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COMUNICATO STAMPA DELL'ASSOCIAZIONE MUSULMANI ITALIANI - 8 giugno 2003
In riferimento ai contenuti dell'omelia (khutbah) del venerdì pronunciata dal dott. Abdel-Samie Mahmoud Ibrahim Moussa presso la Moschea di Roma, in data 8 giugno 2003 il Consiglio Direttivo dell'Associazione Musulmani Italiani ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"Vogliamo manifestare pubblicamente la nostra completa e convinta dissociazione da quanto affermato dal dott. Abdel-Samie Mahmoud Ibrahim Moussa in occasione della sua ventottesima omelia romana. Le affermazioni riportate dal giornalista Magdi Allam nell'articolo pubblicato il 7 giugno u.s. sul quotidiano romano "La Repubblica" risultano purtroppo essere autentiche e confermate da altri testimoni attendibili che hanno preso parte alla preghiera del venerdì presso la moschea di Monte Antenne in Roma.
"Biasimiamo la scelta, per una posizione di responsabilità come quella di imam della moschea della Capitale, di un giovane laureato ancora fresco di studi universitari, esponente non della dottrina sunnita tradizionale, ma di quell'estremismo militante ispirato dalla setta dei "fratelli musulmani" (ikhwan al-muslimun) e fautore del terrorismo suicida secondo le teorie del dott. Yusuf al-Qaradawi. Comprendiamo bene come in Egitto l'estremismo anti-sunnita abbia ormai preso il sopravvento in consistenti settori della un tempo gloriosa e moderata Università di al-Azhar as-Sharif, ma ribadiamo che a simili fautori del terrorismo non può e non deve essere consentito di fungere da predicatori in un luogo di culto gestito in territorio italiano da un ente morale come il Centro Islamico Culturale d'Italia.
"Nel corso della sua omelia, il dott. Abdel-Samie Mahmoud Ibrahim ha ad esempio dichiarato che 'il matrimonio di un musulmano con donne di religione ebraica è oggi proibito', causando non poco sconcerto fra i presenti, e venendo così a violare uno dei precetti islamici (quello della liceità dei matrimoni fra uomini musulmani e donne della Gente del Libro) che è esplicitamente insegnato dal Corano ed unanimemente accolto dai sapienti sunniti di tutti i tempi. Ha inoltre fatto affermazioni ambigue circa il cosiddetto 'delitto d'onore', guardandosi però dal precisare che l'Islam lo condanna come omicidio senza attenuanti.
"Quanto poi alla pratica del terrorismo suicida, il dott. Abdel-Samie Mahmoud Ibrahim ha espresso fattiva solidarietà sia ad Hamas che ai miliziani ceceni di al-Qa'idah, ribadendo di considerare 'islamicamente lecite' le azioni dei kamikaze che commettono suicidio al fine di fare strage di inermi civili, e specificando che ad astenersi da azioni terroristiche sono tenuti soltanto quegli immigrati che siano entrati in Italia con regolare permesso di soggiorno. Queste affermazioni sono in stridente contrasto coi precetti dell'Islam sunnita. Secondo l'Islam in alcuni casi è lecita la guerra difensiva, condotta da parte di uno Stato che invii i suoi soldati a combattere altri soldati, ma tanto il suicidio, quanto il terrorismo da parte di formazioni irregolari, quanto il deliberato intento di uccidere civili sono rigorosamente proibiti e rappresentano delle violazioni capitali.
"In conseguenza di quanto sopra, il Consiglio Direttivo dell'A.M.I.
1) Ribadisce come le posizioni estremiste predicate dal dott. Abdel-Samie Mahmoud Ibrahim siano incompatibili con la fede sunnita propria alla stragrande maggioranza dei musulmani italiani, contrastino lo sforzo di integrazione della minoranza islamica in seno alla società italiana e rappresentino un grave pericolo per l'ordine pubblico in Italia.
2) Chiede al Dr. Mario Scialoja, nella sua qualità di responsabile della sezione italiana della Lega Mondiale Musulmana, di dar prova fattiva della già dichiarata adesione della sua organizzazione al 'patto per l'Islam moderato', intimando tempestivamente al Dr. Abdel-Samie Mahmoud Ibrahim di rassegnare le dimissioni da imam della moschea di Monte Antenne.
3) Chiede al Ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu di voler considerare l'eventualità di dichiarare persona non gradita ed espellere dal territorio italiano il Dr. Abdel-Samie Mahmoud Ibrahim, attuando a partire dalla più importante moschea d'Italia il principio in base al quale "Le moschee italiane devono essere totalmente liberate dai predicatori della violenza, dai reclutatori della 'guerra santa' e dagli agenti di interessi stranieri nel nostro Paese". Quest'ultima richiesta verrà presentata in forma ufficiale in occasione della prossima consultazione fra i responsabili dell'A.M.I., il Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione del Viminale e la Direzione Centrale degli Affari dei Culti.
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