Un riassunto dei fatti del 22 ottobre a Cagliari, in occasione del presidio di solidarietà con Massimo Leonardi: manifestazione, carica, retata, arresti.
I fatti del 22 Ottobre, in riferimento al presidio e alla manifestazione di solidarietà a Massimo Leonardi
Il 22 ottobre, dalle 17 alle 19, in piazza Repubblica a Cagliari si è svolto un presidio di solidarietà per l'anarchico Massimo Leonardi, arrestato il 18 Ottobre con l'accusa di aver allontanato un agente infiltratosi nel corteo del 4 Ottobre a Roma.
Al termine del presidio abbiamo deciso di fare un corteo fino a piazza Yenne per proseguire il volantinaggio nelle vie del centro, ma a metà di via Manno il numero crescente di poliziotti, la comparsa di caschi, scudi e manganelli e la presenza della polizia anche in piazza ci ha indotto a tentare di disperderci entrando nel quartiere della Marina. Alcuni manifestanti hanno comunicato al vice questore la nostra volontà di sciogliere il corteo ma è stato loro risposto" Noi non vogliamo farvi sciogliere. Questa volta venite in questura".
Siamo stati inseguiti per i vicoli della Marina e, arrivati sotto i portici in via Roma, siamo stati caricati brutalmente alle spalle, mentre l'arrivo di altra polizia dalla parte della stazione ci ha bloccato la via di fuga.
Una prima parte di manifestanti è stata presa durante questa carica; altri, durante una caccia all'uomo che si è protratta per alcune ore in diverse zone della città.
I fermi sono stati in tutto dodici, quattro dei quali tramutati in arresti; per uno degli arrestati è stato necessario ricorrere al ricovero in ospedale per trauma cranico; a un altro degli arrestati, dopo il rilascio, sono stati prescritti sette giorni di cure; anche uno dei fermati è dovuto ricorrere a cure mediche.
Gli articoli dei giornali locali mentono. E' falso che: volessimo arrivare in via Roma per attaccare il palazzo della regione; che ci siano state vetrine spaccate; che ci siano stati scontri ripetuti e provocati da noi; che alcuni di noi avessero bastoni e catene; che non volessimo sciogliere il corteo. Non ci sono stati attacchi da parte nostra, ma tentativi di difesa, perché non ci si aspettava un dispiegamento di forze che copriva piazza Costituzione, piazza Yenne, via Roma e le vie laterali, ovvero zone ben lontane dalla piazza del presidio iniziale. Questo ci fa pensare che la polizia avesse pensato e pianificato il pestaggio e la retata.
Ai fermati non è stato permesso di ricevere cure mediche; gli è stato permesso altresì di nominare un avvocato ma di fatto gli è stato impedito di contattarlo: solo la pressione dei compagni fuori dalla questura ha permesso che gli arrestati entrassero in contatto con un legale.
L'udienza preliminare per tre dei quattro arrestati, il 23 mattina, si è conclusa con il rinvio del processo al 13 gennaio e la scarcerazione; il ragazzo ricoverato è stato dimesso oggi, 24, e anch'esso rinviato a giudizio.
Alla manifestazione a Cagliari per lo sciopero generale, uno spezzone di circa 200 compagni ha sfilato in coda al corteo con lo striscione "SI ALLO STATO SOCIALE NO ALLO STATO DI POLIZIA" distribuendo volantini informativi rispetto ai fatti e ricevendo solidarietà dai manifestanti in sciopero e dagli studenti.
I manifestanti
25 ottobre 2003
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