta, si divideva in tre Ordini. Il primo ordine, o della Golden Dawn in Outer, comprendeva i primi cinque gradi inferiori. Il secondo Ordine fu fondato nel 1891, quando un adepto, “frater Lux e Tenebris”, passò a Mathers i rituali necessari per stabilire un Ordine Interno, un Secondo Ordine: l’Ordine della Rosa Rossa e della Croce d’Oro (Roseae Rubeae et Aureae Crucis).
Sulla base delle rivelazioni fornite, fu stabilita anche una “Cripta degli Adepti”, che divenne l’organismo guida dei Templi della Golden Dawn. Il terzo ed ultimo Ordine era riservato ai Capi Segreti. Il nome “Rosa Rossa+Croce d’Oro” richiama immediatamente al simbolismo esoterico massone. La sètta dei Rosa+Croce, fondata nel XII secolo da Raimondo IV, conte di Tolosa, uno dei capi della prima crociata fu, in un certo senso, d’ispirazione, nel XVIII secolo, alla Massoneria. A proposito della “Golden Dawn” è interessante sapere che si verificarono eventi strani e inquietanti, dopo un anno dalla sua fondazione; si registrarono a Londra, infatti, parecchi crimini sessuali, da taluni addebitati a segreti rituali dell’Ordine, relativi ad un particolare tipo di alchimia sessuale.
Vittorio Fincati nel suo saggio (2° ediz. Aggiornata) “I mostri di Firenze e l’alchimia” (Carpe Librum, Nove (VI) 2001), scrive che: <<…interpretazioni devianti dell’alchimia – quella stessa che secondo Renè Guénon sarebbe degenerata a partire da Basilio Valentino e Paracelso – sono ben evidenti nelle opere manoscritte e a stampa di un gran numero di scritti di derivazione paracelsiana, in cui primeggiano quelli che parlano della confezione di elixir di lunga vita o nel famoso Testamentum Fraternitatis Rosae et Aureae Crucis, nel quale si afferma, senza possibilità di interpretazione allegorica, di impossessarsi di parti di cadaveri, umani e/o animali e di aggiungervi sangue umano e/o animale al fine di ottenere delle realizzazioni di ordine magico-stregonico…>>. Ottenere potere, forza, salute, e chissà cos’altro ancora.
Ritualità estreme. Il medico e mago, Franz Hartmann, scriveva che i corpi di quelli, morti violentemente, uccisi, <<...hanno grandi poteri occulti. Essi non contengono vita, bensì il balsamo della vita, ed è anche una fortuna che questo fatto non sia pubblicamente conosciuto, perché se persone mal disposte conoscessero queste cose e l’uso che se ne può fare, potrebbero servirsene per stregonerie e scopi malvagi, e infliggere agli altri molte sofferenze...>> (Franz Hartmann, Il mondo magico di Paracelso, Mediterranee, Roma 1982). Theophrastus Paracelsus (1493-1541), il mago del Cinquecento, era anch’esso convinto che ad una persona morta d’improvviso e violentemente, può essere captato, da un esperto occultista, il suo corpo astrale e questi se ne può servire per gli scopi più diversi ed orribili. La dottrina esoterica orientale insegna la medesima cosa.
Dopo i delitti, i poveri corpi delle donne, sia nel caso di Jack lo Squartatore, sia in quello del Mostro di Firenze, sono stati mutilati. A. Corbin in “La violenza sessuale nella storia” (Laterza, Bari 1992) racconta che le vittime dello “Squartatore”dopo essere state uccise subirono: <<mutilazioni sessuali, effettuate da mani che apparivano esperte, abbastanza al corrente dell’anatomia femminile. (…) l’assassino, come rilevò il dott. Halsted dell’ospedale di Londra, aveva prelevato certi organi del corpo che nella buona società di solito non si nominano…>>. Dovette presentarsi agli investigatori uno spettacolo atroce. Corbin, nell’opera citata, è molto esplicito: <<…Winne Baxter rivelò che l’assassino aveva prelevato l’utero dal corpo della vittima… e che con queste mutilazioni aveva dato prove di sicure conoscenze anatomiche>>. <<In numerosi casi, tagliò le parti genitali interne ed esterne, portandole con sé…>> (Krafft-Ebing, Psychopathia sexualis, Payot, Paris 1931).
Analogamente, nei delitti di Firenze, a quattro delle sei donne uccise fu escisso il pube con tagli netti e precisi, quasi da professionista e le ultime due furono anche mutilate del seno sinistro. Sinistri feticci sessuali da usare in orripilanti rituali satanici o di magia nera. Da questi abissi di tenebra emergono, infatti, indizi inquietanti che farebbero, appunto, supporre che il <<secondo livello>>, ipotizzato da Giuttari e Lucarelli nel libro “Compagni di sangue” (Le Lettere, Firenze 1998), potrebbe essere costituito da una “schola” dei misteri, con una sua origine che si perde nei secoli e arriva fino ai RosaCroce, celata dietro ai delitti di Firenze e a quelli attribuiti a Jack lo Squartatore, che si tramanda nei secoli, da adepto ad adepto, terrificanti rituali.
C’è dell’altro che accomuna il Mostro di Firenze allo squartatore. A Nadine Mauriot, la donna della coppia assassinata l’8 settembre 1985, anche in questo caso, viene escisso il pube e il seno sinistro. Il giorno verrà spedito un lembo del seno della poveretta al sostituto procuratore Silvia Della Monica. Anche Jack sfidò gli inquirenti, oltre che lasciando indizi sulla sua identità, egli indirizzò a giornali e commissariati i macabri souvenir delle sue imprese. Più volte gli ispettori, che indagavano su The Ripper, ricevettero plichi postali contenenti raccapriccianti resti umani.
A favore della tesi esoterica, dei delitti commessi dallo “Squartatore”, Giorgio Galli nel suo “Hitler e il nazismo magico” (Rizzoli, Milano 1997), scrive che Jack compare, contemporaneamente, alla nascita, nel 1887, dell’Ordine esoterico della “Golden Dawn”. In effetti, dopo circa un anno dalla fondazione dell’Ordine esoterico, si verificarono, a Londra, diversi spaventosi omicidi. Un collegamento tra alcuni particolari delitti e il satanismo era stato già suggerito dal giornalista Maury Terry che aveva scritto, in relazione a certi serial killer, che i loro crimini solo apparentemente sembrano incomprensibili, ma acquistavano significato se studiati in relazione a certi rituali satanici.
Jack lo Squartatore sarebbe stato in realtà l’avvocato Montague John Druitt, che morì, si disse, suicida. Nel 1964 lo scrittore Daniel Parson pubblicò una serie di prove, che attesterebbe che Druitt era adepto di una sètta satanica “Gli Apostoli” e che il suo non fu suicidio, ma un assassinio deciso dai membri della confraternita, per eliminare il pericoloso adepto, che avrebbe potuto portare a loro. Se si appurasse, dall’esito della perizia ancora non depositata, che, anche, Pacciani è stato assassinato per chiudergli per sempre la bocca, questa sarebbe un’altra inquietante analogia tra i due casi. Giorgio Galli, nel suo libro citato, in relazione a Montague John Druitt, scrive ancora: <<Il suo corpo con le tasche piene di pietre era stato ripescato nel fiume a pochi metri da Osiers, una dimora privata di Cheswick che veniva utilizzata per le riunioni di un club detto degli Apostoli, una società dai fini oscuri alla quale Druitt apparteneva e della quale erano membri molti aristocratici e anche un possibile erede al trono d’Inghilterra, Albert Victor (Eddy) duca di Clarence, nipote della regina Vittoria, a sua volta sospettato di essere the Ripper>>.
Galli osserva inoltre che <<L’accostamento delle date (il duca di Clarence si ammalò nel corso del 1890 e morì nel 1891 o secondo altri nel 1892) permette un’ipotesi: vi è una tradizione di magia sessuale e di magia nera, che provoca discussioni e divisioni nei circoli occultistici, che si rinverdisce con l’incontro tra Eliphas Levi e Bulwer Lytton, che in parte è presente nella fondazione della ‘Golden Dawn’ (1887), che può essere connessa con gli assassinii, verosimilmente, rituali del 1888, come tali presentati in una storia ritenuta fantastica negli anni Quaranta, ai quali segue una sorta di epurazione nelle società occultistiche. Queste vicende coinvolgono settori dell’aristocrazia inglese…>>. Analogamente, nei delitti di Firenze, si parla di personaggi molto potenti e insospettabili, che commissionarono i delitti e che avrebbero goduto di incredibili protezioni.
----------------------------------- IL MOSTRO DI FIRENZE:la pista esoterica
http://cosco-giuseppe.tripod.com/esoterismo/il_mostro_di_firenze.htm
Analizzando l’insoluto mistero del "mostro di Firenze" ci si accorge che non è stato sufficientemente approfondito un elemento importante, quello esoterico. L’assassino (o gli assassini?), preferisce agire in notti calde, non ha ucciso in inverno e in notti di luna piena. Ha scelto, infatti, sempre notti senza luna, precedenti o successive la domenica (è un elemento rituale?). Ha agito tra giugno e settembre e una sola volta in ottobre. Dal corpo delle vittime donne prende il feticcio cimelio, escissione del pube e/o della mammella (donna offerta come vittima sacrificale?). Tra gli investigatori che si sono occupati del caso, c’è chi pensa che le sue vittime sarebbero, in realtà, molte di più di quelle conosciute.
Gli omicidi seguono un rituale ben preciso e prestabilito. Ecco riassunti i trenta anni di delitti, scanditi da date-chiave.Tutto ha inizio il 21 agosto del 1968. Quella notte vengono uccisi, nelle vicinanze del cimitero di Lastra, a Signa, una coppia di amanti, il 29enne Antonio Lo Bianco e la 32enne Barbara Locci (non tutti attribuiscono, tuttavia, questo primo omicidio al "Mostro"). Sabato, 14 settembre 1974, è il turno dei fidanzati Pasquale Gentilcore, 19 anni, e di Stefania Pettini 18 anni. La donna viene colpita con 96 coltellate al torace e al pube. Alla fine l’assassino le infila, nella vagina, un tralcio di vite (ritualità?). Sabato 6 Giugno 1981, tocca ad altri due fidanzati, il 30enne Giovanni Foggi e la 21enne Carmela De Nuccio; alla poveretta viene asportato il pube.
Giovedì 22 ottobre dello stesso anno, è la volta di Stefano Baldi, 26 anni, e di Susanna Cambi 24. Anche a lei viene asportato il pube. Sabato 19 giugno 1982, vengono assassinati Paolo Mainardi di 22 anni e Antonella Migliorini di 19. Sabato 9 settembre 1983, è la volta di due maschi (un errore del mostro?) J. Uwe Rush e Friedrich Meyer, due amici tedeschi 24enni. Sabato 29 luglio 1984, sono massacrati il 22enne Claudio Stefanacci e la 18enne Pia Rontini, alla ragazza vengono asportati il pube e il seno sinistro. Domenica 8 settembre 1985, Nadine Mauriot di 36 anni e Jean Michel Kravechvili di 25, una coppia di conviventi. Anche in questo caso la donna viene mutilata del pube e del seno sinistro. E’ la prima volta che il mostro uccide di domenica. L’assassino, il giorno dopo, spedirà un lembo del seno al sostituto procuratore Silvia Della Monica.
In relazione a quest’ultimo fatto vi è un accadimento quantomeno inquietante. Andiamo con ordine. Sulla webzine "L’Aspide" (http://www.aspide.org/sommario.htm) è pubblicata l’inchiesta: "I Mostri di Firenze" firmata da un "Anonimo cistercense". All’inizio del documento la redazione spiega: "…siamo rimasti stupefatti quando una e-mail diretta al nostro Direttore e proveniente da fonte non identificabile, ci invitava a recarci presso l’antica Abbazia Benedettina di Trisulti, dove avremmo trovato un plico a noi indirizzato, contenente inedite verità sul/i mostro/i di Firenze. …il plico esisteva davvero e, inoltre, prometteva, per il futuro, altre rivelazioni. Il contenuto delle pagine che seguono è tratto dal plico anonimo che conteneva una perizia (anch’essa anonima) ‘in merito alla vicenda giudiziaria relativa ai delitti attribuiti al c.d. Mostro di Firenze, in base ad un’accurata analisi storica’. Noi la riportiamo, così come l’anonimo ce l’ha fatta pervenire, ed attendiamo altri sviluppi del caso…".
E’ in base a questo documento che riassumo i tre fatti che seguono. L’anonimo redattore ci informa di un accadimento quantomeno inquietante, pubblicato, spiega, da "La Nazione", che riportò solo le iniziali della giovane donna, che narrava quanto accadutole mentre era in treno nella zona di Scandicci. Il mostro aveva da poco assassinato i due francesi. La donna racconta che un signore, molto distinto, di mezza età, le rivolse la parola e le chiese se aveva timore a viaggiare da sola dopo quanto era accaduto e aggiunse: "Ma lei non legge i giornali?". Proseguì dicendole che in quel giorno era stato fatto pervenire al Sostituto Procuratore Della Monica un brandello di seno di una donna assassinata dal "mostro". La ragazza giunse a destinazione e dimenticò quello strano individuo e il truce racconto con l’orrido particolare. Quando venti giorni dopo, lesse sui quotidiani della lettera anonima alla dottoressa Della Monica accompagnata dal lembo di seno ebbe uno choc. Chi era quel misterioso uomo e come faceva a sapere di quell’altro terribile omicidio con venti giorni d’anticipo?
Sempre dall’anonimo cistercense un altro mistero. Riassumo anche questo caso. Tra i tanti misteri relativi al mostro di Firenze vale la pena ricordare quanto racconterà Natalino Mele, il figlio di Barbara Locci, la prima vittima. Egli era rannicchiato sul sedile posteriore dell’auto e semi addormentato mentre la madre e il suo amante Lo Bianco venivano assassinati. All’epoca della tragedia aveva otto anni. Egli avrebbe lamentato, anni dopo, da grande, di avere nella memoria tanti vuoti, black-out strani nella loro manifestazione che lo avrebbero convinto e portato a sostenere che le sue non erano parziali amnesie provocate da choc, ma qualcosa di diverso, di più complesso. Egli, in sostanza, sosterrebbe di essere stato vittima di un "lavaggio del cervello". Se è andata così, chi avrebbe sottoposto alla tecnica del "brainwasch" il giovane? Non è neppure dato sapere a cosa è dovuta questa convinzione e neanche se l’essere stato sottoposto a tale intervento gli fu prospettato, come diagnosi finale, da qualche medico che, dopo aver studiato il suo caso, si espresse in tal modo. Sta di fatto che la cosa non fu mai presa nella dovuta considerazione.
Infine l’ultima vicenda narrata dal misterioso anonimo redattore si svolge quando Pietro Pacciani, nel ’96, tornò a casa assolto dalla Corte d’Assise d’Appello. Nella sua abitazione di Mercatale non trovò sua moglie Angiolina. Nessuno sapeva dove era finita l’anziana donna. Era fuggita o era stata portata via? Per quale motivo gli avvocati di Pacciani presentarono una denuncia per sequestro di persona e contro chi? Si seppe che qualcheduno dei vicini di casa vide la donna, che si dibatteva e urlava, trascinata via di forza, quasi di peso e da diverse persone. Sembra che la poveretta sia stata internata in una casa di cura, ma per quale motivo? Da parte del Servizio Sociale o il tutto fu deciso da personaggi influenti? Sembra anche che il suo internamento sarebbe stato deciso dal Servizio Assistenza Sociale della USL. Le carte della richiesta di ricovero e il motivo erano sparite. Sembra che qualcuno abbia voluto far tacere Angiolina, ma perché? Questo qualcuno è colui che poi ha ucciso Pacciani? Perché Pietro Pacciani, verosimilmente, è stato assassinato. A marzo 2001 la procura di Firenze apre un fascicolo contro ignoti sul decesso dell'agricoltore morto nel '98, mentre era in attesa del secondo processo d'appello.
Tra le tante cose inspiegabili del personaggio Pacciani vi è la sua incredibile disponibilità economica che "…iniziava a crescere vertiginosamente proprio a partire dagli anni del ciclo seriale degli omicidi… lascia effettivamente pensare alla presenza di un secondo livello, che ordinava i delitti e riceveva le parti asportate alle ragazze uccise… Questa disponibilità finanziaria e patrimoniale equivale, secondo i calcoli presentati nel processo da un legale di parte civile, ad una cifra attuale di circa 900 milioni di lire. Dall’analisi dei movimenti di quel denaro si poteva constatare che l’acquisto della quasi totalità di buoni era avvenuto tra il 1981 e il 1987 e, cioè, nell’arco di tempo, in cui erano stati realizzati i delitti con le macabre asportazioni" (Michele Giuttari e Carlo Lucarelli, Compagni di sangue, Le Lettere, Firenze 1998). Come poteva Pacciani possedere tanto denaro? Chi gli ha dato tutti quei soldi e per cosa?
Come spiegare, poi, tutte quelle strane morti come quella di Renato Malatesta, coniuge di Antonietta Sperduto, che era stata oggetto di violenze da parte di Pacciani e Vanni, e padre di Milvia Malatesta, bruciata nella sua Panda con il figlio Mirko di 3 anni nel 1993? Malatesta fu trovato impiccato il 24 dicembre 1980 nella stalla della sua casa. Francesco Vinci fu invece trovato morto con un pastore, Angelo Vargiu, in un'auto nel '93, pochi giorni dopo la morte di Milvia Malatesta e del suo bambino. Vinci avrebbe avuto una relazione con la Malatesta. Il figlio di Vinci conviveva con una prostituta, Anna Milvia Mattei, trovata anche lei uccisa, con il fuoco, il 25 maggio del '94. Cinque morti: Vinci, Vargiu, la Malatesta ed il bimbo, la Mattei e, forse, il sesto sarebbe Pacciani. Uccisi da chi? E perché?
E c’è anche il mistero del pittore C. F.. Di quali segreti è a conoscenza l’artista svizzero, di spessore internazionale, che risiede in Francia, ma per tre anni aveva occupato due suites di una villa situata su una collina, tra San Casciano e Mercatale? Nel citato libro di M. Giuttari, capo della Squadra Mobile di Firenze dove ha dato una svolta decisiva al caso del "mostro", portando alla luce elementi del tutto nuovi che erano stati trascurati e C. Lucarelli, scrittore di gialli, leggiamo che, tra l’altro, dove visse il pittore furono trovati: "Armi e un’abbondante documentazione pornografica. C’era un revolver calibro 38, alcuni coltelli particolari, foto raffiguranti scene pornografiche impressionanti, molto simili ad alcune scene dei delitti. C’erano numerosissime riviste pornografiche di edizione francese, disegni e quadri raffiguranti, prevalentemente, una femminilità violentata e deturpata… I proprietari della villa e l’artista francese risultano dediti alla magia, così come Pacciani… Tra il materiale sequestrato, c’era una rivista francese… che riproduceva nudi femminili con varie menomazioni, come il taglio del seno sinistro e del pube…" (ibid).
Il pittore, recentemente, sarebbe uscito di scena. Lui con il mostro di Firenze non c'entrerebbe nulla. E' soltanto una persona informata sui fatti. Il pittore sarebbe passato dalla posizione di indagato per detenzione di armi, in un procedimento collegato alle vicende del mostro, a teste dell'accusa nell'inchiesta ter sui duplici efferati delitti. L’interesse degli investigatori ora si potrebbe spostare sulle due donne, proprietarie della villa di San Casciano. E’ possibile che siano state loro a cercare di scaricare su Falbriand tutti i sospetti, forse, per sviare l'attenzione degli inquirenti dalle pratiche poco limpide (magia nera? satanismo?) che si sarebbero svolte nella villa?
In tutto, i delitti sicuramente accertati del "mostro di Firenze", se escludiamo la coppia di amanti Lo Bianco e Barbara Locci, furono 14. Quattordici è un numero importante in esoterismo, al punto che qualcuno si è chiesto se può esserci un riferimento alle morti delle 14 coppie di giovani nel mitologico Labirinto del Minotauro. Il numero 14 ha l’equivalente nella lettera ebraica nun. Il simbolo arcano di questo numero, scrive Isidore Koznimsky, è: "…Osiride mutilato. La mitologia racconta che Set, dopo aver assassinato Osiride, ne tagliò il corpo in 14 parti" (I. Kozminsky, I numeri magici, Garzanti – Vallardi, Milano 1978). Potremmo, in relazione ai tragici fatti di Firenze, trovarci dinanzi all’esito di feroci rituali di morte, commissionati da una potente sètta satanica bisognosa di un certo genere di feticci. E, poi, c’è la ricorrenza del numero tre, simbolizzante la tripla natura del mondo e il dinamismo elettromagnetico dell’universo. Ancora Kozminsky ci informa che: "nelle religioni antiche e moderne predomina la trinità. Il triangolo ha 3 punte; con la punta rivolta verso l’alto significa il fuoco e le potenze celesti; con la punta rivolta verso il basso significa l’acqua e le schiere infernali" (ibid). Il ripetersi del 3 potrebbe stare a significare una relazione rituale tra questi delitti e l’antico "culto di Iside".
Iside, la più importante delle divinità egizie, è spesso raffigurata, secondo il mito riferito da Plutarco (De Iside et Osiride, 12, 19) alla ricerca del corpo di suo fratello, e allo stesso tempo sposo, Osiride, ucciso e poi fatto a pezzi da Seth e gettato nel Nilo, che la dea restituisce alla vita col suo soffio divino. E’ anche frequentemente rappresentata mentre tiene in braccio e allatta il figlioletto Horus. Iside è, pure, la protettrice dei defunti. Essa fu adorata in Medio Oriente, in Grecia, a Roma e in tutto il bacino del Mediterraneo come la dea suprema. In tutti i circoli esoterici verrà considerata come l’Iniziatrice, incarnante il principio femminile, che detiene il potere della vita, della morte e della risurrezione.
Sua rappresentazione è la croce cosiddetta ansata o Ankh, oppure nodo. Una sua valenza infera si è fatta luce nella vicenda di Castelluccio dei Sauri (Foggia), che ha visto sul banco degli imputati due giovani studentesse, Annamaria Botticelli e Mariena Sica, per lo strangolamento della loro amica Nadia Roccia. Si è parlato del ritorno in auge di sètte sataniche, che celebrano i misteri di Iside associata, in epoca medievale, anche al culto del diavolo. Assai significativo è, a tal proposito, il ritrovamento, da parte di studiosi, di un incantesimo dove, accanto al nome di Iside, vi sono quelli di tre divinità infernali: Ortho, Baubo ed Ereskigal; ciò può voler dire che, se considerata in relazione alla sua congiunzione con la luna, Iside diventa una potenza ctonica. Taluni editori hanno inserito un inno magico nella Nékya omerica, a sua volta interpolata (Odissea XI, 34-50), il potere ctonico di Iside, tra altre divinità e demoni del mondo dei morti, era invocato da Ulisse nel visitare il regno degli Inferi. Accanto all’Iside celeste, come si può ben capire, vi è anche un’Iside infernale, simbolizzata da quella, discesa nel Nun con la sorella Nefti, per cercarvi Osiride. Kenneth Grant ne: "Il risveglio della magia" (Astrolabio, Roma 1973), scrive: "la Nuit terrena è Iside, la Donna Scarlatta…". Nel diario magico Aleyster Crowley, il mago nero inglese, annota: "la Donna Scarlatta, cavalcando la Bestia va, bevendo il sangue dei Santi, adultera, Signora del Mutamento, dell’Energia, della Vita…". Ecco la Iside infernale.
L’ anonimo cistercense, nel documento "I Mostri di Firenze" spiega che "alcuni studiosi, rimasti inascoltati, portarono l’attenzione sulla vicinanza rituale fra i delitti del ‘mostro’ e l’antico ‘culto di Iside’. Nella simbologia numerica, tre sono gli elementi dell’uccidere relativamente al corpo della donna: un’arma da punta, una da taglio, una da fuoco". In tale schema simbolico, l’arma da punta fu utilizzata, post-mortem, intorno al pube di quelle povere donne, per imprigionare, ritualmente, l’anima nel corpo. Il tre simbolizza anche la trinità infera. Il sacrificio umano per i satanisti è connesso materialmente con la forza vitale, col sangue, ed è spargendo il sangue, loro credono, che si può ottenere quella magica forza, che obbliga anche i demòni a presentarsi all’officiante. Essi sono convinti anche che bevendo il sangue si acquista la sua qualità divina. La teoria che sta all’origine dei riti di sangue si basa sull’identità fra sangue e vita, come attesta la Bibbia (Genesi 9, IV). Il patto satanico è firmato col sangue perché così si trasmette, loro pensano, al segno grafico, una parte della propria vita.
Giorgio Medail durante la sua inchiesta "Italia Misteriosa" venne in contatto con uno strano personaggio, che disse di aver fatto lunghe ricerche sui delitti di Firenze e, tra l’altro, affermò: "Esiste una tradizione... secondo cui il sacrificio migliore per evocare i demoni è quello degli esseri umani. E, infatti, ad esempio, nella dottrina di Aleister Crowley si afferma che la morte più favorevole è quella che avviene durante l’orgasmo ed è chiamata ‘mors giusti’. Perché è scritto: – ...fatemi morire la morte del giusto e fate che la mia fine estrema sia come la sua –".
Il giornalista commenta: "Una simile affermazione non poteva che condurre agli innumerevoli e ancora misteriosi delitti del ‘mostro di Firenze’ che, guarda caso, colpisce le sue vittime proprio mentre fanno l’amore. Secondo quest’interpretazione, infatti, il ‘mostro’ altro non sarebbe che una frangia impazzita di un certo satanismo che prevede il sacrificio proprio in quel fatale momento. ‘Ci sono - continua F.B. - nel caso del mostro, tutti gli ingredienti necessari: l’orgasmo unito al momento del trapasso, il colpo vibrato con la pistola, col fuoco. In quel momento, si liberano potenti energie, indispensabili per il mago che rafforza se stesso e il rituale che deve celebrare’".
Nel caso degli assassini del mostro di Firenze "chiedo - (scrive Medail, ndr) - vi sono state orribili deturpazioni delle vittime. Possono anch’esse essere ricondotte a rituali diabolici?". "Sì (risponde il suo interlocutore, ndr). Nel caso dell’omicidio del ‘74 non ci fu l’asportazione del pube. Si pensa che si tratti di un prologo e il simbolo del tralcio di vite tra le gambe della ragazza uccisa ce lo conferma. E’ l’inizio di un cammino per raggiungere una Grande Opera. Nei casi successivi c’è questa asportazione che può voler dire esperimenti anche chimici sulle secrezioni delle donne che qui in Occidente sono poco conosciuti". Il giornalista domanda a F.B.: "E’ pericoloso dire queste cose? Lei vuol mantenere l’anonimato...". "Sì, (è la risposta pronta di F.B., ndr) si toccano mondi molto pericolosi" (G. Medail, Italia Misteriosa, Editoriale Albero, Milano 1987).
Taluni esperti sono sempre più convinti che dietro i "mostri di Firenze" ci sarebbe una "cupola" segretissima di intoccabili. La torinese Maria Consolata Corti, regista alla RAI per dieci anni, al giornalista Maurizio Caravella ha raccontato: "Il mostro di Firenze è un personaggio molto noto e potente, con una doppia identità, e fa parte di una terribile sètta satanica. Mi ha confessato che i membri della sètta uccidono l’uomo e la donna nell’atto di accoppiarsi, per uccidere l’amore e colpire Dio. Mi ha detto anche: - io strappo il pube o il seno con un coltello milleusi, e lo faccio non solo per odio, ma perché, secondo la sètta, durante l’atto sessuale il corpo libera energie di cui ci si può servire anche per curarsi o per aumentare la forza fisica – " ("Visto", n.46, novembre 1990).
Per quanto concerne la pratica del sesso orgiastico rituale, l’esoterismo spiega la delicata questione con la necessità, in alcune cerimonie, di liberare e utilizzare particolari energie sessuali. Kenneth Grant nell’opera citata, al proposito scrive, in parte riassumendo anche quanto affermato dallo psicologo Havelock Ellis nel libro: "Studies in the Psychology of Sex), che: "solo quattordici delle diciassette secrezioni organiche note ai tantrici sono riconosciute dalla scienza occidentale. (…). Le secrezioni sono, a loro volta, in relazione con i giorni e le notti delle quindicine oscure e luminose che costituiscono un ciclo lunare, culminante nella luna piena, chiamata talvolta il sedicesimo dito della luna. La scienza riguardante queste zone è estremamente complessa ed è comunicata durante l’iniziazione sotto il velo del segreto". A proposito dell’importanza del ciclo lunare, richiamo l’attenzione sul fatto che i delitti del "mostro" sono avvenuti tutti in periodo di novilunio.
Altro elemento importante è la constatazione che i delitti sono avvenuti, quasi sempre di sabato. C’è da spiegare che il termine "sabba", dato alle riunioni notturne delle streghe è etimologicamente identico a sabato. Il sabato, nella tradizione stregonesca, sarebbe la festa della luna piena (shabat, cessare; la luna cessa di crescere); più tardi questa festa avrebbe comprese ognuna delle quattro fasi lunari, ricongiungendosi a quella del settimo giorno. E’ a questa antichissima tradizione che si riferisce il sabato o sabba della stregoneria. Durante questa notte, secondo le leggende, avvenivano scene spaventose, orge e profanazioni. E’ il simbolismo del settimo giorno della creazione del mondo, quando Dio si riposa e i demoni si agitano. Il sabato, poi, secondo la tradizione astrologica, è attribuito al pianeta Saturno, il pianeta più oscuro a cui è stato assegnato il nome di "Grande Malefico". I segni zodiacali in cui ha domicilio sono il Capricorno e l’Acquario, opposti a quelli delle illuminazioni, quindi alla luce e alla gioia della vita. Nelle tradizioni ermetiche Saturno è un altro nome di Satana.
Dietro i delitti di Firenze effettivamente potrebbe nascondersi una segretissima lobby satanica composta da persone eccellenti, innominabili. Segnalazioni, informazioni, denunce anonime, avrebbero asserito proprio questo, ma, non hanno mai avuto seguito, data l’enorme rilevanza dei personaggi che sarebbero implicati. Alchimie infere, che prescrivono l’omicidio e la pedofilia, quella rituale, che considera un crimine pedofilo come "atto iniziatico". Vi sono libri su oscure perversioni, testi come quello di Bernard Sergent (ediz. Payot, Parigi): "Homosexualité Iniziatique". Maurizio Blondet, a questo punto, si chiede: "che non vi sia, al centro d’Europa, un ‘cuore di tenebra’? …purtroppo l’autorità, anche politica, quanto più s’allontana da Dio, diventa mero potere: e può ben rovesciarsi in una ‘sacralità’ che ha come centro il culto del Principe di Questo Mondo, Colui che dà il potere, se placato con sacrifici atroci" (M. Blondet, Pedofilia e mondialismo, in "La Tradizione Cattolica" n.4 (45) – 2000).
Ritualità estreme di cui, ogni tanto, si fa velatamente cenno. Il medico e mago, Franz Hartmann, scriveva che i corpi di quelli, morti violentemente, uccisi, "...hanno grandi poteri occulti. Essi non contengono vita, bensì il balsamo della vita, ed è anche una fortuna che questo fatto non sia pubblicamente conosciuto, perché se persone mal disposte conoscessero queste cose e l’uso che se ne può fare, potrebbero servirsene per stregonerie e scopi malvagi, e infliggere agli altri molte sofferenze..." (Franz Hartmann, Il mondo magico di Paracelso, Mediterranee, Roma 1982, pag. 112). Theophrastus Paracelsus (1493-1541), il mago del Cinquecento, era anch’esso convinto che ad una persona morta d’improvviso e violentemente, può essere captato, da un esperto occultista, il suo corpo astrale e questi se ne può servire per gli scopi più diversi ed orribili. La dottrina esoterica orientale insegna la medesima cosa. Ritornando ai delitti di Firenze, forse, il vertice della piramide che ha ordinato quegli orribili massacri sacrificali è composto da illustri e insospettabili personaggi, con una vita segreta immersa in mondi di tenebra. Forse, per risolvere questo terribile mistero, è necessario aprire la porta di questi inferni.
------------------------------------ INDAGINE SUL SATANISMO IN CALABRIA
http://cosco-giuseppe.tripod.com/mitologia/doc19.htm
Al diavolo crede, secondo un’indagine Ispes, il 34% degli italiani. Il satanismo nasce, principalmente, dallecorrenti dualistiche che, in periodo ellenistico, presero ad attecchire in ambienti ebraici e gnostici, perinfluenze manichee. Addirittura alcune dottrine gnostiche insegnarono che il creatore e il padrone delmondo fosse Satana. Esistono diversi tipi di satanismo, ma qui elencherò soltanto i più importanti. Il verosatanista è l’adoratore del demonio, ci si riferisce ovviamente al diavolo della Bibbia, che contamina i rituali della Chiesa per l’odio che nutre verso Dio. Questa forma di culto è detta satanismo occultista.
Vi è, poi, un satanismo cosiddetto razionalista, in quanto considera Satana semplicemente il simbolo della rivolta contro ogni tipo di morale e, naturalmente, contro la religione cristiana. Esiste anche un satanismo, altamente più pericoloso perché dedito ad atti criminosi. Si origina dalle esaltazioni drogastiche di individui con scarse conoscenze di occultismo, ma convinti di vedere il demonio durante le allucinazioni, che l’esperienza psichedelica comporta. Sono organizzati in microgruppi. In ultimo, troviamo un satanismo o, più esattamente, luciferismo, di espressione gnostica.
Gli "amici di Satana" non violano alcun codice per il culto celebrato al demonio. La nostra Costituzione concede il diritto a chiunque di professare il proprio credo religioso, nella forma ritenuta più opportuna, da soli o assieme ad altre persone, pubblicamente o in privato, finché non siano compiuti atti contrari alla morale. Il reato si profila soltanto quando una setta o un gruppo, satanico o no viola le norme penali, quali abusi rituali, elementi centrali dei culti satanici, che possono consistere in abusi psicologici, fisici o sessuali e arrivare fino all’omicidio.
Sono queste le ipotesi che interessano gli investigatori di Catanzaro, in Calabria. Elementi di una certa importanza accaduti, recentemente e non, in città e provincia, giustificherebbero le indagini del Vicequestore dott. Roberto Coppola, dirigente della sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Catanzaro e dei suoi uomini. Cerchiamo di fare il punto sulla questione.
D.:<<Dottore Coppola il satanismo è un fenomeno preoccupante e poi, sempre più frequentemente, i praticanti sono persone molto colte appartenenti a quel mondo che conta. I pericoli che si intravedono alle soglie del terzo millennio non sono da sottovalutare in tal senso, non crede?>>
R.:<<Ne sono convinto. L’allarme è stato lanciato da più parti e, non ultimo, il Rapporto del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, del Febbraio 1998: "Sette religiose e nuovi movimenti magici in Italia" che mette chiaramente in guardia sul pericolo che, in vicinanza del Giubileo, è più che diffuso il timore che individui o gruppi, senza alcun controllo, contagiati da qualche delirio a sfondo ‘mistico’, siano tentati di attribuire qualche significato di particolare valenza simbolica allo scadere del secondo millennio e, per tale motivo, possano rendersi autori di atti efferati o di gravi devianze. Un altro segnale inquietante è la constatazione che sono nate diverse nuove aziende specializzate nel fornire tutto ciò che serve per rendere culto a Satana, il che significa che le richieste sono decisamente aumentate e anche questo è un segnale da non prendere alla leggera>>.
D.:<<In che tipo di reati possono incorrere i satanisti?>>
R.:<<I reati ipotizzabili, parlando di queste organizzazioni, sono vari e si possono suddividere in: reati patrimoniali (truffa ed estorsione accompagnate da minacce varie); reati di natura sessuale (atti sessuali a cui sono costrette, anche con droghe, giovani adepte e, non di rado, bambini); in questi casi si configurano reati contro la persona (tecniche di manipolazione mentale, violenze psicologiche e fisiche). C’è poi, con una certa frequenza, la violazione di salme. I reati configurabili sono: "violazione di sepolcri", "vilipendio di tombe", "vilipendio di cadaveri" e "distruzione, eliminazione o rimozione di cadavere". C’è da dire che, come anche Lei scrive nei suoi libri, l’utilizzo di cadaveri è frequentissimo nel satanismo>>.
D.:<<E’ vero che ci sono indagini in corso per accertare la presenza o meno di satanisti pericolosi anche in Calabria, a Catanzaro e provincia per l’esattezza?>>
R.:<<Si tratta, per ora, di indagini a livello conoscitivo svolte con lo scopo di accertare la presenza o meno, in città e provincia, di eventuali sette potenzialmente pericolose. Abbiamo trovato dei riscontri ai nostri sospetti, anche documentati, in inquietanti prove fotografiche. Mi riferisco, tra l’altro, a cerchi magici con tutt’intorno nomi satanici tracciati per terra, usati verosimilmente per evocazioni ed altri reperti diabolici. Tutte cose note anche a Lei, che è il nostro consulente in materia esoterica. Sono indizi inquietanti. Tutto ciò ed altro ancora dimostra che certe attività, da noi, si praticano sicuramente, ma, potrebbe trattarsi, per lo più, di giovani influenzati dall’enorme letteratura su riti occulti e pratiche sataniche che oggi abbonda. C’è anche da aggiungere che, nel Sud il fenomeno presenta connotazioni diverse da quanto avviene in altre zone d’Italia e nessun gruppo organizzato di adoratori di Satana è stato, fino ad ora, identificato. Occorre, però, porre molta attenzione a certi fatti verificatisi in città negli ultimi tempi e ai reperti trovati e aggiungo che il dossier, da noi raccolto, presenta un certo interesse e delinea scenari, per alcuni versi, insospettabili per una città come Catanzaro. Il punto è ora sapere se sono stati commessi dei reati e ci stiamo muovendo anche in tal senso>>.
