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Astieniti!
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Tiziano Saturday, Jun. 14, 2003 at 7:55 AM |
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Nessuna vittoria nelle urne ha mai mutato i rapporti di forza nei posti di lavoro; solo l'impegno costante fra i lavoratori può ottenere qualche risultato, al di fuori del politicantismo personalista ed elettoralesco.
In tutto il mondo sta rapidamente calando la fiducia delle masse nella possibilità di risolvere i propri problemi con i metodi della democrazia: i risultati delle ultime elezioni amministrative in Italia dimostrano che, nonostante il clima da ultima spiaggia diffuso ad arte dalle sinistre, gran parte dei proletari hanno ormai maturato una profonda sfiducia nelle farse schedaiole. Credo che il principale problema per i rivoluzionari sia trasforma questa prima e spontanea forma di radicalizzazione rivoluzionaria in un più deciso impegno per un'azione politica al di fuori e contro le istutuzioni, e non quello di ricondurle al seggio, sia pure in forme edulcorate. La battaglia per l'articolo 18, conclusasi l'anno scorso con il congelamento del provvedimento da pare del governo, ha lasciato le cose invariate su quel punto, ma si è accompagnata ad un generale peggioramento delle condizioni del proletariato, sia in termini di reddito, sia in termini di condizioni di lavoro, sia in termini di diritti. Nessuna vittoria nelle urne ha mai mutato i rapporti di forza nei posti di lavoro; solo l'impegno costante fra i lavoratori può ottenere qualche risultato, al di fuori del politicantismo personalista ed elettoralesco. L'anarchismo nasce, al Congresso di Saint-Imier, rifiutando il principio maggioritario. La risoluzione dei problemi sociali sulla base del metodo maggioritario si muove al di fuori dei principi anarchici, anche se riuscisse a raggiungere l'obiettivo immediato. L'esperienza storica del movimento di classe ha purtroppo confermato finora che ogni abbandono di questo principio si traduce in una nuova sconfitta, in un nuovo tradimento del proletariato. Il 15 e il 16 giugno quindi nessun cedimento. Astieniti e fai astenere. E' la lotta e non il voto che decide. Tiziano Antonelli
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comunicazione di servizio
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ufficio paghe Saturday, Jun. 14, 2003 at 8:16 AM |
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Il Signor Tiziano è invitato a presentarsi all'ufficio paghe di Confindustria per ritirare le sue spettanze.
Ricordiamo che gli Uffici Paghe di CISL, UIL, degli altri sindacati vicini alla nostra Associazione, dei Partiti del Polo delle Libertà e dell'Ulivo, come pure quelli delle altre Associazioni Imprenditoriali sono convenzionati e, nell'ambito della campagna astensionista contro il diabolico referendum dei comunisti, autorizzati a corrispondere gli emolumenti previsti a ricompensa dei collaboratori.
Antonio D'Amato
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Ma sapete qualcosa sull'anarchia o no?
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Collettivo Anarchico Biblios Saturday, Jun. 14, 2003 at 8:54 AM |
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Mi dispiace constatare che poco o nulla si sappia dell'anarchia in relazione sopratutto all'astensionismo ed al boicottaggio delle farse elettorali di ogni epoca. I militanti del "movimento" da tempo impegnati nelle campagne elettorali dei partiti dimenticano che gli anarchici hanno una storia ben più lunga di molti partiti attuali, che in questo momento fanno "trend" perchè solidali con il movimento dei movimenti MOVIL. Basta con Kinder merendine fette al latte. Gli anarchici non votano, non hanno mai votato e non voteranno mai! Con buona pace di tutti i cosiddetti disobbedienti con la tessera del Prc in tasca! ILLUSI! I Vostri partiti non servono a nulla! Le vostre farse elettorali non servono a nessuno tantomeno agli oprressi di tutto il mondo . ILLSUSI! Sperate in un capitalismo dal volto più umano? In un parlamento rinnovato? Nella polizia umanizzata ed umanitaria? SIETE DEGLI ILLUSI.... Vota ANTONIO ! Collettivo Anarchico Biblios
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Premio produzione
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Antonio d'amato Saturday, Jun. 14, 2003 at 8:54 AM |
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Consiglierei di corrispondere al Sig. Tiziano un premio produzione extra per il modo convincente nel quale si è infervorato a favore dei lavoratori. La sua richiesta per un ruolo nella fiction "Imprenditori con un cuore" è ancora al vaglio del nostro consiglio d'amministrazione
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Biblios
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bu Saturday, Jun. 14, 2003 at 9:19 AM |
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E infatti voi, come anarchici di Biblios, ve ne potete anche andare amichevolmente affanculo! Io rispetto le vostre idee, ma per piacere non venite a fare lezioni di stategia visto che di strada non mi pare che il movimento anarchico ne abbia fatta molta negli ultimi 140 anni. Non si tratta di indicare un nuovo modello di sviluppo con questo referendum, ma di invertire la tendenza dei rapporti di forza tra capitale e lavoro. Sono venti anni che collezioniamo sconfitte, e per una volta abbiamo l'opportunità di ottenere una vittoria sostanziale che avrà, in ogni caso, un grosso peso sulle lotte dei prossimi anni. Vabbè, comunque sono cazzi vostri.
