Attenzione, la psichiatria entra nelle scuole...
In questi mesi nelle scuole di sei città italiane, tra cui Pisa, si sta svolgendo una ricerca di tipo epidemiologico (il progetto Prisma) che cerca di individuare problemi comportamentali e un non specificato "disagio e malessere psicologico" di preadolescenti (12-14 anni). Il progetto consiste nella distribuzione, già avvenuta, di un questionario a genitori e insegnanti seguito da un colloquio tra degli psichiatri e un campione casuale di genitori e bambini. Le critiche a questo progetto sono moltissime e per questo partirà da novembre una campagna di informazione sul questo tema. Le domande del questionario fanno riferimento a una categoria di normalità arbitraria,sono ambigue e insensate, ad esempio "Suo figlio fa pensieri strani?", e hanno evidenti collegamenti con diagnosi psichiatriche riconducibili ai temi dell'iperattività (ADHD, disturbo da deficit di attenzione con iperattività), dei disordini dell'attenzione, e della condotta in genere. A cosa serve una ricerca con queste caratteristiche se non ad aprire il campo alla psichiatrizzazione dei comportamenti dei bambini e adolescenti? Nella presentazione della ricerca non vengono menzionate le controversie interne alla psichiatria stessa sull'inesistenza della diagnosi di ADHD, sulla mancanza di prove scientifiche riguardo le basi neurologiche dei disturbi e sugli effetti devastanti provocati dall'uso di psicofarmaci. I genitori dei bambini sorteggiati per la seconda fase della ricerca verranno invitati a condurre i loro figli a colloquio con psichiatri del più vicino centro di cure per l'infanzia e l'adolescenza che sta seguendo il progetto di ricerca (i quali gestiscono istituti privati di cure per l'infanzia nelle città campione,a Pisa è la Stella Maris). Il tipo di intervento che questi psichiatri hanno a disposizione è una pericolossima terapia farmacologica. E' allarmante che la soluzione proposta per "i bambini difficili" o, nei termini psichiatrici, i bambini con adhd, siano degli psicofarmaci, e in particolare il Ritalin, che i sostenitori del progetto vogliono reintrodurre in Italia. Il Ritalin è una droga a base di anfetamina classificata nella tabella 1 degli stupefacenti insieme con LSD, oppiacei cocaina ed eroina, causa dipendenza e può provocare la morte, come è accaduto in America in più di un caso. La scuola è drammaticamente protagonista in questo processo di PSICHIATRIZZAZIONE della VITA QUOTIDIANA: una scuola nella quale vengono accorpate le classi, aumentato il numero di alunni e ridotti i posti di lavoro. Allo stesso tempo vengono sottratti fondi alla didattica a favore delle scuole private. In questo quadro gli insegnanti sono costretti a gestire in modo autoritario problemi e conflitti. Chiediamo un impegno in difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti, perchè non venga messa a repentaglio la loro vita e la loro crescita, perchè vengano ascoltati e non vengano repressi i loro bisogni e le loro diversità.
Collettivo Antipsichiatrico Violetta Van Gogh Laboratorio Antipsichiatrico C.a.S.P.
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