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Approvata la legge sulla fecondazione assistita. I margheritini votano col Polo...
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Pier Cannoni Thursday, Dec. 04, 2003 at 7:33 AM |
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Da Repubblica.it
ROMA - Ecco i punti principali della legge sulla fecondazione artificiale, così come è stata approvata dalla Camera. Ora il provvedimento passa al Senato.
DIRITTI DEL CONCEPITO. E' consentito il ricorso alla procreazione assistita alle condizioni e secondo le modalità previste dalla legge, che assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito.
NO ALLA FECONDAZIONE ETEROLOGA. Possibile soltanto quella omologa, in cui cioè vengono utilizzati seme ed ovulo della stessa coppia. Divieto invece per la eterologa, che richiede il ricorso ad un donatore esterno.
SI' ALLE COPPIE DI FATTO, NO A SINGLE E OMOSESSUALI. Possono accedere alla procreazione medicalmente assistita le coppie di adulti maggiorenni, di sesso diverso, in età potenzialmente fertile, coniugate o conviventi. Via libera quindi alle coppie di fatto, disco rosso invece per quelle di omossessuali e per i single.
NO A SPERIMENTAZIONE SUGLI EMBRIONI. E' possibile la ricerca clinica e sperimentale solo a fini terapeutici e diagnostici collegati alla tutela della salute dell'embrione stesso, e quando non siano disponibili metodi alternativi.
LIMITI A PRODUZIONE EMBRIONI. Non potrà essere prodotto un numero di embrioni superiore a quello strettamente necessario ad un unico impianto e comunque non superiore a tre. Vietata la riduzione di embrioni nelle gravidanze plurime, fatti salvi i casi previsti dalla legge sull'aborto.
NO A CLONAZIONE. Vietati anche tutti gli interventi diretti ad alterare il patrimonio genetico dell'embrione o del gamete.
NO A CONGELAMENTO E SOPPRESSIONE EMBRIONI. Vietato congelare e sopprimere embrioni, fermo restando quanto stabilito dalla legge sull'aborto. Per quelli congelati prima dell'entrata in vigore della legge, il ministero della Salute dovrà fissare modalità e termini di conservazione.
RICONOSCIMENTO DEI NATI. I bambini messi al mondo grazie alla fecondazione artificiale assumono lo status di figli legittimi o riconosciuti. Non è possibile il disconoscimento per i nati dopo il procedimento eterologo (vietato), quando la coppia abbia manifestato il suo consenso al ricorso alla procreazione medicalmente assistita. Nessuna possibilità invece per il donatore di rivendicare legami con il nato.
STRUTTURE AUTORIZZATE. Gli interventi di procreazione medicalmente assistita possono essere realizzati nelle strutture pubbliche e private autorizzate iscritte in un apposito registro.
OBIEZIONE DI COSCIENZA. Medici e personale ausiliario potranno astenersi dal praticare la fecondazione artificiale quando sollevino obiezione di coscienza, da comunicare entro tre mesi dall'entrata in vigore della legge.
SANZIONI. Solo amministrative per i medici che applicano la fecondazione eterologa o ai soggetti non ammessi dalla legge (minorenni, single, omossessuali), con la possibilità di sospensione dall'esercizio della professione variabile da un minimo di un anno ad un massimo di tre. Nessuna punibilità invece per coppie o singoli. Carcere da dieci a venti anni ed interdizione perpetua dalla professione per i medici che attuano la clonazione; reclusione da un anno a tre per chi realizza, organizza e pubblicizza la commercializzazione di gameti ed embrioni o la surrogazione di maternità. Carcere anche per chi applica la sperimentazione sugli embrioni e ricorre al congelamento e alla soppressione.
COSTI. Le tecniche di fecondazione assistita non rientrano tra i livelli essenziali di assistenza e quindi non sono rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale. Previsto comunque dal governo un fondo speciale che per il 2003 prevede uno stanziamento di 6 milioni e 800mila euro.
