Rapporto annuale 2002 sulla violazione dei diritti linguistici nel Paese Basco.
Rapporto annuale di Behatokia (osservatorio basco sui diritti linguistici, N.d.T.) LA SITUAZIONE DEI DIRITTI LINGUISTICI DEI BASCOPARLANTI SI È AGGRAVATA NEL 2002 L’osservatorio ha analizzato e valutato giuridicamente un totale di 1.036 casi di violazioni
La situazione dei diritti linguistici si è aggravata nel 2002, secondo quanto riporta il rapporto annuale realizzato da Behatokia. La direttrice dell’Osservatorio, Paula Kasares, ed il segretario generale di Kontseilua (Consiglio delle organizzazioni sociali in favore dell’euskara, la lingua basca, N.d.T), Xabier Mendiguren, hanno ieri presentato, a Donostia, il rapporto che raccoglie 1.036 denunce presentate per altrettante violazioni. Hanno indicato che questo lavoro può contribuire a fare sì che le amministrazioni pubbliche rispettino questi diritti.
Mikel JAUREGI
DONOSTIA
La direttrice dell’Osservatorio sui Diritti Linguistici, Paula Kasares ed il segretario generale di Kontseilua, Xabier Mendiguren, hanno ieri presentato a Donostia il rapporto «Situazione dei diritti linguistici in Euskal Herria (Paese Basco, N.d.T.), 2002», che raccoglie un totale di 1.036 casi «ben documentati» di violazioni che Behatokia ha analizzato qualitativamente e valutato giuridicamente nel corso dello scorso anno.
920 di questi casi sono stati resi noti dai cittadini attraverso il “Telefono dell’Euskara”, servizio aperto da Behatokia nel dicembre 2001 a questo scopo. I restanti 116 casi, divisi fra 106 ricorsi giudiziari e 10 azioni di prevenzione, sono stati iniziative partite dallo stesso Osservatorio; oltre alle 1.036 denunce, nel rapporto sono citate anche 1.012 lamentele che «ci sono pervenute da organismi sociali».
Kasares ha precisato che, dei 920 casi presentati da cittadini, l’83% sono lamentele per il fatto che non si riconosce ai bascoparlanti «il diritto di utilizzare l’euskara nelle loro relazioni con le amministrazioni pubbliche o con entità private o perché, pur essendo riconosciuto, questo diritto non è stato rispettato o perché il cittadino si è sentito danneggiato nel momento in cui lo ha esercitato». Gli altri casi raccolti dal “Telefono dell’Euskara” si suddividono fra riconoscimenti positivi (frutto dell’adeguato servizio offerto da entità pubbliche o private rispetto a questi diritti) e richieste di informazioni.
La direttrice di Behatokia ha segnalato che i dati quantitativi raccolti nel rapporto riflettono «una realtà qualitativa della situazione dei diritti linguistici»; una realtà constatata nelle dieci conclusioni che Behatokia ha tratto e fra le quali emerge che «la situazione si è aggravata».
Dopo aver mostrato la sua gratitudine a quei cittadini che si sono rivolti al “Telefono dell’Euskara”, ha indicato che questo fatto «dimostra la loro fiducia nel lavoro di Behatokia, la credibilità che ci è riconosciuta»; inoltre, ha affermato che il rapporto «è un contributo alle amministrazioni pubbliche, affinché migliorino la loro efficienza e la qualità del loro servizio per quanto concerne il rispetto dei diritti dei bascoparlanti».
La versione integrale del rapporto è disponibile sia sul sito dell’Osservatorio (http://www.behatokia.org) che sull’edizione digitale di GARA (http://www.gara.net).
DIECI CONCLUSIONI PRINCIPALI
Come sottolinea l’Osservatorio sui Diritti Linguistici, sono dieci le conclusioni principali che derivano dai dati raccolti nel suo secondo rapporto annuale; queste conclusioni, testualmente, dicono:
1.- Questo rapporto annuale sul 2002 conferma tutte le conclusioni che già erano state evidenziate nel rapporto sul 2001; oltre a confermarle, in alcuni ambiti, queste conclusioni appaiono aggravate.
2.- I diritti linguistici sono conculcati in tutti i territori storici della lingua basca, sia nei territori a nord, sia in quelli a sud dei Pirenei. Il problema non è solo che la comunità linguistica basca e la sua lingua non dispongono della protezione delle amministrazioni, ma che quando questa protezione legale esiste, nei territori dove la lingua è riconosciuta ufficialmente, questa ufficialità non ha portato con sé la garanzia dei diritti linguistici dei cittadini, dato che questa non dipende dall’ufficialità teorica, ma da politiche efficaci che la implementino.
3.- I diritti linguistici sono conculcati dalle amministrazioni a tutti i loro livelli (statale, di comunità autonoma, locale); gli stati spagnolo e francese li conculcano sistematicamente. Per quanto riguarda la Comunità Autonoma Basca (CAV), tre ambiti sono stati citati in modo particolare e ricorrente nelle lamentele dei cittadini: salute, giustizia e protezione dei cittadini (Ertzaintza, Polizia Autonoma Basca, N.d.T.).
4.- I casi di conculcazione dei diritti linguistici sono, in grande maggioranza, casi di violazione delle legislazioni approvate dalle amministrazioni e vigenti nei loro territori.
5.- In alcuni casi, insieme ai diritti linguistici, sono conculcati altri diritti fondamentali, come quello all’uguaglianza, all’informazione… Inoltre, da parte delle amministrazioni, ci troviamo davanti a non pochi casi che mostrano indizi di reati come discriminazione, prevaricazione…
6.- Sono violate norme sovrastatali come la Carta Europea delle Lingue Regionali o Minoritarie (ratificata dallo Stato spagnolo nel 2001; la Repubblica francese non l’ha ancora ratificata) o l’Accordo per la Protezione delle Minoranze Nazionali (ratificato dallo Stato spagnolo nel 1995 e ancora privo della firma della parte francese).
7.- la politica linguistica del Governo di Navarra rappresenta il contro-modello europeo, dato che contrasta totalmente con i criteri di protezione e promozione del patrimonio linguistico del Consiglio d’Europa e del Parlamento Europeo, negando attraverso la legge, conculcando e restringendo i diritti linguistici di una comunità.
8.- È urgente che la Repubblica francese si adegui agli standard internazionali relativi ai diritti delle minoranze.
9.- È necessario stabilire un meccanismo giuridico - amministrativo specifico ed accurato per la garanzia dei diritti linguistici che permetta di affrontare e risolvere i casi di violazioni legislative; è evidente la carenza di strumenti o meccanismi atti a rispondere alle conculcazioni dei diritti linguistiche si verificano nei procedimenti giuridico - amministrativi ordinari.
10.- La conculcazione generalizzata e sistematica dei diritti linguistici ha conseguenze sulla percezione che gli abitanti hanno del loro diritto di utilizzare la loro lingua; l’inferiorità e la subordinazione legali che per anni hanno vissuto i bascoparlanti, hanno comportato che queste situazioni finissero per naturalizzarsi; in molti casi, i cittadini hanno finito con l’abituarsi al fatto che siano negati i diritti che spettano loro come bascoparlanti e, di conseguenza, hanno accettato la percezione di essere cittadini di seconda categoria.
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