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antiamericanisti
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GR/MM Monday September 01, 2003 at 12:59 PM |
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contro l'ambiguita'dei fascisti vecchi e nuovi (comunitaristi etc...)
gruppo discussione antiamericanisti_punti in breve di riflessione_agosto 2003
CONTRIBUTO PER LA COSTRUZIONE DEL MOVIMENTO ANTIAMERICANISTA
Antiamericanisti non solo perché non si accetta il modello economico-militare, ma anche perché si rifiuta il modello politico-culturale e il modello di vita USA.
Dobbiamo esplicitare il sostegno alla resistenza iraquena contro l'invasore americano in tutte le forme in cui si può manifestare. Dobbiamo essere promotori di una campagna nazionale di chiarificazione su chi è l'aggredito e su chi è l'aggressore. Il silenzio rischia di far passare nelle coscienze le ragioni dell'aggressione USA. E' agghiacciante vedere come il movimento contro la guerra si sia fermato e si sia autocensurato dopo l'aggressione e dopo l'occupazione USA. Noi dobbiamo sancire la nostra originalità operando per costruire un movimento di massa contro l'occupazione USA dell'Iraq, dando così continuità al movimento di massa che si era sviluppato per impedire la guerra.
Non ci si deve illudere sulla incisività delle opposizioni presenti negli USA, ma non si può ignorare che esistono settori sociali che oggettivamente sono esclusi dal sistema di potere USA, e che subiscono forme violente di sfruttamento e di emarginazione.
La liquidazione della dicotomia destra-sinistra è uno dei cavalli di battaglia della destra e della sinistra-destra. Questa è una questione molto complessa e delicata che meriterebbe un approfondimento ed un saggio storico. Se si considera sinistra l'attuale sinistra istituzionale (ulivo insieme ad una parte di rifondazione) è corretto parlare di morte della sinistra così come si è determinata storicamente nel nostro paese. Quindi questo passaggio va precisato con cura ed attenzione. Altra cosa, invece, è affermare generalmente e genericamente la necessità del superamento comunque della dicotomia destra-sinistra. Esistono o non esistono nel nostro paese delle soggettività di sinistra, rivoluzionarie e comuniste? Se la risposta è si, bisognerebbe essere più precisi quando si parla di fine della sinistra. Noi pensiamo, se mai, che occorre operare in tempi non biblici per ricostruire una sinistra ed un'organizzazione comunista che oggettivamente dia continuità non solo e non tanto alla contrapposizione verbale destra-sinistra, ma sancisca concretamente e materialmente l'inimicizia e l'incompatibilità fra destra ed organizzazione comunista.
Destra e sinistra non sono solo luoghi fisici dove ci si siede in parlamento o nei luoghi di rappresentanza borghese, ma sono diverse culture, diverse teorie, diverse concezioni di vita, diverse modalità organizzative, diverse strategie e diverse tattiche. I comunisti si distinguono dal resto delle sinistre anche perché devono sapere esercitare la pratica dell'egemonia, da non confondersi con tatticismi unitari di basso profilo. Ad esempio non ci interessa nulla di egemonizzare i comunitaristi, ammesso che non accada il contrario.
Il nemico principale è l'imperialismo americano. Il movimento antiamericanista non può ignorare le eventuali contraddizioni inter-imperialistiche che si possono verificare in talune circostanze storico-politiche.
Anche volendo fondare solo un'associazione culturale, come qualcuno propone, sarebbe stato necessario cominciare a pensare non solo il modo e il metodo con cui costruirla, ma indicare i contenuti e gli obiettivi minimi. Per esempio, un movimento antiamericanista dovrà avere tra gli obiettivi e le pratiche principali l'organizzazione metodica di campagne di boicottaggio di prodotti USA? Perché non cominciare a parlarne? E delle basi e delle sedi USA in Italia che ne facciamo? Occorre pensare e agire. Bisogna incominciare a parlare esplicitamente di come organizzare il boicottaggio di merci, marchi, prodotti etc...statunitensi. Fare quello che si pensa e pensare quello che si fa...
Ci siamo chiesti come mai molti sottoscrittori del primo manifesto (Peoples smash America) sono scomparsi o non sono ancora intervenuti, o altri ancora se ne sono andati? Perché c'è stato bisogno di aggiornare il manifesto dopo il 25 maggio? Forse perché rispetto al primo c'è stata un'evoluzione (o involuzione) non coerente? Vorremmo capire, non è polemica. Probabilmente l'inserimento nel gruppo di discussione di individui estranei culturalmente e storicamente alla maggior parte dei sottoscrittori e dei promotori ha sviato la discussione, favorendo il chiacchiericcio e la polemica a discapito di proposte concrete utili a far marciare il nostro ambizioso progetto. Questi individui sono riusciti nell'intento di spostare il dibattito su di loro per circa due mesi e, purtroppo, una parte consistente di noi è caduta nella trappola. Anche chi non conosce a fondo la storia della nascita e dello sviluppo della galassia della destra radicale sa che uno degli elementi ricorrenti e strategici di questi gruppi è l'uso di linguaggi, parametri e paradigmi mutuati dalla sinistra, dal pensiero marxista e dal movimento comunista in particolare (vedere il libro di F. Ferraresi "La destra radicale" edito mi pare da Feltrinelli). Sul piano tattico, invece, sono specialisti nel creare confusione in casa del nemico e in casa nostra ci sono riusciti facendo allontanare molti compagni.
