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2# aggiornamento RASSEGNA 01 ottobre 2003, Pensioni, sciopero, condono, ecc.
by w1789 Wednesday October 01, 2003 at 04:49 PM mail:  

1 ottobre 2003 Pubblico impiego - Cgil Cisl Uil: finanziaria e pensioni, il Governo discrimina i dipendenti pubblici. 1 ottobre 2003 Sciopero - Flai-Cgil: impegno straordinario per sciopero generale 1 ottobre 2003 Pensioni - Previdenza, finanziaria, informazione: le prese di posizione di lavoratori e strutture 1 ottobre 2003 Condono - Cgil, Cisl, Uil Lazio: NO al condono edilizio, NO all’illegalità. Presidio a Montecitorio

2# aggiornamento RASSEGNA 01 ottobre 2003


1# aggiornamento RASSEGNA 01 ottobre 2003

iniziative e commenti contro il proclama dell' autocrate
by w1789 2003-10-01 02:07 PM
http://italy.indymedia.org/news/2003/10/391535.php
Tutti i dati relativi alle iniziative del 30-09-2003 sciopero generale 24 ottobre, come antipasto, bisogna fare un buon pranzo by w1789 2003-10-01 01:50 PM http://italy.indymedia.org/news/2003/10/391501.php Rintracciabili sul sito CGIL http://www.cgil.it/ufficiostampa/UfSta/ht/news_html.asp (Articolo completo)



RASSEGNA 25-30 settembre 2003

Tutti i dati relativi alle iniziative del 30-09-2003
sciopero generale 24 ottobre, come antipasto, bisogna fare un buon pranzo
by w1789 2003-10-01 01:50 PM
http://italy.indymedia.org/news/2003/10/391501.php
Rintracciabili sul sito CGIL http://www.cgil.it/ufficiostampa/UfSta/ht/news_html.asp (Articolo completo)







2003-10-01 rassegna stampa CGIL

Proclama di Berlusconi, pensioni, black-out, legge 30, giudici, contratto metalmeccanici, democrazia, uguaglianza e altro


Rintracciabili sul sito CGIL
http://www.cgil.it/ufficiostampa/UfSta/ht/news_html.asp


1 ottobre 2003
Pubblico impiego - Cgil Cisl Uil: finanziaria e pensioni, il Governo discrimina i dipendenti pubblici.

Nota unitaria di Cgil Cisl Uil su contratti e pensioni: in una dichiarazione i segretari confederali Patta, Sorgi e Foccillo precisano le posizioni delle organizzazioni sindacali.

"Ancora una volta in questo Paese si discriminano i lavoratori pubblici – dichiarano Patta, Sorgi e Foccillo – infatti sul piano contrattuale per il biennio economico 2004-2005 è previsto nella Finanziaria uno stanziamento insufficiente, in quanto manca il finanziamento relativo al differenziale tra inflazione programmata e reale del biennio 2002-2003, è inoltre previsto un finanziamento ridotto per la contrattazione decentrata ed infine si stabilisce un’inflazione programmata per i contratti pubblici inferiore a quella indicata dallo stesso Governo nel Dpef e comunque molto lontana da quella reale.

Questa volontà politica – affermano i segretari di Cgil, Cisl e Uil – significa una disdetta di fatto dell’Accordo del 23 luglio e determina un controllo rigido solo sui salari reali che si riducono, evitando di intervenire su tutti gli altri redditi e sulle tariffe ed i prezzi.

La stessa volontà di discriminazione – proseguono Patta, Sorgi e Foccillo – è contenuta nel provvedimento sulle pensioni, in quanto da un lato si afferma la piena parificazione e poi, nei contenuti, si prevedono diseguaglianze escludendo i lavoratori pubblici dagli aspetti perequativi inerenti la pensione integrativa, il TFR e le misure incentivanti.

Per quanto riguarda i contratti in corso, per il biennio già scaduto, nonostante le innumerevoli dichiarazioni di una rapida conclusione, siamo a ventuno mesi di ritardo senza vedere la soluzione, in particolare per i lavoratori di enti locali, sanità, agenzie fiscali, università, ricerca e dei Vigili del fuoco. Intanto le OO.SS. confederali hanno già inoltrato la disdetta del biennio scaduto per i contratti già definiti e stanno elaborando le piattaforme rivendicative per il biennio 2004-2005 per tutti i comparti.

