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Fascismo:si scatena faida in Alleanza Nazionale
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La Nazione Friday September 26, 2003 at 05:45 PM |
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Sciolti i vertici provinciali di Azione Giovani
a Massa.
An, guerra fra generazioni Disposta l'ispezione per Ag
MASSA — Il presidente Gianranco Fini e il coordinatore Ignazio La Russa avviano un'«ispezione» su Ag di Massa, i vertici provinciali di An approvano l'iniziativa e la Destra apuana si divide: gli esponenti di An da una parte, i militanti di Ag dall'altra. Tranne rare eccezioni. E' questo, in estrema sintesi, quanto è emerso ieri, dopo la notizia di un «commissariamento» di Azione Giovani di Massa in seguito alle polemiche sorte per il concerto che i militanti massesi di Ag avevano organizzato per domani in Piazza Garibaldi. Un «commissariamento» poi rivelatosi, dicevamo all'inzio, un'«ispezione», come emerge dalle dichiarazioni dei reggenti nazionali di Ag, Carlo Fidanza ed Emanuela Altilia. «Il nostro compito — ha dichiarato Carlo Fidanza — è quello di verificare quanto pubblicato da alcuni quotidiani che, dopo le denunce della Sinistra toscana, hanno accusato le nostre strutture di intraprendere iniziative di carattere nostalgico. Su indicazione del coordinatore del partito, abbiamo avviato una verifica su quanto affermato in questi giorni e una serie di colloqui con i dirigenti coinvolti in modo da accertare eventuali responsabilità». Su questa decisione e sul concerto rimandato e, oggi, annullato, almeno secondo quanto disposto dai vertici nazionali del partito, interviene il presidente provinciale di An, Ezio Gino Ronchieri, che deplora «ogni tentativo di coinvolgimento di An in tale manifestazione mai concordata ed avversa alla linea programmatica ed allo spirito democratico del partito sancito dal presidente di An, Gianfranco Fini, nella "svolta di Fiuggi". D'altro canto, corre l'obbligo politico e morale di denunciare alla pubblica opinione la mancata stigmatizzazione di certe correnti sinistrorse per le violenze, i soprusi, i danni alle sedi di An e di Ag». Esprimono «assenso» alla decisione presa dai vertici nazionali anche Mauro Rivieri (capo-gruppo in consiglio provinciale), Stefano Benedetti (capo-gruppo in consiglio comunale), nonché i consiglieri circoscrizionali Lombardi, Prayer e Fini. «An — spiegano — è un partito democratico non ancorato al passato e la "svolta di Fiuggi" del presidente Gianfranco Fini lo ha dimostrato. E' importante sottolineare che la stragrande maggioranza dei giovani di An si interessa attivamente alla vita politica locale, mettendo in evidenza l'incapacità delle giunte di Sinistra, con il pieno rispetto della libertà, della democrazia e della tolleranza». Un attacco ai dirigenti locali di Ag arriva da Gianni Musetti, presidente dei circoli carraresi di Ag, che si ritiene «soddisfatto per le decisioni prese a livello nazionale: lo scioglimento dei vertici provinciali di Ag era un atto dovuto — spiega — vista l'incapacità dell'ormai ex presidenza». Ma sono moltissime anche le "voci" a sostegno dei vertici provinciali di Ag. Esprimono solidarietà a Marco Guidi, presidente provinciale di Ag, il coordinatore regionale e presidente provinciale di Pisa di Ag, Diego Petrucci, nonché i presidenti provinciali di Ag: Francesco Ferruzzi (Viareggio), Gianluca Banchelli (Prato), Giorgio Zuccherini (Pistoia), Alessandro Lucini (Livorno), Marco Mulinacci (Grosseto) e Fabio De Angelis (Siena). Lo stesso fanno Lorenzo Pascucci (consigliere comunale di Massa), Alessandro Amorese (consigliere al Quartiere 3), Roberta Dei (consigliere al Quartiere 3), Marco Amorese (consigliere al Quartiere 4 e presidente del circolo "Blocco H"), Federico Santucci (presidente del circolo "Sergio Ramelli"), Marco Cristofani (presidente del circolo "Intercategoria Apuana") e vari rappresentanti di Azione Studentesca. «Siamo certi — spiegano — che l'ispezione appurerà la buona fede e la correttezza dell'operato politico di Marco Guidi». Infine, arriva solidarietà a Marco Guidi anche da Carlo Felice Azioni (consigliere comunale di Montignoso) e circolo "Barbarossa". «Dalla data della sua nomina a tale incarico — spiegano questi ultimi — il comportamento di Marco Guidi nei confronti della società, della legge e della politica è stato esemplare. Rispettiamo, pur non condividendola, questa decisione, ma è ora di smetterla di dovere dimostrare qualcosa a qualcuno, perché in sessant'anni di democrazia siamo stati l'unica parte politica a subire continuamente la ghettizzazione, pur avendo gli stessi diritti di tutti». Ma.Pe.