Rispetto per tutti gli anarchici, e ammirazione per quelli che, non trincerandosi dietro ai propri dogmi, stavolta hanno deciso di votare. Un comunista.
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una domanda ai compagni di Biblios
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xxx Saturday, Jun. 14, 2003 at 9:43 AM |
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mi sapete citare una, una sola lotta praticata e condotta dagli anarchici che, negli ultimi 30 anni abbia portato dei benefici ai lavoratori e danneggiato il capitale?
a parte le battute, a volte, viene davvero il sospetto che qualcuno sia sul libro paga dei padroni, eccheccazzo, piantatela di fare le principesse sul pisello e mettete le mani nella merda come fanno gli altri.
oltretutto, visto che siete così ligi e coerenti con i vostri principi mi permetto di chiedere se tale coerenza è veramente pratica quotidiana in tutti gli aspetti della vostra vita o se, ogni tanto, qualche contraddizioncella ve la vivete serenamente (come è giusto che sia) anche voi: in questo caso un ulteriore piccolo cedimento, oltretutto in favore dei lavoratori, potreste pure concedervelo.
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scemi...scemi....
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ALADINO Saturday, Jun. 14, 2003 at 10:57 AM |
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tUTTO QUESTO MENTRE I PADRONCINI CAMORRISTI DEL SUD RICORRONO IN MASSA AL SEQUESTRO, PENA LICENZIAMENTO, DELLE TESSERE ELETTORALI DEI LORO DIPENDENTI, PER IMPEDIRE LORO DI VOTARE "SI" ( FONTE CGIL E COBAS ). Ma voi presunti anarchici non siete "ricattabili", semplicemente la stessa stronzata la fate in proprio !!!
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biblios di merda
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KEOMA Saturday, Jun. 14, 2003 at 11:02 AM |
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i SEDICENTI ANARCHICI DEL PRESUNTO "COLLETTIVO BIBLIOS" NON SONO NUOVI AD OGNI TIPO DI ASTENSIONISMO, ANCHE DI GENERE ASSAI PEGGIORE. COME QUANDO, QUALCHE MESE FA, INDISSERO A PIAZZA S.MARIA MAGGIORE,ROMA, UN PRESIDIO CONTRO UNA MANIFESTAZIONE DEI NAZI DI "BASE AUTONOMA" SENZA POI FARLO VERAMENTE E LASCIANDO IGNARI COMPAGNI CHE VI SI RECARONO IN BALIA DEI POLIZIOTTI E DEGLI STESSI NAZI. VOTA E FAI VOTARE SI !!!!!11
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anke se la cosa può dar fastidio...
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anarkik Saturday, Jun. 14, 2003 at 12:10 PM |
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...nell'ultimo secolo e mezzo il movimento anarchico internazionale è cresciuto. Da Seattle in poi in molti hanno cominciato ad apprezzare una visione libertaria delle lotte...fin quasi a scimmiottare atteggiamenti, simboli e parole d'ordine dell'anarchismo. In galera ci finiamo quasi sempre noi, però, e quasi mai le scimmiette. Questa cosa del referendum viviamocela con serenità: ci saranno compagni ke andranno a votare e altri no. Consapevoli gli uni e gli altri ke la lotta è un'altra cosa.
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la politica è un altra cosa
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godz Saturday, Jun. 14, 2003 at 1:17 PM |
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In politica è importante il rapporto tra obiettivi e mezzi utilizzati per raggiungerli. Chi non ha obiettivi nè di breve nè di lungo termine non si preoccupa dei mezzi da utilizzare e ancora meno delle strategie di lotta. continuate con gli artifizi ideologici poi ci scriverete un libro. Ma per voi l'astensione è un mezzo o un dogma???????? La posizione degli anarcosindacalisti mi sembra molto più coerente. mi sembrava che un tempo il concetto di rivoluzione viaggiava in parallelo con quello di mobilitazione delle masse. Le masse si mobilitano con le lotte e non con i referendum, in ogni caso si mobilitano ancora meno con gli artifizi intellettuali e i comunicati come questo. Quest'analisi sull'astensionismo ricalca l'abisso che c'è tra il mondo dell'intelletto e quello della realtà soggetto a contraddizioni e compromessi con ciò che ci circonda. Se si prova a guardarci intorno e a capire cosa vogliono quelli che noi vorremmo come "i soggetti rivoluzionari" di riferimento non capisco come si faccia a dirli di astenersi. capisco perchè quelli che chiamiamo lavoratori sono sempre più sfiduciati...........