Nella prossima settimana – concludono Patta, Sorgi e Foccillo – le Confederazioni si incontreranno con le categorie del pubblico impiego, non solo per la partecipazione alle iniziative generali confederali già decise, ma anche per prevedere un aggiuntivo articolato piano di mobilitazione del pubblico impiego.


1 ottobre 2003
Sciopero - Flai-Cgil: impegno straordinario per sciopero generale

“La Segreteria nazionale della Flai-Cgil - afferma in un comunicato - condivide la dichiarazione dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil e la proposta di sciopero generale per il prossimo 24 ottobre contro la Finanziaria del Governo e l’ulteriore riforma delle pensioni.

La Segreteria nazionale della Flai ritiene atto grave –anche nel contesto dei provvedimenti annunciati sull’informazione radiotelevisiva - l’utilizzo anomalo da parte del presidente del Consiglio del mezzo televisivo per veicolare un anatema mediatico verso tutti coloro – cittadini, lavoratori, sindacato, forze politiche – che legittimamente non condividono la linea del Governo e intendono contrastare l’arretramento di livello delle condizioni sociali e della civile convivenza e il declino economico e produttivo del Paese.

In particolare , in relazione alle specificità del lavoro agroindustriale, la Segreteria nazionale della Flai Cgil - mentre si registra la mobilitazione spontanea dei lavoratori, degli iscritti e delle strutture della categoria – sottolinea la fortissima presenza di prestazioni stagionali e precarie nel settore.

Una presenza che - se dovesse passare la linea sulle pensioni proposta dal Governo - vedrebbe di fatto abolito oggi per stagionali dell’industria e lavoratori dell’agricoltura il diritto alla pensione di anzianità.

La Segreteria della Flai insieme alle strutture della categoria è impegnata fin da oggi affinché la mobilitazione di lavoratori e cittadini sia la più vasta e incisiva e unitaria possibile a partire dalla mobilitazione per la manifestazione indetta dalla Confederazione europea dei Sindacati per il 4 ottobre prossimo a Roma. “


1 ottobre 2003
Pensioni - Previdenza, finanziaria, informazione: le prese di posizione di lavoratori e strutture

Si susseguono a valanga le reazioni dei lavoratori dell’agroindustria e delle strutture di categoria nei confronti dei provvedimenti decisi dal Governo.

Dall’Emilia Romagna - informa una nota della Flai-Cgil nazionale - una selezione delle iniziative e delle prese di posizione.

“A fronte della grave iniziativa del Presidente del Consiglio di fare un appello a reti unificate sul tema delle pensioni mentre era ancora in atto il 'confronto'sindacale, nella categoria, già da questa mattina, con ordini del giorno, fermate e prese di posizioni, si sono avute iniziative unitarie di condanna e preoccupazione per il grave atto autoritario e populista del capo del Governo.

A Bologna ordini del giorno sono stati varati dalle Rsu di Molino S.Giovanni, Salumificio Felsineo, Granarolo e Segafredo Zanetti.

A Reggio Emilia le Rsu di Cantine Riunite, Progeo, New Lat, Unibon, Unicarni, si sono riunite fin dalla mattina di ieri per approvare un documento unitario in cui si invitano le confederazioni nazionali di Cgil Cisl e Uil a proclamare al più presto lo sciopero generale contro i provvedimenti del Governo in materia di Finanziaria e riforma pensionistica.

Intanto oggi , in tutti i settori, si attuano le 2 ore di sciopero proclamate dalla Cgil contro la Legge 30.

A Parma la Rsu della Parmalat fin dal 26 settembre aveva chiesto alle confederazioni “iniziative unitarie di lotta per la difesa del potere d’acquisto dei salari, il controllo dei prezzi e delle tariffe il sostegno dell’attuale sistema pensionistico (riforma Dini), contro le posizioni assunte dal Governo”.

Il 29 settembre le Segreterie di Flai, Fai e Uila di Parma hanno inviato al Presidente della Repubblica e, per conoscenza, al Presidente del Consiglio, il seguente messaggio: “E’ inaudito.

In occasione del confronto aperto con le parti sociali il Presidente del Consiglio si è arrogato il diritto di utilizzare le rete televisiva pubblica per dichiarare che le organizzazioni sindacali stanno ingannando i lavoratori e non fanno l’interesse del Paese.

La posizione assunta dall’on. Silvio Berlusconi è inaccettabile nel merito e nel metodo ed in contrasto con le regole democratiche che stanno alla base dei rapporti nel nostro paese.

Questo tipo di atteggiamento ci impone una risposta forte ed unitaria per impedire che sulla non veridicità delle affermazioni si compia un’ingiustizia per milioni di cittadini.