lanazione.quotidiano.net/chan/7/11:4798124:/2003/09/26
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E ancora........
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La Nazione Friday September 26, 2003 at 06:21 PM |
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Nel nome di Pavolini scomuniche reciproche tra i colonnelli di An
FIRENZE — Vetero fascisti in terra toscana più che altrove? Sembrerebbe di sì visto che il presidente di An, in persona, l'onorevole Gianfranco Fini, è stato costretto a intervenire per vietare la tavola rotonda sul ministro del governo fascista, Alessandro Pavolini. Da giorni quel dibattito è alla ribalta delle cronache, sotto il fuoco incrociato dei Ds, ma anche di una delle componenti della stessa An. Sì, perché il partito di Fini in riva d'Arno è da sempre insanabilmente spaccato, con la «Destra protagonista» di Achille Totaro schierata contro la «Nuova alleanza» di Riccardo Migliori e Marco Cellai. Rivalità antica quella fra Totaro e Cellai che neppure il congresso 'unitario' di un anno e mezzo fa che ha portato all'elezione alla presidenza provinciale dell'ex deputato Simone Gnaga, è riuscita a mitigare. Anzi. Situazione per molti versi analoga quella di «Azione giovani» a Massa, qui sotto accusa c'è finito un concerto. I ds non hanno gradito la scelta dei gruppi musicali. I «Ddt» e gli «Aurora». Cantano testi di carattere nostalgico inneggianti alla Repubblica sociale — hanno denunciato — e, prima sono riusciti a far spostare il concerto dalla piazza dove ha sede l'associazione partigiani, poi, soprattutto grazie alla corrente avversaria interna al partito del centrodestra, hanno scatenato la reazione romana. Insomma non è certo tutto merito dei Ds se, a Firenze come a Massa, Fini e il coordinatore nazionale La Russa hanno deciso di battere il pugno sul tavolo e richiamare all'ordine gli iscritti con censure e minacce di commissariamento. Più che di deriva nostalgico-fascista infatti, il partito toscano soffre di acuta litigiosità fra correnti e, non solo, anche di spaccature infracorrentizie che rischiano di indebolire il partito molto di più di un concerto dal sapore nostalgico o di una tavola rotonda su un gerarca fascista che non piacciono ai Ds. Anche perché se i diessini in terra toscana sono pronti a tollerare — borbottano nella sede della federazione fiorentina di An — le commemorazioni di Stalin ad opera del partito marxista leninista, non si capisce perché non possano accettare una tavola rotonda su un ministro del governo Mussolini. In ogni caso a soffiare sul fuoco della polemica innescata dai ds sono intervenuti venti diversi. Anche perché l'annunciato dibattito su Pavolini nell'hinterland fiorentino (la Festa tricolore a Scandicci) ha di fatto oscurato, la festa organizzata in riva d'Arno dalla corrente avversaria «Destra in festa» che, pure, ospitava il leader di «Destra protagonista», il ministro Gasparri e lo stesso coordinatore nazionale La Russa. Tutto sullo sfondo del convegno nazionale che oggi e domani a Fiuggi potrebbe sancire, salvo clamorosi colpi di scena, un «patto di unità di azione» fra due delle tre correnti storiche la «Nuova alleanza» del ministro Matteoli e la «Destra sociale» del ministro Alemanno. Passaggio fondamentale per il partito di Fini, perché le due correnti rappresentano oltre il sessanta per cento del partito e, insieme, potrebbero ridimensionare quella «Destra protagonista» che conta fra i suoi sostenitori anche il coordinatore nazionale La Russa. Per ora Fini in Toscana ha incassato gli applausi della Quercia e un quasi ammutinamento, quello dell'onorevole Cellai, membro dell'esecutivo nazionale, che si è ribellato a quella che ha definito una vera e propria «censura». «Da uomo libero — ha detto — organizzerò altrove la tavola rotonda e inviterò esponenti della cultura fiorentina».