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danilo
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pensasci Saturday, Jun. 14, 2003 at 2:45 PM |
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Una volta, a Londra, una sezione municipale distribuì dei bollettini per domandare agli abitanti del quartiere se volessero o no la creazione di una biblioteca pubblica. Vi furono degli anarchici che, pur desiderando la biblioteca, non vollero rispondere al referendum perchè credevano che rispondere fosse votare. A Parigi e a Londra, degli anarchici non alzavano la mano in un comizio per approvare un ordine del giorno rispondente alle loro idee e presentato da un oratore che avevano calorosamente applaudito...per non votare. Se domani si presentasse il caso di un plebiscito (disarmo o difesa nazionale armata, autonomia degli allogeni o conservazione delle colonie ecc) si troverebbero ancora degli anarchici fossilizzati che crederebbero doveroso astenersi Camillo Berneri (1936)
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art 18
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Yuri Saturday, Jun. 14, 2003 at 4:19 PM |
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Ma al mare ci vai con Silvio o con Massimino? Si conferma che l'anarco-individualismo è funzionale al potere borghese. Dittatura del proletariato è democrazia. Andiamo tutti a votare contro Berlusconi, contro D'alema, contro Bakunin, che se li portino tutti al diavolo.
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vincitori e vinti
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tiziano antonelli Sunday, Jun. 15, 2003 at 8:25 PM |
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Credo che scopo dei promotori e dei sostenitori del referendum per l'estensione dell'articolo 18 ai lavoratori delle piccole imprese fosse quello, oltre l'ovvio risultato elettorale, su cui molti non si facevano illusioni, di rilanciare l'iniziativa di classe. Uno dei principali problemi è che non disponiamo di indicatori condivisi con cui misurare i risultati. Contro l'astensionismo anarchico sono stati pronunciati giudizi definitivi: chi sostiene tale posizione sarebbe al di fuori della realtà, insensibile alle espressioni del movimento dei lavoratori, portatore di una strategia di sconfita. Ora non intendo confutare questi giudizi, chi li ha emessi evidentemente avra' avuto le carte in regola per farlo, sulla base di un'esperienza pluriennale nel movimento dei lavoratori e grazie ad un'illuminazione particolare da qualche nume tutelare della dottrina socialista, che gli garantisce l'infallibilita'. Io non godo di questo privilegio, sono anche un po' stupido, e chiedo che le cose vengano dimostrate, attraverso l'uso di indicatori. Ora, uno degli indicatori è proprio quello della condizione dei lavoratori: mentre era in pieno svolgimento la campagna sul referendum, CGIL (si', la stessa che ha lanciato la mobilitazione per l'articolo 18 l'anno scorso, la stessa che ha dato l'indicazione del SI')-CISL e UIl, i soliti tre porcellini hanno firmato uno dei piu' infami contratti per la scuola, che prevede ulteriori limitazioni al diritto di assemblea per i lavoratori. Che cosa hano fatto i comitati per il si' in questa occasione? Il diritto di assemblea non è un diritto come il licenziamento per giusta causa (quale diritto sia quello di essere licenziato, poi...)? o i diritti sono solo quelli che attacca Berlusconi, quelli che attaccano Epifani, D'Alema e magari Bertinotti sono privilegi? Un altro indicatore puo' essere quello della partecipazione alla campagna referendaria. Se la campagna referendaria e' riusicta ad attivare lavoratori prima inattivi, a dare loro un primo impegno concreto che si potra' trasformare domani in una maggiore radicalizzazione, per questo solo sarebbe valso la pena di intraprenderla; ma se la campagna e' stata sostenuta da quadri e militanti sindacali, che hanno tralasciato il loro impegno sul posto di lavoro per questa illusoria scorciatoia, allora la campagna referendaria, al di la' del risultato elettorale, e' stata la premessa di una nuova sconfitta. Questo, sia ben chiaro, al di la della buona fede dei singoli, all'ammirabile spirito di sacrificio e di disinteresse di tuuti coloro che si sono impegnati: purtroppo, il tempo che abbiamo a disposizione e' sempre piu' limitato, e un nuovo impegno non puo' essere assunto che a scapito degli altri. E fra gli sconfitti senz'altro ci metto quei sostenitori dell'azione diretta ad oltranza, che alla prima occasione si allineano ai riformisti e ai traditori, e che domani dovranno, davanti ai lavoratori, propagandare di nuovo quell'azione diretta, quell'autorganizzazione di cui si sono dimenticati per due giorni. Dovranno denunciare i tradimenti di coloro che hanno avuto compagni in questa avventura schedaiola. Comunque, domani e' un altro giorno... tiziano
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