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Mafia tra Informazione e Controinformazione: una sala affollata della scuola media di Cinisi ha accolto il Forum sulla Informazione e la Controinformazione; Salvo Vitale lo ha introdotto raccontando le lotte di Peppino dai microfoni di Radio Aut, le denunce sociali sulle connivenze tra mafia e politica, la sottile arma dell''ironia usata come un rasoio, puntuale, graffiante e dissacrante nei confronti di una cultura mafiosa capace di opprimere le coscienze ma incapace di reggere la forza delle parole di Peppino. Radio AUT era una radio realmente alternativa la musica, il notiziario, i programmi culturali e tante denunce tutto frutto di tanto lavoro da parte di una redazione in cui Peppino era l'anima di un movimento culturale di controinformazione che negli anni 70' era l'eccezione in Sicilia ma non solo. Radio AUT non era solo una Radio era l'idea di dare voce a chi in quegli anni voleva una Sicilia libera dalla mafia attraverso una liberazione culturale. Radio AUT oggi non è piu' una radio, lo potrebbe diventare ma un bel gruppo di giovani compagni e compagne hanno fatto di Radio Aut un associazione culturale di controinformazione che usa come strumenti di comunicazione un sito, un volantino, programmi radiofonici di altre radio, dossier di approfondimento su temi specifici ( Chiusura della FIAT, Resistenza ed Antifascismo ) tutto rigorosamente legato al territorio dove l'associazione opera atttraverso i Gruppi RADIO AUT. L'associazione vive di " CONTAMINAZIONI" molto strane: davanti ai cancelli della FIAT durante il capodanno del 2002 Radio AUT conobbe alcuni compagni della FIOM CGIL; si parlava di Resistenza Partigiana e l'eccidio di Marzabotto divenne argomento di discussione: 2 settimane dopo Radio AUT era al sacrario di Marzabotto a conoscere la storia della brigata partigiana Stella Rossa; ieri a Cinisi era presente il capogruppo consiliare del Comune di Marzabotto. Così come la resistenza di Marzabotto è stata lotta civile e di movimento la resistenza antimafia è anche una lotta di informazione dal basso e sociale. In un paese come il nostro dove qualcuno vorrebbe cancellare la memoria della nostra storia nata dalla lotta di liberazione partigiana, noi comunichiamo un antifascismo militante che si coniuga con l'antimafia sociale di Peppino Impastato. A Cinisi in questi giorni nasce un nuovo progetto, una Rete per l'Antimafia Sociale che vuole condividere esperienze e modi di agire comuni. E' il frutto delle collaborazioni avviate in questo ultimo anno nelle lotte dei senza casa, degli operai di Termini Imerese, degli immigrati sudanesi, delle televisioni di strada, delle occupazioni di spazi sociali abbandonati o confiscati ai mafiosi, dell'informazione indipendente e di tutti coloro che condividono l'esperienza nelle strade di realtà autonome e di movimento. La battaglia per la controinformazione passa anche dalla nostra capacità di progettare una strada condivisa da tutti e non frutto di una imposizione dall'alto ; Peppino da una piccola radio di provincia ha tracciato la strada, sta a noi fare rivivere quella esperienza nelle nostre lotte.... e noi continuiamo.
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