di Paola Fichera
ilrestodelcarlino.quotidiano.net/chan/2/14:4796379:/2003/09/26
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GIULIANA BAUDONE RISPONDE
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DALLA NAZIONE Saturday September 27, 2003 at 12:25 PM |
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LUCCA — Dal consigliere regionale
LUCCA — Dal consigliere regionale Giuliana Baudone (An) riceviamo e pubblichiamo. «Credo sia opportuno, per onore di verità, fare chiarezza in merito a quanto apparso sulla stampa locale nei miei confronti sul merito della mia presunta "solidarietà" a Forza Nuova. Ho avuto modo di esprimere pubblicamente e in più occasioni il mio totale dissenso nei confronti della loro posizione ideologica e della loro azione di lotta. Per nulla e su nulla mi sento quindi omologabile a costoro. Ma proprio per questa mia assoluta distanza da loro mi permetto di evidenziare come, sull'argomento, sia stata fatta una polemica davvero sospetta: non così è stato, in un passato anche recente, rispetto ad altre e non meno discutibili manifestazioni. Pensiamo all'ampia solidarietà che da sinistra, ma non solo, è stata data ai vari gruppi e gruppuscoli no-global, disobbedienti e pseudopacifisti, autorizzati a sfilare nelle città, e sull'accondiscendenza data a qualunque cosa sia o venga da sinistra (fino a giustificare anche fenomeni di intolleranza). E che dire della montatura operata, in perfetta sinergia,dalla stampa che appoggia la sinistra? Una triangolazione perfetta, un crescere di notizie tese a mettere in apprensione, una esemplare interconnessione tra eventi tra loro distanti e diversi, e il gioco è fatto! Di nuovo i "cattivi" (ovvero chiunque non la pensi in un certo modo) alla gogna e i "buoni" sulle barricate, strenui difensori dei valori democratici contro ogni tentativo di offuscarli. E' un gioco di basso profilo, questo, che offende le coscienze della gente e che non fa onore ad un giornalismo nella cui deontologia l'eticità dovrebbe essere un valore. Non appoggerò né condividerò mai Forza Nuova, come non ho appoggiato i finti virtuosi no globla, ma lasciatemi dire che non condividerò neppure i brutti comportamenti di chi, con sapienza e malizia, costruisce architetture virtuali per giustificare crociate senza motivi». Giuliana Baudone
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ma andate a cagare merde fasciste
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massese Saturday September 27, 2003 at 09:56 PM |
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volete il duce? tenetrevelo FIni ha ordinato obbedite vili servi
Fini fa solo lezioni di fascismo sostanziale, non vuole nostalgie e fasci littori nelle sedi di AN non vuole fascismo formale, ma quando è in questura da una lezione di facismo vero facendo massacrare i manifestanti, poi parifica eroina e ashish,...
nessuna spaccatura solo ripetizioni di fascismo per i più stupidi
quanto alla scema del comunicato di prima, ma quale montature??? a massa la propaganda fascista è firmata Azione Giovani con tanto di volantini
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Andrea Wednesday September 29, 2004 at 11:54 PM |
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LA PAROLA D'ORDINE é UNA SOLA CATEGORCA ED IMPERATVO PER TUTTI ESSA ACCENDE I CUORI DALLE ALPI ALL' OCEANO INDIANO "VINCERE E VINCEREMO" PER RIDARE FINALMENTE UN LUNGO PERIODO DI PACE CON LA GIUSTIZIA ALL'ITALIA ALL'EUROPA ...ALL' MONDO INTERO!!!! W.IL DUCE
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