D.:<<Quando dice che c’è dell’altro degno di interesse investigativo a Catanzaro, cosa intende? Si riferisce ad alcune di quelle strane morti, per lo più suicidi, mai del tutto spiegati, che si son verificati, negli ultimi anni, in città?>>
R.:<<Anche. Devo aggiungere che, fortunatamente, in Italia non si sono verificati i fatti allarmanti registrati in altri paesi, come i suicidi di massa di persone appartenenti a sette. Per far capire quanto il problema sia grave altrove, voglio aggiungere che, in 20 anni, nel mondo, si sono suicidati 1.300 adepti di sette. In città e provincia, da alcuni anni a questa parte, si sono verificate, invero, alcune strane morti di giovani, per lo più, come ha detto Lei, suicidi, apparentemente immotivati, inspiegabili. Morti sospette insomma. Sull’argomento non posso aggiungere altro, perché sono in corso ulteriori indagini e il più stretto riserbo è d’obbligo>>.
D.:<<Pensa che persone organizzate, in gruppi più o meno piccoli, a Catanzaro, si stiano dando da fare, diciamo, un po’ pericolosamente?>>
R.:<<Ci sono pervenute segnalazioni interessanti dal punto di vista investigativo e stiamo indagando. C’è, anche, da dire che, in posti diversi, sono stati rinvenuti disegni di crocifissi capovolti, mozziconi di candele nere, pentagrammi rovesciati e il numero della bestia, dell’Anticristo, il 666, tracciati su muri e sul terreno, a questo punto direi che più di qualcuno sta giocando col diavolo>>.
Resta ancora da chiedersi il perché la nuova ‘religiosità’ del postmoderno ha un tale potere d’attrazione, perché le sette riescono a catturare tanta gente. Forse ha ragione Oswald Spleugh che nel "Tramonto dell’Occidente" scrive che la nostra società è in decadenza, vive una crisi di grande confusione spirituale, ormai, incapace di difendere i valori dell’autentica spiritualità. Una società impantanata in una solitudine cosmica, che cerca di risuscitarsi e invece precipita sempre più giù.
------------------------------ C’E’ UN LEGAME TRA EFFERATI OMICIDI SERIALI E LE IDEOLOGIE SATANICHE? FORSE SI.
http://cosco-giuseppe.tripod.com/mitologia/serial_killer.htm
L’America sforna il 75% dei serial killer viventi sulla Terra. I serial killer secondo statistiche dell’FBI sono aumentati, nell’ultimo decennio, di quasi il 500%. Uno dei dati più sconvolgenti è, sempre secondo l’FBI, che ben 3.500 efferati omicidi insoluti, su 20.000, sono stati compiuti da questi mostri. La misura di questi orrori ce la dà Piero Scaruffi (Piero Scaruffi, Il terzo secolo. Almanacco della società americana alla fine del millennio, Feltrinelli, Milano 1996, pagg. 188-189) che ci fornisce un elenco di questi mostri con i loro efferati crimini. Riassumo. Nell’epoca moderna il primo serial killer fu Ed Gein. Famosi film furono tratti dalla sua storia. Ricordo Psycho, Texas Chainsaw Massacre (Non aprite quella porta) e Silence of the Lambs (Il silenzio degli innocenti). Ed Gein compì i suoi spietati delitti nel Wisconsin a metà degli anni ’50. Charles Manson, colpevole della strage di Bel Air del 1969 in cui morì la moglie del regista Polansky, fu il più famoso di tutti, ma uccise solo sette persone.
L’attrice 26enne Sharon Tate, moglie del regista Roman Polansky, incinta di otto mesi, seviziata e uccisa nella sua villa al numero 10050 di Cielo Drive, Bel Air, Los Angeles, California (USA), il 9 Agosto 1969 tra mezzanotte e le 2, dalla sètta del satanista Manson, che ebbe contatti con la chiesa di Satana di Anton Szandor LaVey (LaVey fondò, a San Francisco, la prima Chiesa di Satana, alla mezzanotte del 30 aprile del 1966, data importante per i satanisti, è la notte di Valpurga), sarebbe stata lei stessa una seguace del diavolo. Il settimanale "Rosa&Nero", nel numero del 14 Aprile 1995, sostiene che a dirlo è la stessa sorella di Sharon, Patty, che nel suo libro "Synonymous With Evil?", tra l’altro, racconta: <<Pochi sanno che mia sorella era affascinata dal demonio. Sharon… quando aveva incontrato Roman Polansky, si era subito interessata a lui per la fama diabolica che il regista polacco si era conquistata con la sua opera e anche con alcuni episodi della sua vita…>>.
Una curiosità. "Helter skelter" è il titolo di una canzone dei Beatles che, pare, abbia ispirato la strage compiuta, nel 1969, dal satanista Charles Manson e dai suoi seguaci. Il movente, come confessarono, era accendere l’Helter Skelter, ossia scatenare il caos, dal titolo del brano dei Beatles. Manson affermerà che il testo in questione lo avrebbe ispirato. In ogni caso, agli atti del processo per la strage di Bel Air è allegata la convocazione, da parte della Corte, di McCartney e di Jonn Lennon.
Negli anni tra 1976 e il 1977 ecco scatenarsi David Berkowitz, a New York si lasciò dietro sei morti. Sempre nel 1976, a Detroit, massacrò orrendamente sette bambini il "Babysitter", che non fu mai catturato. Poi, i numeri ebbero una vertiginosa impennata e iniziò la strage Henry Lee Lucas, che nel Texas, fra il 1971 e il 1983 soppresse qualche centinaio di persone, tra queste la propria madre. Henry Lee Lucas detiene il tragico primato mondiale per il numero di morti che lasciò dietro di sé. Il suo macabro record è insidiato solo da Donald Evans, un altro texano, che ha raccontato di aver compiuto una sessantina di omicidi, ma gli inquirenti hanno la netta convinzione che siano molti di più.
Ted Bundy, un altro psicopatico, trucidò, dallo Utah alla Florida, almeno una trentina di donne e, in California, Edmund Kemper seviziò e uccise con infinita crudeltà moltissime donne. Si ignora il numero esatto delle sue povere vittime. Kemper letteralmente le faceva a pezzi e, poi, violentava i miseri resti. John Wayne Gacy a Chicago, nel 1980, eliminò 33 uomini. La prima serial killer donna fu la prostituta Aileen Wuornos, ammazzò 7 uomini. Dopo di lei salì alla ribalta della cronaca nera Virginia McGinnis, soprannominata per la sua crudeltà "Ice Lady" (La signora di ghiaccio) del Kentucky. In vent’anni di attività uccise con grande ferocia il secondo marito, la figlioletta di 3 anni e la propria madre. Tra il 1978 e 1l 1991 il cannibale Jeffrey Dahmer, a Milwaukee (Wisconsin), assassinò con inaudita brutalità, fece a pezzettini e divorò 17 persone. Questa macabra lista di mostri e di orrori è ancora molto lunga.
Statistiche dell’FBI stimano il numero dei serial killer, in libera circolazione nel 1993, non inferiore a 500. L’agenzia federale è convinta che, in USA, 3.500 feroci omicidi, dei 20.000 non risolti, sono opera di serial killer a tutt’oggi liberi, che, sicuramente, spargeranno altro sangue innocente. La cosa più incredibile è il constatare come questi mostri siano diventati dei veri e propri miti. Basti come esempio, di questo truculento businnes, quanto la Editrice americana "Eclipse Enerprise", nel 1993, ha avuto il cattivo gusto di fare. Ha stampato le foto di questi mostri creando figurine, come quelle dei calciatori, e lanciandole cinicamente sul mercato con tanto di pubblicità. Il successo è stato enorme.
Mostruosità e mostri di questa nostra società, che, invece di innalzarsi, si annienta sempre di più nel pantano delle tenebre inferiori, nei cunicoli sotterranei, che conducono in terre infere, senza speranza e senza ritorno. Inferni. E non è fievole, come potrebbe sembrare, il legame che unisce questi crimini alle ideologie sataniche. Il satanismo, come scelta per il terribile, il ripugnante, il mostruoso, è presente più di quanto si creda, anche se con aspetti differenti, in tutto il nostro pianeta. Esistono innumerevoli prove che molti tra i satanici, come Manson, sono cellule oscure di una qualche congrega. Esseri demoniaci, che professano culti tremendi, che, non di rado, prescrivono omicidi rituali si muovono, nella nostra società, spesso accanto a persone comuni, che inorridirebbero se solo immaginassero i pensieri dei loro occasionali vicini.
Nella sola America nel 1946, a quanto scrive R. Noblet professore all’Università del Sud-California, erano attive 10.000 congreghe sataniche che nel 1976 diventarono 48.000 e nel 1985 addirittura 135.000. I satanisti operanti negli USA, sempre secondo Noblet, sono attualmente più di un 1.135.000 (J.P. Bourre, Le sectes lucifériennes aujourd’hui, Paris 1978). Nella trattazione del satanismo criminoso non si può fare a meno di riportare quanto Aleister Crowley, nel liber legis, annotava, assicurando, sotto dettatura del demonio Set: <<Il sangue migliore è quello mensile della Luna; poi il sangue fresco, di un bambino, sgocciolante dalla schiera celeste; poi quello dei nemici; poi quello del sacerdote o dei fedeli; infine quello di qualche animale. Brucialo: fanne pani e mangialo in mio onore...>>. Michele Del Re, avvocato e professore universitario di diritto penale che ha girato il mondo per studiare i culti emergenti, in qualità di direttore di ricerca del C.N.R., osserva: <<Inequivocabilmente ci si riferisce al sacrificio umano>> e riporta dal "liber legis" di Aleister Crowley, pericoloso mago nero che in Sicilia fondò l’abbazia di Thelema:
<<Il rito supremo dovrebbe creare un’atmosfera particolare attraverso la morte della vittima. Con questo rito si potrebbe raggiungere il vertice dell’Arte Magica. La cosa migliore sarebbe sacrificare una fanciulla, possibilmente vittima volontaria, perché, se fosse maldisposta al sacrificio, potrebbe introdurre una corrente ostile. La fanciulla dovrebbe venir violentata, poi tagliata in nove pezzi. La testa, le braccia e le gambe dovrebbero venire amputate, e il tronco tagliato in quattro parti. Sulla pelle andrebbero scritti i nomi di altrettanti dèi: poi le braccia andrebbero scuoiate e bruciate in onore di Pan o di Vesta; le gambe, dopo un procedimento eguale, andrebbero offerte a Priapo, Hermes o Giunone; la spalla destra è sacra a Giove, la sinistra a Saturno; la metà inferiore destra del tronco a Marte, quella sinistra a Venere. La testa non andrebbe scuoiata, ma semplicemente bruciata in onore di Giunone o di Minerva. Questo rito non dovrebbe essere usato in occasioni ordinarie, ma raramente, e soltanto per scopi importantissimi; e non dovrebbe venire mai rivelato ai profani>> (Michele C. Del Re, Riti e crimini del satanismo. Pubblicazioni della Facoltà di
Giurisprudenza dell’Università di Camerino, Jovene Editore 1994, pag. 54). In questo nostro civile mondo si consumano, nel delirio dell’adorazione di Satana, delitti tremendi, molti dei quali restano impuniti. Il professore Michele C. Del Re, esprimendosi su una valutazione dei crimini satanici, tra l’altro, scrive: <<se i crimini portati a conoscenza del pubblico, di natura satanista sono all’incirca 1.500 ogni anno (mi riferisco al mondo occidentale, esclusa l’America latina), si può ritenere che il numero oscuro, quello che resta ignoto, è di 10 volte 1.500. Di questi quindicimila crimini satanici dovrebbero essere autori congreghe ed isolati, nel complesso circa 150.000 persone. Questo numero indicativo – cui portano anche altri indizi – si riferisce, ripeto, soltanto al mondo occidentale. (…). Comunque, la densità maggiore, per quanto dice la stampa, di satanisti, si ha in Europa, nelle città vertici del triangolo del Demonio, Torino, Praga e Lione, dove i satanisti credono che vi siano <<punti di forza satanica affiorante, oppure sentieri sotterranei che conducono agli inferi, o templi sepolti e dimenticati di adorazione al Grande avversario…>> (Ibid., pagg. 310-311).
La concentrazione degli adoratori di Satana, in Italia, è piuttosto varia. Del Re, nell’opera citata, ci informa che: <<Per le campagne della Toscana meridionale, si parla di quattromila sacerdoti satanici, con quarantamila seguaci; nelle Marche esistono (scrive Fattinostri, giugno 1993) almeno cinque congreghe sataniste, di cui 2 nel fermano, 2 nel p
italy.indymedia.org/news/2002/12/132384.php
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Un libro della "Kaos Edizioni" sul triplice delitto del ’98 in seno alle G
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sangue & toblerone cruciato Sunday April 13, 2003 at 12:47 AM |
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Vaticano, un grande mistero di sangue
Sta per uscire un nuovo libro scandalo sul Vaticano destinato a fare rumore non solo nelle ovattate stanze d’Oltretevere. Dopo il best-seller "Via col vento in Vaticano" che raccontava dei presunti vizi di alcuni prelati, ora le Edizioni Kaos hanno deciso di dare alle stampe un volume - anche questo scritto sotto un "nome de plume" - sul triplice delitto che il 4 maggio 1998 ha sconvolto l’opinione pubblica mondiale ed è costato la vita al comandante delle Guardie Svizzere, Alois Esterman, a sua moglie Gladys e al vicecaporale Cedric Tornay, il quale dopo averli uccisi si è tolto la vita con la sua arma d’ordinanza. Stavolta il libro, intitolato "Bugie di sangue in Vaticano", porta la firma dei "Discepoli di verità", uno pseudonimo che, come spiegano alla casa editrice milanese, nasconde un gruppo di persone "sia laiche che religiose". Proprio come per "Via col vento in Vaticano" firmato dai "Millenari", un gruppo di sacerdoti (ancora da individuare) e da Monsignor Luigi Marinelli, ex capo ufficio della Congregazione delle Chiese Orientali che per questo è finito sotto processo dalla Rota romana, accusato di avere divulgato notizie sub segreto pontificio. Per questo Marinelli rischia di essere sospeso a divinis. "È un libro su cui stiamo lavorando da un paio di mesi - raccontano alla Kaos - e lo scopo è di fare opere di verità e controinformazione. Ma di più non possiamo dire". Di fatto questo volume, che uscirà fra due settimane, si propone di far luce sui retroscena di un efferato delitto che per tanti versi presenta ancora alcuni punti non chiariti. Per la Santa Sede però il caso Esterman è archiviato. Il movente che ha indotto Tornay, in "preda ad un raptus di follia", ad uccidere il Capo delle Guardie Svizzere e sua moglie è legato al fatto che il giovane nutriva nei confronti del suo superiore sentimenti di rancore e rabbia a causa di una mancata premiazione.
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EMANUELA ORLANDI:chi l'ha uccisa?
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chiedetelo in zona s. pietro grazie Sunday April 13, 2003 at 12:52 AM |
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COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SULLA LOGGIA MASSONICA P2
(Legge 23 settembre 1981, n. 527) RELAZIONE DI MAGGIORANZA dell'onorevole TINA ANSELMI
INDICE: COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SULLA LOGGIA MASSONICA P2
INTRODUZIONE
La massoneria di Palazzo Giustiniani e le altre "famiglie" massoniche
La prima fase della Loggia P2: dal 1965 al 1974
La seconda fase della Loggia P2: dal 1974 al 1981
LICIO GELLI, LA LOGGIA PROPAGANDA DUE E LA MASSONERIA. CONCLUSIONI
IL SEQUESTRO DI CASTIGLION FIBOCCHI
AUTENTICITA' ED ATTENDIBILITA' DELLE LISTE LA STRUTTURA ASSOCIATIVA DELLA LOGGIA P2 LA POSIZIONE PERSONALE DEGLI ISCRITTI GLI APPARATI MILITARI E I SERVIZI SEGRETI - LA DOCUMENTAZIONE ANTERIORE ALL'INFORMATIVA COMINFORM L'INFORMATIVA COMINFORM ED I SUOI SVILUPPI LA DOCUMENTAZIONE SUCCESSIVA ALL'INFORMATIVA COMINFORM ANALISI DEI DOCUMENTI GLI APPARATI MILITARI. CONCLUSIONI I COLLEGAMENTI CON L'EVERSIONE - CONTATTI CON L'EVERSIONE NERA CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE L'AFFARE MORO LA LOGGIA P2, LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA MAGISTRATURA - I RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE I RAPPORTI CON LA MAGISTRATURA IL MONDO DEGLI AFFARI - IL MONDO DEGLI AFFARI E DELL'EDITORIA I RAPPORTI INTERNAZIONALI LA LOGGIA P2 E IL MONDO POLITICO LA LOGGIA P2 COME ASSOCIAZIONE POLITICA IL PIANO DI RINASCITA DEMOCRATICA ED IL PRINCIPIO DEL CONTROLLO CONCLUSIONI CONSIDERAZIONI FINALI E PROPOSTE
http://www.strano.net/stragi/tstragi/relmp2/index.html http://italy.indymedia.org/news/?comments=yes&medium=&keyword=p2&submit.x=36&submit.y=15 http://italy.indymedia.org/news/2002/12/132366.php
italy.indymedia.org/news/?comments=yes&medium=image&keyword=p2
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x krisalide
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poliziotto Sunday April 13, 2003 at 05:28 PM |
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LIMITI ALLA CREMAZIONE SECONDO LE DISPOSIZIONI DELLA CHIESA
Sulla cremazione può essere interessante sentire anche la dichiarazione del S. Ufficio del 5 luglio 1963, approvata da PAOLO VI, papa in quell'anno. essa è riportata ai numeri 3998/3999 (anni 1963/64) del manuale ufficiale del Denziger. all'inizio la dichiarazione chiarisce che nel passato la chiesa si era opposta all'uso di bruciare i cadaveri, allorché ciò avveniva per animo ostile contro i costumi cristiani e le tradizioni religiose nonché in segno di violenta negazione dei dogmi cristiani, in particolare della resurrezione dei morti e della immortalità dell'anima. Però l'incinerazione del corpo non riguarda l'anima né impedisce all'onnipotenza di Dio di ricostruire il corpo. In determinate circostanze, specialmente quando risultava evidente che la cremazione era fatta con rettitudine di intenzione per motivi piuttosto seri, particolarmente di ordine pubblico, la chiesa non si opponeva. poi si continua con l'affermazione che in quei tempi erano state rivolte frequenti richieste alla S. Sede per l'attenuazione della disciplina ecclesiastica riguardo alla cremazione "che risulta molte volte essere promossa oggi non per odio contro la chiesa o i costumi cristiani ma soltanto per motivi o igienici o economici o anche di altro genere dì ordine tanto pubblico quanto privato". "La santa madre chiesa ritiene di dover, accogliere benevolmente queste preghiere, stabilendo quanto segue: 1) Bisogna fare in modo, in linea di massima, di conservare piamente la consuetudine di seppellire i corpi dei fedeli defunti; perciò gli ordinari, impiegate le opportune disposizioni e persuasioni, si preoccupino che il popolo cristiano si astenga dalla cremazione e non si allontani se non costretto dalla necessità - dall'uso della sepoltura"; 2 ) (riassunto) e' sembrato bene peraltro mitigare quanto prescritto dai canoni a riguardo ed applicarli solo quando risulti ben chiaro che la cremazione viene richiesta per la negazione dei dogmi cristiani o per animo settario e per odio verso la religione cattolica e la chiesa. 3 ) "Perciò anche segue che per coloro che scelgono' la cremazione del. proprio cadavere non devono, in base a questo testo, essere negati i sacramenti né i pubblici suffragi", se non quando risulti che la decisione è dovuta all'avversione alla. religione. Tuttavia, perché sia evidente che l'animo della chiesa e' alieno dalla cremazione, il rito della sepoltura ecclesiastica e i suffragi che ne derivano non potranno mai svolgersi nello stesso luogo della cremazione e neppure in forma di semplice accompagnamento durante il funerale.
GIORGIO MARTINI
http://www.cattolicigenovesi.org/vita_06.html
Non aggiornarti tu, svegliati soltanto. ;-)
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Su Emanuela Orlandi
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poliziotto Sunday April 13, 2003 at 05:44 PM |
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Per quanto riguarda la fine, possibile, della povera ragazza, basta domandare a Joseph Ratzinger.
Era lui che faceva le fotografie a Emanuela ricattandola, e se viene definito "il pornografo del Vaticano" potete capire bene di che tipo di scatti si parla.
La ragazza non credo sia morta, probabilmente l'autorità ecclesiastica l'ha fatta "sparire" in qualche convento o monastero, con forti possibilità che questo si trovi in Francia.
Collegate questo alla morte della Guardia Svizzera, pensate che non avesse trovato nulla e niente volesse denunciare?
p.s.(sì, Polizia Statale): ma quando si parlerà della pedofilia all'interno del clero? Ma i bambini che negli U.S.A., ricordate che oltre a frasi di comodo e scuse viscide, il Papa abbia fatto un atto concreto per mettere in vista la verità? Eh, questi patteggiamenti... dai che tanti i soldi non gli mancano.
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ORRORI SUI BAMBINI E IMPERIALISMO SATANICO
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mangosta Sunday April 13, 2003 at 09:22 PM |
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Un numero incredibile di persone scompare ogni giorno nel nulla, soprattutto giovanissimi. Molti di loro si trovano, di altri non se ne sa più niente. E’ come se si fossero volatilizzati, spariti. Nel mondo spariscono ogni anno molte migliaia di persone. Ogni anno in Italia sono dichiarati scomparsi oltre 2000 minori. Alcuni di loro tornano a casa da soli, altri vengono ritrovati dalle forze dell'ordine, altri ancora non hanno mai fatto ritorno. Secondo le cifre del Ministero dell'Interno nel 1996 sono stati dichiarati scomparsi 2391 minori. Di questi 1912 hanno riabbracciato le loro famiglie. Al marzo '98 i minori dichiarati scomparsi erano 1419, di cui 796 sono stati rintracciati dalle forze dell'ordine.
Per farsi una pallida idea di quanto è grave il fenomeno basti sapere che, nel 1997, "Il Giornale" (15 Marzo 1997) titolava un lungo pezzo: <<Dal ’90 quadruplicati i ragazzi spariti>>. Oggi sono molti di più. Un calcolo, anche approssimativo, è impossibile. Il quotidiano, tra l’altro, denunciava: <<Cresce il numero dei giovani, soprattutto tra i 15 e i 18 anni, che svaniscono nel nulla. Le piste: droga, sette religiose, voglia d’avventura e mercato degli schiavi>> e, come vedremo, altro ancora. Nel mondo la situazione è molto più allarmante. Solo negli Stati Uniti ogni giorno scompaiono 2200 bambini. Tra questi <<desaparecidos>> tanti sono, anche, i bambini al di sotto dei dieci anni. E’ un problema grave, molto sentito in Europa, ne fanno fede la "Raccomandazione" (n.R-79-6) in relazione alle "Missing Persons" stabilita dal Council of Europe e la pubblicazione della Oxford Up. "The dictionary of national biography: missing person".
Se molti di questi giovani vengono ritrovati, di altri non se ne saprà più nulla. Alcuni di loro finiscono nella rete della prostituzione, della pornografia, della pedofilia, altri nel sottobosco criminale dei devoti di Satana. Il giornale "La Stampa" (8/2/87) riporta la notizia di una setta satanica che reclutava bambini. Ecco quanto scrive il quotidiano: <<La setta, "Gli scopritori" (Finders), fondata a Washington da un <<santone>> che oggi ha 66 anni, Marion Pettie, si serve dei piccoli per i suoi riti demoniaci, imperniati sul sacrificio di animali e, si sospetta, anche su pratiche sessuali. ...La scoperta dell’organizzazione, sorta dai resti di una comune di hippies degli Anni Sessanta, ha sconvolto la capitale e tutti gli Stati Uniti>>.
Ciò che più lascia sconcertati di questa setta è che, secondo Ted Gunderson, dirigente dell’FBI di Los Angeles fino al pensionamento nel 1979 e, da allora, investigatore privato e consulente per la sicurezza, è, a quanto scrive la rivista "Nexus. New Times", n. 23 (edizione italiana), la sua affermazione: <<La mia conferenza relativa ai ‘bambini scomparsi’ documenta che i Finders (Scopritori, N.d.T.) di Washington, DC, sono un’organizzazione di facciata della CIA; si tratta di un’operazione coperta coinvolta nel traffico internazionale di bambini>>. Egli, commenta Uri Dowbenko, autore dell’articolo sulla citata rivista, si riferisce ad un rapporto del Servizio Dogana U.S.A. che asserisce che il caso della setta Finders deve essere chiuso per il motivo che è <<un affare interno della CIA>>.
Uri Dowbenko scrive ancora nel n. 23 di "Nexus": <<Bambini scomparsi, violenze sessuali su di essi e pedofilia a livello mondiale puntano tutti verso il coinvolgimento di una rete organizzata di criminali di alto livello che controllano di nascosto il sistema legale. L’ex agente del FBI ed investigatore privato Ted Gunderson si trova d’accordo. Egli sostiene che "esiste una considerevole sovrapposizione di vari gruppi e organizzazioni, tuttavia la forza trainante è rappresentata dal movimento del culto satanico odierno">>.
L’avvocato John W. DeCamp, nel suo agghiacciante libro-denuncia: "The Franklin Cover-up", che tratta di pedofilia nelle alte sfere del potere, scrive: <<Le droghe non rappresentano il livello più profondo del male sponsorizzato dal governo; io ritengo che il livello più infimo dell’Inferno sia riservato a quelli che hanno evocato e attuato il ‘Monarch Project’. ‘Monarch’ fa riferimento a giovani che in America sono stati vittime di esperimenti di controllo mentale eseguiti da agenzie del governo USA come la CIA oppure agenzie di intelligence militare>>. Il giornalista investigativo Anton Chaitkin, più volte citato nel libro di John W. DeCamp, spiega che questi esperimenti sono all’origine di una <<produzione di un’orda di bambini la cui anima viene frantumata, il cui scopo sarebbe spiare, prostituirsi, uccidere e suicidarsi>> ("Nexus", n.23, cit.).
Jean Dagorno, docente di Analisi storiosociologica del quarto arrondissment dell’ "Ecole Superieur" di Parigi, eletto come indipendente a Bruxelles e famoso a livello mondiale per aver fatto esplodere la "bomba" Echelon (nella sua ormai famosa interrogazione sull’esistenza di un sistema di controllo delle comunicazioni, telefoni, fax, cellulari, ecc.) ha recentemente pubblicato un altro articolo-dinamite. Il professore sulla rivista francese "Etudes Storiosociologues (XV, nouvelle sèrie, page 14 et seguentes), nel suo saggio dal titolo: "Pourquoi moi?", denuncia che i serial killer potrebbero essere il risultato di incredibili esperimenti e di ciò accusa la CIA. A sostegno della sua inquietante tesi si chiede, tra l’altro: <<Cosa faceva, nel 1959 Aldous Huxley, in compagnia dell’antropologa Margaret Mead e del lisergico Timothy Leary, nella cella di Charles Manson, il prototipo dei serial killer, lo pseudosatanista che avrebbe confessato la torbida verità nascondendola nell’autoaccusa di aver partecipato ai riti di The Process? Cos’era, infatti, The Process se non una setta organizzata dalla CIA, per reclutare i soggetti più labili sui quali sperimentare le "terapie" di Huxley, della Mead e di Leary?>>. Secondo Dagorno queste particolari terapie venivano effettuate iniettando, nei soggetti cavia, le sostanze dalle quali, venti anni dopo, si sarebbero ricavati i principi attivi degli psicofarmaci di terza generazione. Oggi gli psicofarmaci sono le medicine più consumate nel mondo. Ebbene la grave accusa consiste nell’ipotesi che gli psicofarmaci, in soggetti particolari, inibirebbero ogni tipo di freni morali trasformandoli in serial killer. Se Dagorno dovesse avere ancora ragione, come per Echelon, sarebbe davvero terribile.
Per quanto concerne le accuse fatte, da più parti, alla CIA di produrre assassini programmati, è di grande interesse quanto scrive Maurizio Blondet sulle scoperte di un’antropologa, Karen Steinherz. La studiosa ha, infatti, incontrato seri ostacoli in una sua particolarissima indagine e, racconta Blondet, alla fine: <<la Steinherz è giunta alla conclusione che il caso Manson (il guru malefico che spinse alcuni suoi seguaci ad uccidere persone che non conoscevano neanche, tra cui l’attrice Sharon Tate e altre 8 persone, N.d.R.) non sia un’esplosione "accidentale" della violenza "latente in ogni società avanzata", ma che invece possa configurarsi come un caso di manipolazione e di controllo di una personalità psicopatica da parte di "scienziati sociali" identificabili>> (M. Blondet, Complotti I – Stati Uniti, Gran Bretagna, Il Minotauro, Milano 1995).
Tutto ciò è gravissimo. Riporto, per rendere più chiaro quanto affermato dalla studiosa, un piccolo brano di un’interessante conversazione del giornalista Blondet con un enigmatico personaggio <<esperto di un genere assai speciale>>. Quanto segue è in relazione a certi fatti inerenti all’attentato subito dal presidente Reagan il 30 marzo del 1981 e di cui fu accusato uno squilibrato, John Warnock Hinckley. Il misterioso interlocutore esordisce: <<Come hanno fatto a convincere Lee Oswald a sparare a Kennedy? E Alì Agca a tirare al Papa? E’ la vecchia storia degli assassini solitari. Un pazzoide arriva dal nulla e bang-bang. (…). …bisogna scegliere uno squilibrato. Uno squilibrato è facile da ossessionare. (…). Ma è una cosa lunga in ogni caso, complicata. La preparazione può durare anni. Per questo in ogni momento i servizi hanno in preparazione psicologica una mezza dozzina di squilibrati da trasformare in assassini solitari al bisogno>> (M. Blondet, Gli <<Adelphi>> della dissoluzione, Ediz. Ares, Milano 1994).
Esperimenti diabolici su esseri umani. Giovanissimi devastati da "apprendisti stregoni" travestiti da scienziati. Una drammatica testimonianza di questi orrori viene da un giovane recluso, Paul Bonacci, che è detenuto al centro correzionale di Lincoln, in isolamento, perché più volte minacciato di morte, per via di accuse gravissime rivolte dal giovane ad insospettabili uomini di potere. Lo psichiatra che lo ha sottoposto a perizia, Beverly Mead, ha dichiarato che il ragazzo è sano di mente e, a suo parere, dice il vero.
Bonacci racconta: <<Ero nelle mani di un gruppo denominato Namba (North American man – Boy Love Association) che mi portava in riunioni a New York o a Boston. All’età di 9 anni, fui portato in un hotel con altri 5 ragazzi e ci hanno costretti ad avere rapporti sessuali mentre ci filmavano. In seguito mi obbligarono ad avere rapporti con bambini. Solo nel 1986 sono riuscito a slegarmi dal gruppo. (…). Nell’estate del 1985, Larry King (leader del progetto repubblicano di aiuti alla comunità di colore americana, N.d.R.) mi portò, insieme ad un altro ragazzo, Nicholas, di Aurora, nel Colorado, in California per girare un film. …c’era un ragazzo in gabbia. (…). Ci fecero spogliare e indossare dei vestiti tipo Tarzan e ci obbligarono ad avere rapporti con il ragazzo nella gabbia. Ci dissero di picchiarlo. (…). Arrivò un uomo e iniziò a sbattere il ragazzo come se fosse una bambola. Prese una pistola, gliela puntò in testa e sparò… (Bonacci poi fa i nomi di alcune delle persone che hanno abusato sessualmente di lui, N.d.R.) Alan Bair, Peter Citron, Larry King, Harry Anderson, il deputato Barney Franks, a Washington. (…). …nel 1984 mi portarono al ranch South Fork, a Dallas, nel Texas, in corso la Convention Repubblicana e Larry King organizzava dei party-pedofili>> ("Avvenimenti", settimanale, 17 luglio 1991).
Paul Bonacci fu testimone di accadimenti ancora più spaventosi e prosegue il suo racconto con rivelazioni shoccanti: <<Sono stato testimone del sacrificio umano di un bambino di pochi mesi. Era la ricorrenza del tempo della nascita di Cristo e, in questo rituale annuale, tutti cantavano per pervertire il sangue di Cristo. Con un pugnale uccisero e fecero a pezzi il bambino; poi riempirono una coppa col suo sangue mescolandola ad urina e ci obbligarono a bere dalla coppa mentre loro cantavano: ‘Satana è il Signore…’>> (DeCamp J., The Franklin Cover-up, AWT, Inc. Lincoln, Nebraska 1992).
Le persone legate a King, leader del progetto Repubblicano di aiuti alla comunità nera tramite la "Credit Union" e il "National Black Repubblican Council", erano dedite a <<rapimenti di bambini da impiegare nella prostituzione, produzione di snuff-film (film con morti in diretta) e party-pedofili. Dopo l’avvio delle indagini della Commissione Franklin, numerosi "incidenti" hanno allontanato la data del processo contro di lui. Dan Ryan, socio di King, è stato trovato strangolato nella sua macchina. Bill Baker… partner del vice-presidente del "National Blak Repubblican Council" nel business della pornografia, è stato ucciso con un colpo alla nuca. Curtis Tucker… si è "gettato" da una finestra dell’Holiday Inn. Charlie Rogers, amante di King, si è "fatto saltare" la testa con un colpo di pistola. Bill Skaleske, ufficiale del Dipartimento di Polizia di Omaha che dirigeva le indagini su King, è stato trovato morto… Joe Malek, altro socio del mercante di bambini e proprietario del Peony Park, dove si svolgevano i party dei pedofili, è stato trovato morto, ucciso da un colpo di pistola: la polizia ha archiviato il caso come suicidio. Molti testimoni sono restii a presentarsi… Mike Lewis, 32 anni, incaricato di proteggere le vittime-testimoni, è stato trovato morto per un attacco di diabete. La commissione Franklin si è poi definitivamente arenata quando l’investigatore incaricato delle indagini, Gary Caradori, è morto in un misterioso incidente aereo, dopo aver informato il suo ufficio di avere informazioni sensazionali: "è dinamite…">> ("Avvenimenti", settimanale, cit.).
In quasi tutta l’America si celebrano culti satanici, che praticano feroci cerimonie e, in non pochi casi, sacrifici umani. Dowbenko, sempre su "Nexus" n.23 (cit.) scrive: <<Secondo John Coleman, autore di Conspirators’ Hierarchy: The Committee of 300: "La setta degli Illuminati è viva e vegeta in America… Poiché tale setta è anche nota come satanismo, ne deve conseguire che la CIA, mentre Dulles ne era a capo, veniva controllata da un satanista; lo stesso dicasi per George Bush (membro dell’Ordine dei Teschi e Ossa)">>. L’ex presidente americano George Bush, infatti, sarebbe stato iniziato nel 1943, alla setta "Skull and Bones" dell’Università di Yale, fondata nel 1832. La "Skull and Bones", assieme a società come il Rhodes Trust, secondo l’autorevole rivista inglese "Economist" (25 dicembre 1992), sono la moderna risorgenza degli "Illuminati di Baviera" di Jean Adam Weisshaupt (1748-1830). Bush, tra l’altro, è anche un 33° grado della Massoneria di Rito Scozzese, lo ha rivelato Giuliano Di Bernardo, Gran Maestro della Massoneria italiana, al quotidiano "La Stampa" (23 marzo 1990).
Gli Illuminati di Baviera furono, secondo alcuni, i continuatori delle trame Templari e del grande disegno del governo del mondo. Serge Hutin scrive che gli Illuminati di Baviera erano in realtà <<una società segreta... la quale perseguiva veramente, tra i suoi fini, quello della progressiva distruzione del vecchio regime (monarchico e religioso)>> (S. Hutin, La frammassoneria, in "Storia delle religioni", Laterza, Bari 1981). Essi, dopo l’annientamento del loro Ordine, si nascosero nella Massoneria ufficiale. Kenneth Grant, a tal proposito, conferma: "L’Ordine degli Illuminati fu soppresso nel 1786, ma Weishaupt ed un’intima cerchia di adepti continuarono ad operare in segreto dietro il paravento della Libera Massoneria, con cui l’Ordine si era collegato nel 1778" (Kenneth Grant, Il risveglio della magia, Astrolabio, Roma 1973). La setta degli Illuminati, fu la più pericolosa deviazione della Massoneria iniziatica.
Quanto ho raccolto in questo dossier, in relazione a certe efferatezze orripilanti, è tuttavia solo la punta di un iceberg di impensabili proporzioni. Nell’incredibile indifferenza dei mass media le stragi di innocenti continuano. A Los Angeles, in 22 comuni della contea, gli inquirenti stanno investigando su un gran numero di casi di pedofilia a sfondo rituale. In più parti del mondo si conoscono casi di bambini sacrificati a Satana. Ecco una terribile conferma: <<Satana ha preso piede anche in Sudafrica con tutti i raccapriccianti aspetti del suo culto, quali il sacrificio di bambini sgozzati sull’ "altare" del principe delle tenebre... riunioni orgiastiche dove giovanissimi sono obbligati ad avere rapporti sessuali con cani o caproni, i simboli più oleografici di Lucifero>> ("Corriere della Sera", 20 maggio 1990).
Le indagini vengono, quasi sempre, insabbiate, vi è come una congiura del silenzio, coperture misteriose. Ted Gunderson, per quanto riguarda gli Stati Uniti, ha affermato: <<Ho quattro testimonianze particolareggiate di tre detenuti coinvolti in rituali satanici e una di un sacerdote dello Utah, che mi hanno confermato l’esistenza di cinquantamila-sessantamila casi annuali di sacrifici umani. (…). Sono stati ritrovati numerosi cimiteri in tutto il Paese, con decine di cadaveri non identificati e nessuno ha indagato a fondo…>> ("Avvenimenti", settimanale, cit.).