(18 giugno 2002)
Aggiungo io:
La perversione di questi articoli rivela chiaramente il loro intento persecutorio nei confronti delle donne e di chi vorrebbe decidere della propria vita, del proprio corpo e della propria felicità.
I margheritini hanno votato con il Polo a favore di questa legge-ciofeca (che sembra partorita da un Tribunale dell'Inquisizione), così come ebbero un ruolo decisivo nella bocciatura dell'emendamento che avrebbe abbreviato da tre anni ad uno il tempo necessario per chiedere il divorzio in alcuni, limitati casi.
Domanda:
Con che coraggio questi servi del papato, questi vigliacchi baciapile torneranno a chiedere i voti degli elettori di sinistra o comunque laici?
Urge l'apertura di una fase politica che denominerei "CALCI NEI COGLIONI"
Saluti a pugno chiuso.
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AIUTATECI AD AIUTARE LA VITA (Lettera aperta a Piero Fassino)
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Paolo Thursday, Dec. 04, 2003 at 9:23 AM |
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Articolo pubblicato su l'Unità, 1 dicembre 2003, pag.1
di Marco Cappato e Rita Bernardini
Segretario Fassino,
«Che senso ha vietare l’utilizzo a fini di ricerca scientifica degli embrioni non vitali? E’ più morale buttarli?», ti sei chiesto in un’intervista al Riformista del 24 ottobre. Il Senato della Repubblica, riunito da mercoledì 3 dicembre per l’esame della legge sulla fecondazione assistita, se approvasse definitivamente la legge nella versione attuale stabilirebbe che è meglio buttare quegli embrioni, insieme alle speranze per milioni di italiani affetti da malattie come il Parkinson, l’Alzheimer, il diabete, diverse forme di sclerosi e di tumore. Soltanto una straordinaria ed urgentissima mobilitazione politica e di informazione potrebbe, a questo punto, impedirlo.
Nel messaggio inviato al Congresso di Radicali italiani il 30 ottobre, Adriano Sofri scrisse: “continuo a tenere a una sinistra libertaria, che non è una corrente della sinistra, ma è l’avversaria giurata della sinistra autoritaria e statalista”. Dopo pochi giorni, Prodi pubblicò il suo manifesto per l’Europa: nessuna traccia di quella eventuale sinistra libertaria, delle libertà che riguardano i corpi, la sessualità, la dignità della vita e della morte. Tra gli innumerevoli commenti levatisi dalla “sinistra italiana”, nessuno si è dato la pena di sottollineare questa mancanza. Nel dibattito in corso su liste uniche e partiti unici della sinistra, nessun leader è intervenuto per sollevare il problema delle legalizzazioni, dell’eutanasia clandestina, delle cellule staminali embrionali inutilizzate, delle droghe e delle terapie proibite, delle forme di convivenza e di famiglia non riconosciute.
E’ una storia che viene da lontano, che passò per il tentativo del PCI di evitare fino all’ultimo il referendum sul divorzio, fino ad arrivare alle elezioni politiche del 2001, quando il capolista radicale era il nostro Presidente Luca Coscioni, leader della battaglia antiproibizionista sulla ricerca scientifica e malato di sclerosi laterale amiotrofica. Il vostro candidato premier Rutelli rispose - con Berlusconi - che la libertà di ricerca, l’aborto farmacologico e l’eutanasia erano temi “di coscienza” che dovevano restare fuori dalla contesa elettorale. Luca Coscioni e i suoi obiettivi non dovevano esistere, e infatti furono annientati dalla RAI-tv e da Mediaset: nonostante il satyagraha radicale e lo sciopero della sete di Emma Bonino, gli italiani non ebbero il diritto a conoscere per deliberare, e Coscioni rimase fuori dal Parlamento.
