comunicato di reload dopo lo sgombero di stamattina
RELOAD SGOMBERATA
Stamattina Reload (spazio occupato domenica 14 settembre in p.le segrino) e' stata svegliata dalla inopportuna presenza di camionette della polizia e di tutta la digos milanese schierata al completo, che ha proceduto ad identificare due occupanti presenti e a denunciarne un terzo . Lo spazio e' stato sgomberato e reso inaccessibile. Reload e' nato per essere un laboratorio sperimentale sull'utilizzo delle nuove tecnologie, un luogo di progettazione e di transito di persone e saperi. Il quartiere ha manifestato interesse e attenzione immediati, informandosi, chiedendo e complimentandosi per avere trasfromato un luogo vuoto e lasciato a se stesso, in un posto vivo, propositivo e ricco di potenzialita' per tutto il territorio. Fin da subito gli occupanti hanno mostrato l'intenzione di essere pronti ad avviare una trattativa con la proprieta', RFI Ferrovie dello Stato. Di fronte a tale disponibilita' la risposta e' stata un rifiuto deciso a qualsiasi forma di dialogo. Da parte sua la questura ha agito con ottusa tempestivita'. Una risposta arrogante e allo stesso tempo un segnale preciso volto a ridefinire l'agibilita' politica nella citta' e nel quartiere: dopo il saluto a S. Antonio rock squat, la casa occupata e l'internet start point connecta, gli eventi della mattinata hanno confermato la volonta' di cancellare qualsiasi spazio sociale in un'area ormai aperta solo a speculazione edilizia e business, secondo la politica dettata dalla "citta' della moda". Chi ha messo le proprie cellule e i propri sogni nel progetto reload non si vuole fermare: toglierci uno spazio e' inutile, reload e' nata e gia' comincia ad urlare. Continueremo a essere presenti con le nostre pratiche comunic-attive, mai come ora reality hackers!
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