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sugli sbarchi, Trapani e la Bossi-fini
by (by way of) killerina Friday, Jun. 20, 2003 at 9:04 PM mail:

aggiornamento e commenti sull'ultimo tentativo di fuga dal cpt Serraino Vulpitta di Trapani

Mentre si susseguono stragi sempre più gravi di migranti, costretti dagli scafisti a fare i conti con le nuove regole di ingaggio decise da Berlusconi sotto il ricatto della Lega di Bossi, continuano i tentativi di fuga dal centro di detenzione Vulpitta di Trapani.
La situazione all’interno di questa struttura è ormai insostenibile, dopo che la legge Bossi Fini ha raddoppiato ( da trenta a sessanta giorni) il tempo di internamento.
La disperazione dei migranti in attesa di essere espulsi, senza alcuna possibilità di rientro in Italia, anche quando lasciano famiglia, affetti, lavoro e rapporti costruiti in anni di permanenza nel nostro paese, produrrà sempre più spesso tentativi disperati di sottrarsi ad un destino che viene avvertito come una condanna a vita, ad una vita in fuga. A Trapani l’ennesimo tentativo di fuga è stato duramente represso dalle forze dell’ordine, si contano tre feriti, che dopo essere stati medicati in ospedale sono stati immediatamente ricondotti al centro Vulpitta.
Ed ancora, sulla base della nuova ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 maggio u.s., si stanno aprendo dappertutto nuovi centri di detenzione camuffati come centri di accoglienza, ma circondati da filo spinato e sbarre e controllati a vista da poliziotti armati di manganello. Vicino a Trapani sta per essere allestito in fretta e furia un nuovo centro di detenzione in località Salinagrande a dieci chilometri dalla città, forse un futuro centro di identificazione che diventerà operativo quando la nuova normativa della Bossi Fini sul diritto di asilo sarà completata con i regolamenti di attuazione ancora mancanti. E proprio a Trapani sembra che verrà attivata una commissione decentrata per le richieste di asilo, con annesso centro di trattenimento. Anche in questo caso, filo spinato e sbarre, ed appalti a trattativa privata con i privati che accettano di cogestire la detenzione dei migranti irregolari, anche se richiedenti asilo. Ormai il diritto di asilo viene negato quotidianamente, e neanche l’ACNUR sembra accorgersene. Ma aumentano anche le denunce delle associazioni indipendenti e le decisioni dei giudici che annullano provvedimenti di espulsione comminati a richiedenti asilo, come avvenuto da ultimo a Siracusa.
La guerra ai migranti procede intanto con cadenze sempre più drammatiche e nessuno può ancora fare finta di nulla. L’insicurezza dei migranti produrrà una crescente insicurezza per tutti gli italiani malgrado le rassicurazioni delle forze di governo, unite soltanto nel raccontare menzogne sul pericolo dell’invasione del nostro paese da parte dei clandestini. Sarebbe tempo che le forze di opposizione, piuttosto che vantare inconsistenti successi delle nostre capacità di “intelligence” ( come sostiene Bianco), o eccezionali risultati delle misure repressive, approntate in base alla legge Turco Napolitano negli anni di governo dell’Ulivo, riuscissero a fare un minimo di autocritica e quindi ad elaborare una politica realmente contrapposta a quella praticata da Berlusconi e soci. Sarebbe tempo che i valori della solidarietà, dell’accoglienza, del pieno riconoscimento del diritto costituzionale di asilo, diventassero finalmente oggetto di una pratica quotidiana, in parlamento e nei luoghi di frontiera, piuttosto che rimanere una patetica declamazione da spendere in occasione di convegni e comunicati stampa.
Fulvio Vassallo Paleologo ASGI Ass. studi giuridici sull’immigrazione
Coordinamento per la pace di Trapani

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