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Messaggi di solidarietà ai lavoratori ATM di Milano
by info Tuesday, Dec. 02, 2003 at 10:05 AM mail:

Non solo lamentele, ma anche solidarietà...

Critical Mass: http://italy.indymedia.org/news/2003/12/434867.php

LOA Hacklab: http://italy.indymedia.org/news/2003/12/435092.php

C.S. ORSO: http://italy.indymedia.org/news/2003/12/435251.php

C.S. Vittoria: http://italy.indymedia.org/news/2003/12/435205.php

Lavoratori Vodafone e TIM: http://italy.indymedia.org/news/2003/12/435480.php

Studenti e lavoratori: http://italy.indymedia.org/news/2003/12/435497.php

Slai Cobas: http://italy.indymedia.org/news/2003/12/435369.php

Slai Cobas Milano: http://italy.indymedia.org/news/2003/12/435402.php

Slai Cobas Lucca: http://italy.indymedia.org/news/2003/12/435466.php

C.S. Leoncavallo: http://italy.indymedia.org/news/2003/12/435294.php

CARC Torino: http://italy.indymedia.org/news/2003/12/435066.php

Chainworkers: http://italy.indymedia.org/news/2003/12/435042.php

ACTION Milano: http://italy.indymedia.org/news/2003/12/435027.php

Giorgio Riboldi – SlaiCOBAS: http://italy.indymedia.org/news/2003/12/434952.php








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anche diretta
by elena Tuesday, Dec. 02, 2003 at 10:10 AM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2003/12/435561.php

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e i malfattori
by idem Tuesday, Dec. 02, 2003 at 11:02 AM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2003/12/434867_comment.php#435029

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piena solidarieta'
by pergolatribe.taz Wednesday, Dec. 03, 2003 at 7:03 AM mail:

Un gesto di responsabilita' tanto forte da piegare la citta' e' una mossa di coraggio e di disperazione.
Piena solidarieta' a chi ha avuto questa forza nonostante tutto, a chi ha preferito accollarsela invece di fare passare la solita normalita' che va a scapito dei lavoratori esasperati.
Un gesto forte, una consapevolezza nuova.
Massimo sostegno alla vostra lotta

pergola tribe dot taz

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solidarietà ai lavoratori atm
by Collettivo propaganda di Rivoluzione Wednesday, Dec. 03, 2003 at 3:53 PM mail:

I lavoratori atm di Milano hanno alzato la testa!

La lotta dei lavoratori dei mezzi pubblici ha immobilizzato una metropoli con uno sciopero anticipato nell'orario per decisione degli stessi che si sono autorganizzati e determinati nel non farsi irretire dalle ambigue e inconcludenti politiche filogovernative dei sindacati. Di fronte alle limitazioni del diritto di sciopero promosse dallo scorso governo di centro sinistra e allo sdegno, ampiamente condiviso, verso le organizzazioni sindacali che concordano le lotte con il governo per non creargli troppi disagi (vedi quello generale di sole 4 ore), i lavoratori dell'atm hanno deciso di difendere le loro conquiste a partire dalla propria determinazione ed esperienza, hanno preso coscienza della propria forza e si sono uniti nel comune obiettivo.
Questo esempio va seguito in ogni categoria e settore di lavoro, senza farsi intimorire da chi anzichè sostenere la lotta punta il dito e diventa nemico di classe.
Ci fa schifo la campagna massmediatica di regime che tenta di aprire un varco nell'opinione pubblica a prossime e ulteriori restrizioni allo sciopero, sostenendo la criminalizzazione della lotta.
Contrastiamo gli attacchi dei padroni e del governo!
Uniti contro la repressione!

Collettivo propaganda di Rivoluzione

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Solidarietà dalla FAI
by un compagno anarchico della FAI Thursday, Dec. 04, 2003 at 6:13 AM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2003/12/436444.php

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FINALMENTE UNA DECISA RISPOSTA
by USI segreteria prov MI Thursday, Dec. 04, 2003 at 4:06 PM mail: usis@libero.it

FINALMENTE UNA DECISA RISPOSTA
ALLA NORMATIVA ANTISCIOPERO
ed ai mille lacci e laccioli con i quali la Commissione di garanzia ha voluto "strozzare" il diritto di sciopero.

Oggi, 1° dicembre 2003, nella giornata in cui a Milano si apriva la conferenza mondiale sull'ambiente, i tranvieri dell'A.T.M. hanno dato una grande lezione di civiltà politico-sindacale a tutto il mondo del lavoro.
I sindacati istituzionali avevano proclamato una giornata di sciopero che doveva avere inizio alle ore 9.00 e terminare alle ore 15.00. Era questo l'ottavo sciopero per il rinnovo contrattuale, che gli autoferrotranvieri attendono da due anni. Ma questa volta i dipendenti dell'A.T.M. di Milano non si sono fatti prendere ulteriormente in giro e non hanno voluto sottoporsi ai ricatti che CGIL - CISL e UIL e Commissione di garanzia hanno voluto creare per annullare qualsiasi capacità di contrattazione all'arma dello sciopero.
I lavoratori dell'A.T.M.- alla testa dei quali vi erano i più giovani assunti con contratto di formazione e lavoro - non hanno fatto uscire per l'intera giornata dai depositi, tram, autobus e metropolitane, gettando la città nel caos e segnando una delle pagine più importanti del sindacalismo di questi anni.