I crimini satanici sono in espansione in tutto il mondo. Per quanto concerne l’Inghilterra, Dianne Core, responsabile dell’Istituto Childwatch (Associazione di assistenza e protezione dei minori), ha denunciato connubi dei satanisti con lobby politiche che tendono a coprire le loro efferatezze. La dott.ssa Core ha, tra l’altro, affermato: <<Purtroppo non abbiamo ancora individuato il vertice della gerarchia che controlla il satanismo in Gran Bretagna. …godono di protezioni ad altissimo livello>>.
Pedofili satanisti sono presenti anche a Londra. Il "Corriere della Sera" del 18 marzo 1990, denuncia: <<Londra. Bambini torturati e violentati nel corso di riti satanici, feti estratti a forza dal ventre di madri minorenni e immolati... Ai confini della realtà suonano, infatti, i racconti di bambine e adolescenti offerte agli alti sacerdoti di una setta e ai loro adepti per essere violentate. Una volta gravide, le piccole verrebbero costrette ad abortire e il feto di quattro mesi sacrificato per la purificazione dei satanisti che ne berrebbero il sangue o se ne ciberebbero. ...Un’inchiesta condotta da 66 gruppi di ricerca della "Società nazionale per la prevenzione della crudeltà contro i bambini" nel Regno Unito conferma l’esistenza di tali pratiche...>>.
L’inglese Dianne Core, il 19 gennaio del 1998, alla cerimonia di fondazione del "Tribunale Internazionale Martin Luther King" denunciò che in Inghilterra nel mese di Aprile sarebbe iniziato un processo per stupro nei confronti di una giovane della quale disse: <<Fu violentata da quando era piccola fino all’età di 15 anni. Quando raggiunse la fecondità, fu messa incinta otto volte; ogni volta fu fatta abortire al quarto mese e i feti furono messi nel congelatore, quindi mangiati in una cena satanica a cui lei fu obbligata a partecipare>>.
Il rapporto tra pedofilia e satanismo è stato più volte provato. Diverse inchieste giornalistiche e molti responsabili di centri di protezione per l’infanzia hanno lanciato il messaggio che, più frequentemente di quanto si creda, il racket della prostituzione dei minori e della pedofilia sono gestiti da sètte sataniche. Telefono Arcobaleno, l’associazione contro la pedofilia il cui direttore è il parroco di Avola (Siracusa), don Fortunato Di Noto, ha scoperto e denunciato un sito satanista che mostra terribili foto di sacrifici umani a Satana e le vittime sono giovanissimi. Di Noto ha affermato: <<Si aveva il sospetto che il satanismo fosse in qualche modo legato alla pedofilia e ai sacrifici umani. Ma non si erano ancora rinvenuti siti così crudeli da ostentare le foto di sacrifici umani anche su soggetti minorenni. Le immagini a quanto pare non sono risultato di fotomontaggio>> ("Gazzetta del Sud", sabato 1 Luglio 2000).
In Inghilterra un bambino ha fatto rivelazioni allucinanti. Il quotidiano "Il Giorno" (15/9/90) scrive: <<Nei suoi racconti confusi emergono truculente storie di uccisioni di neonati, di tombe aperte di notte, di cannibalismo e di riti misteriosi con diavoli e fantasmi e bambini costretti a bere pozioni misteriose prima di venir violentati e chiusi in gabbia. Le rivelazioni erano state fatte dal piccolo e da sua sorella in marzo, con l’aiuto di bambole e disegni>>. Misfatti, che sembrerebbero godere di protezioni ad alto livello.
Il giornalista Maurizio Blondet, nel corso di un’intervista (apparsa su "Teologica", settembre/ottobre 1996), mi disse: <<Certi personaggi praticano strani riti su un’isola vicino a Washington. Sono personaggi di alto livello, si riuniscono, in notti di luna piena, e celebrano dei riti molto particolari. Naturalmente nessuno vuole indagare su questo perché si tratta di gente molto potente. Sono cose che si sussurrano. Allo stesso modo in certi "entourage" politici di alto livello si dice, molto sottovoce, che vengano stuprati dei bambini. Il tutto avviene in un sottofondo rituale di magia nera. Non sono persone comuni che fanno queste cose, si tratta di gente che ricopre altissime cariche, funzionari del Pentagono, etc.>>.
Orrori su orrori, che si intersecano in quella terra buia degli adoratori del diavolo. Ecco quanto scrive ancora "Il Corriere della Sera" (28/7/90): <<Orrore a Londra dopo la scoperta di un mercato di pellicole per pedofili con riprese dal vero>> e più avanti <<Scotland Yard teme che almeno venti bambini, scomparsi senza lasciare traccia negli ultimi sei anni, abbiano fatto una fine orribile. Una squadra speciale è stata formata per indagare nel lurido mercato dei video pornografici "snuff" destinati a pedofili sadici. La parola "snuff" in gergo significa "morire, spegnersi" e in questi video le piccole vittime sono riprese dalle telecamere mentre sono torturate e uccise dopo avere subito violenze sessuali. La polizia è convinta che almeno sei bambini siano morti in questo modo a Londra e nella contea del Kent. L’Inghilterra... ha appreso con orrore che in seno alla società circolano mostri pronti a filmare i tormenti, l’agonia e la morte di bambini per soddisfare il piacere perverso di tanti altri mostri pronti a pagare dieci milioni per una copia del film>>.
E’ una tragedia immane, che dilaga sempre di più ovunque. Le stime esatte delle giovanissime vittime sono impossibili e non esistono dati certi sull’entità del fenomeno, tuttavia, non meno di 250 milioni di copie di videocassette sono commercializzate in tutto il mondo, solo negli Stati Uniti sono stati venduti 20 milioni di video. Film sempre più ‘forti’, spesso, con torture seguite dalla morte del bambino. Ogni anno, nel mondo, un milione di minori di 18 anni è vittima dei commerci più turpi, che vanno dal sesso perverso nelle sue più svariate forme: prostituzione, turismo sessuale, pedofilia, pornografia, sadismo, etc., fino all’omicidio. Fatti orribili accadono in ogni parte di questo nostro pianeta. Sono recentissime le efferatezze compiute in Belgio. Fatti che, giorno dopo giorno, emergono identici a quelli appena narrati. Orrori, come quelli che sarebbero stati compiuti dal pedofilo criminale Marc Dutroux, ribattezzato il <<mostro di Marcinelle>>. Fatti truci e sconvolgenti, che la dicono lunga sulla diffusione di questo raccapricciante fenomeno.
Nei video del Dutroux <<si vedrebbero - scrive la "Gazzetta del Sud" del 23 novembre 1996 - bambine violentate fino ad essere uccise. La denuncia è stata fatta ieri durante le manifestazioni organizzate a Parigi in occasione della prostituzione minorile e a dare l’incredibile notizia è stata la signora Sophie Wirtz, a capo della sezione belga del "Movimento del nido">>. Più avanti altri fatti terribili: <<Non si è ancora toccato il fondo dell’orrore in questa tragedia - ha detto la signora Wirtz - da due anni continuiamo a dire che le cassette video che fanno vedere la morte in diretta di bambini circolano in Belgio e temo che nell’affare Dutroux ci si orienti proprio verso questo genere di nefandezze>>. La Wirtz afferma che, dall’inizio dei fatti accaduti in Belgio, le video cassette di pornografia minorile sequestrate sarebbero 600. La presidente del "Movimento del nido", nell’intervista pubblicata dal quotidiano, spiega che la pedofilia: <<non è un rapporto affettivo anzi è l’espressione del dominio sul bambino e lo stadio estremo di questo dominio è proprio la morte>>. Parole che bruciano come fuoco.
Nell’affare Dutroux c’è di tutto: pedofilia, omicidi, necrofilia, snuff-film e personaggi dell’alta società belga, del mondo dell’alta finanza, della politica, etc. Questa è almeno l’opinione dei cittadini belgi. E’ anche strano che ad oggi l’inchiesta non abbia portato ancora a nulla circa i complici del Dutroux, anzi, sembra essersi arenata. Sono tanti i misteri. E’ vero che le piccole vittime sono molto di più di quanto è stato detto? I cittadini belgi sono sgomenti. Orrori dell’Europa, che fa scempio dei bambini. Così, mentre in Belgio oltre 350 mila persone manifestavano in piazza contro il mostro di Marcinelle e i tanti misteri che circondano quei crimini, in Svizzera calava il più stretto silenzio sul magnate elvetico arrestato, in Sri Lanka, con l’accusa di aver violentato mille e cinquecento bambini.
Il fenomeno, si è visto, è mondiale. La zia di una delle due ragazzine assassinate da Mark Dutroux, il mostro di Marcinelle, ha fatto gravi dichiarazioni: <<Il mercato dei video porno che coinvolgono minori ha tentacoli in tutta Europa, in Olanda, in Germania e in Svizzera>>. Mostruosità di un mondo che abusa dei bambini, li stupra, li sevizia, li uccide brutalmente. Non è estraneo a questa efferatezza il revival dei culti satanici, che sono tornati in auge.
Dal quotidiano fiammingo "Der Standaard", infatti apprendiamo, che almeno quattro poliziotti farebbero parte della setta satanica "Abrasax", sospettata di aver comprato bambine, dal killer-pedofilo Dutroux, per i loro riti. Si è arrivati a questa sconcertante scoperta grazie ad una lettera (un <<buono di comando>> si è detto) trovata durante una delle perquisizioni successive alla scoperta dei corpi di Julie e Melissa, nella casa di Bernard Weinstein, sepolto vivo dallo stesso Dutroux. In questa lettera firmata <<Anubis>> si chiedeva a Weinstein di <<non dimenticare di ricordargli che la grande festa si avvicina e noi attendiamo il regalo per la grande sacerdotessa>>. Evidentemente Weinstein doveva <<ricordare>> la promessa a Dutroux.
In più è stato trovato, anche, uno strano documento, nel quale, si faceva presente la necessità di trovare il prima possibile <<otto vittime da uno a 33 anni>>. <<Anubis>> è, al secolo, Francis Desmedt che è anche <<gran maestro>> della cosiddetta <<vieille religion>>, una specie di associazione internazionale di streghe. E la grande sacerdotessa ha anche lei un nome? Certo, si chiama Dominique Nephtys, anche lei un pezzo da novanta della <<chiesa belga di Satana>>. Chi sono gli altri membri di questa <<chiesa satanica>> rimasti segreti? E su quali protezioni hanno potuto contare?
Personaggi insospettabili continuano a fare scempio dei bambini e, spesso, rimangono impuniti. Recentemente il console aggiunto israeliano a Rio de Janeiro, Arie Scher, è stato accusato di pedofilia e traffico di minorenni è ed fuggito dal Brasile rifugiandosi in Israele. Scher sarebbe riuscito a scappare dal Brasile prima che le forze dell’ordine riuscissero a diffondere le sue generalità ai posti di frontiera. La polizia brasiliana ha raccolto, tra l’altro, le dichiarazioni di una ragazzina di tredici anni. La bambina <<avrebbe partecipato a varie festicciole "a luci rosse" nell’appartamento del console nell’elegante quartiere di Ipanema. La stessa ragazzina appare nuda, abbracciata al diplomatico, in una foto tra le numerose sequestrate nell’appartamento. Secondo la polizia, Scher e il suo complice, il professore di ebraico George Schteinberg, mantenevano nove siti Internet di pornografia e pedofilia>> ("Gazzetta del Sud", 7 Luglio 2000).
Ma c’è di peggio. il settimanale "Diario" (anno V numero 15. Da mercoledì 12 aprile a martedì 18 aprile 2000) pubblica un servizio davvero pauroso: <<Dopo la terribile denuncia dell'eurodeputato Olivier Dupuis al congresso radicale, 'Diario' è andato a vedere che c'é di vero riguardo ai minori inseguiti e uccisi a fucilate per divertimento>>. L'inchiesta dal titolo: "La caccia ai bambini in Belgio" è firmata dal giornalista Gianluca Paolucci. Ecco un piccolissimo brano di quanto si legge: <<Place Fontenas, pieno centro di Bruxelles, a due passi dalla Grand' Place e dai caffè alla moda... Il percorso che ha portato a Place Fontenas è partito da Roma, dove, durante il congresso del Partito radicale, l'europarlamentare belga Olivier Dupuis ha lanciato una serie di affermazioni che hanno letteralmente gelato la platea. Ha raccontato che nel suo Paese c'é stato un periodo nel quale alcuni bambini venivano costretti a subire violenze di ogni tipo, dove alcuni di questi bambini venivano perfino uccisi, come conigli, durante delle partite di caccia "alle quali partecipano nobili, finanzieri, notabili e funzionari dello Stato">>.
Nella nostra società il satanismo è un pericolo dilagante di cui, spesso, non se ne parla abbastanza, oppure lo si fa nel modo sbagliato. Gli adoratori del diavolo sono in aumento anche a Roma. Il quotidiano "Avvenire" del 5 settembre 1996 scrive: <<un’altra setta satanica è stata scoperta a Roma. Tremila adepti, 5 milioni per iscriversi...>>. Il fatto che più <<lascia stupiti - dissero gli inquirenti - è l’apparente insospettabilità di molte delle persone indagate...>>. Si è anche appreso che: << sembra, che la congregazione contasse anche l’affiliazione di noti nomi del mondo dello spettacolo...>>.
In Inghilterra spariscono, ogni anno, circa centomila giovani. Scotland Yard, a Londra, deve occuparsi ogni giorno della sparizione di ben 2500 teenagers. I più vengono rintracciati, di alcuni non se ne saprà più nulla. Il giornalista Alfio Bernabei riporta altri fatti terribili accaduti a Londra: <<Carni di bambini e di feti umani sono state mangiate da uomini e donne che hanno preso parte a riti cannibalistici in Inghilterra in questi ultimi anni nel quadro di un sinistro revival di cerimonie sataniche. Alcuni bambini sono stati sacrificati su altari dopo aver subito torture e sevizie sessuali...>> ("L’Unità", 9 agosto 1990). Sembra un’umanità impazzita.
Negli Stati Uniti questi orrori sono ancora più frequenti. E’ Modesto, <<la cittadina californiana che detiene il record nazionale Usa di chi sparisce nel nulla>>. <<Non è chiaro perché, ma questo fazzoletto di California a est di San Francisco, detiene il record per il più alto numero di persone sparite nel nulla in America. I mancanti all'appello sono ben 1.500, soltanto negli ultimi sei mesi. Il fenomeno è davvero preoccupante, enorme: negli Stati Uniti, ogni anno, viene compilata una lista di circa 100 mila nomi>> ("Diario della settimana", n.17. Da mercoledì 28 aprile a martedì 4 maggio 1999).
Gli investigatori, almeno per alcuni di questi casi, puntano il dito sul mondo variegato e misterioso delle sètte sataniche. Questo è anche il pensiero di Fay Yager, dirigente il "Centro per la difesa dei bambini" (Children of the Underground). Il giornalista Giorgio Medail, nella trasmissione televisiva "Arcana", trasmessa su Canale 5 (1989) affermava che negli Stati Uniti, secondo fonti attendibili, ogni anno vengono uccisi nel corso di riti satanici 50.000 persone, per lo più giovanissimi.
L’ex direttore dell’FBI di Los Angeles, Ted Gunderson, che ha dedicato molti anni ad indagare sui legami tra le sparizioni dei bambini e i riti satanici, affermò, in una puntata della trasmissione "Arcana", che le vittime vengono torturate e poi uccise. Gunderson, tra l’altro, denuncia: <<Durante le mie indagini, ho scoperto che esistono organizzazioni che rapiscono bambini per poi utilizzarli per sacrifici umani durante feste sataniche. Questi fatti coinvolgono, ai più alti livelli politici, avvocati, giudici, gente di potere... Sì, questi gruppi satanici sono indubbiamente coinvolti nel traffico di droga, nella prostituzione minorile, nella pornografia e nella produzione di "snuff-film"... Ho raccolto testimonianze di bambini di otto, nove anni. Avevano disegnato cose orribili: gente, fuoco, un bambino nel fuoco, feticci satanici, bambini torturati. Come può un bambino immaginare cose simili se non le ha vissute?>> (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, Bambini. Il mercato degli orrori, in "Avvenimenti", 17 luglio 1991).
Il perché questi orrendi crimini, nella stragrande maggioranza dei casi, restano impuniti e si fa poco a livello di indagini sarebbe dovuto al fatto, sempre secondo Gunderson, che manca la volontà politica. La legge non è severa, perché questi gruppi hanno protezioni ad alto livello. Negli USA si <<discute su due scandali legati alla prostituzione infantile: droga-party con la partecipazione di bambini ed uccisioni in diretta per produrre snuff-film, che hanno coinvolto politici... molto vicini alla Casa Bianca. I servizi segreti, che dipendono direttamente dal presidente, sono intervenuti insabbiando le indagini, le vittime sono finite in prigione e i testimoni sono scomparsi e morti in strani incidenti o suicidi>> (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, Bambini. Il mercato degli orrori, cit.).
Ci si può chiedere, a questo punto, come fece il giornalista Giorgio Medail, nella trasmissione televisiva "Arcana", andata in onda su Canale 5 (1989): <<Perché il governo non fa nulla? Perché giornali e televisione non denunciano il massacro? E, allora, ecco che l’ombra di una lobby satanica ai vertici del potere è plausibile, necessaria per coprire le attività del movimento...>>.
Il giornalista Paul Rodriguez del "Washington Times", dopo una lunga e delicata indagine affermò: <<Sono riuscito a provare che personaggi legati alla Casa Bianca e ai servizi gestivano una rete di ragazzi di vita, ho trovato molti documenti che provano il coinvolgimento di Craig Spence - probabile ex agente della CIA, legato agli ambienti dei servizi della Casa Bianca, ex direttore dello staff di George Bush e figura chiave nello scandalo Iran-Contras - nell’organizzazione di party gay e di pedofili. Dalle prove emerge il nome di un altro deputato, Barry Franks. Ci abbiamo lavorato in quattro per oltre un anno e le informazioni raccolte sono agghiaccianti. L’FBI è stato estromesso dalle indagini e del caso si sono occupati i servizi segreti che dipendono direttamente dalla Casa Bianca. E tutto ciò è molto strano. La rete criminale aveva legami sia con esponenti repubblicani che democratici e si estendeva da New York alla Pensilvania, dal Nebraska alla California. Il reclutamento dei ragazzi avveniva in molti modi, alcuni venivano rapiti per strada e poi detenuti in fattorie particolari. E’ un business imponente, prendono i bambini scappati di casa, negli istituti di adozione, nei campeggi...>> (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, Bambini. Il mercato degli orrori, cit.).
Rodriguez editorialista del "Washington Times", ha svolto indagini per alcuni mesi, prima di sparare in prima pagina del suo giornale articoli di fuoco su una rete di ragazzi "di vita" che coinvolgeva deputati e vip legati a Ronald Reagan e George Bush. <<Sesso in vendita in un appartamento di un deputato>>, <<Il servizio segreto insabbia l’inchiesta sui prostituti dei vip>>, <<Ragazzi di vita portati in un tour di mezzanotte alla Casa Bianca>>: questi i titoli del "Washington Times">>. (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, cit.). Dopo alcuni articoli Rodriguez mollò misteriosamente l’indagine.
Vi è, addirittura, anche un mercato di <<pezzi di ricambio>> umani. Vengono inviati ai possibili clienti veri e propri cataloghi di organi, che dovrebbero servire o come feticci umani per riti satanici o, in altri casi, per corroborare il traffico internazionale clandestino dei trapianti. <<Centinaia di minorenni, maschi e femmine, spariscono ogni anno. Molti finiscono all’estero, nel mercato delle adozioni clandestine. Molti finiscono nel circuito della pedofilia e della pornografia>> ("Visto", 8/11/1996). Così ha denunciato la parlamentare Rosario Godoy de Osejo, fondatrice di un "Comitato per i bambini scomparsi" e prosegue: <<Ho il sospetto che la ragione della scomparsa possa essere il prelievo di giovani e sani organi da vendere nei paesi ricchi. Se le cose stanno così, è facile capire che fine fanno questi bambini una volta ‘esportati’>>. Fatti allucinanti.
Un pozzo di orrori che sembra non avere mai fine. <<Anche Baby Doc, l’ex dittatore di Haiti, si sarebbe arricchito commerciando cadaveri freschi e organi congelati. Coloro che ricevevano gli organi da trapiantare erano cliniche statunitensi e istituti americani universitari o di ricerca. (...). Anche in Guatemala vi è stato un traffico di bambini venduti agli USA per trapianti ("Corriere del Ticino", 6 marzo1987. "Gente", 20 marzo1987) mentre quanto accaduto in Honduras è stato confermato dalle agenzie di stampa (Agenzie ATS, ANSA, APP, e "Corriere del Ticino", 5 gennaio 1987). In Colombia i bambini vengono rapiti mentre giocano sulla strada, portati in laboratori dove vengono loro estirpati gli occhi e poi rimessi in libertà dopo opportuna medicazione (Agenzia AGI-EFE, giugno 1987). In una colonia tedesca del Cile alcune sperimentazioni mediche, soprattutto manipolazioni genetiche, sarebbero praticate su bambini e adolescenti... ("Libération", 7 dicembre 1987)>> (Milly Schar-Manzoli, Manuale di difesa immunologica, Meb, Padova 1988).
Se è pur vero che il sistema mediologico non serve a far sapere la realtà, ma a creare un rumore di fondo omologante (la logica omologante presiede alla globalizzazione del mondo) in cui tutti pensino allo stesso modo e a far credere alla gente che viviamo in un mondo trasparente, pulito, dove non c’è nulla da nascondere, di tanto in tanto, tuttavia, nella baraonda delle notizie, appiccicate alla rinfusa sui quotidiani, emergono fatti tremendi: <<Piccole cavie. Gran Bretagna, 28 bambini uccisi per sperimentare un ‘nuovo trattamento’>>. Ecco quanto pubblica "Il Manifesto" del 9 Maggio 2000. In breve l’agghiacciante notizia: <<Neonati prematuri alla stregua di porcellini d’india, utilizzati per sperimentare un nuovo ventilatore da incubatrice: tutto questo è accaduto in Gran Bretagna, in un ospedale del nord del paese. Risultato: 28 bambini deceduti, altri 15 con danni cerebrali permanenti, su un totale di 122 bambini sottoposti al ‘nuovo’ trattamento. Questo tremendo bilancio emerge dal rapporto di una speciale commissione d’inchiesta ordinata dal ministro della sanità britannica, per indagare sui fatti avvenuti nel North Staffordshire Hospital di Stoke-on Trent tra il 1989 e il 1993>>.
Ci sono anche i traffici di organi e chi indaga muore. Nel maggio 1996 il giornalista francese Xavier Gautier de "Le Figaro" viene trovato impiccato alle Baleari, nella sua residenza estiva. Una morte avvolta nel più fitto mistero. Gli investigatori spagnoli, poi, parleranno di suicidio. Gautier, prima di partire per le vacanze, aveva lavorato ad una lunga inchiesta su un presunto traffico di organi dalla Bosnia ad una nota clinica dell’Italia del nord.
L’ex ministro per la Famiglia Antonio Guidi aveva avvisato: <<Il fenomeno è mondiale. Ma l’Italia, così com’è stata ed è un luogo di passaggio delle droghe, adesso è un punto di transito di bambini a rischio... Arrivano dai Paesi in guerra dell’Est, da quelli poveri dell’Africa. Parecchi di loro - chi può individuarne il numero? - sono destinati ad essere carne di riserva per i ricchi. Piccoli depositi di organi per i figli di chi ha denaro>>. Guidi alla domanda se alcuni di questi bambini venivano mutilati, per conseguenti trapianti in Italia, aveva risposto: <<In Italia, no. E’ impossibile. Ma attraversano le nostre terre come uccelli migratori, il cui destino è di essere abbattuti>> ("Il Giornale", 4 settembre 1995).
Eppure l’Italia, scrive Giangiacomo Foà, è stata denunciata <<dall’autorevole quotidiano La Nacion di Buenos Aires che in un articolo di fondo si fa eco delle accuse di don Paul Baurell, professore di Teologia dell’Università di San Paolo, e delle denunce fatte il primo agosto 1991 a Ginevra da René Bridel, rappresentante nelle Nazioni Unite dell’Associazione internazionale giuristi per la difesa della democrazia. (…). All’articolo di fondo de La Nation ha fatto eco O Globo di Rio che ci definisce "i maggiori importatori di bimbi brasiliani". Il corrispondente di O Globo a Roma afferma: "L’Italia è il più importante compratore di bambini…". (...).
Anche in Perù la stampa ci accusa. Da mesi il quotidiano La Repubblica di Lima denuncia, con nome e cognome, coniugi italiani che sono arrivati in Perù per comprare bambini di pochi mesi o di pochi anni. Negli ultimi tempi avremmo <<importato>> 1.500 piccoli peruviani, molti dei quali - secondo la stampa di Lima - sarebbero stati poi assassinati per asportare i loro organi per trapianti>> ("Corriere della Sera", 7 settembre 1991).
Quello dei bambini rapiti, schiavizzati, violentati, costretti a prostituirsi, immolati a Satana o uccisi per espiantare i loro organi è un orrore su scala planetaria. Eppure si continua a fare poco o nulla. Giornali e televisione non denunciano il problema in tutta la sua reale gravità. Ne parlano poco e male, di tanto in tanto. I pericoli per i giovanissimi, come si è visto, vengono da più fronti, non ultima è la constatazione che, sul nostro pianeta, aumentano sempre di più le sètte dedite al culto del diavolo. Lo stesso Guidi aveva avvertito: <<Alle soglie del 2000 si sta addirittura registrando un aumento di riti ‘religiosi’, mi raccomando le virgolette, che prevedono anche il sacrificio umano di bambini>> ("L’Italia settimanale", 15 settembre 1995).
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STREGONERIA E POTERE POLITICO E MILITARE
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ves covo Sunday April 13, 2003 at 09:24 PM |
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La stregoneria è stata ed è utilizzata ampiamente, anche se oggi ha assunto nomi diversi. Si è appreso che diversi servizi segreti hanno selezionato degli individui "predisposti" e li hanno addestrati perché sviluppassero certe facoltà che, nel medioevo, erano punite con il rogo. Tra queste la telepatia, la bilocazione, l’attacco psichico, ecc. La notizia è certa. L’americano Richard D’Amato, esperto di spionaggio del Senato, ha dichiarato al "Washington Post" (2/12/95) che: <<oltre ai servizi segreti americani si servono dei sensitivi quelli russo, cinese e di alcuni Paesi europei nostri alleati>>. L’esperto non ha voluto dire se anche i servizi segreti italiani abbiano usato e usino la stregoneria come arma. Il cervello è ancora, in gran parte, un mistero fitto fitto. Il prof. Leonid L. Vasiliev, accademico delle scienze di Mosca, ha ammesso: <<Il giorno in cui l’uomo scoprirà l’enorme potenza racchiusa nella mente umana, compirà una rivoluzione più grande di quella della scoperta dell’energia atomica>>.
La stregoneria, a dispetto di quanto comunemente si pensa, è più viva che mai ancora oggi. Si celebrano oscure pratiche, in luoghi asettici come laboratori scientifici top secret, rituali tenebrosi come quelli praticati nei sabbath medievali. Sembra incredibile, eppure, è proprio così. Il giornalista Maurizio Blondet, nel corso di un’intervista (apparsa sulla rivista "Teologica", settembre/ottobre 1996), mi confidò: <<Certi personaggi praticano strani riti su un’isola vicino a Washington. Sono personaggi di alto livello, si riuniscono, in notti di luna piena, e celebrano dei riti molto particolari. Naturalmente nessuno vuole indagare su questo perché si tratta di gente molto potente. Sono cose che si sussurrano. Allo stesso modo in certi "entourage" politici di alto livello si dice, molto sottovoce, che vengano stuprati dei bambini. Il tutto avviene in un sottofondo rituale di magia nera. Non sono persone comuni che fanno queste cose, si tratta di gente che ricopre altissime cariche, funzionari del Pentagono, etc.>>.
Per quanto possa sembrare assurdo si svolgono nel nostro pianeta, segretamente, rituali spaventosi che, in alcuni casi, sono espressione di pratiche ancora più orripilanti, come la <<sostituzione di anime operata magicamente>>. Esperimenti terribili, sulla falsariga di quello descritto in un introvabile libro, sono segretamente attuati: <<...si sono appropriati dei corpi di...>>. Per chi non avesse ancora capito qui viene insegnato l’omicidio magico, infatti, il mago continua: <<…come ho più volte insistito, intendo esporre lo -Yoga per non morire-, i metodi tantrici per trasferirvi alla fine dei vostri allenamenti... in un altro corpo fisico...>>. (Tommaso Palamidessi, Lo yoga per non morire, Ediz. Grande Opera, Torino 1949). Si ossessionano e si uccidono le persone magicamente.
Un ex maggiore, il quarantunenne David Morehouse, ha raccontato la sua personale esperienza di mago al servizio della Cia. Egli, tra l’altro, ha detto al "Corriere della Sera" (3/12/95): <<Imparammo ad uscire con la mente dal corpo, a portarci in altri luoghi e in altri tempi, a vederli e a descriverli>> e alla domanda sul perché decise di andarsene via ha così risposto: <<Per una questione morale e per la mia sanità mentale. Volevano che interferissimo (il suo gruppo era composta da 4 uomini e quattro donne, 8 sensitivi in tutto, ndA) nella psiche dei loro bersagli: per esempio, durante la guerra del Golfo Persico tentammo di aggredire la mente di Saddam due volte al giorno, cinque giorni alla settimana, di disorientarlo. Non si deve usare l’extrasensorialità come un’arma. E io incominciavo a soffrire di dissociazione. Perciò sono caduto in disgrazia>>.
Il lettore potrà pensare che si tratta di storie fantasiose ma non è affatto così. Leggete ancora quanto il ten. Col. John Alexander, scrisse su "Military Review" (n. 12, dicembre 1980), la rivista specializzata dell’Esercito americano: <<esistono sistemi di armi il cui funzionamento si basa sui poteri mentali, le cui caratteristiche letali sono già state sperimentate>>. L’articolo molto lungo si intitolava: "The New Mental Battlefield" (La nuova strategia mentale). Nella nostra società postmoderna, sono attive sfere oscure dedite ad ogni genere di ritualità tenebrosa e dionisiaca, tutte protese alla ricerca ossessiva dei poteri senza curarsi da dove questi provengano.
Apprendiamo, pure, che i servizi di intelligence non sono estranei a certe pratiche. Michael Rossman aveva avvertito: <<Abbiamo a che fare con l’avvento di una tecnologia che ha i più paurosi e complicati potenziali di liberazione e di tirannia nel campo psicologico e materiale>>. Per essere chiari questa tecnologia, a cui lo studioso si riferisce, non è altro che la magia. Anche i militari sono stati molto espliciti al proposito. Una realtà inimmaginabile si apre agli occhi di chi era convinto di vivere in un mondo laico e aperto, secolarizzato e democratico, sottoposto alle leggi dell’economia e alle scoperte delle scienza, dove tutto ciò che viene chiamato "magia" sembrava essere irrilevante nel guidare l’azione politica. Invece non è affatto così.
Ci informa ancora Blondet: <<Ho appreso che qua e là nel mondo, oggi, in ambienti insospettabili, si opera in molti modi – dall’orgia allo "stupro metafisico", dalle trasgressioni della Mano Sinistra al sacrificio umano azteco – per giungere a trasformare la società umana nella "comunità della morte">> (M. Blondet, Gli <<Adelphi>> della dissoluzione, Ediz. Ares, Milano 1994). Potrebbe aver ragione J. Finley Hurley quando nel suo "Stregoneria" (Armenia, Milano 1986) scrive: <<Forse vi è un’Istituzione, un’eminenza grigia che non sospettiamo, la cui mano si stende dappertutto>>. Questa oligarchia misteriosa potrebbe essere molto addentrata nella conoscenza di queste antiche pratiche maledette, e tenerle in gran conto, e utilizzarle più di quanto si possa lontanamente immaginare. Forse il nostro mondo è totalmente diverso da come lo immaginiamo e la realtà lontanissima da ciò che si vuole far credere.
La stregoneria è usata nella politica e, pare, con ottimi risultati. Tra i tanti esempi che si potrebbero fare riporto, solo, quanto ha scritto il settimanale "Megapolis-Express" e, cioè, che Boris Eltsin si è servito più volte di uno stregone, camuffato da deputato, capace, tra l’altro, di controllare psichicamente i suoi colleghi parlamentari. Sarebbe stato lui a impedire un’opposizione decisiva dei parlamentari all’intervento russo in Cecenia. Lo stregone del Presidente Eltsin è, secondo la rivista, in grado di provocare la morte delle sue vittime. Egli vanta, in qualità di sensitivo, una lunga collaborazione con il Kgb. Viene ora naturale chiedersi se è mai stato dimostrato scientificamente la possibilità che una mente possa interagire con un’altra, anche a lunga distanza.
Il dott. Milan Ryzl, fisico cecoslovacco, da tempo trasferitosi in America, ha effettuato esperimenti del genere. Ha causato, tramite un soggetto agente che si concentrava su sintomi di soffocamento, attacchi di asma ad un ricevente, lontano molti chilometri (M. Ryzl, Parapsicology in Communist Countries of Europe, International Journal of Parapsychology 10: 3, 1968). Jule Einsenbud, psicanalista, affermò che: <<Non è più misterioso né soprannaturale, per uno stimolo telepatico, provocare un attacco di asma o qualche altro fatto fisiologico...>>. Ryzl osservò che per via telepatica si potevano trasmettere anche stati depressivi e violente cefalee. Nel 1959 pochi capirono la portata di resoconti di studi, effettuati nella ex Unione Sovietica, sulla trasmissione telepatica.
Negli anni '20 e '30 su direttive dello scienziato russo V. M. Bekhterev furono condotti interessanti esperimenti di suggestione mentale telepatica. Il direttore dell'Istituto per lo studio del cervello e dell'attività nervosa superiore di Leningrado, V. P. Osipov, nel 1932 diede l'incarico allo scienziato Leonid L. Vasiljev di eseguire un programma di ricerca sulla "suggestione mentale", che fu portato avanti fino al 1938. Vasiliev era già uno dei componenti la commissione scientifica operante fin dal 1922 e composta dagli psicologi A. K. Borsuk, N. D. Nikitin, V. I. Rabinovich, dai medici ipnotisti V. N. Finne, N. A. Panov, dal fisiologo, V. M. Karasik, dai fisici V. A. Poderni, A. A. Petrovskij e da altri. Questi studiosi condussero ricerche su "La suggestione mentale in esperimenti sull'uomo" e "L'azione psicofisiologica del campo magnetico sull'ipnotizzato".
I risultati furono definiti molto interessanti da V. M. Bekhterev, fondatore e allora direttore dell'Istituto per lo studio del cervello che <<incluse le relazioni dei membri della commissione nel programma del II Congresso panrusso di psiconeurologia, che si tenne nel gennaio del 1924 a Pietrogrado...>> (L. Vasiliev, Esperimenti di suggestione mentale, Oscar Mondadori, 1978). Il prof. Vasiliev più tardi, nel 1943, passò all'Università di Leningrado e nel 1959 fondò, nel dipartimento di fisiologia che dirigeva, un centro di ricerche sperimentali sulla suggestione mentale. E', tuttavia, da osservare che altri studiosi, soprattutto francesi, come lo psichiatra P. Janet, il notissimo fisiologo Charles Richet, il prof. Julij Ochorovicz, il dott. J. H. A. Gibert, ecc. avevano effettuato con successo esperimenti di suggestione telepatica a distanza.
Ad esempio, il prof. Janet nel 1878 addormentò una sua paziente che si trovava lontano da lui e la costrinse ad uscire da casa e ad andare in un preciso posto. Nel 1869 erano stati fatti altri esperimenti dal dott. Dusart che li descrisse dettagliatamente e concluse che è possibile influenzare telepaticamente soggetti anche lontani diversi chilometri dall’agente. A dimostrazione di ciò furono effettuati sorprendenti esperimenti e <<In occasione del III Congresso di ricerche psichiche (nel 1927) Warcollier comunicò di esperimenti fatti con la sua collaborazione, tra New York e Parigi, in ambedue le direzioni, con una distanza di circa 6000 Km... Furono fatti 15 esperimenti di trasmissione di forme mentali da New York a Parigi, e si osservò coincidenza in 5 casi (33,3%). Nella direzione opposta furono eseguiti 20 esperimenti con 5 coincidenze (25%). Warcollier considera i risultati ottenuti un chiaro successo degli esperimenti telepatici a grandi distanze>> (L. Vasiliev, op. cit.).
Questi resoconti, davvero sconcertanti, provano come sia realmente possibile influire mentalmente sui propri simili, il che avvalora e rende, oltremodo, terrificante l’utilizzo di certi poteri. La realtà dell’azione mentale è stata dimostrata scientificamente e, se si nutrono ancora dubbi in proposito, per fugarli del tutto, occorre solo avere la pazienza di leggersi, per intero, i protocolli delle ricerche effettuate, in questo campo, da questi e altri seri studiosi e apprezzati scienziati. E poi, perché meravigliarsi se un individuo "dotato" può interagire con la mente profonda di un’ignara e inconsapevole persona, piegandola ai suoi voleri? Si legge, sempre più frequentemente, sui giornali, di gente (cassieri di banche, di supermercati, negozianti, ecc.) ipnotizzata da strani personaggi, in pochi secondi e, poi, rapinata.
Questi casi sembrano potersi spiegare solamente con l'ipotesi del fluido magnetico. A tal riguardo riporto quanto scriveva, sul numero 222 del "Giornale dei Misteri", il professore Emilio Servadio: <<Viene da chiedersi, allora, se non sia da riprendere seriamente in considerazione la tesi di coloro (in Italia Disertori, negli stati Uniti Mc Connell), i quali ritengono che in sostanza, l'ipnosi possa essere dovuta - almeno in certi casi - a un influenzamento psicocinetico. Lo riteneva, come si sa, Mesmer, e lo ritennero tutti i -magnetizzatori- del secolo scorso... Siamo sicuri che certi fatti recenti non ripropongono le -tesi obliate- di quei lontani pionieri?...>>. Una volta questa capacità era detta stregoneria.
