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L'Argentina oggi incontra gli abitanti di Cinisi in piazza. Una esponente del movimento lavoratori disoccupati (mtd) ha partecipato ad una iniziativa sulle esperienze di lotta e di resistenza in Argentina, che in questo periodo sono più forti a causa della campagna elettorale per la presidenza del governo. Un'assemblea seguitissima quanto partecipata. L'eprerienze di orizontalità e di democrazia diretta, che si pratica nei quartieri argentini, si è ricollegata benissimo con le lotte di Peppino Imapastato. La resistenza al neoliberismo, al capitalismo, l'emancipazione di un popolo che cerca la strada per la riappropriazione dei mezzi di produzione ed il loro utilizzo popolare, sono i messaggi peculiari usciti dall'assemblea. Davanti alla morte dei compagni, allo sgombero delle fabbriche occupate il movimento del sud america è tutto unito ed insieme affronta le situazioni più tricolors,insieme per cstruire una politica davvero autorganizzata, anche se le differenze sono molte a partire dalle pratiche di lotta. Rompere con il sistemea capitalistico è davvero difficile e passa dall'educazione popolare dei giovani fino all'integrazione dei quartieri con l'utilizzo delle assemblee ed il soddisfacimento dei bisogni primari, come il pane, e contro la privatizzazione dei servizi più necessari. La lotta si cotruisce dal basso e con la quotidianeità, come diceva Peppino, essendo presenti nelle lotte di tutti i giorni.Quest'oggi è stato fondamentale denotare che la memoria, in Italia come in Argentina e dovunque, è fondamentale nella lotta, lotta che assume questa memoria nella quotidianeità delle esprienze. Modificare le forme di comunicazione, modificare i rapporti tra le persone, vivere nella collettività è la vera sfida che le lotte argentine ci insegnano. Da Peppino all'Argentina le lotte resistono. ((con Darìo nel cuore))
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