Le chiediamo di intervenire affinché in Italia non vengano perpetrate iniziative che ci riporterebbero negli anni bui della nostra storia".

A Ravenna proteste e prese di posizione all'Eridania, Sers, Fruttagel, e Conserve Italia. In particolare la Rsu delle Cantine Cooperative Riunite in un ordine del giorno “giudica l’atteggiamento tenuto dal Governo sul tema della riforma delle pensioni grave e prevaricante. In un primo momento si presenta all’incontro con le OO.SS. senza alcuna documentazione in merito alla riforma, poi utilizza in maniera rozza e di regime lo strumento della televisione pubblica per ingannare gli italiani.

E’ necessaria – conclude l’odg - una risposta forte, corale, unitaria di indisponibilità a qualsiasi confronto che non abbia al centro i temi veri ed urgenti dell’Italia, per il suo sviluppo sociale ed economico.

A Modena ordini del giorno e prese di posizioni unitarie delle Rsu di Bellentani, Unigrana e Conserve Italia Ravarino. A Ferrara mobilitazione agli Zuccherifici Bondeno e Pontelagoscuro".


1 ottobre 2003
Condono - Cgil, Cisl, Uil Lazio: NO al condono edilizio, NO all’illegalità. Presidio a Montecitorio

Cgil, Cisl e Uil di Roma e del Lazio indicono per domani, martedì 2 ottobre alle ore 15.30, in Piazza Montecitorio, un presidio di protesta contro il condono edilizio e chiedono ai parlamentari del Lazio e al Parlamento di impedirne l’approvazione.

"Il condono edilizio - affermano in una nota unitaria Claudio Di Berardino, Dario Roncon e Agostino Calcagno, segretari Cgil-Cisl-Uil Roma e Lazio - è devastante, iniquo ed inefficace, perché: è un regalo ai furbi e uno schiaffo agli onesti; serve solo a far cassa; favorisce lavoro nero e illegalità; legalizza l’evasione fiscale; devasta e consuma in modo permanente il territorio e l’ambiente; costa alla collettività e ai comuni che debbono spendere più risorse di quelle che incassano per realizzare le opere di urbanizzazione (fogne, strade, servizi) per sanare gli abusi; non aiuta la crescita del senso di responsabilità dei cittadini".

"Partendo da queste considerazioni - prosegue la nota - è di tutta evidenza quanto sia necessario, soprattutto a Roma, far giungere un segnale forte ed inequivocabile al Parlamento. Per questo chiediamo ai parlamentari del Lazio di farsi parte attiva per impedire l’approvazione di questo provvedimento. Tanto più per il fatto che nella capitale è in corso di approvazione il nuovo piano regolatore generale e che la Regione Lazio ha iniziato la discussione sul nuovo Testo Unico sull’urbanistica".

"Il problema della periferia romana - aggiungono gli esponenti sindacali - non è quello di sanare gli scempi e le devastazioni del suolo agricolo ma quello di continuare nei processi di riqualificazione e recupero. La cronaca di questi giorni, invece, ci consegna abusi edilizi molto consistenti. Si parla di circa 4 milioni di metri quadrati di territorio compromesso con interventi per la maggior parte concentrati nella corona esterna che coinvolge la Cassia, Tor Bellamonaca, il litorale di Ostia fino a penetrare nel Parco dell’Appia antica".

A questa situazione Cgil-Cisl-Uil di Roma e del Lazio "si oppongono fermamente. Per noi - affermano - il problema vero rimane quello di ripristinare una cultura delle regole visto che i dati di questi giorni raccontano che, per il 2002, si sono verificate circa 6 violazioni urbanistiche al giorno. Nel 2003, naturalmente, l’effetto annuncio del condono ha prodotto una forte crescita di queste violazioni".

"Da ultimo - sostengono - c’è poi da considerare il costo che l’intera collettività dovrà sopportare per un intervento che fa “cassa” nell’immediato, ma produce effetti negativi nel lungo periodo. Infatti, per ogni 1.000 € riscossi dai Comuni con il condono essi ne dovranno spendere più del doppio per realizzare i necessari interventi di urbanizzazione primaria e secondaria (strade, fogne, servizi)".

"CGIL-CISL-UIL di Roma e del Lazio ritengono che la grave situazione economica del Paese non si affronta con le politiche dei condoni, ma - conclude la nota -con scelte che sostengano lo sviluppo e favoriscano l’occupazione e, conseguentemente, contrasteranno con grande determinazione questo provvedimento".



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