Con la forza della mente è possibile trasmettere a chicchessia tutto il bene del mondo o ogni specie di male. Il grande Paracelso si disse convinto di ciò esclamando: <<E' possibile che per forza della mia volontà io fermi lo spirito del mio avversario in una immagine e arrivi a renderlo deforme o zoppo>>. Studiare questi spaventosi poteri indusse gli scienziati, forse per timore di ricevere critiche, ad inventare asettiche sigle come "Esp", "Psi" e "Pk". Essi, tuttavia, sapevano bene quanto afferma Ehrenwald e cioé che: <<I fenomeni psi sono in realtà derivati dalla magia... -ma continua lo studioso- sono stati disidratati, disossati e spinati per essere resi digeribili allo stomaco degli scienziati...>>. Viviamo, invero, in un mondo dominato dalla magia.
Per quanto li si continui a negare, certi strani poteri continuano ad essere usati nella nostra società moderna. Non è assurdo, a questo punto, credere che queste oscure tecniche siano tenute in grande considerazione anche da parte di "scienziati sociali" identificabili. I risultati di alcune antichissime conoscenze occulte possono essere inauditi, micidiali. Anche l’ipnotismo, o magnetismo che dir si voglia, può diventare un’arma molto pericolosa perché, scrisse ancora Servadio: <<L’ipnosi dimostra che un soggetto in perfetta salute fisica e mentale può divenire strumento passivo di forze psichiche che egli non è in grado di controllare; i comandi ipnotici possono provvisoriamente annientare alcune distinzioni essenziali, come quella tra il reale e l’irreale, tra il vero e il falso, che costituiscono il fondamento di tutta la nostra vita e della nostra sicurezza psichica…>>. Inquietante.
E’ pure provato che i servizi segreti hanno particolarmente a cuore l’ipnosi e che, in questo settore, hanno fatto passi da gigante. Su certi possibili usi criminali della particolarissima tecnica ne parla G. H. Estabrooks nel suo libro "Ipnotismo". L’autore è, come lui stesso scrive, un ipnotista che presta la sua opera nei laboratori militari Top Secret degli USA. Lì vengono condotti esperimenti segretissimi relativi, anche, all’applicazione dell’ipnosi in vasti settori politico-militari. Ecco la domanda che Estabrooks si pone nella sua opera: <<…(l’ipnotismo, nda) può essere usato per indurre qualcuno a commettere un delitto?>>. Il super esperto non ha dubbi al proposito e afferma: <<…la risposta è sì>>. Vengono i brividi. La maggior parte delle persone non ha la più pallida idea di ciò che si può attuare con certe particolari tecniche in mano ad "apprendisti stregoni". La gente comune non sa neppure che un soggetto può essere portato in trance profonda, senza saperlo e anche contro la sua stessa volontà e, come è stato dimostrato, costretto ad uccidere o a suicidarsi.
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MASS MEDIA KILLER E GUERRA PSICOLOGICA
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bal bu zien te Sunday April 13, 2003 at 09:28 PM |
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LA FACCIA OCCULTA DELL’INFORMAZIONE
Ogni giorno un vespaio di notizie bombardano e sconvolgono i cittadini con efferatezze di ogni genere. Ci si è domandato se questa sequenza tragica di cronache di varia disumanità non produca altre vittime? E’ vero che suicidi, delitti e incidenti mortali di auto o aerei riportati in prima pagina e molto pubblicizzati fanno aumentare considerevolmente, dopo la loro pubblicazione, fatti analoghi?
Sembrerebbe proprio di si. Nel 1844, Brigham, fondatore della prestigiosa rivista "American Journal of Insanity", scriveva: "Che i suicidi siano pericolosamente frequenti nel nostro paese è evidente a tutti. Come misura di prevenzione noi suggeriamo alle testate giornalistiche di non pubblicare i dettagli di tali avvenimenti. Non c’è nulla di scientificamente meglio dimostrato del fatto che il suicidio è spesso portato a compimento per effetto dell’imitazione. Un semplice paragrafo di cronaca giornalistica può suggerire il suicidio a venti persone. Alcuni particolari della descrizione sono in grado di accendere l’immaginazione dei lettori, fino al punto che la disposizione a ripetere quel comportamento può diventare irresistibile".
Questa relazione emerge anche da uno studio del sociologo prof. Riaz Hassan, dell’università di Flienders (Australia). Il ricercatore ha analizzato circa 20 mila casi di suicidio, avvenuti tra il 1981 e 1990. Il risultato è stato sorprendente: "la media quotidiana dei suicidi sale di circa il 10 per cento nei due giorni successivi alla comparsa della notizia di suicidi sui principali quotidiani". E non c’è neppure da stupirsi troppo, altri lavori confermano tutto ciò. E’ risaputo, infatti, tra gli addetti ai lavori (pubblicitari, psicologi sociali, ecc.), che il linguaggio evocativo ha un grande potere nello spingere a comportamenti nuovi. L’eventuale scetticismo di qualche sprovveduto lettore, sulla forza suggestiva di questa particolarissima strategia persuasiva, è messo a dura prova dalla formulazione, da parte del sociologo David Phillips, dell’<<effetto Werther>> (1974, 1979, 1980). Il libro "I dolori del giovane Werther" di Goethe, in cui si narra il suicidio del giovane protagonista, dopo una delusione sentimentale, riscosse un grande successo e la sua divulgazione fu seguita da un incredibile numero di suicidi in tutta l’Europa.
Giorgio Nardone e Paul Watzlawick nel libro "L’arte del cambiamento" scrivono che "Il lavoro di ricerca di Phillips segue le tracce dell’<<effetto Werther>> nei tempi moderni. La sua ricerca dimostra che, subito dopo un suicidio da prima pagina, aumenta vertiginosamente la frequenza di suicidi nelle zone dove il fatto ha avuto grande risonanza. Nelle statistiche relative ai suicidi negli Stati Uniti dal 1947 al 1968, nei due mesi successivi a un suicidio da prima pagina, in media si sono avuti 58 suicidi in più del normale andamento". E non è tutto, "ma dai dati anagrafici e anamnestici, appare un’impressionante similarità tra la condizione del primo, famoso suicida e quella di coloro che si erano successivamente suicidati, ossia se il suicida famoso era anziano, aumentavano i suicidi di anziani, se il suicida apparteneva a un certo ceto sociale o professione, aumentavano i suicidi in quei determinati ambienti"1.
David Phillips ha, pure, dimostrato che l’<<effetto Werther>> funziona anche per i delitti, gli incidenti aerei e di altri veicoli. A tal proposito lo psichiatra e psicologo sperimentale H. J. Eysenck del London University of Psychiatry, ritenuto uno dei principali esponenti della moderna psicologia comportamentale, riconsiderando il lavoro del sociologo, afferma: "Phillips (1978) ha indagato sull’effetto di diciotto delitti molto pubblicizzati negli Stati Uniti. Dopo i resoconti dei giornali relativi a questi delitti c’è stata una tendenza significativa all’aumento degli incidenti di aerei (privati), con un massimo tre giorni dopo il primo servizio giornalistico".
Eysenck continua: "E’ stata, inoltre, rilevata una correlazione statisticamente significativa tra l’entità della pubblicità fatta alla storia del delitto e il numero degli incidenti accaduti successivamente". Diverse e rigorose procedure di controllo applicate allo studio del sociologo portano a concludere che, anche nel caso degli incidenti aerei, "la pubblicità attraverso i giornali probabilmente provocava una certa quantità di suicidi mascherati da incidenti aerei" 2. Che dire dopo questi fatti dell’eccessiva ridondanza con cui i mass media descrivono fatti efferati e tragedie varie?
Ma c’è dell’altro. Papa Wojtyla, in occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 1994, nel suo messaggio del 24 gennaio su <<Televisione e famiglia: criteri per sane abitudini nel vedere>> (Bollettino della Sala stampa della Santa Sede), tra l’altro, sottolineò che "La televisione può anche danneggiare la vita familiare: diffondendo valori e modelli di comportamento falsati e degradanti, mandando in onda pornografia e immagini di brutale violenza; inculcando il relativismo morale e lo scetticismo religioso; diffondendo resoconti distorti o informazioni manipolate sui fatti ed i problemi di attualità, trasmettendo pubblicità profittatrice, affidata ai più bassi istinti; esaltando false visioni della vita che ostacolano l’attuazione del reciproco rispetto, della giustizia e della pace" 3.
Anche i serial televisivi (Sentieri, Dallas, ecc.) modificano la mente delle persone. Situazioni inverosimili vengono accettate dallo spettatore acritico, che si identifica nei personaggi fino a spersonalizzarsi. Su questo nulla erige il proprio progetto di vita. Il vissuto soggettivo interiore ne viene influenzato profondamente. Si accresce, così, il disagio dello spettatore che, rinunciando all’esperienza di crescita collettiva, sprofonda in un rapporto di solitudine con se stesso e il niente, che blocca le capacità personali, impedisce di elaborare obiettivi efficaci, fino a modificare la scala dei valori, riadattandola ad un diverso modo di concepire la realtà e la stessa vita. E’ questo processo che è all’origine della solitudine del nostro tempo.
Queste acriticità e depersonalizzazioni provocano "salti di paradigma" (paradigm shifts), che creano nella società valori diversi, vuoti di ogni soggettività. Nel 1776 Adam Smith scrisse che pochissime delle nostre idee provengono da esperienze dirette, figuriamoci oggi. L’uomo di oggi rassomiglia sempre di più ad un automa, che ripete comportamenti ed è abbagliato da spot pubblicitari.
Charles S. Clark in "La violenza in tv" scrive "Grazie alla televisione, un bambino americano assiste in media a 8 mila omicidi e a 100 mila atti di violenza prima di aver terminato le scuole elementari" e più oltre sottolinea che Brandon S. Centerwall, psichiatra all’università di Washington, nel mese di giugno 1992, sul Journal of the American Medical Association, ha riferito che: "l’arrivo della televisione in Sudafrica ha coinciso con un raddoppio del tasso di omicidi. Durante il <<periodo critico>> della preadolescenza, ha spiegato lo studioso, l’esposizione alla violenza televisiva ha un impatto particolarmente profondo. <<Mentre i bambini hanno un desiderio istintivo di imitare i comportamenti osservati, non posseggono un istinto per valutare a priori se un comportamento dato sia da emulare o no. Imitano qualsiasi cosa>>"4.
C’è, pure, da sottolineare, che le notizie truculenti che i mass media ogni giorno ci propinano determinano nelle persone uno stato di disagio continuo, di paura di tutto, di sfiducia totale nei confronti degli altri. E non pochi finiscono col barricarsi in casa, col terrore di un mondo di mostri. E non è, affatto, così. La realtà non è fatta solo di omicidi, stupri, stragi ed altri orrori vari, eppure, sono queste scelleratezze che più frequentemente occupano gli spazi dei giornali. Ci viene mostrato solo il lato peggiore delle cose. Ma perché i mass media danno tanto spazio ai fatti più orripilanti della nostra società, dimenticando tutte le buone azioni che si compiono nel mondo? Perché "forse fa comodo tenere il paese in continua apprensione" 5.
E se tutto ciò costituisse un disegno elaborato da forze occulte di potere, che hanno interesse a creare scenari nuovi e apocalittici, per provocare certi cambiamenti a loro più graditi? Ci troveremmo, in questo caso, ad essere bersagli indifesi, nel mezzo di una sottile guerra psicologica. Increduli? Ebbene, l’uso dell’informazione, come forza destabilizzante, è più diffuso di quanto vi sforziate di immaginare. In casi del genere i mass media sono usati come "mezzi persuasivi e/o costrittivi, tali da consentire l’ampliamento delle aree di controllo e supremazia e il conseguimento di scacchieri operativi totalmente immuni dall’insidia della critica e della riflessione attiva. Nel quadro internazionale la guerra psicologica assume un ruolo preminente..."6.
In questo caso si comprenderebbe meglio ciò che si vuole instaurare nella gente, scagliandole contro una massa di notizie efferate, devastanti e brutali: paura, disperazione, grande insicurezza e di conseguenza "la sensazione di essere indifesi che produce vulnerabilità, l’obiettivo tattico della guerra psicologica attiva" 7. Col condizionamento si guida l’orientamento delle persone verso finalità programmate. Nella mente della gente si creano modi di essere e comportamenti differenti dai precedenti. Il processo è sottile e subdolo e "si estrinseca nell’azione o nell’atteggiamento provocati da un impulso o da una sollecitazione tali da indurre i soggetti stessi ad uniformarsi ad una linea preconfigurata, instillata precedentemente, educando i ricettori a reagire in una ben precisa direzione" 8.
Il condizionamento progressivo, una volta realizzato, può essere utilizzato in diversi modi: "-per avallare delle scelte -per estendere il controllo -per accreditare immagini - per corroborare dottrine -per demolire situazioni e condizioni -per indirizzare reazioni e sentimenti a fattore comune -per esercitare pressioni -per fagocitare posizioni di resistenza e si tiene sotto controllo con l’azione psicologica..." 9. Cosa si vuole, esattamente, ottenere col condizionamento?
E’ presto detto: assoggettare, annullare ogni reattività critica, incrinare la fiducia del cittadino nei confronti di ogni sicurezza acquisita, svuotandolo di coraggio e determinazione; bloccare o limitare l’imponderabilità di ciò che non è prevedibile nell’individuo e via di seguito, fino a modificarne la scala dei valori, riadattarla ad un diverso modo di concepire la realtà e la vita. Tutto ciò serve a creare emozioni o a inibirle, distrarle, orientarle, in conclusione, a controllare l’opinione pubblica. Una vera e propria guerra psicologica. Eccone la definizione: "L’insieme delle operazioni, delle azioni, delle iniziative tendenti a conseguire l’obiettivo di assumere e mantenere il controllo di grandi strati di masse e di pilotarne le opinioni, i giudizi e le conseguenti manifestazioni, agendo sulla ricettività istintiva, sull’emotività e sul processo formativo delle valutazioni..."10.
Come è possibile, col terrore, realizzare certi obiettivi quali modificare un individuo, cambiarne il pensiero, azionare processi mentali diversi, ecc.? Ebbene, "Il rateo persuasivo aumenta più che proporzionalmente rispetto all’aumento dei mezzi di comunicazione utilizzati. Nella sostanza si tratta di convincere, di ottenere consensi... mediante un procedimento persuasivo graduato nel tempo, costante nell’intensità, crescente nella pressione per l’effetto combinato della forza applicata e della perdita successiva di opposizione/resistenza da parte dell’obiettivo ammorbidito dal trattamento. (...).
"Lo sfruttamento della paura inconscia e della debolezza spirituale e intellettuale, l’assuefazione ad una determinata condizione e la latente minaccia di un mutamento repentino e irreversibile, passano attraverso la sollecitazione di tutta la gamma sensitiva, premendo, via via, sull’incertezza, sull’apprensione, sul timore, sull’intolleranza, sull’irritazione, sull’angoscia, sino al terrore e al panico intesi come proiezioni di una condizione teorica, ma ineluttabile, al verificarsi di determinate condizioni, prodotto della realtà raffigurata, rappresentata e iniettata mediante la tecnica dei riflessi condizionati..."11. I mass media hanno un peso considerevole in tutto ciò.
Ma vi siete mai chiesti chi controlla i giornali? Il giornalista e scrittore Maurizio Blondet, in un’intervista, mi ha detto: "La stampa appartiene ai centri di potere finanziari, internazionali o nazionali... In realtà il sistema mediologico non serve a far sapere la realtà, ma a creare un rumore di fondo omologante in cui tutti pensino allo stesso modo"12. Meravigliati? E perché mai? L’utilizzo della manipolazione psicologica, particolarmente nel settore politico non è una novità recente. Il sociologo David Riesman nel suo libro "La folla solitaria" scrive: "Come, in campo commerciale, la suggestione esercitata dalla confezione e dalla pubblicità di un prodotto si sostituisce alla convenienza del prezzo, così in campo politico, la suggestione esercitata dalla ‘confezione’ del candidato o mediante una tendenziosa manipolazione dei mezzi di diffusione di massa, si va sostituendo alla ricerca dell’interesse personale che determinava la scelta del tipo auto-diretto".
Vance Packard ci informa che già "nel 1955, i due massimi partiti politici americani si servivano ormai correntemente di persuasori di professione per risolvere i loro problemi..." 13. Gli esperti di tanto in tanto fingono di dolersi di queste intromissioni nella mente altrui, ma, anche in casi del genere è molto probabile che stiano utilizzando nuove e più efficaci tecniche di manipolazione mentale. Ecco quanto disse W. Howard Chase, presidente della Public Relations Society of America, 1956: "La pretesa dichiarata di plasmare o influenzare la mente dell’uomo mediante le tecniche che applichiamo, ha creato in molti di noi un senso di profondo disagio morale". Parola d’onore di persuasore occulto.
E così vengono adottate tecniche sempre più sofisticate ed efficaci, per insinuarsi nell’intimità della mente umana e manipolarla, dirigerne la volontà, le scelte, gli ideali personali e collettivi, fino a modificare il pensiero delle persone. Non crediate che quanto avete letto sia fantapolitica infarcita di teorie complottiste. Meditate su quanto scrisse Kenneth Bouldin, professore all’Università del Michigan: "oggi si può perfettamente concepire un mondo dominato da una dittatura invisibile nel quale, tuttavia, siano state mantenute le forme esteriori del governo democratico".
Giuseppe Cosco
linus.tre@iol.it
Note bibliografiche
1 Giorgio Nardone e Paul Watzlawick nel libro L’arte del cambiamento, Firenze 1990, pag. 68.
2 H.J. Eysenck. E D.K.B. Nias, Astrologia. Scienza o superstizione?, Roma 1983, pagg.. 43-44.
3 Karol Wojtyla, La potemza dei media, in Karl R. Popper e John Condry, Cattiva maestra televisione, Milano 1996, pag. 49.
4 Charles S. Clark, La violenza in tv, in K. R. Popper e John Condry, cit., pagg. 81, 88.
5 "L’Unità", 16 settembre 1984, pag. 4, Lettere.
6. Piero Baroni, La guerra psicologica, Roma 1986, pag. 186.
7 Ibidem, pag. 197.
8 Ibidem, pag. 268.
9 Ibidem, pag. 224.
10 Ibidem, pag. 55.
11 Ibidem, pagg. 57, 59.
12 "Teologica",cit., pag. 30.
13 Vance Packard, I persuasori occulti, Torino 1983, pag. 241.
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UN POTERE SEGRETO PREPARA LA RIVOLUZIONE MONDIALE
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ara besco Sunday April 13, 2003 at 09:30 PM |
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QUESTO ARTICOLO E’ STATO PUBBLICATO DALLA RIVISTA "OLTRE LA CONOSCENZA", N.26, LUGLIO/AGOSTO 1998.
ESISTE UN GRANDE COMPLOTTO PER PROVOCARE IL CAOS SU TUTTO IL PIANETA
Nell’ultimo scorcio di questo fine secolo, denso di inquietanti fantasmi, è ritornata alla ribalta la paura di una grande congiura ordita contro il mondo, l’antica cospirazione sinarchica, riciclata in versione moderna, che ha come fine quello di impadronirsi del governo del mondo. Vediamo quali scenari si prospettano per l’umanità secondo i piani dei cospiratori.
In fatto di cospirazioni il documento noto come I Protocoles des sages de Sion, benché artefatto, è il più inquietante. Pubblicato e diffuso in Occidente nel 1920, si appurò già nell’anno seguente alla sua pubblicazione che era un falso, quasi certamente voluto dall’Okhrana, la polizia segreta zarista poco prima della rivoluzione di ottobre. È anche certo che per compilare il testo si servirono dei Monita Secreta Jesuitica (1661) e del Dialogo agli inferni tra Machiavelli e Montesquieu di Maurice Joli. Ma cosa dicono i ventiquattro capitoli de: I Protocolli dei Savi Anziani di Sion?
Ciò che segue è il tenore del documento, tanto per farsene un’idea, sintetizzato da un esperto del calibro di James Webb: <<C’è un complotto segreto per conquistare il mondo. Viene ordito da un sindacato internazionale di ebrei, votati a fomentare le lotte di parte, a pervertire l’ordine sociale costituito, a promuovere i conflitti internazionali. Questi uomini sono chiamati gli Anziani di Sion e godono della distruzione della moralità convenzionale e dei conforti della religione. I loro agenti speciali sono i massoni, ma esistono anche altre società segrete che portano avanti la loro missione di sovversione>>.
LE FORZE DEL MALE
Marco Dolcetta nel n. 7 del periodico Il nazismo esoterico (Hobby & Work, Milano 1994) scrive: "Oggi il dibattito verte non sulla autenticità dei Protocolli, ma sulla cosiddetta veridicità degli stessi", e ci informa che: <<Esiste una grande analogia tra i Protocolli e un documento che fu pubblicato ne Le Contemporain il 1° luglio 1886, col titolo: Resoconto degli avvenimenti storico–politici avveratisi negli ultimi dieci anni. Si tratta di un discorso programmatico tenuto a Praga dal rabbino Reichhorn in occasione di un’adunanza dei rabbini, denominata "Caleb", presso la tomba del gran rabbino Simeon-Ben-Jhuda>>.
Nel 1924 viene pubblicato il libro: "Società segrete e movimenti sovversivi", che secondo Webb, costituirà <<Il testo fondamentale per tutti gli inglesi che credevano all’idea che fosse in atto una cospirazione per sottomettere il mondo intero. Autrice del libro fu Nesta Webster, la quale era convinta vi fossero cinque forze che appoggiavano la cospirazione mondiale: Massoneria Del Grande Oriente, Teosofia, Pan-Germanesimo, Finanza Internazionale e Rivoluzione Sociale>>.
Nella storia contemporanea diverse società segrete sono state accusate di celare, tra i loro disegni più segreti, quello di un governo mondiale. Jean Vernette, menziona: Il Movimento Sinarchico di Impero (1922), l’Ordine Martinista e Sinarchico (1920) e il Movimento Paneuropeo (1922). A proposito del Movimento Sinarchico di Impero, Emanuel Beau de Loménie su Le Crapouillot (n. 20 marzo 1953) scriveva, riferendosi a questo Ordine: <<Il primo stato Maggiore sarebbe stato formato da personalità di varie nazionalità ed avrebbe un’azione dominante nelle rivoluzioni a carattere antidemocratico che si susseguirono in Europa>>.
Serge Hutin osserva, inoltre, che: <<L’attività del Movimento Sinarchico d’Impero è sfociata nella Rivoluzione nazionale del 1940, e ci ricorda il regime di Vichy; l’idea stessa della sinarchia risale alla Belle Epoque. A Vichy, sembra, circolarono numerosi esemplari del famoso Pacte synarchique revolutionnaire pour l’Empire francais>>.
IL RAPPORTO CHAVIN
Altre strane somiglianze emergono tra il Patto sinarchico e i Protocoles des sages de Sion. Ci informa ancora Hutin che un documento riservato, il Rapporto Chavin, cercò dopo la liberazione, di far luce sulle correnti sotterranee che avevano portato al potere gli uomini di Vichy con l’intento di servirsi di loro come dei semplici strumenti. Quel rapporto aveva perfettamente individuato la tattica dei sinarchi di ogni Paese: <<Il mezzo previsto consiste, in linea generale, nel dare a ciascun Paese una costituzione politica ed un’economia nazionale la cui particolare struttura renda possibili i seguenti punti:
1. Mettere il potere politico nelle mani dei mandatari dei gruppi interessati (banchieri e capitalisti);
2. Realizzare la massima concentrazione in ogni ramo dell’industria, allo scopo di eliminare qualsiasi concorrenza;
3. Avere l’assoluto controllo dei prezzi di qualsiasi prodotto;
4. Inquadrare gli operai in un organico giuridico e sociale che non permetta più nessuna azione rivendicatrice da parte sua.
E quest’ultimo punto era anche uno dei fini indicati dai Protocolli>>.
Sotto questa ottica di controllo delle masse e di dominio del mondo, degni di interesse sono i fatti che seguono. Il primo riguarda una certa C. M. Stoddart. Scrive Webb: <<Per diversi anni questa donna fu una dei tre capi dirigenti del tempio magico inglese conosciuto come Stella Matutina. Poi, improvvisamente, capovolse i suoi valori e scrisse una serie di articoli antisemiti, pubblicati poi nel 1930 in un volume dal titolo Portatori di Luce dell’Oscurità. Tutti i gruppi esoterici, sosteneva, erano "consapevolmente o inconsapevolmente collegati al Gruppo centrale che agisce dietro la Terza Internazionale di Mosca">>. E affermava, inoltre, che: <<Per conseguire l’unità dell’umanità, asservita dalla catena magnetica alla Repubblica universale della Massoneria ebraica del Grande Oriente, è necessaria una coscienza sessuale pervertita con ogni mezzo possibile, come l’illuminismo, l’euritmia, e così via: e forse, in alcuni gruppi la psicanalisi>>.
Spiega ancora Webb: <<In Francia, pressappoco all’epoca della stesura dei Protocolli, si verificò un’analoga apostasia. Jules Doinel – lo stesso che attaccò Mery e Henriette Couedon sotto la protezione di Leo Taxil – fondo la Chiesa Gnostica, della quale entrò a far parte anche Papus (era lo pseudonimo del medico e mago francese Gerard Encausse, nda). Alla fine del 1895 Doinel si riconvertì al cattolicesimo e in seguito scrisse un libro con lo pseudonimo di Jean Kotska intitolato Lucifer demasque, che attaccava l’occultismo in generale e in particolare la stessa Chiesa Gnostica e l’Ordine Martinista di Papus>>. Altri studiosi includono in questo grande piano di sovvertimento del mondo, con lo scopo finale di asservirlo, numerose sette che sotterraneamente preparano una sorta di "rivoluzione mondiale".
LA SETTA DI JAKOB FRANK
Maurizio Blondet, parlando della setta di Jakob Frank, succeduto a Sabbatai Zevi, predicatore di una gnosi terrifica, scrive: <<Questa gnosi ateistica, questo nichilismo furente e politicamente virulento, l’intento alla segretezza obbligatoria, rende il movimento frankista straordinariamente somigliante agli Illuminati di Baviera, la società segreta che Adam Weishaupt (Spartaco) organizzava negli stessi anni – o poco più tardi: la congiura degli Illuminati fu scoperta nel 1784 – l’anno in cui il ‘messia militante’ predicava in Polonia. C’è qualche indizio che le due sette abbiano comunicato fra loro; certo sembrano uscire dalla stessa fonte, ed entrambe preparano, ciascuna nel suo ambiente, l’état d’ esprit collettivo che sboccherà, pochi anni più tardi, nella Rivoluzione francese. (…) Lo stesso movimento frankista pare essersi sparso per il mondo come un epidemia. Nel 1840 è in Boemia, nel 1890 a New York. (…) Secondo Frank il mondo terrestre (tevel) non è stato creato dal ‘Dio vivente e buono’, ma da una ‘potenza del male’ che ha introdotto nel mondo la morte, e che ha una relazione inspiegabile con la sfera femminile. Ne segue che tutte le leggi, compresi la Torah e il Vangelo, sono leggi emanate dalla potenza malvagia. Perciò vanno violate>>.
Ci fa sapere Blondet che di Frank, Gershom Scholem dirà: <<Non predica altro che la desolazione o più ancora la rovina di un mondo. Il fatto più inquietante è che gli apostoli di Jakob Frank sono ancora in mezzo a noi e ricoprono posti di grande prestigio e potere. Blondet cita Arthur Mandel elenca alcuni nomi di famiglie frankiste emigrate in USA: oltre ai Brandeis e ai Dembitz, figurano i Goldmark, i Bondi, i Lichtenberg, gli Honigsberg e i Rohatyn. Quasi tutti questi cognomi figurano in consigli di amministrazione di banche statunitensi. Per esempio, oggi un Felix Rohatyn è il più importante senior partner della potentissima banca Lazard di New York dopo il capo supremo, Michel David-Weill>>.
Abbiamo visto che il movimento frankista – secondo Blondet – era straordinariamente somigliante agli Illuminati di Baviera, il segreto è pericoloso Illuminate Orden, fondato con altri apostolati dal principe Jean Adam Weishuapt (1748-1830) l’1 maggio del 1776, ordine del quale – detto con le parole di Blondet – <<c’è qualche indizio che le due sette abbiano comunicato fra loro>>. Per questo e per altri motivi il ruolo del movimento frankista dovrebbe essere ulteriormente e più approfonditamente investigato.
LE OMBRE DEL NEW AGE
Ed eccoci ora a quella complessa corrente di irrazionalità, vera e propria babele di elementi estranei tra loro, che fu annunciata come l’Era dell’Acquario e che si originò in atmosfere alquanto particolari. Ridisegnare il mondo, rimodellarlo a proprio uso: era lo scopo di questi movimenti occulti. Non è estranea a tutto ciò a cultura della Nuova Era, un fenomeno che produce "salti di paradigma". Blondet, in una mia intervista (pubblicata su Teologica n. 5, settembre/ottobre 1996), ha detto che <<In America latina questo tipo di ideologie sono diffuse, attraverso stampati e conferenze, dalla fondazione Rockefeller>>. Il nuovo ordine del pianeta ha la pretesa di omologare tutte le culture del mondo, di asservirle ad un solo modo di vita, di sacrificarle all’oscura teologia di una elite illuminata. E così si attuano strategie che creano nuovi razzismi, che mirano a sacrificare i poveri del pianeta, a sottometterli alle aberranti ideologie dei "signori del mondo".
Scenari inquietanti si delineano sul futuro della nostra società. Si attuano, nascostamente, strategie volte a modificare la struttura dei nuovi valori della persona. Strategie del Nuovo Ordine mondiale con il fine deliberato di cambiare l’uomo e la società. A tale progetto si ispirano e vengono diffuse nuove e inquietanti filosofie. Non pochi studiosi sono del parere che sarebbe in azione una segretissima e potentissima lobby internazionale, responsabile, tra l’altro, di fatti gravissimi, come rapimento e l’abuso sessuale di bambini e altri reati orrendi fino ai sacrifici umani. A proposito di sacrifici rituali, un ex funzionario del FBI, Ted Gunderson, ha denunciato che ogni anno più di 50.000 persone, per lo più giovanissimi, sono sacrificate a Satana sono negli USA.
I fili invisibili che legano tra loro le innumerevoli lobby occulte sono difficili da individuare. Muoversi in questo intricato vespaio di esoterismi è oltremodo complicato ed i fatti che ogni tanto emergono fanno, a dir poco, drizzare i capelli. C’è finanche chi è convinto, scrive ancora Jean Vernette, che <<la Lucis Trust, la satanica (dal 1922 al 1924 si chiamava Lucifer Trust, nome nato dalla Lucifer Press, rivista portavoce della Società Teosofica), sarebbe un’organizzazione che unisce organismi attivi in ambito ecologico e legati al New Age, in particolare organizzazioni pagane o gnostiche, quali Gli Amici della Terra, il World Wild Life Fund, Amnesty International e la United Nations Association>>.
NOTE BIBLIOGRAFICHE
P. Baroni: "I Principi del tramonto", ediz. Il Cerchio – Rimini 1997.
M. Blondet: "Gli adelphi della dissoluzione, strategie culturali del potere iniziatico" Edizioni Ares – Milano 1994.
M. Blondet: "Complotti, e fili invisibili del mondo: Europa, Russia" Il Minotauro – Milano 1996.
G. Cosco: "Ritorno di Satana" Ediz. Segno – Udine 1995.
G. Cosco: "Esoterismi del XX secolo" Ediz. Segno – Udine 1996.
G. Cosco: "Politica, magia e satanismo", Ediz. Segno – Udine 1997.
G. Cosco: "Il serpente e l’arcobaleno", Ediz. Segno (in corso di stampa).
Epiphanius: "Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia" Ed. Ichthys – Albania Laziale (Roma).
S. Hutin: "Governi occulti e società segrete", Edizioni mediterranee – Roma 1973.
G. Vannoni: "Le società segrete" Sansoni Editore – Firenze 1985.
J. Vernette: "Il New Age" Edizioni Paoline – Cinisello Balsamo (MI) 1992.
J Webb: "Il sistema occulto", SugarCo Edizioni – Milano 1989.
N. Webster: "Secret societies and subversive moviments" London 1924.
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Intervista a Giuseppe Cosco
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A cura di Lorenzo Baldo Sunday April 13, 2003 at 09:33 PM |
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Domanda: Quali sono state le motivazioni che l’hanno spinta a scrivere " Politica, magia e satanismo" ?
Risposta: La " magia" è, più di quanto si creda, presente nel nostro mondo moderno. Gli esempi sono tantissimi. Papandreu consultò gli astrologi per scegliere la data delle elezioni di Grecia, lo ha affermato " The Economist" del 27 aprile 1985. Lo sciamano Zhuge Xihan ha curato Deng Xiaoping. In Isralele molti V.i.p. della politica, tra questi vi sono Sonia Peres e Lea Rbin, si affidano al cabalista Yitzhak Kaduri. In USA Clinton ha raccontato di aver avuto <<contatti>> con lo spirito di Elvis Presley. Il settimanale " Megapolis-Express" ha raccontato che Boris Eltsin si è servito più volte di uno stregone camuffato da deputato, capace, tra l’altro, di controllare psichicamente i suoi colleghi parlamentari. Sarebbe stato lui ad impedire un’opposizione decisiva dei parlamentari all’intervento russo in Cecenia. Lo stregone del presidente Eltsin è, secondo la rivista, in grado di provocare la morte delle sue vittime. Egli vanta, in qualità di sensitivo, una lunga collaborazione con il Kgb. Mi fermo qui ma gli esempi sono ancora molti. Si può ben capire che il connubio tra politica e certi " esoterismi", alcuni dei quali sconfinano in territori inferi, è molto più frequente di quanto si immagini. Alla luce di ciò è oltremodo significativo quanto il ministro inglese Benjamin Disraeli ebbe ad affermare: <<Il mondo è governato da tutt’altri personaggi che neppure immaginano coloro il cui occhio non giunge dietro le quinte>>. Le motivazioni del mio libro " Politica, magia e satanismo" sono state dettate dall’intenzione di aver voluto approfondire particolari aspetti di questi inquietanti scenari, per far capire alla gente comune certe complesse e incredibili realtà, celate dietro un falso ed apparente mondo laico, dominato da economia e tecnica dove (sempre apparentemente) tutto quello che viene chiamato "religione" oppure "magia" non sembra essere rilevante nel guidare l’azione politica. E invece non è così.
D.: Da dove ha attinto tutte queste informazioni?
R.: Questo tipo di indagine è molto pericoloso ed occorre muoversi con grande prudenza. Molte informazioni le ho raccolte dai lavori di altri studiosi di questo particolare settore come Anthony Sutton, Maurizio Blondet, Gianni Vannoni, Serge Hutin, Epiphanius, Carlo Palermo, Riccardo Cascioli, ecc. Altre notizie le ho avute da esperti molto addentrati di cui, come Lei potrà benissimo comprendere, non posso rendere noti i nomi.
D.: I membri del CFR sono tutti americani?
R.: Innanzi tutto giova ricordare che il "Council of Foreign Relations (CFR)" fu fondato nel 1921. Di grande interesse è sapere che i fratelli Rockefeller ne sarebbero stati i maggiori finanziatori e, nel 1922, secondo Blondet, hanno fornito <<100 mila dollari, sui 650 mila del bilancio visibile del CFR >>. Ecco, sempre secondo Blondet, una parte della lista dei finanziatori: <<American Express, American Security Bank, Archer Daniel Midland Foundation, Cargill Inc., Chase Manhattan Bank, Coca Cola C., Coopers & Librand, Elf Aquitane, Exxon Corp., Finmeccanica S.p.a., General Electric Foundation, General Motors Corp., Hill & Knowlton, ITT Corp., Johnson & Johnson, Levi Strauss Fdt., Manufacturers Honover Trust, McKinsey, Mobil, PepsiCo, RJR Nabisco, Salomon Inc., Shearson Lehman Brothers, Smithkline Beecham Corp., Volvo Usa, Young & Rubicam>>. Del Cfr farebbe parte anche il Presidente degli Stati Uniti Clinton e molti dei suoi colleghi, insieme ad alcune delle personalità più in vista dell’ambiente dei media a livello mondiale. E’ incredibile il gran numero di importanti personalità politiche a livello internazionale che sarebbero coinvolte.
D.: Il "controllo economico" è solo sugli Stati Uniti o anche su altre nazioni?
R.: Il CFR, come ho detto, è finanziato dalla secret fraternity bancaria internazionale ed è essenzialmente, un organismo che ha come scopo primario quello di arrivare a controllare, tramite la finanza, l’economia e la politica di tutti i paesi del mondo. A tal proposito è interessante ricordare quanto scrisse Paul Scott, cronista del Washington Post, di un noto personaggio politico membro del CFR: <<Kissinger crede che controllando gli alimenti si può controllare il popolo e controllando l’energia, il petrolio, si possono controllare le nazioni e i loro sistemi finanziari. E’ convinto che mettendo il cibo e il petrolio sotto un controllo internazionale e istituendo un nuovo ordine monetario internazionale è possibile che un governo mondiale, almeno agli inizi sotto l’egida delle Nazioni Unite, diventi una realtà…>>. Vi sono nella società moderna "circoli oligarchici", ossia gruppi internazionali di potere ristrettissimi, che controllano la produzione industriale e la finanza e possono effettivamente condizionare e in maniera determinante, tra l’altro, strategie e scelte dei grandi partiti di massa e, anche, di orientare l’evoluzione di ideologie o dottrine politiche.