E' chiaro finora la discriminante che abbiamo contro l'area no global, ma non ancora contro l'area di Orion e dei cosiddetti "comunitaristi".
Per quanto ci riguarda la discriminante antifascista avrebbe dovuto essere implicita nella formazione di un movimento antimperialista USA.
Eravamo e siamo convinti che l'essere antiamericanisti debba avere come conseguenza implicita l'essere militanti anticapitalisti nei propri luoghi di lavoro e di studio ed agire di conseguenza. Questo è un principio che non va dato per scontato e che non si trova frequentemente presente nel dibattito.
Alcuni soggetti che sono iscritti nel gruppo di discussione hanno avuto a che fare, direttamente o indirettamente, con l'area di Orion. Orion nasce come luogo di raccolta di esponenti della destra radicale a cui successivamente si sono aggiunti personaggi pentiti della lotta armata degli anni settanta (vedere i numeri della rivista di alcuni anni fa). Uno dei più assidui collaboratori di Orion è, tra l'altro, Maurizio Murelli (forse anche tra i fondatori), noto picchiatore fascista negli anni settanta, condannato e incarcerato per violenze contro militanti di sinistra e cosiddette forze dell'ordine. Egli faceva parte di un gruppo di fascisti (a meno che non si tratti di omonimia) che il 5 maggio 1972, a Monza, ha aggredito, sparando, me ed altri quattro compagni. Noi non avremmo mai pensato di doverci trovare, a nostra insaputa e nostro malgrado, in una situazione in cui, seppure in buona fede, si continua ad insistere sull'importanza e sulla necessità di dialettizzarsi con alcuni soggetti che hanno avuto a che fare, in vario modo, con la suddetta rivista e che sono a noi estranei culturalmente, teoricamente, politicamente e moralmente. Quest'area è sempre stata nemica dei movimenti rivoluzionari antimperialisti ed ha come elemento costitutivo la creazione di elementi di confusione e di equivoci tra i comunisti. Il fatto che si dichiarino antiamericanisti non significa automaticamente che debbano essere nostri alleati...almeno noi non ci fidiamo.
Crediamo poi che nella costruzione di un movimento antimperialista USA non vada sottovalutato il pericolo specifico rappresentato dalla politica del governo Berlusconi. La battaglia contro questo governo, non solo perché subordinato al progetto imperialista americano, ma per la sua politica sociale ed economica, deve diventare un elemento costitutivo della nostra futura associazione. Certo la politica economico-sociale dell'Ulivo è ugualmente pericolosa perché più raffinata e subdola, ma adesso abbiamo contro Berlusconi e la sua banda di pregiudicati. Per un comunista tutti i governi borghesi sono uguali, ma proprio perché sono diversi fra loro.
Giorgio Riboldi - coordinamento nazionale Slai COBAS
Mariella Megna - COBAS Regione Lombardia
29 agosto 2003
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conseguenze
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munch Monday September 01, 2003 at 03:37 PM |
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hanno riaperto le fogne dopo fiuggi e il "terzo polo" avanza pare chiaro a cosa si riferiscono i compagni dello slai cobas. C'è chi si arrabatta con il "terzo polo" e ci collabora e chi invece non ci vuole avere niente a che fare e rimane "compagno" mi pare evidente.