Nel momento in cui al Senato riprende l’esame della legge, è bene averla presente quella storia, per concepirne una diversa, alternativa. Il testo in discussione vieta a centinaia di migliaia di coppie sterili la maternità e la paternità, impedisce il congelamento degli embrioni, limita la praticabilità della procreazione assistita ai casi d'infertilità anziché consentirne il ricorso per evitare la trasmissione di malattie genetiche, pone un limite di tre embrioni ad ogni impianto, aumentando i rischi per la salute delle donne. Oltre a tali e tante mostruosità, il disegno di legge arriva a proibire definitivamente la ricerca sulle cellule staminali embrionali in Italia. Agli scienziati è impedito di sperimentare terapie che un giorno potrebbero curare, secondo il Rapporto della Commissione ministeriale presieduta dal Premio Nobel Renato Dulbecco, 12 milioni di italiani. In nome di una Etica di Stato sarà proibito ai malati l’esercizio del diritto alla libertà di cura, alle donne sarà precluso l’accesso a tecniche procreative disponibili: e come è sempre accaduto in questi casi, i più ricchi tra loro daranno vita a una specie di turismo ospedaliero all’estero, i più poveri rinunceranno. Allo stesso modo in cui ci sono stati un divorzio e un aborto di classe, ci sarà sempre di più una medicina di classe. Ma non basta: in questo clima talebano, gli scienziati che non sono stati costretti a lasciare l’Italia vengono trattati, per dirla con le parole del leghista Cé, da «apprendisti stregoni favorevoli alla selezione eugenetica dell'embrione, cioe' alla selezione della razza». Il ministro della Salute Sirchia è arrivato ad equiparare la clonazione umana alla clonazione terapeutica, definendo così anche quest’ultima come un «crimine contro l’umanità, alla stregua della schiavitù, delle sevizie sui bambini e degli orrori nazisti».
Di fronte a tutto ciò, ci appelliamo a te dalle colonne dell’Unità, chiedendoti di dare subito corpo e impegni precisi alle tue dichiarazioni di ottobre. Con noi ci sono già 2200 scienziati che hanno firmato l’appello rivolto dal Presidente di Radicali italiani Luca Coscioni a deputati e senatori, affinché garantiscano «il rispetto dell’art. 33 della Costituzione secondo il quale “L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento”», e si battano perché «le leggi in discussione siano scevre da ogni impostazione ideologica e rispettose delle esigenze della ricerca». In pochi giorni, decine di professionisti e accademici della medicina riproduttiva si sono già dichiarati con noi pronti a mettere in atto tutte quelle azioni necessarie per portare dei casi davanti alla Corte Costituzionale, impugnando norme incostituzionali oltre che assurde e violente.
Da soli, e clandestini come continuano ad essere, i radicali non ce la possono fare. E non basterà, non servirà se vi limiterete ad esprimere in aula il vostro voto, che si conoscerà solo a cose fatte, come sul divorzio veloce. Non servirà prendersela con la “destra oscurantista”, se non sarà stato fatto nulla prima per unirsi a chi, anche da destra, sta lavorando per regole ragionevoli e liberali. L’approvazione di norme devastanti, per le donne e i malati come per la laicità delle istituzioni, potrà essere evitata solo con un’azione parlamentare trasversale di opposizione durissima alla proposta e con una mobilitazione popolare di cui avete dimostrato di essere capaci, ma solo su altri temi. Con il tuo partito sapete che, se lo deciderete, ci troverete sullo stesso fronte. Se la gente fosse messa in condizione di sapere cosa rischia di accadere in Parlamento, le forze clericali (tra le quali vi sono anche esponenti della opposizione) che preparano il regalo di Natale al Vaticano, si troverebbero a dover pagare un prezzo politico molto – forse troppo – alto. E se la legge fosse approvata nella versione attuale, non resterebbe che dare, come su divorzio e aborto, la parola ai cittadini, che tornerebbero più di allora a sconfiggere le proposte clericali.
La domanda, che è una richiesta ma anche un’offerta di lavoro comune, vuole essere diretta e precisa: sono disposti i DS a impegnarsi, con tutte le forze politiche che saranno daccordo, con gli scienziati, i malati e i cittadini, per un referendum teso a cancellare le norme illiberali su procreazione assistita e clonazione terapeutica? Siete disposti a consentire ai vostri militanti di costruire con carta, penna e tavoli un’opportunità per l’Italia tollerante, e magari anche per aiutare a costruire un pezzo della “sinistra libertaria” descritta da Sofri?