D.: La natura umanitaria, morale e spirituale delle Nazioni Unite è stata "svuotata" dal CFR per avere potere economico su tutte quante le nazioni?
R.: Sulla questione CFR e ONU le rispondo citando Carroll Quigley, professore di storia di Princeton, di Harvard e cattedratico all’università di Georgetown che nel suo libro "Tragedy and Hope" (Tragedia e Speranza), rivela il programma di una potente lobby segreta consistente, tra l’altro, nel: <<Creare un sistema internazionale finanziario di controllo per dominare il sistema politico di ogni paese e l’economia del mondo nel suo insieme>>. Quigley scrive ancora: <<…il CFR ha vigorosamente appoggiato al debutto con tutta la sua potenza economica la costituzione dell’ONU, considerata come una tappa maggiore verso la realizzazione del Governo mondiale…>>.
D.: Connubio politica-massoneria-mafia, solamente ipotesi? Le sue ricerche a riguardo.
R.: Molti autori, tra cui l’ex magistrato Carlo Palermo, hanno approfondito questo complesso problema relativo a torbidi intrecci di interessi che, non di rado, hanno visto uniti mafia, massoneria, integralismo, poteri trasversali nazionali e internazionali. Palermo nel suo libro "Il quarto livello" ha documentato ampiamente inquietanti intrecci tra massoneria internazionale, faccendieri vari, oligarchia bancaria, servizi di intelligence, mafie e politici, uniti tutti in un oscuro disegno. Questo è il quarto livello su cui indagava anche il giudice Falcone e che avrebbe ispirato la sua stessa morte, quella del collega Borsellino e addirittura, secondo l’ex magistrato, anche gli attentati a Giovanni Paolo II. E’ da osservare, inoltre, che la massoneria, che ha pur avuto importanti meriti nella sua storia per aver diffuso principi quali quello di fratellanza, ha, nell’ultimo dopoguerra, preso ad interessarsi, sempre di più, ad acquisire certe posizioni di potere. Poteri trasversali provocano sviluppi inimmaginabili e di complessa lettura che, oltre ad includere giochi pesanti su scacchieri internazionali, sembrano coagularsi nella caotica situazione politica italiana. E’ utile, a tal proposito, ricordare le dichiarazioni dure, allarmanti ed enigmatiche dell’"eretico" Gran Maestro di Bernardo, il 27 marzo 1992, nel corso di una conferenza stampa: <<Si stanno verificando eventi strani: osservo le conseguenze. Sto cercando di risalire alle cause. Nei paesi dell’Est è in atto un progetto destabilizzante. C’è qualcuno che ha interesse a creare tensioni>> e più avanti affermò: <<Ci sono apprendisti stregoni in azione, la situazione potrebbe diventare dannosa per tutti>>. Si possono trarre interessanti conclusioni alla luce di certi avvenimenti verificatisi in seguito.
D.: Per quali motivi ritiene che il mondo della finanza internazionale non sia immune dall’azione delle forze occulte?
R.: Vi è un singolare disegno che figura sul dorso dei biglietti americani da un dollaro. E’ denominato "The Great Seal" e si compone di una Piramide tronca sul cui vertice figura un triangolo con dentro un occhio. Tutt’intorno è scritto "Annuit Coeptis" e "Novus Ordum Seclorum". 72 mattoni formano la Piramide, disposti su 13 livelli. E’ il simbolo degli Illuminati e fu "stampato sul dollaro per ordine del Presidente Roosevelt massone del 32esimo grado". Così scrive Barry R. Smith a pag. 83, nel suo libro Warning (Wright and Carman LTD, Nuova Zelanda). La scritta "The Great Seal" (Il Grande Suggello) non sta certo ad indicare che si tratti del simbolo dell’America che, come sappiamo, è rappresentato dall’aquila. L’"Ordine degli Illuminati" (Illuminaten Orden) fu fondato dal principe Adam Weishaupt (1748-1830) il 1° magio del 1776 all’età di 28 anni. Sotto la piramide l’iscrizione "Novus Ordum Seclorum" significa, infatti, "Nuovo ordine mondiale". La data MDCCCLXXXVI (1776), inscritta alla base della piramide, è l’anno in cui Jean Adam Weishaupt fondò l’Ordine degli Illuminati: Del perché la banconota americana sia così pregna di simbolismi esoterici è presto detto: l’uso del potere finanziario per la realizzazione del grande complotto è uno dei metodi utilizzati dagli Illuminati. L’attuazione del programma per insediare un "Nuovo Ordine Mondiale" si articola in più strategie per realizzare la grande utopia del Romanum Imperium. Non è fantapolitica o tendenza al complottismo. Tutt’altro. Ai cronisti, che chiedevano a Mancino cosa ci fosse dietro le stragi italiane, lui rispose: <<Non escludo un ruolo della finanza internazionale>>. Strategie occulte della secret fraternity bancaria internazionale. David Rockefeller nella convinzione di parlare ad orecchie fidate, nel 1991, ha asserito: "Che una cospirazione esiste << da quaranta anni>>; che essa ha lo scopo di instaurare nel segreto <<un governo mondiale>> e <<la sovranità nazionale>> dei banchieri; che il nemico dei cospiratori è <<l’autodeterminazione nazionale>>". Il 17 febbraio del 1950 il banchiere James Warburg, alla Commissione Esteri del Senato, era stato fin troppo chiaro affermando: <<Che vi piaccia o no, avremo un governo mondiale, o col consenso o con la forza>>.
D.: Qual è per Lei "il grande complotto" che può provocare il caos su tutto il pianeta?
R.: Non fu un caso che la prima Comune di Parigi, quella del 7 agosto 1792, rinchiuse <<Luigi Capeto>> e la sua famiglia nella Torre del Tempio. Luigi XVI era l’ultimo sovrano della dinastia dei Capeto, e di conseguenza il successore di Filippo il Bello che, con la complicità del papa Clemente V, distrusse l’Ordine dei Cavalieri Templari. Il tragico rogo fu innalzato in un’isola della Senna, a Parigi, il 18 marzo dell’anno 1314.Tramite la rivoluzione francese, furono vendicati il Tempio e Jacques de Molay. Il gran maestro dell’Ordine fu bruciato sul rogo. I Templari, tra l’altro, nutrivano il Grande Disegno segreto di unire il mondo occidentale, rovesciarne le regole tradizionali e riorganizzare totalmente le strutture della società. Lo spirito dell’Ordine tuttavia rimase. Gli Illuminati di Jean Adam Weishaupt (1748-1830) furono i continuatori dei disegni Templari e per raggiungere i loro scopi si infiltrarono nella Massoneria. Questa filiazione Templare la attesteranno diversi sistemi massonici, tra cui, quello detto della Stretta Osservanza Templare organizzato in Germania, nel 1756 dal Barone di Hund. Ugualmente il sistema massonico detto del Rito Scozzese Rettificato raccoglie echi di templarismo. Gli Illuminati furono accusati di essere i fautori di un grande complotto universale contro le monarchie e la Chiesa. L’Ordine del Tempio è dunque, segretamente, sopravvissuto al suo tragico scioglimento e il loro segreto Disegno di distruggere progressivamente il potere statale, le gerarchie sociali e di realizzare un governo ideale su scala mondiale ha anch’esso dei continuatori. L’utopia del Governo del Mondo, assieme al loro oscuro esoterismo, attraverserà senza posa l’Europa, si farà strada nei secoli e arriverà fino ai nostri giorni con un accanimento inaudito. Ted Gunderson, ex funzionario dell’FBI di Los Angeles, ha affermato, nella trasmissione televisiva Arcana (1989), trasmessa su Canale 5, al giornalista Giorgio Medail, che gli Illuminati "sono presenti a livello internazionale, in tutto il mondo, ma sono presenti soprattutto qui negli Stati Uniti. Qui da noi c’è una rete satanica in tutto il paese". Jean Baylot in "La voie substituée, recherche sur la déviation de la Franc-Maçonnerie en France et en Europe" considerò la setta degli Illuminati come la più pericolosa deviazione della Massoneria iniziatica.
D.: Cosa racchiude il "rapporto segreto" da Iron Mountain sulla necessità delle guerre?
R.: E’ un documento agghiacciante, che sarebbe il frutto di due anni di lavoro svolto da un misterioso "Gruppo di studio". In esso si auspica, in uno scenario apocalittico di orwelliana memoria, un controllo sociale con avanzate tecnologie da psicopolizia, strumentalizzazione dei mass media per arrivare a pianificare una serie di spaventose minacce. Il gruppo di 15 esperti, che avrebbe redatto il rapporto, si sarebbe riunito fra il 1963 e il 1966. E’ importante sottolineare, a sostegno della veridicità di tale documento, che il 10 luglio 1966 fu pubblicata un’analisi effettuata dal "Centro di Washington per la Ricerca di Politica Estera" e destinata alla "Organizzazione per il Controllo degli Armamenti e per il Disarmo". Ebbene, si affermava che il piano di disarmo prospettato dal Presidente Johnson era pericolosissimo, perché, invece di portare la pace, avrebbe potuto destabilizzare l’equilibrio mondiale. Dopo l’inevitabile scandalo, che suscitò la pubblicazione del "Rapporto da Iron Mountain", fu decisamente negato, da organi governativi, che lo studio del "Centro di Washington per la Ricerca di Politica Estera" poteva essere stato all’origine del Rapporto. Si disse che il documento fu redatto per un non chiaramente specificato comitato governativo ad altissimo livello, da un altrettanto speciale Gruppo di Studio. Le conclusioni cui sarebbe pervenuta la Commissione dell’Iron Mountain sono spaventose. E così gli esperti in questione arrivarono ad affermare che la guerra è funzionale anche come "stabilizzatore generazionale" in quanto, ciò che segue è da far rizzare i capelli: <<…la guerra permette alle vecchie generazioni, …di mantenere il proprio controllo sulle generazioni più giovani, se necessario distruggendole>>. Nella sua conclusione il rapporto si spinge a cercare sostituti alla guerra nel caso improbabile, ma non impossibile, dovesse <<scoppiare la pace>>. Le soluzioni che offre sono davvero terrificanti. Vi si legge che: <<per trovare un efficace sostituto politico della guerra sono necessari ‘nemici alternativi’, …per esempio, la contaminazione massiccia dell’ambiente naturale potrebbe in futuro sostituire la possibilità della distruzione in massa mediante armi nucleari…>> - e che - <<Un altro possibile surrogato della guerra… è il ripristino… della schiavitù>>. Ulteriori possibili sostituti della guerra suggeriti dal documento sono: <<Un programma, di proporzioni gigantesche, di ricerche spaziali, volto a scopi irraggiungibili. (…). Una forma moderna e progredita di schiavitù. (…). Intensificazione della contaminazione ambientale…>>. Ogni commento è superfluo. Queste sono solo pochissime citazioni di ciò che, nella sua burocratica crudezza, dice il Rapporto segreto da Iron Mountain.
D.: Quanto ritiene veritiera la possibilità che la CIA controlli Internet? E cosa significa "controllo delle masse"?
R.: Web Review, una rivista bisettimanale online (vedere il servizio speciale presso http://gnn.com/wr/) ha rivelato il 26 Settembre 1995 che <<l’NSI è stata acquistata a Maggio ’95 dalla Scientific Applications International Corporations (SAIC) di San Diego, CA>>. La rivista più avanti fa i nomi dei componenti del consiglio di amministrazione della SAIC. Tra questi figura <<l’ Ammiraglio Bobby Inman, ex capo della NSA (National Security Agency) e vice direttore della CIA>>.
<<Il DOMINT della NSA,-leggo dalla rivista-, ha la capacità di … condurre operazioni di controllo psicologico occulto… tiene sotto controllo tutti i Pc ed altri computer venduti negli USA… (…). La NSA dispone di attrezzature elettroniche esclusive che analizzano a distanza l’attività elettrica negli esseri umani;(…). La NSA registra e decodifica mappe del cervello individuali (relative a centinaia di migliaia di persone)… (…). Discorsi, suono a 3D ed audio subliminali possono essere inviati alla corteccia auditiva del cervello del soggetto… e immagini… alla corteccia visiva: l’RNM può alterare le percezioni, gli stati d’animo ed il controllo motorio…>>.
D.: Qual è il potere effettivo dei Mass Media?
R.: E’ stato dimostrato che suicidi, delitti e incidenti mortali di auto o aerei riportati in prima pagina e molto pubblicizzati fanno aumentare considerevolmente, dopo la loro pubblicazione, fatti analoghi. Questa relazione emerge anche da uno studio del sociologo prof. Riaz Hassan, dell’università di Flienders (Australia). Il ricercatore ha analizzato circa 20 mila casi di suicidio, avvenuti tra il 1981 e 1990. Il risultato è stato sorprendente: la media quotidiana sale di circa il 10 per cento nei due giorni successivi alla comparsa della notizia di suicidi sui principali quotidiani. E non c’è neppure da stupirsi troppo, altri lavori confermano tutto ciò. E’ risaputo, infatti, tra gli addetti ai lavori (pubblicitari, psicologi, sociali, ecc.), che il linguaggio evocativo ha un grande potere nello spingere a comportamenti nuovi. L’eventuale scetticismo di qualche sprovveduto lettore, sulla forza suggestiva di questa particolarissima strategia persuasiva, è messo a dura prova dalla formulazione, da parte del sociologo David Phillips, dell’ <<effetto Werther>>(1974,1979,1980). Il libro "I dolori del giovane Werther" di Goethe, in cui si narra il suicidio del giovane protagonista, dopo una delusione sentimentale, riscosse un grande successo e la sua divulgazione fu seguita da un’incredibile numero di suicidi in tutta l’Europa. David Phillips ha, pure, dimoctrato che l’<<effetto Werther>> funziona anche per i delitti, gli incidenti aerei e di altri veicoli. Vi è anche una relazione tra il numero di giorni in cui la notizia di un suicidio appare sui quotidiani e la diffusione dell’imitazione del gesto narrato. Ma c’è anche dell’altro da sottolineare. Le notizie truculenti che i mass media ogni giorno ci propinano determinano nelle persone uno stato di disagio continuo, di paura di tutto, di sfiducia totale nei confronti degli altri. Forse fa comodo a qualcuno tenere il paese in continua apprensione. E se tutto ciò costituisse un disegno elaborato da forze occulte di potere, che hanno interesse a creare scenari nuovi e apocalittici, per provocare certi cambiamenti a loro più graditi? Ci troveremmo, in questo caso, ad essere bersagli indifesi, nel mezzo di una sottile guerra psicologica: In questo caso si comprenderebbe meglio ciò che si vuole instaurare nella gente, scagliandole contro una massa di notizie efferate, devastanti e brutali: paura, disperazione, grande insicurezza e di conseguenza una sensazione di essere completamente indifesi che produce vulnerabilità. Col condizionamento si guida l’orientamento delle persone verso finalità programmate. Nella mente della gente si creano modi di essere e comportamenti differenti dai precedenti. Il processo è sottile e subdolo. Il condizionamento progressivo, una volta realizzato, può essere utilizzato in diversi modi, per assoggettare, annullare ogni reattività critica, incrinare la fiducia del cittadino nei confronti di ogni sicurezza acquisita, svuotandolo di coraggio e determinazione; bloccare o limitare l’imponderabilità di ciò che non è prevedibile nell’individuo e via di seguito, fino a modificarne la scala dei valori, riadattarla ad un diverso modo di concepire la realtà e la vita. Tutto ciò serve a creare emozioni o a inibirle, distrarle, orientarle, in conclusione, a controllare l’opinione pubblica. E così vengono adottate tecniche sempre più sofisticate ed efficaci, per insinuarsi nell’intimità della mente umana e manipolarla, dirigerne la volontà, le scelte, gli ideali personali e collettivi, fino a modificare il pensiero delle persone. Giova a questo punto ricordare quanto ebbe a dichiarare Kenneth Bouldin, professore dell’ università del Michigan: <<oggi si può perfettamente concepire un mondo dominato da una dittatura invisibile nel quale, tuttavia, siano state mantenute le forme esteriori del governo democratico>>.
D.: Esiste una ‘lobby satanica’ ai vertici del potere?
R.: Il giornalista Maurizio Blondet, nel corso di un’intervista (apparsa su "Teologica", settembre/ottobre 1996), mi disse: <<Certi personaggi praticano strani riti su un’isola vicino a Washington. Sono personaggi di alto livello, si riuniscono, in notti di luna piena, e celebrano dei riti molto particolari. Naturalmente nessuno vuole indagare su questo perché si tratta di gente molto potente. Sono cose che si sussurrano. Allo stesso modo in certi "entourage" politici di alto livello si dice, molto sottovoce, che vengano stuprati dei bambini. Il tutto avviene in un sottofondo rituale di magia nera. Non sono persone comuni che fanno queste cose, si tratta di gente che ricopre altissime cariche, funzionari del Pentagono, etc.>>. In Inghilterra spariscono, ogni anno, circa centomila giovani. Scotland Yard, a Londra, deve occuparsi ogni giorno della sparizione di 2500 teenagers. I più vengono rintracciati, di alcuni non se ne saprà più nulla. Negli Stati Uniti questi orrori sono ancora più frequenti. Gli investigatori, almeno per alcuni di questi casi, puntano il dito sul mondo variegato e misterioso delle sette sataniche. Questo è anche il pensiero di Fay Yager, dirigente il "Centro per la difesa dei bambini" (Children of the Underground). Il giornalista Giorgio Medail, nella trasmissione televisiva "Arcana", trasmessa su Canale 5 (1989) affermava che negli Stati Uniti, secondo fonti attendibili, ogni anno vengono uccisi nel corso di riti satanici 50.000 persone, per lo più giovanissimi. Ted Gunderson, ex direttore dell’ FBI di Los Angeles, che ha dedicato molti anni ad indagare sui legami tra le sparizioni dei bambini e i riti satanici, affermò, in una puntata della trasmissione "Arcana", che le vittime vengono torturate e poi uccise. Gunderson, tra l’altro ha fatto delle gravissime denunce. Egli afferma: <<Durante le mie indagini, ho scoperto che esistono organizzazioni che rapiscono bambini per poi utilizzarli per sacrifici umani durante feste sataniche. Questi fatti coinvolgono, ai più alti livelli politici, avvocati, giudici, gente di potere… Sì, questi gruppi satanici sono indubbiamente coinvolti nel traffico di droga, nella prostituzione minorile, nella pornografia e nella produzione di "snuff-films"… Ho raccolto testimonianze di bambino di otto, nove anni. Avevano disegnato cose orribili: gente, fuoco, un bambino nel fuoco, feticci satanici, bambini torturati. Come può un bambino immaginare cose simile se non le ha vissute?>>. Eppure si continua a fare poco o nulla. Giornali e televisione non denunciano il problema in tutta la sua reale gravità. Ne parlano poco e male di tanto in tanto. I pericoli per i giovanissimi, come si è visto, vengono da più fronti, non ultima è la constatazione che, sul nostro pianeta, aumentano sempre di più le sètte dedite al culto del diavolo. Lo stesso ex ministro Guidi aveva avvertito: <<Alle soglie del 2000 si sta addirittura registrando un aumento di riti ‘religiosi’, mi raccomando le virgolette, che prevedono anche il sacrificio umano di bambini>>.
D.: Quali sono le profezie che ritiene più attendibili e per quali ragioni?
R.: La profezia di Fatima è la più spaventosa e al tempo stesso la più attuale. Non credo sia possibile negare gli eventi, che accompagnarono le apparizioni e le relative profezie di Fatima, già avveratesi come: la morte vicina di Giacinta e Francesco, la fine imminente della prima guerra mondiale, lo scoppio del secondo conflitto mondiale ecc. in questo contesto è indiscutibile l’importanza che assume quella parte delle profezie, ancora non avveratesi, conosciuta come terzo segreto. Se non fu messinscena, il segreto di Fatima diventa per davvero una minaccia tremenda per tutta l’umanità. Vi è la certezza che la terza parte del - segreto - racchiuda una particolare gravità, confermata dalla tragica realtà che il mondo oggi sta vivendo.
Giovanni Paolo II, durante una sua visita in Germania, alla domanda sul perché non era stato ancora svelato il terzo segreto di Fatima, divenne pensieroso e rispose: <<Data la gravità del contenuto… i miei predecessori nell’ufficio di Pietro, hanno diplomaticamente preferito soprassedere alla pubblicazione>>.
D.: Le sue ricerche sul "Segreto di Fatima", perché questo continuo occultamento su questa profezia? Qual è la sua reale importanza? Mon. Balducci ne ha parlato pubblicamente in diverse trasmissioni televisive, il Cardinale Tonini preferisce ignorarlo come un buon numero di alte personalità del mondo ecclesiastico. Perché queste ‘due fazioni’ all’interno della Chiesa? Pensa che si stia attraversando un periodo di crisi? E cosa si potrebbe fare per risolverla?
R.: Fra tutte le profezie di fine millennio soltanto il terzo segreto di Fatima non è stato ancora rivelato. Cosa dice di tanto spaventoso la parte, non ancora divulgata ufficialmente, del messaggio di Fatima? Il terzo segreto di Fatima avrebbe dovuto essere svelato, per intero, nel 1960 ma la Chiesa tacque. Il 13 maggio del 1977 la Radio Vaticana trasmise un comunicato, che sembra confermare, come autentico, l’estratto pubblicato dal giornale di Stoccarda. Ecco quanto disse il comunicato: <<Né Giovanni XXIII, né Giovanni Paolo II hanno ritenuto opportuno svelare la terza parte del mistero di Fatima al mondo e quanto pubblicato sul giornale di Stoccarda - Neues Europa - il 15 ottobre 1963, non è stato né smentito né direttamente confermato. Quindi noi possiamo solo, con filiale obbedienza, rimetterci alla prudenza paterna del Santo Padre>>.
Vi è la certezza che la terza parte del – segreto - racchiude una particolare gravità, confermata dalla tragica realtà che il mondo oggi sta vivendo. Il Vaticano oltre ad omertà manifestò, indubbiamente, un atteggiamento alquanto contraddittorio e sospetto a proposito del mistero di Fatima. Incredibilmente, per milioni di fedeli, l’8 febbraio 1960 un semplice, quanto laconico e, per certi versi, sconcertante comunicato stampa della Santa Sede dichiarò che il terzo segreto non sarebbe stato svelato perché, <<Benché, la Chiesa riconosca le apparizioni di Fatima (quello che segue appresso è semplicemente assurdo, nda), non desidera assumersi la responsabilità di garantire la veridicità delle parole che i tre pastorelli hanno asserito che la Vergine ha loro rivolto>>. Il silenzio della Chiesa è ancora più inspiegabile dopo l’abrogazione, avvenuta il 15 novembre 1966 da parte di Paolo VI, degli art. 1399 e 2318 del Codice di Diritto Canonico che proibivano l’arbitraria pubblicazione di cose inerenti la fede, i miracoli, ecc., qualsiasi rivelazione, profezia od evento straordinario può essere ora divulgato. Perché allora il Vaticano continua a tacere? Sono inquietanti, a questo punto, le accusa lanciate dal cardinale Emanuel Milingo il 23 novembre 1996, durante un convegno internazionale che aveva come tema: "Fatima 2000: la pace mondiale e il Cuore Immacolato di Maria", alle gerarchie vaticane. Cosa disse di tanto grave il cardinale esorcista e perciò esperto in materia satanista? Semplicemente che la Curia romana sarebbe inquinata da forze sataniche, le quali porrebbero ostacoli alla divulgazione della profezia. Più esplicitamente, ci sarebbero tra gli alti prelati dei seguaci del demonio, attivamente impegnati a impedire che il messaggio della Vergine possa giungere a destinazione, cioè a conoscenza dell’umanità.
D.: La Sua opinione sui ‘segni dei tempi’: dalle lacrimazioni di immagini sacre, ai veggenti fino ad arrivare agli UFO. Si tratta di una volontà ‘Divina’ a prepararci ai tempi che verranno?
R.: E’ vero stiamo assistendo a un susseguirsi di eventi prodigiosi e, tra questi, Madonne che piangono sangue. Nei casi veri, le lacrime che piangono queste immagini sembrerebbero essere un ammonimento e , allo stesso tempo, un avvertimento rivolto ad un mondo che precipita sempre più in baratri senza luce. Finanche la Chiesa si torce in una crisi che la frantuma. Una parte del clero è corrotto e vive un’assenza di chiarezza del rapporto col divino e di distrazione dai problemi che attanagliano questa nostra società che ha sempre di più i contorni della pietà ma non ha la forza di realizzarla. Una Chiesa latitante nei confronti dell’Amore. Sono forse quelle lacrime di sangue, compassione di un’umanità lacerata e ferita a morte. Segni dei tempi di un mondo in disfacimento, brancolante nel buio, che ha smarrito l’essenza della verità. E’ a questo mondo malvagio che si rivolge Gesù quando, nell’ultima cena, dice: << non prego per il mondo>> (Giovanni 17,9). Molti ministri di Dio sono diventati essi stessi motivo di scandalo: <<Io so che dopo la mia partenza s’introdurranno tra voi lupi crudeli che non risparmieranno il gregge. Anzi, tra voi stessi sorgeranno uomini che facendo discorsi empi trascineranno i discepoli al loro seguito>> (Atti degli Apostoli 20,29-30). Prima ancora di Paolo, Gesù aveva profetizzato: <<Ci saranno tradimenti e odi intestini. Sorgeranno molti falsi profeti e sedurranno molti. A causa dell’iniquità crescente, si raffredderà la carità dei più. Ma chi avrà perseverato fino alla fine, lui sarà salvato>> (Matteo 24, 10-13).
Questi nostri tempi sono stracolmi di dissolutezze, ma pure, di apparizioni della Vergine (Lourdes, Medjugorje, Kibeho, Schio, Carpi, Cittadella di Padova, Oliveto Citra, Flaminiano, Belpasso, Crosia, ecc. ecc.). Le numerose apparizioni della Madonna in questi anni, avverano la visione di San Giovanni: <<Un gran segno apparve nel cielo: una donna rivestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle>> (Apocalisse 12, 1). E, a tal proposito, inquieta una profezia di Giordano Bruno, conservata negli Acta Sententiarum ac Testimoniarum del processo, a cui fu sottoposto dall’Inquisizione, prima di essere arso vivo il 17 febbraio del 1600, che dice: <<Quando i tempi saranno maturi, l’egoismo e il denaro regneranno sovrani… si vedranno santi e madonne dappertutto, miracoli e avvenimenti straordinari e ruote di fuoco nel cielo… Satana sarà presente sulla terra e ingannerà molti… Tenete a mente, che prima della fine, l’uomo viaggerà nel cosmo… E l’uomo si ricordi che molte ricche e superbe città, quando l’uomo si crederà padrone del cosmo, faranno la fine di Soma e Gomorra>>. Anche profezie extraterrestri delineano chiaramente verso cosa, il mondo, sta andando incontro: <<… gli esperimenti nucleari praticati dalla scienza distruttiva e disarmonizzante ha prodotto squilibri notevoli… cosa volete sperare? Il vostro mondo si difende e, se è necessario, vi distruggerà… Manca amore, manca giustizia, rettitudine spirituale e morale; difetta enormemente l’amore verso la natura, verso gli strumenti che sono l’alito, la linfa della vostra esistenza…>> (M. A. De Mauro e O. Valenti, I giganti del cielo: Eugenio Siragusa, N.E.D.I.). Occorre un brusco cambiamento di rotta altrimenti sarà impossibile salvarsi dalla catastrofe.
D.: Nel libro ‘Così parlò Padre Pio’ viene citato un colloquio del frate cappuccino con un suo figlio spirituale che gli domandava la sua opinione sulla possibilità che Dio avesse portato la vita anche in altri pianeti dell’universo. Padre Pio, nella sua maniera un po’ burbera, gli risponde che era più che normale che ci fossero altri pianeti abitati, visto che l’Amore di Dio non poteva certo limitarsi al nostro ‘piccolo pianeta’. Cosa pensa di ’quest’apertura’ alla vita nell’universo? Perché però esiste ancora una sorta di disinformazione a riguardo? La parola UFO o Extraterrestri provoca ancora diffidenza, perché, e se c’è, qual è la soluzione?
R.: Innanzi tutto voglio fare una sintetica esposizione di una aspetto del carattere di Padre Pio, la scontrosità. Egli più volte fu definito burbero, irascibile e scortese. A riguardo lo stesso frate di Pietrelcina così rispose a queste accuse: <<Da parecchi anni sono giudicato scontroso e irascibile. Quante lotte intime devo superare contro il nemico dell’orgoglio che a volte, fortemente, mi molesta. Quindi, per far perdere il buon concetto di me, mi tocca approfittare di certe circostanze propizie e così umiliarmi>>. Padre Pio era inoltre un grande lettore dell’animo umano, conosceva i segreti più nascosti della persona che aveva dinanzi. Non di rado egli stupiva con affermazioni inconsuete per un piccolo fraticello senza istruzione. Tra queste, la convinzione che altri mondi fossero abitati. Potremmo dire che questa sua ammissione costituiva, anche se non chiaramente espressa, una sua precisa convinzione dell’esistenza di una vita extraterrestre. Del resto, alla vera santità, non sfuggono mai le realtà imperscrutabili del disegno divino. E’ solo uno stupido orgoglio quello che porta a credere che solo il nostro piccolissimo pianetino sia il solo ad essere abitato. C’è anche da aggiungere, riguardo agli UFO, che non vengono segnalati solo in epoche moderne, ma sono stati osservati anche in epoche antichissime. L’ambiguo comportamento dei governi, in relazione all’esistenza dei dischi volanti, rientra in quella che è stata definita, da molti esperti e studiosi del problema, come <<La Congiura del silenzio>>. I motivi di tale congiura sono stati ampiamente riferiti su riviste specializzate.
D.: Pensa che la scienza riuscirà ad andare di pari passo con la spiritualità etica? Quali sono i pericoli maggiori se, invece, prosegue per la sua strada?
R.: Vi è, in certi santuari della scienza medica e non solo, un agire che, contraddicendo i dettami e il giuramento di Ippocrate, sacrifica vittime umane a teoremi di morte. Non vi siete accorti che alcuni aspetti di quella che chiamiamo scienza medica hanno un sottofondo di magia nera, compreso l’equivalente dei sacrifici umani rituali? Vangeli di tenebre che predicano la parola del marchese de Sade: << La specie umana deve essere epurata fin dalla culla: un individuo che sarà inutile alla società deve essere strappato dal suo seno; ecco i soli mezzi ragionevoli per limitare una popolazione la cui sovrabbondanza è il più dannoso degli eccessi>>. Eugenetica come sacrificio necessario. Julian Huxley, uno dei fondatori della Società Eugenetica Britannica, propugnatore, tra l’altro, della teoria che neri e handicappati sono da intendersi come esseri inferiori, affermerà: <<L’intelligenza di un nero è differente da quella di un bianco… (…) … negri e bianchi presentano differenze organiche inarmonizzabili>>. Nuovi razzismi che culminano in programmi di controllo che celano genocidi vari. Strategie del Nuovo Ordine Mondiale. Lungo questi percorsi si incontrano teorie strane, che evocano sinistre creazioni. Ritornano alla memoria inquietanti personaggi, come il Golem, a cui il rabbino Low donava la vita, e la tragica creatura di Frankenstein. Epoca, la nostra, di teologie di sterminio che predicano genocidi e stragi varie. Stermini preparati in ambienti militari o laboratori asettici, tra microscopi e provette. Un XX° secolo tutto da rileggere alla luce di laboratori di ricerca dove si gioca, disinvoltamente, con la vita e si studiano nuovi tipi di morte. In certi ambienti scientifici e militari top secret, si svolgono esperimenti, capaci di suscitare veri e propri flagelli. Oggi parliamo di virus e batteri mentre nel passato si diceva evocare un demonio Acush o i Diviahi caldei, che, si credeva, propagassero le febbri e altri morbi. Tragedie inaudite, scagliate su una povera e inerme umanità sofferente, La nostra in fondo è un’era di pericolosi angeli sterminatori o, se preferite, anticristi. Si attuano, altresì, nel mondo ricerche tenute segretissime, nel contesto di programmi messi a punto in ambienti insospettabili. Si combattono guerre invisibili per orientare, distrarre o suscitare emozioni, per arrivare al controllo dell’opinione pubblica. Guerre che usano l’azione psicologica per la <<modificazione della mente destinata a far passare da un concetto dell’uomo ad un altro concetto dell’uomo>> (Alan Pujol). Eresie del Nuovo Ordine Mondiale.
D.: Cosa si aspetta dal nuovo millennio? Paure e speranze.
R.: Il mondo è diventato una polveriera pronta ad esplodere da un momento all’altro. La scienza ha perso ogni sua certezza ed è caduta sotto il peso di venti secoli di storia e di molti errori. La civiltà dell’occidente vive una crisi profonda. E’ un mondo suicida che va, sempre di più, verso la sua rovina piuttosto che verso realizzazioni gloriose. Viviamo in un mondo edonista. Il filosofo russo Vladimir Soloviev (1853-1900) autore de i "Tre dialoghi" seguiti da un "Breve racconto dell’Anticristo", scriveva che l’essenza del falso Agnello sta <<nell’impostura religiosa, allorché il nome di Cristo sarà sfruttato da tutte le potenze umane che, nelle azioni e nello spirito sono estranee e direttamente ostili a Cristo>>. Secondo Soloviev questo falso edonismo <<spinge i popoli ad adorare la loro immagine in cambio della divinità suprema e universale>>. Una società la nostra senza pace, che, pur avendo la forma della pietà, è priva della forza per realizzarla. Una società attaccata esclusivamente al mondo dei valori relativi, come l’amore per la natura, il pacifismo ecc. che, se non vissuti nel mistero di Cristo, conducono inevitabilmente al culto fondato sull’adorazione di idoli. La nostra società vive drammi, da quello nucleare all’inquinamento ambientale, dalla caduta dell’illusione di una scienza, che si credeva onnipotente, alla perdita di ogni valore, fino al disgusto per la stessa vita, come ammoniscono le Sacre Scritture: <<Si sono fatti un’amica della morte…>> (Isaia XXVIII, 15). E’ necessario che l’uomo ritrovi al più presto la sua dimensione nel disegno della volontà divina. I nostri tempi sono bene descritti in un passaggio del Manavadharmasharastra (VII, 24) che ammonisce: <<tutte le classi (sociali) si corromperanno, tutte le barriere saranno rovesciate, L’universo non sarà che confusione…>>. E’ indispensabile recuperare la propria autenticità in un futuro imminente inteso come <<fides et foedus>> con l’universo e con sé stessi nella luce di Cristo che ci avverte quando la via sarà quella giusta: <<…dal fico, poi, imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, voi sapete che l’estate è vicina>> (Matteo 24, 32).
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quante cappellate
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Gandalf Sunday April 13, 2003 at 09:34 PM |
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ma quante cazzate non sono nemmeno riuscito a leggere tutto, dopo aver letto del caso di Emanuela Orlandi, il pornografo vaticano (lo avete visto?), massoneria deviata, stregoneria... ecc ecc... ma a vi piacciono tanto i complotti? non si può metter ogni volta in un calderone tutte le cose che vi fanno rode er culo e poi ritirarle fuori... n.b. almeno vi siete informati sul fatto che la cremzione non è mai stata vietata dalla Chiesa se non per accidensPS: sono un provocatore di destra -- dimenticatevi quello che ho scritto
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ORRORI DI UNA SCIENZA ASSERVITA AL MALE
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Joseph Ratzinger Sunday April 13, 2003 at 09:35 PM |
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Il nostro è un mondo senza amore e senza pietà dove non si rispettano né i vivi né i morti.
Vi sembra un’affermazione inverosimile?
Leggete allora che tipo di esperimenti compiono scienziati-stregoni nel segreto dei loro laboratori:
<<Poco prima della Seconda Guerra Mondiale, notizie su esperimenti orribili arrivarono da tutte le parti del mondo. Corpi di animali senza testa venivano tenuti in vita, e sole teste condannate a continuare a vivere. Ma le allusioni ed i frammenti di notizie non bastarono per allarmare il mondo. (...). Tramite cuori artificiali veniva pompato il sangue saturo di ossigeno nei cervelli. Si vedevano teste di animali fiutare odori, sentire sapori, muovere gli occhi e respirare, teste il cui cervello funzionava - e tutto senza tronco e senza cuore.
E nel solo tronco, sul quale era stato impiantato un sistema di tubi, il cuore continuava a battere perché il cervello, che avrebbe dovuto assicurare gli stimoli naturali, era stato sostituito da un motore. (...). Le notizie su macabre operazioni, sulla creazione di esseri con cervelli automatici, stimolati da una distanza di cento metri con impulsi elettrici, continuavano ad essere giudicate come nate dalla fantasia.
Ma oggi, quasi un secolo dopo i falliti esperimenti del francese Jean Laborde, queste storie assumono improvvisamente una forma concreta: il professore americano Robert White presenta al mondo un sensazionale esperimento... Con i suoi trapianti sensazionali di teste, egli ha iniziato una nuova epoca nel campo della chirurgia del cervello. Tutto è cominciato con un esperimento riuscito dove la testa di una scimmia, Reso, è stata trapiantata sul corpo di un’altra. >>
<<Questo neurochirurgo che lavora con un gruppo di esperti nel ‘Centro Studi sul Cervello’ dell’Università di Cleveland (Ohio), ha dato alla serie di cento esperimenti di questo genere il nome di ‘allenamento indispensabile per l’intervento sull’uomo’. Egli è convinto che quelle teste funzionino come tutte le altre e crede fermamente di non essere lontano dal suo traguardo: il trapianto di una testa..." >>(Jean Baptiste Delacour, Di ritorno dall’aldilà, Mondadori, Milano 1996, pagg. 201-203).
