Resoconto della mobilitazione antifascista di sabato 27 a Massa (dalla Nazione di ieri). Riprendiamoci le strade!
MASSA — E' stata una "street parade" in piena regola, con varietà di musica e di colori, quella che ieri pomeriggio ha sfilato per tutte le strade cittadine, «contro il neo-fascismo della Destra cittadina e di quella italiana». Più di cinquecento i manifestanti: innanzitutto, tanti giovanissimi, coloratissimi, assiepati nelle prime file del corteo guidato da un'«apetta» trasformata per l'occasione in una "consolle" dalla quale alternare la musica e gli slogans scanditi da Simone Ortori dell'assemblea cittadina "Massa Antifascista". Poi, diversi esponenti politici dei Ds, della Sinistra Giovanile, dei Laburisti, di Rifondazione Comunista, dei Comunisti Italiani e della Margherita: in corteo, infatti, c'erano anche il vice-sindaco Stefano Alberti (Ds), gli assessori comunali Angelo Maurizio Morelli e Fabrizio Brizzi (Ds), l'ex-assessore Ezio Fornesi (Ds), il presidente del consiglio comunale Andrea Ofretti (Ds - Laburisti), numerosi consiglieri comunali dei Ds e quelli di Rifondazione Comunista, alcuni consiglieri circoscrizionali di vari forze del Centro-sinistra. Inoltre, erano presenti tutti i movimenti che, la scorsa settimana, avevano dato vita all'assemblea cittadina "Massa Antifascista" per contrastare il conceto che Azione Giovani avrebbe voluto organizzare in Piazza Garibaldi a Massa: dall'Anpi (presente con il presidente, Ermenegildo Della Bianchina) al Fronte Popolare per la Ricostruzione del Pci, passando per altri movimenti. Il corteo è partito da Piazza Mercurio: ha percorso praticamente tutto il centro, con varie soste durante le quali i manifestanti hanno cancellato dai muri «scritte e simboli fascisti». Una sosta più lunga in via Bassa Tambura, all'inizio della strada che porta alla nuova sede del centro sociale "La Comune" — che dovrebbe aprire nei prossimi giorni — : lì infatti alcuni manifestanti hanno coperto i manifesti pubblicitari («cartelloni che incitano ai consumi») con uno striscione di 18 metri per 3 metri con la frase finale dell'epigrafe di Piero Calamandrei, dedicata alla Resistenza. Poi, il corteo è proseguito — con slogans sulla liberalizzazione della marijuana: «la coltiveremo nelle aiuole di queta città» il più applaudito — concludendosi in Piazza Garibaldi dove si è conclusa la manifestazione che si è svolta molto ordinatamente: impeccabile l'organizzazione delle forze dell'ordine, che hanno seguito il corteo e presidiato via Ghirlanda, dove ha sede il gruppo di Azione Giovani (che ha affisso uno striscione sotto il Comune: "liberi di esistere"), per evitare "contatti" pericolosi.
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