Caro Segretario, qualche mese fa uscì fuori – guardacaso sempre da quella cella del carcere di Pisa - la proposta di una grande manifestazione per la Cecenia. Ti dichiarasti d’accordo, ma la manifestazione non si tenne, e si tornò a parlare di Cecenia (noi non abbiamo smesso, e continuiamo) solo quando Berlusconi scelse di esibirsi nella cancellazione della tragedia di un popolo annientato. Lo ricordiamo, come abbiamo ricordato episodi del passato, non per polemica o per sfiducia, ma per richiamare la difficoltà degli ostacoli di ogni tipo che si frappongono agli obiettivi. Le tue dichiarazioni sugli embrioni e la fecondazione assistita devono poter fare una fine diversa. Si può aggiungere alle parole la forza dei fatti e delle energie di ciascuno, anche a costo di dover affrontare “a sinistra” il “problema” dei radicali, di Luca Coscioni, di un Paese condannato a non sapere nulla. Bisogna volerlo, e deciderlo, subito.
www.lucacoscioni.it
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La risposta di PIERO FASSINO
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Paolo Thursday, Dec. 04, 2003 at 9:24 AM |
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Caro Cappato, cara Bernardini, sia alla Camera che al Senato, la nostra azione parlamentare di opposizione alla proposta di legge sulla procreazione assistita è stata convinta e decisa, ma non per questo meno aperta al confronto, meno disponibile alla ricerca di una sintesi costruttiva tra diverse visioni e diverse proposte. Dopo decenni di contrapposizione tra guelfi e ghibellini, sui temi etici che riguardano la vita e la morte, la famiglia e la sessualità, da tempo la sinistra democratica e riformista ritiene giunto il momento di superare contrapposizioni frontali, ricercando soluzioni largamente condivise, perché rispettose del pluralismo etico che contraddistingue positivamente la società italiana. Non solo non c'è contraddizione tra la fermezza della nostra opposizione e lo spirito di apertura col quale dichiariamo la nostra disponibilità al dialogo.
Al contrario, è proprio l'atteggiamento di chiusura ideologica, sul quale si è attestata la maggioranza, la principale radice della assurdità, della contraddittorietà e della inapplicabilità di molte delle norme contenute nel testo che proprio oggi va al voto del Senato. Mi riferisco, in particolare, all’assurdità del divieto di utilizzare la procreazione medicalmente assistita per la prevenzione della trasmissione delle malattie genetiche, con la conseguenza di costringere all'aborto terapeutico; alla inapplicabilità del divieto di revoca da parte, della donna, del consenso all’impianto in utero dopo la fecondazione dell’ovulo, come evidenziato anche dalla Commissione Giustizia del Senato; alla insostenibilità del divieto assoluto di congelamento degli embrioni, che rischia di indurre il medico a metodiche rischiose per la salute della donna, come riconosciuto dallo stesso relatore di maggioranza; all'assurdità del divieto di utilizzo a fini di ricerca medica - produzione di cellule staminali - degli embrioni destinati alla distruzione; alla perentorietà, in termini unici in Europa, del divieto,di ricorso alle tecniche di fecondazione eterologa anche nei casi, rigorosamente circoscritti, nei quali esse siano l'unica risposta possibile alla sterilità. Si tratta di norme estremistiche, che intendono affermare una tutela "assoluta" dell'embrione "in vitro", legittimamente sostenibile sul piano etico, ma paradossale su quello