Nel 1971 il professor White pubblicava i suoi risultati. Ma siamo solo all’inizio di questi esperimenti da incubo. Jean Baptiste Delacour, dal quale sono stati riportati i fatti descritti, continua:
<<Molti di noi volteranno le spalle, inorriditi, riflettendo su queste descrizioni. Sono, però, successe delle cose più terrificanti. Belve umane, che trattavano la vita di un uomo come un pezzo di legno morto, mostri, per cui l’esperimento contava più di ogni sentimento umanitario, hanno realizzato sull’uomo ciò che era stato sperimentato con animali. Ora, dopo che sono successe queste cose orribili, non vogliamo approfondire i particolari del dove e del come; dobbiamo, invece, parlare dei risultati, di quello che teste umane hanno provato e descritto, teste umane che non avevano più corpo, a cui era stato rubato il corpo nell’esecuzione di qualche folle sentenza; teste, montate su un sistema di tubi nel quale scorreva una soluzione ideata con grande abilità, la cui circolazione veniva tenuta in moto tramite quei tubi>>.
La testimonianza che segue supera di gran lunga qualsiasi fantasia horror: <<Sapevo che tutto era finito. Mi ero detto che tutto sarebbe passato presto e poi... Ho sentito tutto quanto avete detto, come mi avete insultato fino all’ultimo momento. Ho visto tutto, quando dopo avete sollevato la mia testa. Ho sentito tutto finché in me c’era ancora una goccia del mio sangue. E poi, d’un tratto, ho cominciato a pensare di nuovo... perché in me scorreva dell’altro sangue. (...). Ora sono qua e ho la sensazione di esistere e, nello stesso tempo, di non esistere più. So che tutto è finito. Terribile... terribile... Sto soffrendo. Lasciatemi morire... Non ho più né corpo né braccia né gambe. Ma sento quello che dite, vi sento ridere, e soffro...>>.
<<Questo - spiega ancora Delacour - è un frammento di un rapporto che è stato scritto su un tale esperimento...>> (Ibid., pagg. 205-206).
Orrori di una scienza asservita al Male.
E oggi a che punto è la ricerca di queste belve umane? Ma soprattutto quanto vale un essere umano?
L’uomo vale molto poco in certe parti del nostro pianeta. Come diceva un misterioso interlocutore a Blondet: <<…i corpi umani diventano low cost stuff. Disposable commodities. In certe zone del mondo vale già pochissimo, la materia prima umana>>. Esperimenti non meno terrificanti vengono effettuati su ignari cittadini da certe Agenzie di Intelligence.
Un documento che ha dell’incredibile (pubblicato da "Nexus. New Times" ediz. Italiana, n.6, Luglio-Agosto 1996), elenca tutta una serie di fatti per una causa contro l’Agenzia di Sicurezza Nazionale statunitense, National Security Agency (NSA). L’originale del documento in questione, avverte la citata rivista, è depositato presso la Corte di Washington, DC, intentata da John St Clair contro la NSA, Ft George G. Mead, Maryland (Causa Civile 92-0449). Quanto detto dal documento-denuncia oltrepassa ogni possibile limite.
Viene affermato, in pratica, che nell’ambito del programma di controllo per la sicurezza nazionale: <<Il DOMINT della NSA, -riporto dalla citata rivista-, ha la capacità di… condurre operazioni di controllo psicologico occulto… tiene sotto controllo tutti i PC ed altri computer venduti negli USA… (…). La NSA dispone di attrezzature elettroniche esclusive che analizzano a distanza l’attività elettrica negli esseri umani; (…). La NSA registra e decodifica mappe del cervello individuali (relative a centinaia di migliaia di persone)… (…). Discorsi, suono a 3D ed audio subliminali possono essere inviati alla corteccia auditiva del cervello del soggetto… e immagini… alla corteccia visiva: l’RNM può alterare le percezioni, gli stati d’animo ed il controllo motorio…>>.
Sembrano cose da fantascienza e parrebbe incredibile che possano avvenire fatti del genere. "Nexus" pubblica una bibliografia relativa a lavori scientifici di non facile reperibilità, che provano che esistono testi molto interessanti in relazione a quanto il querelante asserisce. Ne riporto di seguito alcuni: "Brain Control", di Elliot S. Valenstein. (ESB; controllo degli individui). "Modern Bioelectricity" (Induzioni audio nel cervello con le onde EM; le coperture del DoD; EEG a distanza). "Neurophysiology", di Sudhansu Chokroverty, (Magnetofosfene; immagini dirette alla corteccia visiva). "The Mind of Man", di Nigel Calder (Ricerche sul cervello dell’Intelligence statunitense). "US News & World report", 2 gennaio 1984, (Stimolazione cerebrale con onde EM; alta tecnologia della comunità dell’Intelligence). Ecc.
Che i servizi di Intelligence statunitensi avessero effettuato esperimenti su un gran numero di ignari americani non è una novità. La stampa europea iniziò a parlarne il 24 gennaio del 1976. Tra i tanti misfatti di cui si incolpa, in particolare la CIA, vi è anche quello che accusa l’Agenzia di essere ricorsa all’intrusione, nel cervello di un imprecisato numero di persone, di impianti intracerebrali miniaturizzati per controllarne e dirigerne la mente. La cosa non sembra essere improbabile come potrebbe sembrare.
Gli studi della CIA si diressero anche sulla psico-elettronica. Questo tipo di esperimenti interessò particolarmente il neurofisiologo della Yale University Jose Delgado che affermò nel 1966 che: <<il movimento, le emozioni e il comportamento potevano essere controllati da forze di natura elettrica>> il che lo portò alla ripugnante osservazione che <<gli esseri umani possono essere controllati come i robot, premendo dei bottoni>>. Il successivo salto di qualità portò alle microonde e al loro uso per ottenere effetti più marcati di influenzamento della mente umana.
Che la CIA avesse effettuato esperimenti su un gran numero di ignari americani non è una novità. La stampa europea iniziò a parlarne il 24 gennaio del 1976. Quel giorno, scrive il giornalista Marcello Coppetti, sul n. 108 del Giornale dei Misteri: <<Un dispaccio dell’ANSA da New York (vedere ANSA N. 65/1 delle 10,46) informava che la signora Elizabeth Barret aveva accusato le autorità federali di averle ucciso il padre nel 1953 compiendo su di lui esperimenti segreti… Accusò anche lo Stato di New York perché, secondo la donna, l’Istituto psichiatrico, nel quale il padre si era ricoverato per riprendersi da uno stato depressivo, aveva sede a New York e aveva firmato un contratto segreto nel 1951 col Centro chimico dell’esercito, che ha sede nel Maryland>>.
Un numero incalcolabile di persone è stato usato come cavie da laboratorio, per una vasta gamma di esperimenti orribili, che includono anche armi batteriologiche. Sul n. 6 della rivista "XFACTOR", a tal proposito, si legge: <<Forse non si saprà mai quali e quanti test di guerra batteriologica conducano gli Stati Uniti, ma questa serie di incidenti indica il tipo di esperimenti effettuati: -1952. Nubi di gas innocui liberate su sei città statunitensi e canadesi. -1955. Epidemia di pertosse scatenata dalla CIA a Tampa Bay, in Florida. –1956. Zanzare portatrici di febbre gialla rilasciate in Georgia e Florida. –1965. Detenuti di Filadelfia sottoposti a diossina, componente chiave del defoliante Agente Arancio. –1968. La CIA versa sostanze chimiche nelle condotte dell’acqua di un edificio del governo a Washington per verificare la pericolosità di un avvelenamento dell’acqua potabile. –1980. Iniezioni di ormoni a profughi di sesso maschile di Haiti detenuti a Miami e Puerto Rico per provocare la ginecomastia. –1985. Epidemia di febbre di Dengue in Nicaragua dopo numerose missioni americane di ricognizione. –1987. Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ammette che in 127 centri sparsi nel Paese continuano gli esperimenti batteriologici>>. Secondo taluni l’AIDS sarebbe un prodotto della guerra batteriologica. L’esercito USA, nel 1969, ricevette un budget di 10 milioni di dollari, per ricercare un agente batteriologico nuovo, capace di distruggere il sistema immunitario.
Esperimenti come quelli riportati in questo articolo assieme ad altri di identica gravità, furono condotti, per oltre 40 anni, su una gran quantità di cittadini inermi e inconsapevoli, da parte dei servizi segreti americani e portano tutti al famigerato programma MK-ULTRA, che consisteva in una serie di tecniche occulte ed esperimenti illegali, condotti anche con vari tipi di droghe ed altro ancora e volti al controllo e manipolazione del cervello. Il famigerato progetto ebbe origine all’inizio degli anni ’50 e fu poi interrotto negli anni ’60 per il grosso scandalo scoppiato grazie alle rivelazioni pubblicate dalla stampa. L’inchiesta che venne aperta non concluse nulla. A capo della Commissione senatoriale incaricata di indagare vi era Nelson Rockefeller.
A questo punto è naturale chiedersi se il programma MK-ULTRA è stato definitivamente messo da parte. Ci informa Maurizio Blondet che <<…già dal 1961 il "33°" Robert H.Felix (medico psichiatra e fondatore del National Institute of Mental Healt, ndr) aveva radunato i principali ricercatori del MK ULTRA sotto l’ombrello di una nuova istituzione dal nome rispettabile: l’American College of Neuropsycopharmacology>> ("Complotti. I - Stati Uniti, Gran Bretagna, Il Minotauro, Milano 1995, pag. 27).
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Chiesa & pedofilia
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Joseph Ratzinger Sunday April 13, 2003 at 09:39 PM |
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Tredici alti prelati, otto diocesi, 15 milioni di fedeli. L'elenco delle accuse. Decine di casi impuniti 23 Aprile 2002 - Il Mattino di Padova di Andrea Visconti
NEW YORK. Dei tredici cardinali americani convocati in Vaticano dal Papa, otto sono arcivescovi di diocesi cui fanno capo complessivamente circa quindici milioni di cattolici. La diocesi più colpita dagli scandali di pedofilia è quella di Boston, a capo della quale è il cardinale Bernard Law. Qui qualche mese fa venne alla luce il caso di don John Geoghan, che fece esplodere in tutta America la realtà della pedofilia fra il clero. Il cardinale Law è responsabile di avere spostato Geoghan di parrocchia in parrocchia ignorando la scia di contatti sessuali con minori che questo prete lasciava ovunque andasse. Secondo caso, sempre a Boston, è quello di don Paul Shanley accusato di molestie, ma di casi del genere nella diocesi del cardinale Law ne sono emersi un'ottantina. Imbarazzo anche a Filadelfia dove gli abusi sessuali di preti risalgono agli anni Cinquanta e la diocesi ha identificato almeno trentasei preti coinvolti in circa cinquanta casi. Lo scandalo della pedofilia sta travolgendo anche l'arcivescovo di New York, Edward Egan, che alcuni anni fa era a capo della diocesi di Bridgeport, in Connecticut, dove è emerso un caso eclatante. Si scoprì che un prete abusava sessualmente di un ragazzino ma gli abusi proseguirono più di un anno dopo che i vertici della chiesa cattolica in Connecticut ne venissero a conoscenza. A Los Angeles il cardinale Roger Mahony stesso era accusato di sevizie sessuali. I fatti risalirebbero ad alcuni decenni fa quando il cardinale pare avesse costretto una minorata mentale ad avere rapporti intimi con lui. In generale in questa diocesi i casi accertati di abusi sono una dozzina. Situazione difficile anche a Detroit dove l'inchiesta sulla pedofilia ha stabilito che almeno diciotto preti hanno avuto relazioni sessuali con minori. Alcuni anni fa qui la chiesa cattolica pagò una forte somma ad un uomo che da ragazzino era stato molestato da un prete di Detroit. Ma il cardinale Adam Maida deve rispondere del fatto che il prete in questione ha continuato indisturbato la sua attività di ministro di culto fino al mese scorso. Forse l'unica diocesi americana dove i casi di pedofilia sono stati rari è quella di Baltimora. Il cardinale William Keeler, comunque, si è impegnato con il suo mezzo milione di fedeli «a proteggere tutti i cattolici da tali abusi».
Denunce e processi Il Corriere della Sera
Nelle chiese cattoliche americane il prete saluta sulla porta i parrocchiani che escono dopo la fine della messa domenicale. E' un piccolo rito sociale, ispirato dalla tradizione protestante, che si celebra alla fine di ogni funzione religiosa in decine di migliaia di parrocchie, dalla costa orientale alla costa occidentale. Il «padrone di casa» fa una carezza ai bambini, stringe la mano dei genitori, li ringrazia per la loro presenza e per la generosità delle loro offerte. Si rivedranno probabilmente, prima della domenica successiva, per uno dei tanti social events - una recita, una tombola, una vendita di beneficenza - che il prete organizza nei locali della parrocchia. Da qualche settimana questo rito sociale è diventato mesto e frettoloso. Le offerte sono diminuite, i fedeli escono dalla messa imbronciati e pochi parroci osano accarezzare un bambino. Di fronte ad alcune chiese vi sono picchetti di uomini e donne che chiedono «pulizia». La cattedrale della Santa Croce, nel vecchio quartiere irlandese di Boston, è presidiata da una catena di persone che si stringono silenziosamente la mano. Qui, negli scorsi giorni, monsignor Frederick J. Murphy ha scelto per la sua omelia domenicale il passo del Vangelo in cui Luca descrive la confusione e il turbamento dei discepoli di Cristo sulla strada di Emmaus. I fedeli hanno compreso l'allusione e si sono scambiati uno sguardo d'intesa. Tutto cominciò qualche mese fa con il processo di padre John J. Geoghan, un sacerdote di 66 anni, condannato a dieci anni di carcere in marzo per avere abusato di un bambino a Boston nel 1991. Ciò che maggiormente colpì la pubblica opinione in quella vicenda non fu tanto il reato contestato al sacerdote, quanto la scoperta che egli era stato oggetto di centotrenta denunce e lagnanze per fatti analoghi. Ma i suoi superiori gli avevano coperto le spalle spostandolo da una parrocchia all'altra e avevano messo a tacere i suoi accusatori con un indennizzo. Da quel momento la Chiesa cattolica americana è nella tempesta. Molti sacerdoti sono stati trasferiti o sospesi. Più di duecento persone hanno dichiarato di essere state molestate da un prete, spesso molto tempo fa, negli anni dell'infanzia o dell'adolescenza. Molte si sono rivolte a un avvocato e hanno costituito un'associazione, retoricamente chiamata «Survivors Network of Those Abused by Priests» (La rete dei sopravvissuti di coloro che sono stati abusati da preti). La diocesi di Boston, in particolare, ha già pagato 40 milioni di dollari, e la somma degli indennizzi potrebbe toccare i 100 milioni. La crisi ha tutti gli ingredienti dei grandi scandali americani: agita pruriginose questioni morali (pedofilia, omosessualità), si presta a grandi confessioni collettive, è eminentemente «mediatica», ha risvolti legali che suscitano le ambizioni dei procuratori distrettuali e l'ingordigia degli avvocati. Molte azioni giudiziarie si sono concentrate in California dove i tempi di prescrizione di un reato sono più lunghi di quanto non siano abitualmente negli altri Stati della federazione. Un procuratore californiano ha dichiarato che intende dare una risposta alla indignazione popolare e si è detto implicitamente disponibile, in tal modo, a ricevere nuove denunce. Alcune accuse, probabilmente, sono frutto di fantasie erotiche o vittimismi narcisistici. Una donna di Fresno in California ha dichiarato che il cardinale Roger M. Mahony, arcivescovo di Los Angeles, «potrebbe» averla molestata nel 1970 quando lei studiava in un liceo cattolico e lui aveva funzioni pastorali nella stessa zona. La storia che ha raccontato ai giornalisti sembra uscita da un novella di Boccaccio. Svenne durante una baruffa con i suoi compagni di classe e rimase priva di sensi per un certo periodo. Quando si svegliò vide accanto a sé padre Mahony e si accorse di avere perduto le mutandine. Per paura non disse nulla a nessuno, ma nelle scorse settimane, quando ha letto sui giornali e ha ascoltato alla televisione le confessioni di tante vittime, si è fatta forte. «Se questa gente ha il coraggio di parlare - ha detto alla stampa - cercherò di farlo anch'io». Il cardinale Mahony, dal canto suo, ha smentito e rimesso la questione nelle mani della polizia. Non è il primo episodio del genere. Leggo nel Washington Post che il cardinale Joseph Bernardin, arcivescovo di Chicago, fu accusato nel 1993 di molestie sessuali da un certo Steven Cook che ritirò l'accusa prima di morire di Aids due anni dopo. Non tutti gli accusati, però, hanno dato prova di altrettanta fermezza. Un vescovo della Florida si è dimesso qualche settimana fa e un parroco di Cleveland si è ucciso negli scorsi giorni con un colpo di pistola alla testa nel parcheggio di un supermercato. Si chiamava Dan A. Rooney, aveva 48 anni ed era stato accusato tre giorni prima di avere abusato di una ragazzina più di dieci anni fa. Ma i parrocchiani non credono alla sua colpevolezza e una grande folla è andata al suo funerale per rendergli un omaggio commosso. Sulle responsabilità di un altro prete, invece, la gente ha meno dubbi. Si chiama Paul R. Shanley e divenne sacerdote nel 1960 a Boston dove acquistò subito una certa notorietà per il suo impegno sociale come «prete di strada». Poco più di dieci anni dopo una fotografia lo ritrae con i capelli lunghi, i blue jeans e un giubbotto, alla guida di un trattore. E' nel Vermont, in uno degli Stati più settentrionali della Nuova Inghilterra, dove ha collaborato alla istituzione di una casa di riposo per giovani lavoratori. E' un prete moderno, forse spregiudicato, ma attivo e dinamico. Di lì a poco, tuttavia, secondo l'avvocato di una vittima, un sacerdote scrive all'arcivescovado per informare che padre Shanley ha l'abitudine di appartarsi con i ragazzini in una capanna. Non è tutto. Sembra che nel 1978 il «prete di strada» intervenga con un discorso a una conferenza promossa da un gruppo di spregiudicati pedofili, fautori di amori «greci» fra adulti e adolescenti. E sembra che qualche anno dopo, in California, divenga proprietario, con un altro prete, di un motel frequentato soprattutto da una clientela «gay». All'arcidiocesi di Boston, nel frattempo, continuano ad arrivare lamentele, denunce e minacce di azioni giudiziarie. Ma i suoi superiori, e soprattutto l'attuale arcivescovo, Bernard Law, lo proteggono. Sanno che ha «problemi psicologici», ma lo trasferiscono da un incarico all'altro e lo accompagnano, se necessario, con una lettera commendatizia e un certificato di «buona condotta». Sino al giorno in cui l'arcivescovo di New York, dove Shanley avrebbe dovuto assumere la direzione di un ostello giovanile, rifiuta bruscamente di accettare la sua designazione. Messo di fronte a vicende umane così diverse - il suicidio di Rooney e la spericolata carriera di Shanley - il popolo dei fedeli assiste smarrito alla crisi della sua Chiesa. Il pendolo dei suoi sentimenti continua a oscillare fra indignazione e commiserazione, fra la rabbiosa voglia di pulizia e il timore che un innocente finisca vittima di qualche tribunale popolare. Ho raccontato più diffusamente il caso di padre Shanley perché la storia della sua vita si intreccia con quella del suo protettore: Bernard Law, arcivescovo di Boston e, dalla prima metà degli anni Ottanta, cardinale di Santa Romana Chiesa. Le due personalità non potrebbero essere più radicalmente diverse. Il primo è cresciuto nel sacerdozio durante i tempestosi anni Sessanta e Settanta, fra hippies , senzatetto, drogati, e sembra deciso a sovvertire, forse con qualche motivazione ideale, le regole del vecchio catechismo. Law, invece, appartiene a quel gruppo di sacerdoti che sono stati scelti da Giovanni Paolo II, sin dall'inizio degli anni Ottanta, per gli incarichi di maggiore responsabilità della Chiesa americana. Mentre Shanley è un prete «trasgressivo», Law è un prelato conservatore. Mentre Shanley, a giudicare da certi suoi trascorsi, sembra pronto a sostenere i «diritti dei gay» e, forse, la fine del celibato ecclesiastico, Law ha censurato severamente l'omosessualità e tutte le iniziative degli scorsi anni per il matrimonio dei preti, il sacerdozio femminile o la legalizzazione dell'aborto. Perché dunque Law ha deciso di coprire Shanley e le malefatte di altri preti della sua diocesi? Forse l'arcivescovo di Boston apprezzava, al di sopra di ogni altra considerazione, il dinamismo del suo «prete di strada». Forse è cinicamente convinto che certi peccati, quando sono commessi dai membri di una grande Chiesa, siano meno importanti della sua opera mondana e delle sue strategie istituzionali. I panni sporchi, insomma, si lavano in famiglia. Ma Law, in tal modo, è diventato, agli occhi di molti cattolici americani, ancora più colpevole e responsabile dei molti preti «traviati» di cui la stampa si è occupata nelle scorse settimane. Il maggiore quotidiano della sua città (il Boston Globe ) e persino, a giudicare dai sondaggi, la maggioranza dei fedeli chiede insistentemente le sue dimissioni. Da quando la Santa Sede, dopo una lunga riluttanza, ha finalmente deciso di occuparsi della faccenda e ha invitato a Canossa i maggiori prelati americani, la crisi è entrata in una fase nuova. Verranno adottate nuove regole, verrà fatta pulizia e i fedeli verranno assicurati che ogni denuncia sarà trattata con la massima obiettività e trasparenza. Ma vi è un aspetto di cui Roma, quando sosteneva che il caso fosse esclusivamente americano, non aveva colto l'importanza. Nel corso del suo pontificato Giovanni Paolo II si è ripetutamente scontrato con certe tendenze riformatrici del cattolicesimo americano e le ha infine ridotte all'obbedienza. Ma gli scandali delle ultime settimane ridanno fiato ai riformatori e riaprono un nuovo fronte. Non basterà promettere maggiore trasparenza. Occorrerà prepararsi a nuove battaglie contro quei settori del clero e dei fedeli che non hanno mai approvato la politica conservatrice del vescovo di Roma soprattutto in materia di gay, aborto e celibato ecclesiastico. Un vecchio Papa, ormai alla fine del suo lungo sacerdozio, è improvvisamente costretto a rifare una battaglia che sperava di avere vinto. LA CONDANNA Padre John J. Geoghan, 66 anni, sacerdote dell'arcidiocesi di Boston, a marzo è stato condannato a dieci anni di reclusione per aver abusato di un bambino nel 1991 IL FENOMENO La Chiesa cattolica americana è nella tempesta: padre Geoghan è travolto da 130 denunce di molestie sessuali. Altre 200 persone in tutto il Paese dichiarano di avere subito abusi durante l'infanzia o l'adolescenza GLI INDENNIZZI La diocesi di Boston ha già pagato 40 milioni di dollari. Ma la somma finale dei risarcimenti potrebbe raggiungere i cento milioni
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L'otto per mille al vaticano
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guardia giurata Sunday April 13, 2003 at 09:41 PM |
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Il finanziamento alla Chiesa Cattolica, deciso con la revisione concordataria del 1984, con l'inghippo dell'otto per mille sottoscritto da Craxi per acquisire benemerenze presso il Vaticano, è, nella formulazione italiana, null'altro che una truffa in quanto la percentuale dei contribuenti che firmano l'otto per mille a favore della Chiesa cattolica è di circa il 45%, che poi in sede di liquidazione dell'importo calcolato diventa quasi il 90%. In altri paesi con forte presenza cattolica le cose sono regolate in modo più giusto e trasparente. In Germania ad esempio il credente versa volontariamente alla sua chiesa un 9 per cento dell'imposta sul reddito pagato, chi non vuole semplicemente non paga; in Spagna il contribuente può dichiarare che lo 0,5 per cento del gettito fiscale possa essere destinato alla Chiesa o allo Stato, in assenza di scelta la cifra è destinata ad altri fini. In Italia invece la Chiesa Cattolica, mai sazia di privilegi, è riuscita a mettere a punto e far approvare un meccanismo perverso che le consente di incamerare quasi totalmente il cosiddetto otto per mille dell'IRPEF, qualunque sia la scelta o la non scelta degli italiani. La relativa legge che consente la truffa può essere quindi considerata più rispondente a reciproci interessi politico-economici che a una precisa definizione della volontà dei cittadini. Il nuovo sistema di finanziamento dell'organizzazione ecclesiastica è oggi regolato dalla legge 222 del 20.05.1985, e recepisce gli accordi raggiunti il 15.11.1984 da Mons. Attilio Nicora e dal prof. Francesco Margiotta Broglio. Al secondo titolo del punto 3 del Protocollo Addizionale Beni ecclesiastici e sostentamento del clero", viene superato il precedente sistema della congrua sia nella forma dell'erogazione sia nella gestione dei fondi. L'articolo 21 infatti prevede la creazione di un "Istituto per il sostentamento del clero" alle dipendenze del vescovo di ogni diocesi, e di un "Istituto Centrale" alle dipendenze della CEI, dove far confluire l'enorme tributo dell'otto per mille e i versamenti fino a due milioni detraibili dalla denuncia dei redditi. L'articolo 46, che prevede appunto questa forma di erogazione, chiamata "obolo" perché elargisce un contributo personale, grava comunque sulle pubbliche finanze sotto forma di minori introiti di imposta. C'è da aggiungere che gli esperti finanziari pensavano che da queste libere offerte venisse la parte più rilevante del finanziamento della chiesa, ma così non è stato. Il loro gettito è stato di circa 45 miliardi l'anno, ed è attualmente in diminuzione. Questo smacco dimostra in maniera clamorosa che il nuovo finanziamento in nessun modo si può chiamare "Autofinanziamento". L'entità dell'otto per mille dell'IRPEF è attualmente di circa mille miliardi ma, per effetto dell'inflazione, è ovvio che il suo aumento farà sempre lievitare la percentuale da attribuire alla Chiesa Cattolica. Questo versamento effettuato da TUTTI i cittadini può essere suddiviso mediante una scelta espressa fra lo Stato, la Chiesa Cattolica e le altre piccole confessioni religiose che hanno accettato di partecipare alla spartizione (i Testimoni di Geova, i più pericolosi concorrenti del Vaticano, sono da dieci anni in attesa di essere inseriti, ma inutilmente). Ma il meccanismo perverso che favorisce la Chiesa Cattolica è la quota dell'otto per mille di quei cittadini che, intendendo sottrarsi a tale invito, non firmano nessuna preferenza e di quei cittadini che, riconoscendosi in un'etica laica, scelgono lo Stato Italiano e loro malgrado sono quasi totalmente aggiunti alla quota riservata alla Chiesa Cattolica, in virtù di uno stratagemma ideato per aggirare l'ostacolo dei non credenti e mantenere il più alto possibile l'introito per la Chiesa Cattolica. Lo stesso comma 3 si conclude così: ...in caso di scelta non espressa da parte dei contribuenti la destinazione si stabilisce in proporzione alle scelte espresse. Quale che sia, cioè, la percentuale delle scelte espresse, anche la quota su cui non è stata effettuata nessuna scelta viene distribuita alla Chiesa Cattolica o allo Stato, in percentuale alle scelte a loro favore. Solo fra loro, perché le altre confessioni dignitosamente non hanno accettato di partecipare a questa ulteriore spartizione. Un esempio concreto: se su 100 cittadini 90 non si esprimono (per disinteresse o per tacita delega allo Stato), e solo 8 firmano per la Chiesa Cattolica, l'80 per cento della quota IRPEF stabilita andrà alla Chiesa Cattolica. Ecco come in Italia una evidente minoranza può diventare la quasi totalità degli italiani che finanzieranno, loro malgrado, un'associazione religiosa. Anche le somme accumulate per la scelta a favore dello Stato sono convogliate ad opere assistenziali, in Italia quasi interamente in mano alla Chiesa Cattolica. In tal modo non viene assolutamente rispettata la volontà di chi, non scegliendo o scegliendo lo Stato, ha inteso sottrarsi all'obbligo di partecipare a questa specie di referendum che, fra l'altro, viola il diritto di riservatezza. Non solo viene limitata la libertà di scegliere o non scegliere, ma è evidente l'intrusione nel segreto delle coscienze. Questa situazione si aggrava ulteriormente da quando la legge consente ai lavoratori dipendenti di affidare al datore di lavoro la redazione della proprio denuncia dei redditi, per possibili rischi di rappresaglie sul posto di lavoro. Un'altra cosa non corretta è il sistema di conteggio delle scelte effettive dei contribuenti la cui percentuale non viene attribuita contando la reale destinazione della scelta espressa, ma con un sorteggio a campione che molti ritengono addirittura illegale. Quanto all'entità delle somme erogate alla CEI sulla base di tale forma di finanziamento, è previsto un complesso sistema di transizione che stabilisce anticipi e conguagli annuali e di triennio in triennio. Gli acconti versati dallo Stato alla CEI con il nuovo sistema dell'otto per mille sono di circa 700 miliardi l'anno, salvo poi conguagli e ulteriori anticipi che nel 1996 hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 1500 miliardi più 800 miliardi, sempre a conguaglio, che la magnanimità dei vescovi ha accettato fossero rateizzati. Dopo l'erogazione di quest'enorme cifra, che dalle disastrate casse della Repubblica Italiana è passata a rimpinzare quelle del Vaticano, il Card.Ruini ha avuto modo di dichiararsi soddisfatto e durante una recente assemblea della CEI ha indicato anche come saranno ripartiti i 1500 miliardi appena ricevuti: 565 miliardi per mantenere e assicurare gli stipendi ai 40.000 preti italiani; 10 miliardi per un fondo domestiche, vista la quasi scomparsa delle perpetue; 390 miliardi alle diocesi per l'edilizia, per i monasteri di clausura, per le facoltà di teologia e altri enti del genere; 190 miliardi al restauro dei beni culturali ecclesiastici e a iniziative nel campo delle catechesi; 10 miliardi a un fondo per la cultura; 30 miliardi per case canoniche delle parrocchie del sud; 280 miliardi alle spese di carità, ma di questi 140 saranno dirottati per opere (?) nel terzo mondo. Un esempio di opere nel terzo mondo sono anche i 40.000 dollari donati dal Vaticano alla Croazia durante la guerra con la Bosnia. Come è a tutti evidente solo una minima parte dell'otto per mille va in opere di carità, che oltretutto non sono verificabili da nessuno, come conferma l'art.44 del titolo 2 sempre del Protocollo Addizionale: si stabilisce che la CEI trasmetta annualmente all'Autorità Statale un rendiconto relativo all'effettiva utilizzazione delle somme ricevute a vario titolo direttamente dai cittadini o dallo Stato". Su tali rendiconti, però, non sono previsti né controlli né verifiche. Prima lo Stato stipendiava direttamente i preti, ora, con la nuova intesa, il finanziamento va direttamente ai vescovi, aumentando notevolmente l'autorità nei loro confronti. Di diversa natura sono i contributi che vanno a sostenere opere e associazioni cattoliche nel contesto del finanziamento di attività sociali, assistenziali, scolastiche, editoriali di vario genere: sono finanziamenti in gran parte assicurati dalle Regioni, dai Comuni e ancora dallo Stato. La verità è che tra una cosa e l'altra lo Stato Italiano sta concentrando un'enorme quantità di denaro nelle casse di uno stato straniero non democratico e non controllabile. C'è da osservare infine che nella pubblicità svolta attraverso radio, televisioni pubbliche e private, giornali, opuscoli e perfino le comunicazioni bancarie ai clienti e con l'aiuto massiccio delle aziende a partecipazione statale come la SIP prima, la Telecom adesso, la CEI afferma di non ricevere più contributi diretti dallo Stato, in seguito ad una scelta di libertà e di povertà evangelica. Niente di più falso. La legge parla esplicitamente di somme ricevute "direttamente" dallo Stato, come del resto i fatti confermano. Il regime di privilegio si evidenzia anche perché a fare propaganda è sostanzialmente solo la gerarchia cattolica, lo Stato non entra praticamente in competizione e le altre confessioni non hanno la forza per garantirsi una vera campagna di spot. La Chiesa con i suoi enormi patrimoni ha da tempo capito che la forza del cristianesimo sta nel potere che si mantiene con il possesso e il continuo accumulo di ricchezze, catturando e azzannando i beni della terra. Attilio Nicora detto "Monsignor otto per mille" e ora vescovo di Verona è un esempio attuale della febbrile penetrazione della Chiesa nel mondo della finanza. A lui, per aver ideato la truffa dell'otto per mille, il Vaticano sta riservando una luminosa carriera (prossimo arcivescovo di Milano?); intanto a Verona, attraverso l'opera sua, è sorto un grosso Pool di Banche cattoliche, una sorta di IOR, che per importanza è il terzo polo in Italia. Il Pool unisce infatti la Cariverona, l'Unicredito a cui fanno capo la Cassamarca di Treviso, la Cassa di Risparmio di Trieste, la Cassa di Risparmio di Gorizia, quella di Udine e Pordenone, la Banca di Trento e Bolzano (già della Curia Trentina). E' in patto con l'Ambro-Veneto e con la Cassa di Risparmio di Torino e Genova, ed ha comprato quote della Popolare di Verona (la Popolare con quei soldi ha pagato il Banco dei Santi che ora fa parte della Popolare, il cui presidente Zanotto, come i suoi dirigenti, è sempre dell'Opus Dei). Alla Chiesa adesso non interessano più i partiti di riferimento: il gregge è ormai politicamente disperso. Alla Santa Chiesa interessano ora più che altro le BANCHE. Il grande polo bancario padano dovrebbe essere di 43 mila miliardi di raccolta, 26 mila miliardi di impieghi, 7 mila miliardi di patrimonio con 800 sportelli. Tutto sotto l'egida della Chiesa Cattolica e la protezione dello Spirito Santo. E' sotto gli occhi di tutti l'immagine di un cristianesimo aziendale, di possesso e di rapina, visto che i loro immensi patrimoni immobiliari e le loro ricchezze in genere non pagano una lira di tasse. La degenerazione capitalista tanto denunciata da Wojtyla è solo ipocrisia.
Mario Patuzzo
-U.A.A.R-Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti - clicca qui per visitare il sito.