L'Unione Sindacale Italiana plaude a tutti i lavoratori dell'A.T.M. che, uniti e compatti, hanno voluto liberarsi dalle catene della legge antisciopero che vincola loro, come tutti gli altri lavoratori dei servizi pubblici essenziali (scuola, sanità, nettezza urbana, trasporti, ecc.), ad esercitare un diritto come quello di sciopero senza poter incidere minimamente né nei confronti della controparte datoriale né nei confronti dello stato né tantomeno nei confronti dell'opinione pubblica.

Il giorno prima del grande sciopero dei tranvieri, veniva detto che ci sarebbe stato lo sciopero dei trasporti "ma i mezzi vanno comunque". Per una volta, così non è stato. Si parla di 140.000,00 Euro di danni all'economia per la sola provincia di Milano ma per l'A.T.M. il danno è ancora superiore perché deve rispondere all'economia lombarda della sua incapacità gestionale ed all'opinione pubblica del perché una società per azioni offra solo 12,00 Euro di aumento netto mensile ad ogni dipendente quando è disposta a buttare oltre 10.000.000,00 di Euro per l'acquisto dei Cirio Bond di Cragnotti, che oggi costituiscono solo una perdita secca, dato che il loro valore attuale è di 5.000.000,00 di Euro!

Questa lotta così spontanea ed unitaria deve essere una lezione per i sindacati istituzionali, che vogliono una contrattazione pilotata con regole dettate dalla disciplina antisciopero, e per tutti i lavoratori perché si rendano conto che, se lo sciopero è un diritto, proprio per questo deve essere esercitato senza limitazioni, se non quelle dell'autorganizzazione dei lavoratori stessi.

L'Unione Sindacale Italiana chiede ai lavoratori dell'A.T.M. di aprire la propria esperienza di lotta alle rappresentanze del sindacalismo di base, costituendo un grande fronte unitario di tutti i lavoratori contro un'economia di guerra che ci vuole irreggimentati, pronti al sacrificio, disposti ad ogni flessibilità a fronte di un salario sempre più misero a causa dell'aumento dei prezzi e dell'inflazione.
Diciamo no alla disciplina del diritto di sciopero ed invochiamo, come le nostre controparti datoriali, la deregulation.
La flessibilità e la deregulation, se devono esistere, devono valere non solo contro i lavoratori, ma anche a loro favore. Il risultato, diversamente, è che i nostri diritti si trasformano in doveri ed i nostri doveri degenerano in rischi per noi, come ci insegnano il sempre presente rischio di licenziamento ed i numerosissimi infortuni sul lavoro.
La protesta dei lavoratori contro il carovita, l'ennesima riforma pensionistica e le nuove tipologie contrattuali introdotte dalla legge Biagi non deve, però, sfociare in pratiche isolate ma nell'organizzazione di un fronte unitario di lavoratori per obiettivi concreti e raggiungibili.

Per questo motivo l'Unione Sindacale Italiana chiama i lavoratori di tutti i settori e di tutte le categorie a ricostruire un fonte unitario di lotta e le avanguardie più combattive ad entrare nell'Unione Sindacale Italiana, formando nei posti di lavoro comitati di lotta su piattaforme contrattuali che abbiano obiettivi comuni a tutti i lavoratori, concreti ed attuabili in tempi brevi.
Solo l'organizzazione di un sindacato autenticamente di base consentirà, infatti, ai lavoratori dell'A.T.M. di trasformare una giornata di protesta in una lotta vincente, ottenendo i loro diritti senza subire la rappresaglia da parte dei vertici di azienda, Comune, Prefettura e Procura della Repubblica.

Il nostro plauso a tutti i lavoratori dell'A.T.M. ed, in particolare, a quei giovani tranvieri con contratto di formazione e lavoro il cui salario è soltanto di 850,00 Euro.
La nostra solidarietà presente e futura a tutti i lavoratori che sono scesi in lotta con forza, determinazione e coraggio, segnando la via che tutto il movimento dovrà seguire.

Solo ricostituendo le basi dell'autorganizzazione dei lavoratori in ogni posto di lavoro per obiettivi comuni sarà possibile costituire il sindacato di classe che rappresenti le istanze più avanzate e qualificate del proletariato più combattivo in ogni settore della produzione e dei servizi, che diventi il granello di sabbia nello stritolante ingranaggio del potere capitalistico e statale.

Organizziamoci nell'Unione Sindacale Italiana perché il fronte di lotta dei lavoratori possa ampliarsi e prendere coscienza della propria forza, rifiutando le regole del mondo del lavoro imposte da stato e capitale ed accettate supinamente dai sindacati istituzionali.

Milano, 1 dicembre 2003


U.S.I. Unione Sindacale Italiana
Federazione di Milano
Viale Bligny, 22
Tel.e fax: 02/58.30.49.40














Fotocopiatoinproprio MilanoVialeBligny22 primodicembre2003

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