legislativo. Una correzione è dunque necessaria, per evitare gravi contraddizioni all'interno dell'ordinamento giuridico, che si rifletterebbero sull'autorevolezza e l'applicabilità delle norme sulla procreazio-ne assistita. Né ha molto fondamento l’obiezione che una revisione, da parte del Senato, vanificherebbe il voto della Camera e determinerebbe uno slittamento alle calende greche dell’approvazione del provvedimento. A distanza di un anno e mezzo dal voto della Camera, la “blindatura” politica dell’attuale testo si è rivelata una pessima scelta ai fini della tempestività della legiferazione: un accordo ragionevole e mediato sulla correzione del testo avrebbe fatto risparmiare molto tempo e ancora oggi potrebbe portare ad una rapida terza lettura da parte della Camera. Noi abbiamo sempre riconosciuto la necessità e l'urgenza di una legislazione in campo bioetico. E non perché ci sia in questo ambito il far west. Al contrario, c'è troppa enfasi sui pochi casi clamorosi - che hanno visto protagonisti avventurieri della ricerca scientifica e tecnologica - e troppa poca considerazione per la quotidiana prova di serietà, professionalità, responsabilità di centinaia di, ricercatori, di medici, di operatori sanitari. E tuttavia, la vita umana è questione troppo delicata e importante, perché la politica possa disinteressarsene, delegandola in toto alla sola relazione tra scienza e mercato. Noi vogliamo una legge sulla procreazione medicalmente assistita; ma non vogliamo questa legge "perché è una brutta legge" e per questo ci batteremo ancora perché sia cambiata, D'altra parte vorrei ricordare che un paese cattolicissimo come la Spagna ha adottato una legge sulla procreazione, assistita, civile, moderna ed efficace. E non si capisce perché non potrebbe essere adottata una buona legge, anche in Italia. La verità - che non può sfuggire a nessun osservatore serio e in buona fede - è che la maggioranza di destra guarda a questa legge soltanto come ad uno strumento di legittimazione politica. E spera di ingraziarsi settori di mondo cattolico approvando una brutta legge che non pochi credenti per primi criticano esplicitamente. In noi non c'è alcuna visione laicista; la nostra laicità è rispettosa del pluralismo etico che in una materia così delicata deve essere riconosciuto. Ma appunto: funzione dello stato non è identificarsi con una etica o con un credo religioso. Compito dello Stato è garantire che ciascuno possa vivere la propria libertà con responsabilità. E una buona ed equilibrata legge sulla procreazione assistita sarebbe ancora possibile. Sono ore decisive per questa nostra battaglia parlamentare. Sappiamo di avere con noi non solo le migliaia di coppie affette da problemi di sterilità; ed è con noi il mondo della scienza e della medicina. Ma condividono la nostra battaglia anche milioni di donne e di uomini liberi - e tra essi moltissimi credenti - che vogliono per l’Italia un futuro da Paese moderno ed europeo. Sappiamo che su questa strada possiamo incontrare e continueremo ad incontrare anche la generosità e la passione degli amici radicali.
www.radicali.it
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inaccettabile voto di coscienza del centro sinistra.
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risposta prc Thursday, Dec. 04, 2003 at 3:01 PM |
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DEIANA e DE SIMONE (PRC):FECONDAZIONE, INACCETTABILE VOTO DI COSCIENZA DEL CENTRO SINISTRA. LEGGE MISOGINA E OSCURANTISTA.