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antimperialismo e antiamericanismo
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huambo Monday September 01, 2003 at 05:30 PM |
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Inutile dire che siamo in gran parte daccordo sulle cose che dite, ma bisogna chiarire una volta per sempre che bisogna essere antiamericanisti, non perchè gli USA sono l'unica potenza imperialista esistente, ma solo perchè in questa fase sono la potenza più aggressiva. Altrimenti si potrebbe avallare, magari inconsapevolmente, l'idea che una potenza imperialista alternativa, per esempio l'UE, sia auspicabile. E infatti è proprio questa ambiguità a rendere quasi scontata l'infiltrazione di personaggi ambigui nella lista antiamericanista, oltre, beninteso, all'altra ambiguità rispetto agli stati-nazione. Parliamo di queste due ambiguità: quando si afferma che l'imperialismo americano è il nostro nemico, perchè fonda le sue pretese egemoniche sulla concezione secondo cui la nazione americana è benedetta da Dio, si dice una cosa che è contemporaneamente sbagliata ed anche imprecisa. Imprecisa, perchè tutti gli imperialismi nel corso della storia, non parliamo poi degli imperi, hanno fondato le loro imprese egemoniche su una presunta missione divina (Gott mitt uns per esempio), sbagliata perchè gli USA si dicono i prediletti del signore non solo quando sono in guerra, ma sempre. Ogni cambio di presidente il DIO BENEDICA L'AMERICA è una frase obbligatoria con tutto ciò che questa frase si porta appresso. Ma in ogni caso noi non siamo antiamericanisti perchè, come vogliono quelli della suddetta lista, gli americani si ritengono benedetti da Dio, ma perchè rompono i coglioni a tutti gli altri popoli, in questo imitati da molti altri, UE compresa. Ecco perchè noi siamo antiamericanisti perchè siamo antiimperialisti, pertanto siamo contro gli yankees, ma anche contro l'imperialismo europeo, quando per esempio gli europei si impossessano dei beni del popolo congolese o liberiano o della Sierra Leone. Sappiamo anche che magari sono proprio gli yankees ad appoggiare molto spesso i ribelli in questi stati, ma siccome a rompere i coglioni alle popolazioni sono gli europei, Francia in testa, siamo anche contro l'imperialismo europeo, senza se e senza ma. Siamo invece in tutto daccordo sul problema della dicotomia destra-sinistra. E' chiaro che proprio questa concezione è stato il grimaldello con cui certi personaggi hanno sdoganato gente come Galoppini, Colla ed altri, partendo dal fatto che questi personaggi erano contro Israele e contro gli yankees. Ed è appunto per questo che bisogna essere chiari su antiimperialismo ed antiamericanismo, altrimenti è chiaro che si rifaldiscono tutti questi tizi che, eredi di Terza Posizione, da sempre cianciano di complotto pluto-giudaico-cristiano. Infatti, i comunitaristi sono grandi sostenitori dell'UE degli stati-nazione, sì proprio quella che è stata voluta da Giscard d'Estaing, e i vari Galoppini e compagnia bella proprio su queste concezioni hanno avviato contatti con paesi arabi anti-israeliani. Cari compagni, noi pensiamo che tocca stare molto attenti quando ci si muove su queste categorie di antiamericanismo e basta: se non si chiarisce che non si tratta di lotta contro il modello culturale americano, ma di lotta contro il modello economico e culturale capitalistico si rischia di restare spiazzati ed anche inquinati. Spiazzati, perchè con la velocità di trasformazione delle situazioni, l'imperialismo oggi più debole, quello UE, rischia di diventare magari quello più forte, o, e questa è la cosa più probabile, i due imperialismi troveranno presto un rapporto più soddisfacente, per cui marceranno magari di pari passo. Anche perchè gli USA, senz'altro più forti militarmente, sono impreparati a gestire da soli le conquiste, come daltronde insegnano proprio l'Iraq e l'Afghanistan. Pensiamo quindi più serio costruire un forte movimento antiimperialista, che lotti e contro l'espansionismo amerikano ed anche contro l'espansionismo UE, russo, cinese e così via. Solo così saremo credibili e non potremo essere facilmente inquinati, soprattutto se saremo anche molto chiari sul fatto che gli stati-nazione sono la prima pietra su cui si fonda la logica colonialista e quindi imperialista. L'Avamposto degli Incompatibili http://www.controappunto.org
www.controappunto.org
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Credo...
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Solerte Monday September 01, 2003 at 09:54 PM |
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...sia assurdo contrastare qualcosa che non esiste (l'imperialismo europeo) e che se anche esistesse sarebbe l'unica alternativa al dominio yankee da un lato e a tutti gli altri poteri espansivi (cina,russia,islam) sicuramente non dello stesso tenore democratico dell'Unione Europea. Credo vi sia una percezione distorta dello stato delle cose. Almeno si attenda che sia (l'oggetto) per fare (una critica).
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sempre
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Il veggente Tuesday September 02, 2003 at 05:43 AM |
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E poi dicono si stà male in'America. Ecco uno in prigione che riceve il trapianto del cuore gratis!
(AP) A California prison inmate serving 14 years for robbery received a heart transplant earlier this month, renewing a debate about who deserves to get desperately needed organs.
The taxpayer-supported transplant, expected to cost $1 million with follow-up care, occurred as 500 Californians waited for hearts. The operation saved the 31-year-old inmate from dying of a viral heart condition, said Russ Heimerich, spokesman for the California Department of Corrections.
Eccone un'altro
"prigioniero nel braccio della morte riceverà il trapianto del rene mentre cittadini onesti debbono aspettare" Thanks to the state of Oregon, a law-abiding citizen in need of a kidney transplant may have to die so that death-row prisoner Horacio Alberto Reyes-Camarena can live.
Reyes-Camarena, 47, has been on Oregon's death row since 1996, when he was convicted of repeatedly stabbing 32- and 18-year-old sisters he met in a farm-labor camp. The older woman survived 17 stab wounds to testify against him.
Every year, as Reyes-Camarena appeals his conviction, Oregon — which is struggling through budget cuts and having a tough time providing a basic education for its children and health care for its poorer citizens — pays a reported $121,000 a year to keep Reyes-Camarena on dialysis. Last month, his prison doctor determined he was a good candidate for a kidney transplant.
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