per non avere piu' dubbi su cumunitaristmo e campo antimperialista
3. Fascismo e antimperialismo
* Dal gruppo telematico di discussione <antiamericanisti@yahoogroups.com>
I sottoscritti, Leonardo Mazzei Moreno Pasquinelli Costanzo Preve,
in quanto presidenti del convegno di Firenze del 25 maggio, estensori della bozza di manifesto per la costruzione di un movimento di resistenza all'impero americano e moderatori del gruppo telematico di discussione "antiamericanisti"; viste le polemiche riferite al fatto che presunti "fascisti" sarebbero iscritti al gruppo telematico in questione (polemiche trasferite da alcuni anche su altre liste di discussione e altre sedi-) ritengono opportuno precisare quanto segue:
1) Il Fascismo fu, sin dalle origini, un movimento reazionario, per due ragioni complementari: a. esso si pose al servizio delle classi dominanti, sostenendo, nel grande macello della Prima Grande guerra, le mire imperialistiche e neocolonialistiche del capitalismo italiano; b. di fronte alla "minaccia bolscevica" e all'avanzata rivoluzionaria del movimento operaio e contadino italiano (1919-21), esso agì come truppa ausiliaria della controrivoluzione interna, diventando determinante per rinsaldare lo Stato capitalista e monarchico. 2) Il ventennio fascista, dietro ad una facciata di paternalismo populista, consolidava il blocco di potere dominante con la borghesia industriale e agraria, con la monarchia e la Chiesa cattolica. L'annientamento delle opposizioni, anzitutto di quelle anticapitaliste, era necessario al regime per entrare da protagonista nella contesa imperialistica che sfocerà nella Seconda guerra mondiale.
3) La nascita della cosiddetta Repubblica Sociale Italiana, dopo la rottura del blocco di potere dominante, non riscattò il Fascismo dai suoi peccati, né rappresentò alcuna reale svolta. L'alleanza con l'imperialismo tedesco e col nazismo, suggellata dall'attacco all'Unione Sovietica, divenne sudditanza deliberata: la RSI era la maschera politica dell'occupazione militare tedesca. Se Badoglio era un Quisling dell'imperialismo anglo-americano, Mussolini era un gaulaiter di quello tedesco.
4) In questo contesto la resistenza partigiana sorta per cacciare i tedeschi e i suoi vassalli era, nonostante l'invasione anglo-americana del paese (invocata del resto dalla maggioranza dell'ex-Consiglio fascista e certamente sostenuta dalla grande maggioranza del popolo italiano, pienamente consapevole della ormai irreversibile sconfitta della guerra d'aggressione del 1940), pienamente legittima, in quanto movimento che lottava sia per la liberazione nazionale che per una nuova democrazia. Rivendichiamo pienamente e consapevolmente l'antifascismo storico e politico, senza con ciò abbracciare l'antifascismo opportunistico che diede i natali alla Repubblica del 1946.
5) La riprova del carattere subalterno del fascismo, fu che il M.S.I. nacque e si sviluppò come partito americano, atlantista e anticomunista. Alle spalle della retorica sociale, il MSI e' stato nient'altro che una ruota di scorta del regime democristiano, uno strumento dell'anticomunismo, infine un serbatoio di agenti provocatori collusi a vario titolo e grado con le forze di regime che miravano al Colpo di Stato militare (e questo e' oramai storiograficamente assodato). La fusione con il moribondo partito monarchico, agli inizi degli anni '70, risugellava la saldatura con la destra storica piu' retriva e reazionaria.
6) La nascita di A.N., l'accettazione del sistema bipolare liberale, l'alleanza con Forza Italia, sono un "tradimento" (e non l'ineluttabile punto di approdo di una politica che ha sempre cercato l'alleanza con il grande capitalismo italiano), solo per coloro che, invece di giudicare il Fascismo come fenomeno storico-sociale, si ostinano a credere alla sua retorica rivoluzionaria, perorata da una letteratura mitologica priva di ogni valore storico e scientifico.
Come appare chiaro dalla bozza di manifesto, noi portiamo avanti un punto di vista in cui possano riconoscersi, o con il quale possano comunque dialogare, tutte le forze che vogliono resistere all'imperialismo americano e impedire la formazione di un Impero a stelle e striscie, principale minaccia per le sorti dell'umanità. Il Movimento di Resistenza che abbiamo in mente, senza affatto rinunciare alla memoria storica ed al bilancio storico del passato, sorgera' solo se sapremo guardare avanti, riunendo su basi politiche nuove, non solo gli oppressi ma tutti gli uomini di buona volonta', quali che siano stati i loro percorsi culturali e politici.
Leonardo Mazzei Moreno Pasquinelli Costanzo Preve
21 luglio 2003
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