Mica si è preoccupato di consultare i lavoratori in sciopero (criminalizzati in partenza) prima di precettare! (eh, già, mancavano i referenti "maggiormente rappresentativi!!)

«Il Prefetto di Milano, Bruno Ferrante, ha deciso, dopo aver sentito il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu, di precettare per il 2 dicembre i lavoratori dell'Atm 'per garantire il corretto andamento dell'ordine pubblico nella citta''.'Il provvedimento si e' reso necessario dopo che
anche nel pomeriggio i dipendenti dell'Atm, come gia' avevano fatto in mattinata, si sono astenuti dall'attivita' lavorativa al di fuori dell'orario di sciopero proclamato, determinando una situazione di gravissimo disordine nella vita della Citta', di pregiudizio per il funzionamento dei servizi pubblici essenziali e di diffuso disagio nella
cittadinanza. 'La decisione - prosegue il prefetto - e' maturata dopo un incontro in prefettura con il Sindaco Albertini, il vicesindaco De Corato, l'assessore ai Trasporti Goggi, i vertici dell'Atm, il Comandante del
Presidio militare, gen. Iacomino, e i responsabili delle Forze dell'ordine. Tutti i partecipanti all'incontro hanno condiviso le preoccupazioni per l'ordine pubblico qualora anche domani dovessero ripetersi non preavvisate e illegittime astensioni dal lavoro'' (fonte ansa)da http://www.agendamilano.com _____________________________

Tutte le scuse per fermare le lotte sono buone. Dopo che i sindacati "concertativi" hanno chiuso il loro ombrello protettivo sulle lotte all'ATM (sono "maggiormente rappresentativi" di chi?), i "capoccia" istituzionali di Milano hanno decretato unilateralmente che i lavoratori ATM, in sciopero ad oltranza, vanno fermati a seguito di generiche preoccupazioni per "l'ordine pubblico". In questo modo si da una mano (e che mano!) ad un'azienda (già pubblica, ormai privatizzata in grande percentuale)a chi si ostina a non trattare su argomenti più ragionevoli degli schifosissimi 12 euro offerti come ad un accattone davanti ad una chiesa, la domenica delle palme o il giorno di Natale (per lavarsi la coscienza e sentirsi buoni cristiani). Quanto guadgnano ogni mese i signorotti che si sono permessi, in nome di un non meglio definito "ordine pubblico", di decidere loro il da farsi? Non so se questi signori, se dessero loro un aumento di soli 12 euro netti al mese, stessero zitti zitti con la coda tra le gambe a continuare a dire "signorsì".

Prima di precettare bisogna tentare la conciliazione
(Cassazione 10967/98)

La sentenza della prima Sezione Civile sul diritto di sciopero

La Corte di Cassazione ha stabilito che, prima di emettere l’ordinanza di precettazione, si devono mettere in atto tutte le procedure previste dalla legge n.146/90 che regolamenta il diritto di sciopero nei servizi di pubblica utilità (tra le quali il tentativo di conciliazione tra le parti). Il caso riguardava un ricorso della Presidenza del Consiglio dei Ministri contro la sentenza del Pretore di Napoli che aveva annullato la sanzione amministrativa ad un insegnante il quale, nonostante la precettazione, non aveva partecipato agli scrutini. Il docente lamentava che la Pubblica Amministrazione non avesse tentato alcuna conciliazione con gli insegnanti in sciopero, contrariamente a quanto previsto dalla legge. Il Pretore gli aveva dato ragione, ma il Presidente del Consiglio dei Ministri era ricorso in Cassazione, sostenendo che il tentativo di conciliazione fosse "formalità non imposta dalla legge e resa superflua dalla situazione di pericolo nonostante fosse stato impartito invito a desistere". Ma per la Suprema Corte il Legislatore del 1990 ha adottato la scelta tecnica della "procedimentalizzazione" del potere di precettazione, in virtù della quale l’emissione dell’ordinanza di precettazione si configura come "rimedio di ultima istanza o momento di chiusura", adottabile cioè quando non sono praticabili altre soluzioni per tutelare i diritti della persona. In questa prospettiva, il tentativo di conciliazione – che non si identifica con l’invito a desistere – non si pone come atto puramente formale ma come "fase del procedimento, da esaurirsi nel più breve tempo possibile", all’interno della quale le rispettive posizioni delle parti vengono messe a confronto per "contemperare l’esercizio del diritto di sciopero con il godimento dei diritti della persona costituzionalmente garantiti". (7 dicembre 1998)

A parte il fatto che mi sembra come, fra UN insegnante che
NON partecipa agli scrutini e un'INTERA categoria che blocca
tutta una citta' + interland, mi sembra esserci una qualche
differenza (forse ti sfugge ma c'e') il Prefetto ha proprio
questo pomeriggio esperito il tentativo di conciliazione...
Evidentemente sa fare il suo mestiere ed era al corrente della sentenza della Suprema Corte.
Sentenza di cui mi procurero' copia a scopi....igienici!!

confederali di merda . invece di appoggiare i lavoratori li criticano per i metodi

Solidarietà piena ai lavoratori milanesi. Finalmente uno sciopero come si deve che dà incisività alla lotta. Siete grandi!! Continuate fino a che non avrete ottenuto quello che volete nonostante tutto. Fanculo al prefetto e ai confederali!!!

MI DISPIACE, MA IO TUTTA QUESTA SOLIDARIETA' NON LA PROVO PIU'.SONO STANCA DI PERDERE TEMPO E SOLDI (OLTRETUTTO HO UNO STIPENDIO INFERIORE).BASTA METTERCI IN GINOCCHIO COSI'NOI NON ABBIAMO COLPA.

in ginocchio tu ci sei gia'
spompinando i padroni

viva lo sciopero selvaggio che ci rida' dignita' e coraggio per le lotte future

Ma perchè tu hai dei padroni sei un cane ?

Sessista di merda i pompini li fai tutti i tutti i ferrotanvieri.

sessista na tega!
i pompini li faccio anch'io, ma mai ai padroni!
sei tu semmai a essere retrograda e servile.

viva lo sciopero selvaggio!