Tratto da Kontrocultura http://www.kontrocultura.org/
www.uaar.it/
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Escrivà (fondatore dell'Opus Dei) un santo che tanto santo non era
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tratto da Avvenimenti nr.34 settembre 2002 Sunday April 13, 2003 at 09:42 PM |
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Di Adriana Zarri Si sta avvicinando la data in cui il beato Escrivà de Balaguer (il discusso fondatore della più discussa Opus Dei) verrà proclamato santo. Di questo papa è stato detto che soffre di una incontinenza canonizzatrice: definizione invero impertinente ma ben giustificata. In effetti il numero dei beati e di santi proclamati da papa Wojtyla supera il numero delle canonizzazioni decretate da tutti i suoi predecessori messi insieme: un fatto anomalo, nella storia della chiesa, e non certo positivo, anche perché la quantità è spesso a discapito della qualità. E infatti parecchi sono i santi contestati: dal discusso Pio IX al discutibile Pio XII la cui canonizzazione avverrà tra non molto. Ma nessuno sarà contestato come Escrivà de Balaguer: un personaggio davvero indecente. Eppure esso ha i suoi estimatori, alcuni illustri e addirittura papabili. Ho sott'occhio un articolo dell'ex vescovo di Genova, attualmente pastore di Milano, Tettamanzi nel quale si legge un elogio del Balaguer, in base a numerosi passi dei suoi scritti. Si sa che, estrapolando i brani del loro contesto originale, si può fare di un malfattore un santo e di un santo un malfattore. Certo il vescovo di Milano non compie distorsioni tanto grossolane e diamo anzi per scontata la sua perfetta buona fede. Ciò nonostante la sua simpatia per l'Opus Dei e per il suo fondatore ci preoccupa non poco, anche alla luce della previsione che lo vorrebbe, domani, papa. Ci è davvero bastato il sostegno dato da Giovanni Paolo II all'Opus Dei, e non vorremmo che avesse un seguito. L'episcopato dell'America Latina è ormai in braccio all'Opus: aderenti, fiancheggiatori, simpatizzanti. Vogliamo davvero proseguire su questa strada? Ma forse, al di là degli interrogativi e degli allarmi, dobbiamo dar conto della nostra contrarietà. La bibliografia dell'Opus Dei è vastissima tra libri a sostegno: non molti e, in genere scritti da membri dell'Opus, e libri critici: moltissimi. Non potendo spaziare tra tanta produzione scegliamo, tra le opere critiche, una delle più significative: una storia umana altamente drammatica, scritta da una donna che ha vissuto, per quasi vent'anni, nell'Opus Dei condividendone i fanatismi e che poi -aperti gli occhi e prese le distanze- è stata perseguita, imprigionata e cacciata. Si tratta del libro Oltre la soglia di Maria del Carmen Tapia alla quale lasciamo senz'altro la parola. "La casa di Roma è una sorta di fortezza medievale (...) a cominciare dalla porta principale che è blindata e non ha serratura esterna, aprendosi unicamente dall'interno. Per aprirla bisogna dare cinque mandate e la chiave (...) deve essere annessa alla cintola della persona incaricata della portineria. Chi vuole uscire deve suonare un campanello posto accanto alla porta e attendere che la portinaia venga ad aprirgli. Quando qualcuno suona per entrare (...) ad aprire vanno due persone (...). L'accompagnatrice rimane indietro di un passo e la portinaia apre (...). Quello che voglio sottolineare è che nessuno, assolutamente nessuno, a Roma, può aprire direttamente una porta e uscire sulla strada. In una sede così blindata non possono mancare i microfoni; e infatti «Monsignor Escrivà aveva fatto piazzare microfoni in diversi punti della casa, tutti collegati con la sua stanza». Come se non bastasse, nelle case dell'Opus Dei esistono armadi con documenti segretissimi. In questi armadi si prescrive di tenere una bottiglia di benzina, per poter tempestivamente bruciare quelle carte, in caso di emergenza. (...) Altre faccende misteriose: il trasporto di denaro, dentro borse rigorosamente chiuse che nessuno doveva assolutamente aprire. Così pure desta stupore la presenza di pistole. (...) «Le scenate del Padre (così veniva chiamato Escrivà) erano famose. Se un uovo fritto non era come piaceva a lui, o se la tovaglia dell'altare non distava dal pavimento per il numero esatto di centimetri da lui stabilito, la direttrice della casa riceveva una solenne sfuriata». Tutto questo può apparire poco più che folclore, benché getti una luce sinistra sulla figura dell'Escrivà e della sua fondazione. Ma ora veniamo alla parte più drammatica della storia. A quando, consumatosi ormai il distacco della Tapia dalle posizioni dell'Opus, essa viene rinchiusa in una stanza senza possibilità di contatti con l'esterno. «Durante il giorno una direttrice rimaneva sempre in camera con me, e un'altra stava di sentinella in corridoio, accompagnandomi in bagno e aspettandomi fuori». E cominciano gli interrogatori. Mercedes e Marlies continuano a interrogarmi diverse ore al giorno e le domande si susseguivano per ore, sempre eguali (...). «Quando tornavo in camera dagli interrogatori mi accorgevo che l'avevano perquisita. Il telefono era sorvegliato in permanenza da un membro del consiglio locale. Non mi fecero fare le pulizie né scendere in sala da pranzo. Mi portavano i pasti in camera (...). Ero talmente terrorizzata che mi venne un tremito continuo. Avevo paura che mi chiudessero in manicomio, come avevano fatto con altre persone. Nel mio panico mi ricordai che il marito di una mia amica (...) si trovava a Roma. per un caso fortuito avevo annotato il suo numero di telefono nel messale. Raccomandandomi l'anima a Dio, riuscii a raggiungere il telefono perché in quel momento colei che lo sorvegliava era stata chiamata altrove. Telefonai dicendo soltanto: (...) "Vieni a trovarmi. Insisti anche se non vogliono. E' grave" e riattaccai». L'amico riesce finalmente a liberarla e la povera ragazza si appresta a lasciare la sua prigione, la casa, l'Opus Dei: «mi dissero di recarmi nella sala delle riunioni (...) Monsignor Escrivà cominciò a camminare su e giù agitato, rosso, furioso, dicendomi: "non parlare con nessuno né dell'Opus Dei né di Roma (...) perché se vengo a sapere che parli male dell'Opus, io Josè Maria Escrivà de Balaguer, che ho in mano la stampa mondiale, ti disonoro pubblicamente". E guardandomi negli occhi con una furia spaventosa, agitando le braccia, come se volesse picchiarmi, urlò: "(...) puttana porca!"». Questo il congedo di un "santo"! Un "santo" collerico e ambizioso, che aveva comprato un titolo nobiliare dal governo amico del dittatore Franco: governo in cui alcuni membri dell'Opus Dei ricoprirono cariche di ministri e ovunque dell'Opus sempre sostenne e sostiene i regimi di destra contro gli interessi del popolo e dei poveri. (...)
tratto da Avvenimenti nr.34 settembre 2002
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OPUS DEI. Il prete del mistero sale in paradiso
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di Attilio Giordano tratto da Venerdì 4 0ttob Sunday April 13, 2003 at 09:42 PM |
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Dopodomani il papa santificherà Escrivá de Balaguer, il sacerdote che ha fondato l'organizzazione più segreta (e più discussa) della Chiesa. Ma che cos'è? E quali sono le regole? Abbiamo provato a indagare
ROMA. Dopodomani la Chiesa cattolica avrà un nuovo santo: Josemaria Escrivá de Balaguer, fondatore dell'Opus Dei, morto nel 1975 e beatificato dieci anni fa. E’ l'ultimo segnale di un rapporto strettissimo tra l'istituto e Giovanni Paolo II, lo stesso papa che, dopo anni di diffidenza vaticana, concesse all'Opus Dei, nel 1982, lo status di «prelatura personale»: un'organizzazione che non risponde alla gerarchia, ma solo al papa in persona. L'istituzione, quanto poche altre, è da sempre circondata da un velo di mistero e da sentimenti fortissimi: dall'adesione assoluta dei suoi 80 mila fedeli, all'odio assoluto dei moltissimi detrattori. Come per ogni organizzazione religiosa, è importante capirne il Dna. Nasce in Spagna, a Madrid, il 2 ottobre 1928. Balaguer (nato a Barbastrio, 9 gennaio 1902), rispetto agli altri giovani cattolici, ha studiato in una università statale, che allora corrispondeva ad un privilegio, e conosce il mondo. Qui, in un clima di cattolicesimo perseguitato, si forma l'idea che solo un'organizzazione vasta, rigida e specializzata potrà opporsi al crescente ateismo e alle sue violenze (che allora, spesso, erano reali e terribili). Dunque: un rigidissimo anti‑comunismo che diventa presto anti‑modernismo totale. I movimenti non sono partiti né filosofie: faticano a rinnovarsi, e ogni adeguamento appare tradimento. Così i più feroci critici dell'Opus Dei, in questi anni, sono coloro che ne sono usciti: come Maria Del Carmen Tapia, ex adepta, che con il suo “Oltre la soglia” (1996, Baldini & Castoldi, pp. 380, 16,53 €) getta una luce sinistra sull'istituzione: manipolazione, segretezza parossistica, affari illegali, plagio, violenze. Non è la sola: Balaguer, per strada, perde alcune delle sue colonne portanti, uomini che avevano creato l'opera, come il teologo Raimundo Panikkar, suo delfino, divenuto poi fautore dell'incontro tra diverse religioni e della lettura intertestuale. L'Opus Dei ha una «quida», il Prelato, e una gerarchia di adederenti. Che sono sacerdoti solo per una piccolissima parte (circa 1500), e laici per il resto. Laici che si dividono in «numerari», poche migliaia che fanno voto di castità, ed abitano, normalmente, in case comuni devolvendo all'Opus Dei tutto ciò che guadagnano; «soprannumerari», che possono sposarsi e vivere in famiglia; e infine «cooperatori», che collaborano professionalmente e possono, addirittura, essere non cattolici. Nelle case, di solito piccole, sparse nel mondo (in Italia l'Opus Dei ha circa 4 mila aderenti), può accadere che un laico sia gerarchicamente superiore ad un sacerdote. Conta lo spirito. L'Opus Dei si trasferisce a Roma negli Anni Quaranta e cresce organizzandosi. Secondo dati fatti filtrare dall'Opus stesso, la prelatura avrebbe «influenza» in 179 università, 630 quotidiani e riviste, 52 catene televisive. Con ciò surclassando il potere dei Gesuiti che, infatti, sono tra i più ostili all'istituto. La svolta dei potere dell'Opus Dei è proprio nell'avvento del nuovo papa. Si dice che Giovanni XXIII dell'Opus Dei avesse timore e che Paolo VI li avversasse apertamente. Certo, Montini non riceveva neppure Escrivá de Balaguer. C'era un buon motivo. Proprio durante il suo pontificato, il papa aveva espresso l'intenzione di fondare un partito cristiano in Spagna. L'Opus Dei, in odore di grande vicinanza al regime di Franco (alcuni ministri del regime venivano dall'opera), fu incaricato di attuare il proposito. Ma da Escrivá venne un gran rifiuto. Disobbedire al papa era grave in sé, ma ancor di più per chi era accusato di voler formare una chiesa parallela. Dopo la morte di Paolo VI, si racconta, l'Opus Dei cerca di influire sul successore. Alla morte, improvvisa e misteriosa, di Luciani (comunque gradito all'Opus Dei), inizia uno scontro di potere che si dipanerà per tutto il pontificato di Wojtyla. Vedendo un papa mediatore tra più fazioni, ma con il cuore vicino all'Opus Dei. Il paolino Paolo Rocca fa una ricerca, lunga e osteggiatissima, sull'Opus Dei. E conferma: ci sono norme palesi e norme occulte. La segretezza, sempre negata a parole, è fondamentale. Due regole lo ímporrebbero, anche nei confronti dei vescovi (ancora: ribelli alla gerarchia). E poi ci sono i «cooperatori», che sarebbero sponsor ricercati tra uomini d'affari, avvocati, medici, notai, docenti universitari, giornalisti. Pochi fanno outing, cioè si rivelano espressamente: lo fa, per esempio, il celebre chirurgo Raffaello Cortesini, allora «numerario» (oggi sposato), che all'Europeo rivela la sua vita povera e austera, difende le pratiche di mortificazione, gli orari monacali, e i suoi lauti guadagni devoluti all'opera. Lo fa il giornalista Rai Claudio Angelini. Di moltissimi «si dice» (e nessuno smentisce): da Ettore Bernabei, ex direttore generale Rai, a Ombretta Fumagalli Carulli, da Marcello Dell'Utri a Roberto Mezzaroma, il costruttore. Non mancano i simpatizzanti, da Andreotti a Cossiga (che non si perde una cerimonia, come il presidente di Bankitalia, Fazio). Dopo lo scandalo P2 e la legge contro le associazioni segrete, la questione Opus Dei arriva in Parlamento (interpellanza di Franco Bassanini e Stefano Rodotà, febbraio 1986), ma l'allora ministro dell'Interno Scalfaro replica secco, sollevando il fastidio dell'aula con lunghe citazioni in latino: che i nomi di chi aderisce all'Opus Dei non siano pubblici non configura la segretezza. Amen. E poi, è davvero potente l’Opus Dei? Per i primi dieci anni di pontificato di Wojtyla non c'è dubbio, l'influenza è evidente. Viene dall'Opus il portavoce Navarro Vals, ed è in stile Opus «il papa viaggiatore», esternatore, anticomunista come solo un polacco (o un vecchio spagnolo cattolico) può esserlo. L'Opus Dei accetta, a differenza di altri, di fare il «lavoro sporco» in Sudamerica. Si tratta di smantellare la teologia della liberazione e tornare all'antico. Ciò avviene senza mediazioni. La Chiesa deve gestire la vergogna degli appoggi vaticani ai dittatori sanguinari in Cile e Argentina, di un nunzio (Pio Laghi) che giocava a tennis con il capo dei torturatori di Pinochet, il comandante della Marina ammiraglio Massera (lo racconta Italo Moretti nel suo In Sudamerica, Sperling&Kupfer, 2000, pp. 256, 12,39 €), dell'amicizia tra il cardinal Sodano e lo stesso Pinochet. Eppure sembra preoccuparsi di più dei preti del popolo. Vengono sostituiti, quasi tutti, con uomini dell'Opus Dei. Il più clamoroso è Femando Sáenz Lacalle, che diventa arcivescovo di San Salvador. dopo il martire Oscar Romero e il salesiano Arturo Rivera. La beatificazione di Balaguer, nel '92, riapre le polemiche. Molta gerarchia si rivolta. Ex dell'Opus tirano fuori tutto il male possibile. Balaguer si comprò un titolo nobiliare. E’ un atto da santi? Balaguer era franchista e antisemita. Nel suo libro, Il Cammino, si trova l’immagine di un uomo deciso, autoritario. Newsweek parla dì processo di beatificazione manipolato. L'opera, certo, si occupa anche di cose molto terrene: attacca i giudici di Palermo che incriminano Andreotti. Attacca l'Ue che se la prende con Haider. Si sostiene che nella sede centrale di via Bruno Buozzi, a Roma, passino tutte le informazioni e arrivino tutti i documenti possibili. Anche un agente della Cia, arrestato, confessa di essere dell'Opus Dei. Infine, ed è storia recente, si accusa la prelatura di prefigurare l'elezione del nuovo papa. Il candidato? Sarebbe l'attuale, nuovo, arcivescovo di Milano, Dionigi Tettamanzi. Ha insegnato, a Roma, all'università dell'Opus Dei. E’ conservatore, soprattutto su famiglia e genetica. Un suo libro del '99 ha la prefazione di Antonio Fazio. E sulla Stampa di Torino ha incensato Escrivá. Il santo è stato ottenuto, e finirà sugli altari per la devota soddisfazione di uno stuolo di fedeli grati e invaghiti. Dice un teologo: «Lo sa quanti sono i cardinali controllati dai Focolarini? Trecentocinquanta. E perché si parla poco dei Focolarini e tanto dell'Opus Dei?». Potere del mistero.
Attilio Giordano
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delitto e castigo
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Gandalf Sunday April 13, 2003 at 09:48 PM |
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Embè? è giusto che chi ha sbagliato paghi, tra l'altro di tanti delitti la pedofilia è sicuramente uno dei peggiori, ma non vedo cosa entri in tutto questo, emanuela orlandi, la stregoneria, le guardie svizzere ecc... i processi in america sono finiti e sono stati riconosciuti colpevoli un numero discreto di sacerdoti cattolici. discreto in relazione al lavoro che fanno, esiguo se confrontato con le percentuali di pedofili riscontrate in altre categorie a rischio (come per esempio maestri elementari, assistenti sociali, infermieri ecc...) le statistiche di qualche mese fa, affermano che la percentuale di pedofili tra i maestri delle elementari in America è molto superiore ecc. cmq che ha sbagliato è giusto che paghi e per di più severamente perchè i pedofili non la devono passare liscia.PS: sono un provocatore di destra -- dimenticatevi quello che ho scritto
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L'otto per mille al vaticano
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Gandalf chierichetto cattolico di DN Sunday April 13, 2003 at 09:48 PM |
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Opus Dei/La nomenklatura in Italia Visto nel sito http://www.informationguerrilla.org
A cura del sito http://www.lavocedellacampania.it
In margine a fasti & polemiche per la consacrazione di Escrivà, la Voce porta alla luce gli scenari di un'Italia parallela, con gli opusdeisti nazionali che da tempo estendono la loro presenza dalle sfere vaticane a quelle delle massime istituzioni nel Paese. Ricostruiamo per la prima volta l'attuale organigramma di vertice, pubblicando anche nomi e cognomi di frequentatori, simpatizzanti, ex alunni eccellenti, assidui convegnisti & dintorni. A cominciare da insospettabili vip di casa Ulivo. DI RITA PENNAROLA .
Prove generali di franchismo in Italia. A lanciare l'allarme giusto due anni fa era stata Filorosso, associazione antirazzista veronese collegata col gruppo nazionale di Peacelink. Una grande manifestazione contro l'integralismo cattolico alla base di violenze e razzismo: era questa la proposta di Filorosso, che denunciava apertamente la presenza di un "laboratorio avanzato delle destre", per mettere a punto le strategie del "nuovo blocco di consenso che va dalla Lega a Forza Italia, da Alleanza Nazionale a Forza Nuova fino agli integralisti cattolici". "Vogliamo dire con fermezza che oggi nella nostra città - aggiungevano i pacifisti - il fascismo è cosa reale e che a questa educazione al razzismo non sono estranee neppure le alte gerarchie ecclesiastiche, legate ai potentati dell'Opus Dei, che a Verona controlla la maggior parte dell'economia". Un modello "esportabile in breve tempo anche al di fuori del nostro territorio". A maggio 2001 quello stesso blocco di potere avrebbe trionfato alle politiche in Italia. A ottobre 2002 il fondatore dell'Opus Dei Josemaria Escrivà de Balaguer, amico e consigliere del dittatore fascista Francisco Franco, viene proclamato santo. Quanto ha contato e quanto conta oggi la corazzata religiosa di origine spagnola negli assetti di potere del Paese? Ma, soprattutto, fino a che punto arriva la sua trasversalità? Fanno ancora rumore, ad esempio, gli strali lanciati su Massimo D'Alema nelle scorse settimane per la sua partecipazione ufficiale alla santificazione di Escrivà in piazza San Pietro. Una presenza duramente stigmatizzata da Gianni Vattimo e Paolo Flores d'Arcais, e ancor più dallo scrittore Antonio Tabucchi, il quale ricorda in un articolo sul Paìs che proprio quest'anno nelle Asturie sono ricominciate le ricerche delle fosse comuni in cui giacciono i resti di oltre trentamila dissidenti franchisti. E che D'Alema "non poteva non sapere". Quella del lider maximo, comunque, è stata una partecipazione tutt'altro che occasionale. L'8 gennaio di quest'anno, infatti, ai festeggiamenti per il centenario dalla nascita del neosanto erano in prima fila pezzi da novanta dell'opposizione come Francesco Rutelli e Cesare Salvi. Con loro, il presidente Rai Antonio Baldassarre, l'opusdeista 'confesso' Alberto Michelini, e poi Rocco Buttiglione, Giulio Andreotti, Alfredo Mantovano e il leader della Cisl Savino Pezzotta, tutti habitué di analoghi appuntamenti. Niente di nuovo sotto il sole, comunque, per la famiglia Rutelli, dal momento che il 21 novembre del 2000 - in pieno clima preelettorale - Barbara Palombelli aveva tenuto banco all'Università Santa Croce dell'Opus Dei, nella capitale, per la presentazione del libro di Marta Brancatisano Il Vangelo spiegato a mio figlio. Nessun problema, visto che lo stesso leader della Margherita aveva partecipato all' inaugurazione in pompa magna di un colosso universitario dell'Opus alle porte di Roma nel giugno dello stesso anno, quando era ancora sindaco della capitale. MAI DIRE RUI Fondata nel 1928 a Madrid da monsignor Escrivà ed assurta a prelatura personale (vale a dire che risponde esclusivamente a Giovanni Paolo II) nel 1982, l'Opus Dei rappresenta la più potente multinazionale dell'educazione religiosa e fattura - secondo stime della stampa cattolica dissidente - non meno di 30 milioni di dollari al mese. Lungo l'asse Spagna-Italia si muove la teoria occulta (sui nomi degli iscritti vige la consegna rigida del segreto) dei circa 84 mila aderenti all'Opus, ripercorrendo così il cammino del fondatore, che dal 1946 si era trasferito nella capitale italiana fino alla morte, avvenuta nel 1975. Suo successore nell'imponente sede pariolina di Palazzo Tevere, in viale Bruno Buozzi, era stato monsignor Alvarez del Portillo, scomparso nel '94, cui è succeduto l'attuale prelato Javier Echevarria, 70 anni, madrileno, grande protagonista delle celebrazioni del 6 ottobre scorso per la santificazione di Escrivà. E al gemellaggio tra le due nazioni si deve anche la presenza costante accanto al pontefice, in qualità di portavoce vaticano, del leader opusdeista spagnolo Joaquin Navarro Valls, ex torero, ex medico, poi giornalista, attraverso cui filtra qualsiasi notizia in arrivo dalla Santa Sede. Autentico business core dell'Opus è la Fondazione Rui (Residenze Universitarie Internazionali), con le numerose ramificazioni imprenditoriali ad essa connesse nei cinque continenti (dal Faes, la potente associazione di genitori cattolici che gestisce ovunque scuole private per fanciulle, fino ad Elis e Safi, cui fanno capo centinaia di istituti di formazione professionale riconosciuti dal ministero). Con quartier generale in via Ventuno Aprile, sempre nella capitale, ed una seconda roccaforte a Milano in via Mascheroni, Rui è attualmente diretta da un ingegnere, Alfredo Razzano, opusdeista della prima ora. Fondata a maggio 1959 su iniziativa di imprenditori italiani di grosso calibro, da Piero Lucchini a Fausto Moneta, Rui ha potuto contare fin dall'inizio su centinaia di sostenitori ufficiali tanto nelle fila del Rotary che in quelle dell'Ucid, colosso associativo di imprenditori cattolici che vede attualmente ai suoi vertici i simpatizzanti dell'Opus Alberto Falck e Pierferdinando Casini, presidente della Camera. Sempre nel '59, a settembre, la Rui viene già eretta ad ente morale su proposta del ministero della Pubblica Istruzione con il quale, da allora e fino a tutt'oggi, intrattiene uno strettissimo rapporto. Al punto che lo Stato italiano nel 1986 emana un apposito provvedimento per dichiarare deducibili dalle tasse i contributi versati dai privati cittadini alla Rui. Sono 12 i collegi universitari che promanano direttamente dalla fondazione opusdeista: tre nella capitale (Valle delle Palme, Celimontano ed il recentissimo Porta Nevia sulla Laurentina, che offre alle studentesse bene servizi alberghieri e di tutoraggio in un complesso residenziale dotato di aula magna da 150 posti, cinque sale studi, music room e cappella da 120 posti), due nella postazione strategica di Verona (dove ha sede anche la dinasty dei Blasi, cofondatrice della Rui ed attualmente ai vertici di Cariverona, con Paolo Blasi appena entrato nel cda di Mediobanca), uno a Palermo e Bologna, due a Genova e tre a Milano. Sono le residenze Viscontea, Torrione e, soprattutto, la famosa Torrescalla, mitico tempio del primo sodalizio fra Marcello Dell'Utri e Silvio Berlusconi. "Ho visto Silvio la prima volta all'università Statale di Milano nel '61", raccontava il senatore forzista qualche anno fa. A farli incontrare era stato "un amico comune, Bruno Padula, oggi sacerdote dell'Opus Dei". Primo organismo nato dall'intesa fu una squadra di calcio: "Silvio era il presidente, io allenavo - ricorda ancora Dell'Utri - e suo fratello Paolo giocava da centravanti". "Si chiamava - conclude - Torrescalla, dal nome della residenza universitaria dell'Opus dove io vivevo, e dove avevamo messo la sede della squadra".
SILVIO VORREI CHE TU, Direttore di Torrescalla, che sorge in un parco e dispone di piscina, campi da tennis e palestra, è attualmente Renzo Arborea, coadiuvato da Marco Giorgino ed Antonio Torello. Fra le presenze ricorrenti in occasione di convegni organizzati dalla residenza milanese, spiccano quelle di Umberto Di Capua, numero due di Assolombarda nonché general manager di ABB Italia, ed Ettore Barnabei, ex patron della Rai ed attuale presidente di Lux Video. In prima fila per la santificazione di Escrivà, ma presenza fissa anche in occasione di analoghi appuntamenti per celebrare il fondatore, Bernabei avrebbe già in tasca l'autorizzazione per girare un film sulla vita di Giovanni Paolo II all'indomani della sua scomparsa, grazie alla perfetta intesa con le gerarchie dell'Opus: quelle stesse alte sfere che avrebbero designato da tempo alla successione di Wojtyla il neo cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi, altra figura carismatica per i seguaci di Escrivà. Intanto, chi non dimentica i tempi di Torrescalla è proprio lui, il premier Berlusconi, che all'inaugurazione dell'anno accademico 2001-2002 dell'elitaria location meneghina ha inviato il suo braccio destro Fedele Confalonieri, autore di un lungo intervento sul ruolo della tv privata nella formazione dei giovani all'interno della famiglia. Con lui, al tavolo dei relatori, anche l'ex presidente della Ras Assicurazioni Umberto Zanni e la senatrice Ombretta Fumagalli Carulli, entrambi presenze assidue alle convention opusdeiste da un capo all'altro della penisola. Assente "giustificato" Marcello Dell'Utri, alle prese con i postumi della condanna definitiva (2 anni e 3 mesi di carcere) per false fatturazioni e frode fiscale continuata, e soprattutto invischiato nel processo di Palermo, che lo vede imputato per concorso esterno in associazione mafiosa. Di "santa mafia" ha parlato il quotidiano il manifesto a proposito della santificazione di Escrivà, riferendosi al lobbismo della struttura ed in particolare alla segretezza sulle affiliazioni, di cui esiste traccia solo nel sancta sanctorum di Palazzo Tevere, con tanto di schede, foto, qualifica (si va dai numerari, celibi ma laici, ai soprannumerari, fedelissimi sposati e con prole, fino ai soci cooperatori, professionisti di provata fede nell'Opus). In realtà, secondo attenti osservatori, il paragone più calzante sarebbe quello con una "santa massoneria", dal momento che assai simili, soprattutto dal punto di vista dell'elitarismo di cui è permeato il loro credo, appaiono gli ideali delle due diverse consorterie. Una riprova arriva dalle dichiarazioni del Gran Maestro della Gran Loggia Regolare d'Italia Fabio Venzi, secondo il quale "alcuni massoni sono nell'Opus Dei e alcuni membri dell'Opus Dei sono in Massoneria", anche perché "queste organizzazioni si propongono di raggiungere pressappoco le stesse finalità". E conclude ammettendo che "esiste un dialogo tra i membri delle due organizzazioni vuoi per semplice amicizia, vuoi per questioni professionali". Niente intrecci precostituiti, dunque, ma forti affinità, con percorsi che molto spesso s'incontrano. Nelle segrete stanze del potere. E qualche volta anche alla luce del sole. Succede, ad esempio, durante le kermesse mondano-religiose che costellano la vita dell'Opus e delle sue attività imprenditoriali targate Rui. Fra le quali spiccano altri due incrociatori: il Campus Biomedico e la Pontificia Università della Santa Croce, entrambi nella capitale.
FRATELLO EURO, SORELLA LIRA Partiamo dal Campus e torniamo subito alla Fondazione Rui nel segno di Vincenzo Lorenzelli, contemporaneamente rettore del primo e presidente della seconda. Chi è Lorenzelli? Il suo nome è rimbalzato in sede parlamentare a fine dello scorso anno, quando è stato nominato presidente di Carige Nuova Vita spa. Al centro della polemica, una questione di incompatibilità all'interno dell'omonimo gruppo bancario, in cui Lorenzelli rivestiva già un'altra importante carica, quella di presidente della Fondazione Carige. Dell'affiliazione all'Opus Lorenzelli non fa mistero "ma - tiene a precisare in un'intervista a Repubblica - la Prelatura non gestisce il Campus", anche se "vigila su di esso - aggiunge - offrendo l'assistenza pastorale e l'orientamento dottrinale delle attività formative". Senza contare la messe di convegni cultural-mondani, in cui spiccano alcuni fra i più bei nomi dell'imprenditoria nazionale: dal già citato Alberto Falck all'editore Leonardo Mondadori, entrambi presenti al Gran Galà di Villa Sormani Marzorati, organizzato due anni fa dalla contessa Maria Teresa Parea Uva per finanziare le attività universitarie dell'Opus. E ancora, Giancarlo Elia Valori (negli archivi della Loggia P2 fu ritrovato un intero schedario dedicato all'Opus), il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Enrico Garaci, il numero uno Farmindustria Giampiero Leoni e Carlo Caruso, direttore dell'ospedale San Raffaele, tutti partecipanti alla giornata della ricerca, organizzata nel marzo scorso presso la sede del Campus Biomedico. E poi l'ex presidente della struttura, il già nominato Umberto Zanni (cui è succeduto Paolo Arullani, attualmente in carica), il direttore del Tg1 Alberto Del Noce, corso a moderare, giusto un anno fa, il convegno dall'emblematico titolo "Il significato nel dolore nell'insegnamento del Beato Josemaria Escrivà", e perfino Alberto Sordi che, sfatando la proverbiale fama di tirchio, ha donato parte del terreno su cui è stata edificata una nuova ala del Campus in zona Trigoria, nei dintorni della capitale. A un passo dal quartier generale della Roma presieduta dall'amico Franco Sensi. Personaggio chiave dell'establishment opusdeista nazionale, Lorenzelli siede anche nel comitato scientifico della Pontificia Università della Santa Croce, sede a Roma in Palazzo dell'Apollinare. Suo Gran Cancelliere è lo stesso prelato dell'Opus Di Javier Echevarria autore, nel luglio scorso, della nomina del reverendo Mariano Fazio, origini argentine, quarantadue anni, a nuovo rettore dell'ateneo. Nelle cui sale, intanto, cresce l'attesa per il prossimo 26 novembre, quando verrà conferita la laurea honoris causa in Teologia al 'papabile' per eccellenza: il cardinale Dionigi Tettamanzi.
LA COMPAGINE PARTENOPEA "Escrivà ci insegnò che la povertà cristiana non coincide con lo squallore e che si può, si deve essere devoti, ma non guasta esserlo con la cravatta giusta, se laici; e, se preti, con eleganti gemelli ai polsini, come sempre fece egli stesso". Parola di Vittorio Messore, tra i biografi del fondatore più accreditati nelle alte sfere della Prelatura. Un dettato preso alla lettera dai seguaci partenopei, tutti appartenenti alle classi borghesi maggiormente elitarie e facoltose. Noncuranti delle maldicenze sul santo (che, secondo quanto pubblicato di recente da Le Monde Diplomatique, amava "farsi trasportare in una cadillac nera" ed "aveva ottenuto dall'amico Francisco Franco il titolo di marchese di Peralta"), gli adepti nostrani continuano a flagellarsi periodicamente nell'intimo delle mura domestiche. Non è ancora del tutto scomparso dalle loro case il cilicio: una sorta di busto metallico chiodato da applicare di tanto in tanto nel corso della settimana, a fini di mortificazione della carne, come spiegava a fine anni '80 il giornalista Maurizio Di Giacomo nel libro choc Opus Dei edito da Tullio Pironti. Altro precetto in primo piano, l'assoluta esclusione di qualsiasi pratica anticoncezionale, compresi i pochi metodi ammessi dalla chiesa ufficiale. Le loro famiglie sono generalmente popolate da un gran numero di figli, tutti pronti a frequentare, naturalmente, le centinaia di residenze, scuole ed università dell'Opus sparse nel mondo. Partiamo dai centri scolastici che vedono in prima fila l'Istituto Belforte di corso Europa, "l'unica scuola a Napoli pensata e realizzata per la donna", recita lo slogan. Con elementari, medie e liceo linguistico riconosciuti dallo Stato, la Belforte aderisce al Faes, la già ricordata filiazione delle Residenze Rui, ed è diretta dall'opusdeista doc Maria Ruju. Nell'organigramma figurava, fino a metà anni novanta, anche Nober Manoukian. Rotariano, ex Ucid e direttore di un'industria di smalti nella zona di Ponte Chiasso, Manoukian rappresenta una figura mitica dell'opusdeismo nazionale, più volte celebrato anche a Torrescalla e al Campus romano. Fedele alla tradizionale 'attenzione' per il mondo dell'informazione ("l'Opus - fanno sapere i portavoce ufficiali - controlla nel mondo 630 giornali e 52 catene tv"), anche la Belforte organizza corsi di giornalismo, cui prendono parte esponenti delle principali testate partenopee. E naturalmente, ogni anno, lo stand dell'istituto di corso Europa giganteggia in occasione di Euripe, la kermesse a carattere nazionale che si svolge in primavera a Napoli con fini ufficiali di orientamento universitario ("ma in realtà - dicono negli ambienti laici - per reclutare quanti più giovani è possibile nelle residenze della Rui o in altre strutture dell'Opus"). Ideatore di Euripe e fondatore dell'IPE, l'Istituto per le attività educative con sede al Vomero in via Luca Giordano, è l'ex presidente del Consiglio regionale della Campania, il forzista Raffaele Calabrò. Cardiologo all'ospedale Pausilipon, amico personale e collega di Paolo Cirino Pomicino (il quale, non a caso, nella sua veste di ministro del Bilancio andò ad inaugurare una struttura dell'Opus Dei a Napoli nel 1991), Calabrò può contare su una famiglia che condivide da sempre il suo ferreo credo. A partire dalla moglie Giovanna Perrone, che insegna alla Belforte, e poi la madre Elisa Calabrò, decana della compagine partenopea, la sorella Lea, insegnante e sposata col magistrato Salvatore Iovene, anche lui devotissimo: tutti uniti nel verbo di Escrivà ed impegnati a vario titolo nel promuovere l'attività delle due residenze napoletane. La Monterone, più antica, ha sede nel cuore della Napoli chic, in un antico palazzo di via Crispi, ed è riservata ai maschi. Diretta da Lorenzo Burdo, può ospitare fino a cinquanta studenti, in grado di pagare una retta pari a circa 13 milioni di vecchie lire l'anno. All'inaugurazione dell'anno accademico 1999-2000 era intervenuto come relatore, accanto a Raffaele Calabrò, l'allora ministro della Pubblica istruzione Ortensio Zecchino. Alle fanciulle è riservata invece la Residenza Villalta, poco distante dalla Monterone (è in via Martucci), inaugurata a novembre del 2001 alla presenza di autorità cittadine e simpatizzanti assidui dell'Opus, come il giudice minorile Maria Lidia De Luca, fervente seguace di Escrivà da sempre, così come il marito Raffaele Raimondi, altro magistrato, inserito nel comitato ristretto dei saggi per il Giubileo 2000. Anche Villalta, sessanta posti letto e rette analoghe alla Monterone, è gestita dall'IPE, che attualmente è presieduto da Luigi Coccurullo e diretto da Mario Spasiano. Intanto cresce, anche nel capoluogo partenopeo, il numero degli adepti che, dal mondo delle professioni, riescono a spiccare il volo verso quello delle istituzioni. E' il caso di Mario Delfino, dermatologo, che dal 2001 siede in consiglio comunale a Napoli sotto le insegne, naturalmente, di Forza Italia. A distinguersi nella schiera degli opusdeisti era stata anche sua sorella Giovanna Delfino, numero uno delle Edizioni Scientifiche Italiane, per i cui tipi era uscito qualche anno fa un libello agiografico di grande tiratura sulla vita del beato. Restando in zona Palazzo Sangiacomo incontriamo poi un altro fervente: si tratta di Gianni Pomicino, parente dell'ex ministro ed ingegnere, che più volte ha ospitato nella sua casa del Vomero incontri aventi ad oggetto le beatitudini di Escrivà. All'università prestava invece la sua opera Roberto Marrama, l'economista partenopeo scomparso qualche anno fa, cui recentemente l'IPE ha intitolato un concorso per borse di studio finalizzate all'accesso nel Campus Biomedico. Considerato un ideologo del pensiero di Escrivà, Marrama apparteneva infatti alla stretta nomenklatura partenopea dell'Opus. Assai più variegato, in zona, il panorama dei simpatizzanti, che comprende anche grandi firme dell'edilizia locale come Bruno Brancaccio e Bruno Capaldo, entrambi proprietari ad Ischia di appartamenti in un complesso residenziale che ospita anche magioni estive della famiglia Calabrò. Il nome di Capaldo, notoriamente vicino a Forza Italia, è finito nell'occhio del ciclone per una fra le più recenti tangentopoli all'italiana: quella per il tourbillon di mazzette intorno all'affare Inail di Potenza.
BOX In principio fu Susanna C'è anche lei, Susanna Tamaro, la reginetta del connubio tra spiritualità & business editoriali, nel novero delle grandi firme che scrivono per Ares, la casa editrice milanese dell' Opus Dei votata a diffondere il Verbo del neo santo Escrivà de Balaguer, di cui edita l'opera omnia in un'apposita collana. Per i tipi di Ares la Tamaro ha pubblicato il suo libro più intimo, una sorta di autobiografia dell'anima intitolata Verso Casa. Fondata nel 1956 in contemporanea col decollo, in Italia, di moloch educativi coma la Fondazione Rui, anche Ares riceve subito l'imprimatur ufficiale con l'erezione ad ente morale avvenuta per decreto del capo dello Stato nel 1966. Scorrendo la lista di coloro che hanno affidato in questi anni all'editrice dell'Opus i propri manoscritti si incontrano griffe prevedibili ed altisonanti - come quelle dei cardinali Giacomo Biffi e Joseph Ratzinger, o di Rocco Buttiglione - accanto a nomi finora mai inseriti fra i cantori delle lodi di Escrivà. Cominciamo da Massimo Caprara. Proprio lui, l'uomo che un tempo sussurrava a Togliatti. Il passaggio nelle fila del Polo deve aver coinciso con la scoperta di un cuore opusdeista, sulle note del quale il Nostro si abbandona a due libri in odor di pentimento: le duecento e passa pagine di Gramsci e i suoi carcerieri e, poco dopo, Paesaggi con figure, destinato a purgare il lettore d' ogni residuo di "totalitarismo comunista". Restiamo sulla sponda ex marxista e precisamente nella fu Telekabul, il Tg3: il suo vaticanista di punta, Aldo Maria Valli, pubblica per Ares ben due volumi: Affetti speciali e A noi la linea, destinati a mostrare come sia possibile trasformare la tv in un mezzo educazionale per famiglie. Per completare l'opera, Ares pubblica il lungo racconto confessione di Leonardo Marino Così uccidemmo il commissario Calabresi: questo l'esplicito titolo "per far comprendere - scrivono gli editori nella presentazione - le ragioni della condanna di Adriano Sofri ed Ovidio Bompressi". Le corazzate di Ares restano comunque Studi Cattolici e Fogli, massime esternazioni del pensiero opusdeista contemporaneo. Al primo, con cadenza mensile e diretto da Cesare Cavalleri, hanno collaborato, tra gli altri, Gianni Baget Bozzo, Ombretta Fumagalli Carulli, Vittorio Mathieu, nonché gli stessi Aldo Maria Valli e Susanna Tamaro.
