....
Stamane si è svolto un cattedratico incontro sul tema "Mafia, politica e antimafia istituzionale". Molti storici e politici erano presenti, ma pochi interventi hanno portato un contributo in più rispetto alle solite ridondanti ricette per una buona antimafia istituzionale. Tutti concordi nel rifiutare le logiche di un'antimafia "militare", tratta direttamente da "Vespri Siciliani", ricettario repressivo antimafioso edito dalla casa editrice "Viminale e &". Qualcuno ha suggerito l'utilizzo dei forum per il successo dell'antimafia, sperando che prima si interiorizzi il concetto di forum; qualcun altro ha sottolineato la forte presenza della componente mafiosa nel sistema della rapppresentazione diretta (!), cosa abbastanza palese...ma per alcuni occhi si è rivelata solo di recente. Quindi come fare una buona antimafia? "Infrastrutturando il sistema della legalità" ...come farlo non è stato specificato , si potrebbe recuperare, attraverso i partiti , i rapporti con la società civile, con il sindacato e con le istituzioni. Una bieca proposta di antimafia d'occasione, da consumarsi in tutte le stagioni...dipende dal periodo in cui si svolge la campagna elettorale. E allora ci domandiamo, se per molti il "fare politica" è il vivere quotidiano, spesso al di sopra di logiche partitiche e sindacali, perché non recuperare un concetto di antimafia dal basso, ripartendo dalla quotidianità di ogni singolo gesto e il rapporto doiretto con la realtà dei quartieri? Ma sono le 13:30 e non c'è più spazio per fare il dibattito, il tutto è rinviato al prossimo "forum".
|