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BELFORTE NAPOLI BOLCHI ANDREA - MILITANTE - GIORNALISTA BERLUSCONI PAOLO - SIMPATIZZANTE IMPRENDITORE BERLUSCONI SILVIO - SOSTENITORE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO BERNABEI ETTORE - SOSTENITORE PRESIDENTE LUX VIDEO BIANCO LUCIO - SIMPATIZZANTE - PRESIDENTE CNR BINETTI PAOLA - SOSTENITORE - CAMPUS BIOMEDICO BLASI PAOLO - MILITANTE - BANCHIERE BOFFI GIANDOMENICO - MILITANTE - COLLABORATORE UNIVERSITAS BRANCACCIO BRUNO - SIMPATIZZANTE - COSTRUTTORE BRANCATISANO MARTA - SIMPATIZZANTE - SCRITTRICE BRUDO LORENZO - MILITANTE - DIRIGENTE IPE BUTTIGLIONE ANGELA - SOSTENITORE - DIRETTORE TG PARLAMENTO BUTTIGLIONE ROCCO - SIMPATIZZANTE - LEADER UDC CALABRO' ELISA - MILITANTE CALABRO' LEA - MILITANTE - INSEGNANTE CALABRO' RAFFAELE - MILITANTE - CONSIGLIERE REGIONALE CAMPANIA CAMILLERI RINO - MILITANTE - GIORNALISTA CANIATO RICCARDO - MILITANTE - GIORNALISTA CAPALDO BRUNO - SIMPATIZZANTE - COSTRUTTORE CAPRARA MASSIMO - SOSTENITORE - OPINIONISTA CARUSO CARLO - SOSTENITORE - DIRETTORE - SAN RAFFAELE CASINI P. 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URBINO GIACOBINI STEFANIA - OSPITE - GIORNALISTA TG3 GIORGINO MARCO - MILITANTE - COLLEGIO TORRESCALLA GIRONE GIOVANNI - SIMPATIZZANTE - COLLABORATORE UNIVERSITAS GROSSI GRONDI STEFANO - SIMPATIZZANTE - COLLABORATORE UNIVERSITAS GUICCIARDI C. GIOVANNI - MILITANTE - PRESIDENTE ASS. TORRESCALLA GUIDI ANTONIO - OSPITE - SOTTOSEGR. SANITA' IOVENE SALVATORE - MILITANTE - MAGISTRATO ISIDORI ALDO - OSPITE - UNIVERSITA' LA SAPIENZA LEONI GIAMPIERO - SOSTENITORE - PRESIDENTE FARMINDUSTRIA LO CICERO MASSIMO - OSPITE - ECONOMISTA LOJODICE ALDO - MILITANTE - DOCENTE DIRITTO COSTITUZ. BARI LORENZELLI VINCENZO - MILITANTE PRESIDENTE CARIGE LUCCHINI PIERO - MILITANTE - IMPRENDITORE MANOUKIAN NOBER - MILITANTE - EX PRESIDENTE IST. BELFORTE NAPOLI MANTOVANO ALFREDO - SOSTENITORE - SOTTOSEGRETARIO GIUSTIZIA MARINI CLARELLI M. VITTORIA - SOSTENITORE - UNIVERSITA' SANTA CROCE MARRAMA TITTI - MILITANTE - INSEGNANTE MARRELLI LUIGI - SOSTENITORE - COMITATO SCIENTIFICO UNIV. SANTA CROCE MARZANO ANTONIO - OSPITE - MINISTRO ATTIVITA' PRODUTTIVE MASSA CARLO - MILITANTE - DOCENTE UNIV. NA MAURO MARIO - SOSTENITORE - EUROPARLAMENTO MAZZETTI DI PIETRALATA CARLO - SOSTENITORE - UNIVERSITA' SANTA CROCE MESSORE VITTORIO - SOSTENITORE - GIORNALISTA MEZZAROMA ROBERTO - SIMPATIZZANTE - COSTRUTTORE MICHELINI ALBERTO - MILITANTE - GIORNALISTA MICOSSI PIERO - OSPITE - ASSESSORE SANITA' REGIONE LIGURIA MINOLI GIANNI - OSPITE - GIORNALISTA MONDADORI LEONARDO - SOSTENITORE - EDITORE MONETA FAUSTO - MILITANTE - IMPRENDITORE MONTANARI BRUNO - SOSTENITORE - UNIVERSITA' CATANIA MUSTO MARINA - MILITANTE - UNIV. PARTHENOPE NATALE ROBERTO - OSPITE - GIORNALISTA TG3 NAVARRO JOAQUIN - MILITANTE - PORTAVOCE SANTA SEDE OTRANTO GIORGIO - SIMPATIZZANTE - COLLABORATORE UNIVERSITAS PADULA BRUNO - MILITANTE - SACERDOTE PRELATURA OPUS DEI SICILIA PALLA PIER GIOVANNI - MILITANTE - DIRETTORE RIVISTA UNIVERSITAS PALMIERI MANUELA - SOSTENITORE - STAFF EURIPE NAPOLI PALOMBELLI BARBARA - OSPITE - GIORNALISTA PALUMBO GIUSEPPE - OSPITE - PRES. COMM. AFFARI SOCIALI CAMERA PANSARELLA MICHELE - OSPITE - AVVOCATO PAOLINI FEDERICA - SOSTENITORE - UNIVERSITA' SANTA CROCE PEROCCO ERMINIO - OSPITE - PUBBLICITARIO PERRONE GIOVANNA - MILITANTE - INSEGNANTE PETRUCCI LUIGI - MAGISTRATO PEZZOTTA SAVINO - SOSTENITORE - LEADER CISL PINCHERA ALDO - SIMPATIZZANTE - ENDOCRINOLOGO POLESE NELLO - SIMPATIZZANTE - EX SINDACO NAPOLI POMICINO C. PAOLO - SIMPATIZZANTE - EX MINISTRO POMICINO GIANNI - SOSTENITORE - INGEGNERE PORFIRIONE M. ANTONIETTA - SIMPATIZZANTE - CAMPUS BIOMEDICO PREDA STEFANO - OSPITE - PRESIDENTE BORSA ITLIANA SPA PRODI ROMANO - OSPITE - PRESIDENTE UE PUPPI GIGLIOLA - SOSTENITORE - COMITATO SCIENTIFICO UNIV. SANTA CROCE RAIMONDI RAFFAELE - SOSTENITORE - MAGISTRATO RASCHIELLI PAOLA - SOSTENITORE - CAMPUS BIOMEDICO RATZINGER JOSEPH - SOSTENITORE - CARDINALE RAZZANO ALFREDO - MILITANTE - DIRETTORE RUI RAZZANO GUIDO - MILITANTE - COLLABORATORE UNIVERSITAS RICCIARDI ANTONIO - MILITANTE - EURIPE ROCCA AGOSTINO - MILITANTE - INDUSTRIALE ACCIAIO ROMANO GIUSEPPE - MILITANTE - GIORNALISTA MI ROMITI CESARE - OSPITE - PRESIDENTE RCS ROVERATO GIANMARIA - MILITANTE - AMM. DELEGATO AKROS MILANO RUGGERI COSTANZA - OSPITE - GIORNALISTA RUINI CAMILLO - SOSTENITORE - CARDINALE RUJU MARIA - MILITANTE - DIRETTRICE IST. BELFORTE NAPOLI RUMI GIORGIO - MILITANTE - DOCENTE UNIV. CATTOLICA MILANO RUTELLI FRANCESCO - SIMPATIZZANTE - LEADER ULIVO SALVI CESARE - SIMPATIZZANTE - ESPONENTE DS SARACENI VINCENZO - OSPITE - ASSASSORE SANITA' REGIONE LAZIO SCAZZOCCHIO BRUNO - SIMPATIZZANTE - COLLABORATORE UNIVERSITAS SCUDIERO MICHELE - MILITANTE - PRESIDE GIURISPRUDENZA NAPOLI SILVESTRI LINO - MILITANTE - TRIB. ECCLES. SENSI FRANCO - SIMPATIZZANTE - PRESIDENTE ROMA SODANO ANGELO - SOSTENITORE - CARDINALE SOMALO M. EDUARDO - SOSTENITORE - CARDINALE SORDI ALBERTO - SOSTENITORE - ATTORE SPASIANO MARIO - MILITANTE - DIRETTORE IPE NAPOLI SPINA LUCIO - SOSTENITORE - EURIPE NAPOLI SUNSERI NINO - OSPITE - GIORNALISTA EUROFINANZA TAMARO SUSANNA - SOSTENITORE - SCRITTRICE TOMMASINI ANTONIO - OSPITE - PRES. 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LEGENDA: MILITANTE iscritto o comunque appartenente alla nomenklatura dell'Opus Dei SOSTENITORE molto vicino alle iniziative dell'Opus Dei SIMPATIZZANTE assiduo alle manifestazioni organizzate dall'Opus Dei OSPITE presente anche in forma occasionale ad iniziative organizzate dall'Opus Dei o da sigle ad essa notoriamente collegate
Tratta dal sito http://www.lavocedellacampania.itPS: sono un provocatore di destra -- dimenticatevi quello che ho scritto
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I.O.R. (Istituto per le Opere Religiose)
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Gandalf chierichetto cattolico di DN Sunday April 13, 2003 at 09:51 PM |
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- Che cosa è lo I.O.R. - Il caso I.O.R.
I.O.R. (Istituto per le Opere Religiose)
Lo IOR è la banca centrale del Vaticano ed è allo stesso tempo riconosciuto come un istituto di credito ordinario. E' stato creato nel 1941 da PIO XII con la funzione di amministrare i capitali degli ordini religiosi, degli istituti religiosi maschili e femminili, delle diocesi, delle parrocchie e degli organismi vaticani di tutto il mondo. E' una banca molto particolare, infatti non ha sportelli, in compenso ha molti clienti. Lo IOR è stato e continua ad essere molto ambito per chi possiede capitali che vuol far passare "inosservati". I suoi bilanci sono noti solo al Papa e a tre cardinali. Lo IOR è il centro di una organizzazione mondiale di banche controllate dal Vaticano. Molto semplice è, attraverso lo IOR, qualsiasi trasferimento di denaro senza limiti ne' di quantità né di distanza, con la garanzia della assoluta riservatezza. Per molto tempo a capo dell'Istituto e' stato Paul Marcinkus, cardinale coinvolto in numerosi scandali.
Il caso IOR di Andrea Cinquegrani - tratto da http://www.lavocedellacampania.it
La proposta era davvero invitante: nelle austere e vellutate stanze del Vaticano si nascondeva la possibilità di un investimento finanziario a tassi astronomici. Interessi fino al tredici per cento senza alcun rischio per il capitale. Percentuali del diciotto per cento in occasione del Giubileo. Insomma, un vero affare. Del resto, chi non affiderebbe i propri risparmi nientemeno che a San Pietro, allo Ior, il celebre e talvolta famigerato istituto per le opere religiose che agisce sui mercati internazionali come vera e propria struttura di credito? L'investimento, però, aveva bisogno di qualcuno interno al Vaticano: nello Ior, infatti, possono movimentare capitali solo appartenenti al clero o laici interni al piccolo stato cattolico. Una persona c'era, in effetti, e le credenziali erano di tutto rispetto. Tanto da indurre un agente immobiliare salernitano, benestante, figlio di un prefetto a riposo, a vendere alcuni appartamenti e a investire tutto il patrimonio nell'operazione. Giovanni Rossi, 50 anni, celibe, di Salerno, non ci ha pensato due volte: ha preso il gruzzolo (circa un miliardo e mezzo di vecchie lire) e lo ha affidato (così dichiara in una denuncia presentata alla magistratura) a un dipendente del Vaticano, tale Domenico Stefano Licciardi, 65 anni, nativo di Ficarazzi (Palermo) e residente a Roma da molti anni. Sposato, tre figli, Licciardi lavora come ragioniere all'autoparco del Vaticano. E' prossimo alla pensione ma quando è entrato in contatto con Rossi era ben inserito nell'ambiente ecclesiale: parente di alcuni sacerdoti, amico personale di volontari cattolici e persone importanti della gerarchia vaticana. Secondo Giovanni Rossi, l'incontro con Licciardi ha rappresentato la sua rovina. In un voluminoso e documentato dossier l'agente immobiliare traccia la cronistoria di questo tormentato rapporto: ne è scaturita una denuncia per truffa presentata sia a Nicola Picardi (Promotore di Giustizia del tribunale vaticano) sia alla Procura della Repubblica di Roma. Dalla denuncia (di cui al momento non esistono ancora riscontri d'inchiesta, eccetto i documenti prodotti dallo stesso Rossi) emerge un quadro inquietante, che ricostruiamo attraverso la cronistoria messa nero su bianco dall'immobiliarista salernitano.
ASSEGNI & INTERESSI "La formula - dice Rossi - era semplice: io fornivo a Licciardi i miei risparmi in decine di assegni circolari di piccolo taglio. Lui diceva di investirli allo Ior: come garanzia mi dava alcuni assegni bancari firmati da lui, senza data, con la cifra del capitale più gli interessi (tredici per cento). Restava inteso che non avrei incassato gli assegni senza prima avvertirlo. Se avessi voluto continuare l'investimento, lui avrebbe ritirato il vecchio assegno e me ne avrebbe dato uno nuovo; altrimenti, a suo dire, mi avrebbe restituito i soldi". Continua la minuziosa descrizione. "Licciardi utilizzava questo meccanismo già con mio padre, Pierino Rossi, prefetto in pensione, e con le sue sorelle, Orsola e Carmen, oltre che con mio zio Filippo De Iulianis, questore in pensione. Quando è morto mio padre, io e mia sorella Patrizia abbiamo ereditato circa 700 milioni, che erano in mano a Licciardi. Mia sorella si fece dare la sua parte, io decisi di lasciarla a Licciardi per proseguire l'investimento. La persona mi sembrava molto affidabile: mi riceveva a casa sua con tutti gli onori, era conosciuta nell'ambiente ecclesiale come uomo buono, generoso, disponibile; faceva catechesi: diceva di essere amico di monsignor Crescenzo Sepe, organizzatore del Giubileo, di monsignor Guerino Di Tora, direttore della Caritas di Roma e di altri prelati. Era impossibile non fidarsi di lui". "In prossimità del Giubileo - continua Rossi - nel periodo '96 -'98 Licciardi mi prospettò la possibilità di un nuovo investimento per l'anno Santo, con interessi al diciotto per cento. Mi convinse così a vendere due appartamenti, uno a Napoli (Santa Lucia) e uno a Como. Gli consegnai circa 900 milioni delle vecchie lire, che avrei potuto ritirare con gli interessi solo dopo il Giubileo". "Questi soldi - continua Rossi - Licciardi li volle in assegni circolari di piccolo taglio, intestati anche a una lista di amici suoi. Tra questi mi fece intestare alcuni assegni a monsignor Di Tora e a Chiara Amirante, considerata una delle giovani più importanti e attive nel volontariato romano. Lui diceva che questi nomi erano la garanzia per me che si trattava di una cosa seria. Io, del resto, non ho mai avuto dubbi. Mio padre si fidava ciecamente di Licciardi e così le mie zie. Gli ho affidato i miei risparmi a occhi chiusi". Ma ecco che iniziano a sorgere i primi sospetti. Così continua la denuncia: "Ho cominciato a capire che c'era qualcosa di strano quando nel 1999 gli chiesi di chiudere l'investimento dei soldi di mio padre e di restituirmi i circa 300 milioni di lire. Ero convinto che non avrei trovato problemi a incassare gli assegni che avevo in mano, ma lui cominciò a chiedere rinvii, a trovare scuse. Mi convinse addirittura a fare un viaggio in Svizzera per prelevare i soldi da una banca, ma nulla. Erano viaggi a vuoto. Alle mie sollecitazioni, Licciardi prendeva tempo: firmava delle impegnative, riconoscendo il debito e dichiarandosi pronto a pagarlo a scadenze precise. Ma ad ogni scadenza, nulla. Quando ho cominciato a muovere seriamente delle rimostranze e a prospettare azioni legali ha cambiato atteggiamento nei miei confronti, ha cominciato addirittura a minacciarmi di morte, vantando amicizie nella malavita siciliana e romana. Queste minacce mi sono state mosse davanti a un testimone (di cui si fa il nome nel dossier-denuncia, ndr) e mi hanno ridotto a uno stato di grave prostrazione psico-fisica". Prosegue l'inquietante racconto di Rossi: "Quando, nel dicembre del 2001, stufo dei rinvii, ho deciso di rientrare in possesso di tutto il mio capitale, ho portato in banca gli assegni che mi erano stati dati in garanzia da Licciardi. Erano quattro assegni bancari: tre della Banca Nazionale dell'Agricoltura (agenzia 1, via Appia Nuova, Roma) e uno della Banca di Roma. L'importo complessivo era di più di due miliardi di vecchie lire, il capitale più gli interessi. Ho depositato gli assegni il 27 dicembre. Il 4 gennaio i notai Giuseppe Tarquini e Fabrizio Polidori di Roma hanno comunicato alla mia banca che gli assegni non erano incassabili: il conto della Banca Nazionale dell'Agricoltura (numero 954 t) era stato estinto alcuni anni prima, mentre sul conto del Banco di Roma non c'era sufficiente disponibilità rispetto agli importi". In pratica, "Licciardi risultava così protestato. E per me - denuncia ancora Rossi - svaniva la possibilità di rientrare in possesso dei miei soldi. Quell'investimento si è rivelato un raggiro che mi ha ridotto sul lastrico. Così mi sono deciso a sporgere denuncia". Prima ha inviato una lettera a carabinieri, polizia e magistratura; poi un dossier al tribunale vaticano e alla procura di Roma. "Lo stesso hanno fatto le mie zie - aggiunge - vittime anche loro del tranello. Io in tutto ci ho rimesso un miliardo e mezzo, che sarebbero dovuti diventare, con gli interessi promessi, due miliardi e mezzo: speriamo di avere giustizia e di tornare in possesso dei nostri capitali".
PROTAGONISTI IN CAMPO Originario di Palermo, Domenico Stefano Licciardi è emigrato a Roma circa trenta anni fa: pare che un suo parente fosse dentro la gerarchia ecclesiale. Entrò in Vaticano, nell'autoparco, come ragioniere e divenne un attivista cattolico. E' stato per molti anni uno dei fedeli più attivi della parrocchia di San Policarpo a Roma, nel quartiere di Cinecittà. "Noi lo conosciamo - racconta un sacerdote che sostituisce monsignor Antonio Antonelli, attuale parroco - ma è un po' che manca dalle attività parrocchiali. So che nel passato ha fatto catechesi e che lavora in Vaticano". "Mi sembra che un suo parente - aggiunge Giuseppe, un altro parrocchiano - sia stato parroco a Monreale, mentre un lontano cugino, che porta il nome di uno dei figli, era poliziotto, ma avrebbe avuto problemi con la giustizia". Licciardi è sposato con Ivana Ceccarelli, casalinga e ha tre figli: Settimio, macchinista delle ferrovie, Antonino, impiegato anch'egli in Vaticano, Franca, vigile urbano. La casa in cui i Licciardi abitano, a Cinecittà, è intestata a quest'ultima. La moglie di Licciardi, contattata telefonicamente dalla Voce, ha rifiutato ogni commento, ha negato ripetutamente la presenza del marito in casa. Modi decisamente più bruschi da parte dei figli Franca e Antonino, che alla richiesta di un colloquio per sentire la loro versione, hanno reagito duramente, interrompendo la comunicazione e rifiutando ogni contatto successivo. Tra le amicizie vantate da Licciardi c'è quella con monsignor Guerino Di Tora. In effetti, Di Tora è stato per anni parroco di San Policarpo, prima di passare a reggere la Basilica di Santa Cecilia a Trastevere, una delle più importanti di Roma. Di Tora è personaggio di primo piano della chiesa capitolina. Attualmente è direttore della Caritas romana, subentrato a don Luigi Di Liegro. E Di Tora è anche presidente di un fondo antiusura: si chiama "Salus Populi Romani", ha sede nella capitale, a piazza San Giovanni in Laterano, ed è nato nel 1996. Dichiara di aver esaminato quasi 1400 casi e di aver concesso crediti personali per un importo di quattro miliardi e mezzo, con l'aiuto e le garanzie di due istituti di credito convenzionati. "La fondazione è un istituto a carattere regionale per prevenire il fenomeno dell'usura - spiega un operatore - concediamo prestiti alle persone che non potendo accedere al sistema bancario finirebbero facilmente nelle mani degli strozzini. Per coloro che già si trovano sotto usura aiutiamo a trovare il percorso per uscirne". A Roma sono in funzione tre centri d'ascolto: uno di questi è proprio nella parrocchia di San Policarpo, quella dove svolgeva catechesi Licciardi. A Di Tora risulta intestato uno degli assegni circolari con cui Rossi trasferiva il capitale a Licciardi. Sarebbe stato proprio quest'ultimo a fare il nome del monsignore e a chiedere all'agente immobiliare salernitano di intestargli un assegno. Il titolo è stato rilasciato il 22 ottobre 1996 dal Monte dei Paschi di Siena, agenzia 1 di Salerno, ed è stato girato per l'incasso dallo stesso Di Tora il 24 ottobre del '96 presso il Credito Italiano, agenzia 2008 (nel dossier inviato alla Procura ci sono copie dell'assegno con la girata autografa di Di Tora). Altri assegni risultano intestati e girati per incasso alla Elemosineria apostolica, a Mario Giamboni, a Chiara Amirante (fondatrice di alcune associazioni di volontariato e molto nota a Roma per la sua attività di recupero a favore di barboni e tossicodipendenti), Francesco Vigliarolo, Mario Napoleoni. A dare il via all'investimento è stato il padre di Giovanni, Pierino Rossi, deceduto nel '91, una carriera nella burocrazia, una lunga attività anche alle prefetture di Napoli e Como (da qui l'acquisto di case in queste città). La moglie, un'anziana signora, è in vita e risiede a Roma con la figlia Patrizia, che ha sposato un imprenditore romano, Lucio Tambescia. Il prefetto Rossi avrebbe cominciato nel 1986 a dare soldi a Licciardi, sperando in un buon rendimento. Licciardi gli era stato presentato dalle sorelle, che risiedevano a Roma e dal cognato, Filippo De Iulianis, questore in pensione, altro vicino di casa di Licciardi. Anche le sorelle Rossi avrebbero tentato l'investimento, senza fortuna. Attualmente il dossier è nella mani del Tribunale vaticano, dove la pubblica accusa è retta dal cosiddetto Promotore di Giustizia, incarico ricoperto dall'avvocato marchigiano Nicola Picardi, docente universitario a Roma. Rossi si è appellato anche al cardinale Cerri, tesoriere dello Ior e alla commissione cardinalizia che ha accesso ai conti dell'Istituto. Il dossier denuncia è stato presentato anche alla Procura della repubblica di Roma, che è competente per territorio visto che Licciardi è cittadino italiano e risiede nella capitale. Spetterà a questi organismi fare luce nelle prossime settimane sull' ennesimo intrigo targato Ior, che potrebbe anche estendersi e configurare un giro d'affari più ampio, gettando nuove ombre sul rapporto tra finanza e Vaticano.
MAI DIRE IOR Dici Ior e pensi alle trame torbide della finanza degli anni Settanta e Ottanta. Monsignor Paul Marcinkus, Michele Sindona, Roberto Calvi: questi sono solo alcuni dei nomi che nella storia finanziaria italiana hanno incrociato destini e scandali con l'istituto per le opere religiose del Vaticano. Ma lo Ior emerge anche in altre inchieste giudiziarie, come quella, più recente, della Procura di Torre Annunziata su un traffico internazionale d'armi che vide coinvolti il leader nazionalista russo Vladimir Zhirinovski e l'arcivescovo di Barcellona Ricard Maria Charles. Creato nel 1941 da papa Pio XII, lo Ior è una banca senza sportelli ma con mille ramificazioni. L'unica sede è nel Vaticano: vi si accede dalla Porta di sant'Anna, una delle quattro del colonnato di Bernini. Al Cortile di san Damaso si aprono quattro ingressi, uno di questi (il cortile del Maresciallo) conduce allo Ior. I locali interni sono sobri e silenziosi, animati da giovani seminaristi che raccolgono i sussidi per studiare o da suore che depositano i risparmi per i conventi. Come in tutte le banche che si rispettino i clienti di peso vengono ricevuti all'interno, nelle stanze della direzione. L'Istituto è un organismo finanziario vaticano - secondo una definizione data dal cardinale Agostino Casaroli - ma non è una banca nel senso comune del termine. Lo Ior utilizza i servizi bancari, però l'utile non va, come nelle banche normali, agli azionisti (che nel caso dello Ior non ci sono) ma risulta a favore delle "opere di religione". A ogni cliente viene fornita una tessera di credito con un numero codificato: né nome né foto. Con questa si viene identificati: alle operazioni non si rilasciano ricevute, nessun documento contabile. Non ci sono libretti di assegni intestati allo Ior: chi li vuole dovrà appoggiarsi alla Banca di Roma, convenzionata con l'istituto vaticano. I clienti dello Ior possono essere solo esponenti del mondo ecclesiastico: ordini religiosi, diocesi, parrocchie, istituzioni e organismi cattolici, cardinali, vescovi e monsignori, laici con cittadinanza vaticana, diplomatici accreditati alla Santa Sede. A questi si aggiungono i dipendenti del Vaticano e pochissime eccezioni, selezionate con criteri non conosciuti. Il conto può essere aperto in euro o in valuta straniera: circostanza, questa, inedita rispetto alle altre banche. Aperto il conto, il cliente può ricevere o trasferire i soldi in qualsiasi momento da e verso qualsiasi banca estera. Senza alcun controllo. Per questo, negli ambienti finanziari, si dice che lo Ior è l'ideale per chi ha capitali che vuole far passare inosservati. I suoi bilanci sono noti a una cerchia ristrettissima di cardinali, qualsiasi passaggio di denaro avviene nella massima riservatezza, senza vincoli né limiti. Si racconta, tra leggenda e realtà, che quando Giovanni Paolo II, dopo lo scandalo Calvi, chiese l'elenco di tutti i correntisti dello Ior, si sentì rispondere: "spiacenti, santità, ma la riservatezza dei clienti è sacra". Lo Ior, che ha una personalità giuridica propria, è retto da un "Consiglio di soprintendenza" controllato da una Commissione di cinque cardinali: si tratta del nucleo di vigilanza. I porporati, però, non hanno generalmente alcuna competenza finanziaria. Il loro dovrebbe essere un controllo morale. Un ruolo più tecnico è svolto dal "Consiglio di amministrazione" composto di cinque laici ed un direttore generale. L'Istituto intrattiene rapporti valutari e creditizi con clienti e banche italiane, opera attivamente sul mercato finanziario internazionale, gioca in borsa, investe, raccoglie capitali; tuttavia, come istituto estero, non è sottoposto ad alcun controllo da parte delle autorità di vigilanza italiane. da carboni a pisanu Nella storia dello Ior entrano tutte le facce dell'Italia degli intrighi: oltre ai banchieri, anche faccendieri del calibro di Francesco Pazienza e Flavio Carboni. Quest'ultimo, piccolo imprenditore sardo all'epoca legato ad ambienti politici della sinistra Dc, amico di Armando Corona, repubblicano e Gran Maestro della Massoneria, socio del Gruppo editoriale l'Espresso, era bene introdotto in alcuni uffici vaticani e rappresentò il ponte tra Roberto Calvi, Vaticano e politica.
Carboni conobbe Calvi in Sardegna nel 1981 e riuscì presto a conquistare la fiducia del banchiere, mettendogli a disposizione le sue preziose conoscenze al governo, con in testa un sottosegretario, democristiano e anche lui sardo, Giuseppe Pisanu, che oggi ritroviamo, con abito nuovo, sotto le insegne di Forza Italia, a reggere il ministero dell'Interno. In quel periodo, Calvi finì in carcere, tentò il suicidio, fu condannato a quattro anni ma tornò in sella al Banco Ambrosiano fino alla misteriosa morte: fu trovato impiccato sotto il ponte dei frati neri a Londra. Caso archiviato come suicidio, ma sempre avvolto nel mistero. Fino alle clamorose dichiarazioni rilasciate un paio di mesi dai familiari del banchiere, che escludono categoricamente il suicidio e con ogni probabilità porteranno a una riapertura del caso. Così come misteriosa è la morte dell'altro "banchiere di Dio", Michele Sindona, ucciso da una tazzina di caffè avvelenato nella sua cella del carcere di Palermo. Anche Sindona, negli anni Settanta e Ottanta, ha avuto strettissimi rapporti con lo Ior e il Vaticano. Il banchiere avrebbe conosciuto Paolo VI fin da quando questi era arcivescovo di Milano e sarebbe entrato nelle sue grazie fino a ricoprire un ruolo (ovviamente occulto) di primo piano allo Ior: il suo compito sarebbe stato quello di mettere a frutto tutte le sue conoscenze del mondo della finanza internazionale per trasformare lo Ior in un istituto capace di muoversi agevolmente nelle speculazioni borsistiche. Pare che Sindona abbia adempiuto a tale compito senza andare troppo per il sottile: e così sarebbero entrati nelle casse vaticane soldi senza colore e senza odore, provenienti da tutte le parti del mondo. GLI AFFARI DI TOTO' "Licio Gelli investiva il denaro dei Corleonesi di Totò Riina nella banca del Vaticano". A dirlo non è una persona qualsiasi. È Francesco Marino Mannoia, pentito di mafia in tempi non sospetti. Ruppe gli indugi nel 1984, uno tra i primi con Masino Buscetta. Mannoia era uomo di fiducia di Stefano Bontate, ucciso per mano di sicari di Riina. Dopo l'omicidio di Bontate, Mannoia cercò il giudice Giovanni Falcone e cominciò a raccontare Cosa Nostra. La sua testimonianza fu preziosa nel primo maxi processo. Grazie a Mannoia alcuni boss vennero condannati all'ergastolo. Quando Mannoia è stato chiamato, alcuni mesi fa, a deporre in video-conferenza dagli Stati Uniti, nell'ambito del processo a Marcello Dell'Utri, ha rivelato che "i soldi della mafia sono finiti per anni nelle casse dello Ior, che garantiva investimenti e discrezione". Ovviamente era necessario un tramite, che per Mannoia era diverso a seconda dei rami della mafia siciliana. Secondo il pentito, i Madonìa erano in affari con Sindona, Riina con Gelli: uguale la destinazione dei capitali. Mannoia, nella sua ricostruzione va oltre e dice: "Quando il Papa venne in Sicilia e pronunciò un discorso duro contro la mafia, scomunicando i mafiosi, i boss si risentirono soprattutto perché portavano i loro soldi in Vaticano. Da qui nacque la decisione di far esplodere due autobombe davanti a due chiese a Roma". Vera o fantasiosa che sia l'ultima parte della dichiarazione (non esistono riscontri giudiziari), resta il fatto che ancora una volta lo Ior fa la sua comparsa sulla cronaca accoppiato a una trama oscura.PS: sono un provocatore di destra -- dimenticatevi quello che ho scritto
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Leggiti i diari di Tolkien...
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...e non rompere i coglioni, somaro Sunday April 13, 2003 at 10:00 PM |
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<ma quante cazzate non sono nemmeno riuscito a leggere tutto, dopo aver letto del caso di Emanuela Orlandi, il pornografo vaticano (lo avete visto?), massoneria deviata, stregoneria... ecc ecc... ma a vi piacciono tanto i complotti? non si può metter ogni volta in un calderone tutte le cose che vi fanno rode er culo e poi ritirarle fuori... n.b. almeno vi siete informati sul fatto che la cremzione non è mai stata vietata dalla Chiesa se non per accidensPS: sono un provocatore di destra -- dimenticatevi quello che ho scritto>
E dopo il tuo n.b "informati, sei un cretino integrale"(Toto docet).
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X Chierichetto
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Mithrandir Sunday April 13, 2003 at 10:04 PM |
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Basta con le cazzate, adesso metti in mezzo pure l'opus dei, a quando i legionari di Cristo, Il prof. Introvigne, la militia Christi ecc? ma che ti pagano quelli della voce della campania? scusa, ma un altro nick non lo potevi scegliere, che vuol dire DN?
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Dove andrà a finire l'economia dei ricchi?
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piquetero bello Sunday April 13, 2003 at 10:06 PM |
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Dove andrà a finire l'economia dei ricchi? di Domenico De Simone, ed. Malatempora http://www.malatempora.com ISBN: 88-8425-104-4, € 9, pagine 93
Un'altra grande provocazione del controeconomista italiano che ha sostenuto la necessità del "reddito universale" di un milione al mese per tutti, tassando i ricchi (tobin tax ed oltre) per dare ai poveri, ai precari, ma anche agli altri, cioè a tutti: "Un milione al mese a tutti subito". Libro superdiscusso, che ha dato il via a progetti di legge a Camera e Senato, che ha trovato 60mila firme per la legge popolare, libro cult di cui questo testo è la naturale prosecuzione. L'economia è avviata su una china pericolosa quanto stupida, inconsistente quanto miope, accecata da un profitto immediato paracriminale, alla conquista di ogni spazio del sociale e verso una deriva di "soldi di carta", con una tassazione idiota e poliziesca al seguito di una tecnologia che si fa dottrina. Il ritratto vero dell'economia di oggi, e di domani, nella sua folle corsa verso il nulla.
www.disinformazione.it/recensioni.htm
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PRETI ?
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orsetto Thursday May 08, 2003 at 11:11 PM |
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Doveva essere un'articolo critico nei confronti del Clero Vaticano invece come al soliti si é delirato,ognuno mettendo del suo, di: satanismo,pedofilia,cannibalismo,politici collusi con la mafia,massoneria deviata,logge segrete,pederastia,omosessualitá,frigiditá,ufo,complotti sionisti,topo gigio,Forza Nuova,D.C,i diari di Tolkien...,il 'sistema'(ma poi quale cazzo di 'sistema'?), lo I.O.R.(Istituto per le Opere Religiose),l'otto per mille al Vaticano,l'OPUS DEI,Chiesa & pedofilia,ORRORI DI UNA SCIENZA ASSERVITA AL MALE,UN POTERE SEGRETO PREPARA LA RIVOLUZIONE MONDIALE,Guardia svizzera, quel cadavere è mistero,EMANUELA ORLANDI,A proposito di sacrifici a satana e chiesa cattolica,Jack lo Squartatore e il Mostro di Firenze: inquietanti analogie,IL MOSTRO DI FIRENZE:la pista esoterica,INDAGINE SUL SATANISMO IN CALABRIA,C’E’ UN LEGAME TRA EFFERATI OMICIDI SERIALI E LE IDEOLOGIE SATANICHE? FORSE SI,Un libro della "Kaos Edizioni" sul triplice delitto del ’98 in seno alle G,EMANUELA ORLANDI:chi l'ha uccisa? ORRORI SUI BAMBINI E IMPERIALISMO SATANICO,la P2 ecc....ed altre cazzate varie !!!
Ma quanto c'é di vero in tuto questo torbido marciume?
Esigo spiegazioni adesso!
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Adriano Thursday May 08, 2003 at 11:46 PM |
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Guarda che la questione della Cremazione come "Peccato" era una affermazione dottrinale del preconcilio, col Vaticano II, è stato chiarito il problema teologico e la Cremazione non è considerata più un peccato. Sulla Guardia Svizzera non sono molto informato, tuttavia non sono daccordo sulla questione di Luciani, era malato da anni e viveva solo con un Polmone, immagina quale affaticamento poteva avere il suo cuore già duramente provato. Il pontificato è stato un peso insopportabile per la sua persona fisicamente malandata, omicidi in Vaticano? Forse in passato anche più di uno (vedi nel periodo rinascimentale con Alessandro VI Borgia), ma aggiungere mistero su mistero anche quando non è vero, bisogna andarci cauti. Confermo invece la pessima personalità del vescovo americano Marcinkus, che sa molto più di quanto fa credere sul caso Calvi e Sindona!!!Adriano
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Maestro
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Adriano Thursday May 08, 2003 at 11:52 PM |
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Ma se è stato cremato, cosa devono riesumare? Le tracce necessarie ad una autopsia sono state completamente cancellate, e non c'è modo di fare alcuna analisi necroscopia sulla semplice cenere, se si immagina che già su un corpo di qualche anno una perizia necroscopica risulta complessa a meno che non si tratti di veleni o cose del genere. Una volta cremato, se è stato realmente cremato, il caso autoptico è definitivamente chiuso.!!!
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Maestro
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Adriano Thursday May 08, 2003 at 11:59 PM |
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Ma il Vaticano cos'è la cloaca di tutti i misteri? Prima gli archivi segreti dove ci sarebbero storie di ufo, rivelazioni sulla tomba di Gesù (Renne-le-Chateau), libri alchemici, poi nelle sue cantine il "Cronovisore", ora addirittura luoghi satanici, la P2, la Massoneria, e via dicendo. E' proprio vero abbiamo bisogno di misteri per rendere più interessante la vita, ma il nostro Mondo ne ha a sufficienza di misteri e la stessa nostra Italia ha archivi di misteri di tutta la storia soprattutto della Prima Repubblica e l' c'è di che studiare per 50 anni. Ne avrà anche il Vaticano di Misteri, questo è scontato, ma nè più e nè meno degli altri Governi o Stati. Il Caso orlandi non ha niente a che fare con Massonerie o P2 o satanismo, o almeno non in Vaticano, la questione è ben più complessa di quanto si è portati a credere e di non facile soluzione neanche per i migliori Criminologi in circolazione. Non è stato ancora dimostrato ampiemente che sia morta, e anche quel teschio non ha dato tutte le risposte che avrebbe dovuto.!!!Adriano
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Adriano Friday May 09, 2003 at 12:07 AM |
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Che il cardinale Ratzinger sia il "Pornografo del Vaticano" mi giunge nuova, scusa, ma dove ti arrivano simili informazioni? Per quanto riguarda le "scuse viscide" del Papa, non credo proprio che fossero tali, e nè io nè tu sappiamo se il Papa ha fatto qualcosa di concreto per le famiglie di questi poveri ragazzi, so che lo ha fatto per tante famiglie povere, certamente avrà fatto qualcosa anche per loro. Nel dubbio, forse conviene tacere o informarsi meglio, non credi??Adriano
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Maestro
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Adriano Friday May 09, 2003 at 12:23 AM |
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E chi può dartele queste spiegazioni? Se uno fosse in grado, al di là degli articoli riportati abbondantemente, di darti una risposta costui diventerebbe in breve il più famoso investigatore del mondo e dei misteri. Ma, ahimè, ad un mistero che viene "risolto" se ne aprono mille ed altri ancora e sarà sempre così, e nessuno, proprio nessuno, ha la verità in tasca su tutta questa vicenda intricata di Misteri che esiste da che mondo è mondo.!!!
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cose molto interessanti
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dover Friday May 09, 2003 at 05:21 PM |
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Ma com'é che se ne parla e che comunque anche per giustificarsi se ne da una risposta, a volte non del tutto soddisfacente?
Mahhh per me che qualcosa sotto e tu chi sei Adriano? Dai su dicci da dove chatti, dall'augusto stato pontificio,forse?
Evviva risposta esatta, o vinto il dentifricio ...
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