"Restiamo veramente colpite di fronte alla disinvoltura con cui, anche nelle file del centro-sinistra, viene spacciata come legittima scelta di coscienza il voto favorevole a norme oscurantiste e misogine come quelle della legge sulla fecondazione assistita. - è quanto dichiarato dalle deputate di Rifondazione Comunista Elettra Deiana, esponente storica del Movimento femminista, e Titti de Simone, membro della segreteria nazionale di Arci Lesbica - Ci dispiace che al voto bipartisan del Senato abbiano concorso anche esponenti dell'Ulivo, ma non ce ne meravigliamo, tuttavia vogliamo esprimere la nostra forte critica. La coscienza non c'entra proprio nulla con quel voto. È in gioco un principio fondamentale dello Stato democratico, cioè la sua laicità, la capacità o meno di essere garante delle differenze culturali, dei diversi punti di vista su una materia così complessa e delicata come quella che riguarda le scelte di vita ed i comportamenti individuali. Chi pretende di svolgere la funzione di legislatore non può anteporre in questa materia, quando essa viene sottratta all'ambito privato e sottoposta alle norme, la sua coscienza personale al fondamentale principio del rispetto della responsabilità personale e dell'autodeterminazione dei soggetti. È questo - hanno specificato le parlamentari - un principio fatto irrompere sulla scena pubblica dalla soggettività delle donne, dalla forza con cui esse si sono sottratte ai dictat insopportabili dell'etica patriarcale, strettamente intrecciata, in Italia, con quella della Chiesa cattolica. È questa etica di parte che torna a dettare la legge, minando alla radice, col suo occhiuto integralismo, quel processo di civilizzazione delle relazioni sociali e dei rapporti tra i sessi che le donne hanno potentemente contribuito a costruire. L'intera materia è per noi argomento di confronto politico e programmatico per costruire opposizione e alternativa al governo della Casa delle Libertà e - hanno concluso Deiana e De Simone - siamo impegnate a sperimentare ogni iniziativa volta a rimettere in discussione la legge."
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questa non è politica...
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Ilio Friday, Dec. 19, 2003 at 11:10 AM |
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ompilio@tiscalinet.it |
Non c'è ragione politica e morale che giustifichi l'approvozione di una simile legge. Questo è indice di puro regresso. Non ho parole...mi viene da pensare che in parlamento sono impazziti : sette o otto cellule non possono essere titolari di diritti autonomi non sono e non posono essere persone giuridiche ! Il perchè chiedetelo alla scienza che di questo si occupa. Una morale fatta legge è improponobile ed ancora peggio se è una legge che limita la ricerca la ricerca scientifica che costringe all'uso di metodologie mediche ritenute inefficienti e poi grazie che nell'ambito scientifico competente si propaga la sfiducia e lo sdegno verso un parlamento che alla scienza chiede di prevenire, di curare, malattie di carattere genetico ( ci tengo a precisare che i recenti studi contro i tumori si collocano nella biologia molecolare) e il parlamento ossia cio che ci e mi rappresenta come cittadino di questo stato lo VIETA! Che schifo!
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indietro di trenta anni
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silvia Monday, Dec. 22, 2003 at 9:24 PM |
mail:
silviacolona@tiscali.it |
Sembra di essere ritornati indietro di trenta anni: le conquiste compiute nall'ambito dell'autonomia di scelta delle donne sono state annullate. Una maggioranza maschile in un parlamento ha votato una legge che coinvolgeva in primo luogo le donne...Tra l'altro, questa è una legge che nasconde (anzi, nemmeno tanto!) molte contraddizioni con la legge sull'aborto così tanto sudata...Che abbiano in mente di toccare anche quella?!? Siamo il fanalino di coda dell'Europa e viviamo in uno stato religioso e bigotto!
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Appello di Luca Coscioni
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Paolo Thursday, Dec. 25, 2003 at 11:38 AM |
mail:
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L'APPELLO DI LUCA COSCIONI E DEI 2200 ACCADEMICI http://www.lucacoscioni.it/cms/appello.php
Appello ai parlamentari
Noi sottoscritti cittadini,
denunciamo, quale fatto gravissimo, il voto con il quale il Senato e la Camera dei Deputati, hanno approvato un testo che, se fosse confermato nella lettura deifinitiva del Senato, escluderebbe dalla brevettabilità delle invenzioni biotecnologiche qualsiasi procedimento e tecnica riguardante le cellule staminali embrionali umane, anche quelle ottenute con la tecnica del TNSA (Trasferimento Nucleare di cellule Staminali Autologhe) prevista dal Rapporto Dulbecco;
riteniamo che l’approvazione di una tale impostazione – che è assai più restrittiva della direttiva comunitaria che l’Italia è chiamata a recepire - impedirebbe al nostro Paese di competere internazionalmente sul fronte della ricerca scientifica togliendo a milioni di cittadini italiani la speranza concreta di cura e guarigione in un futuro che appare sempre più prossimo;
denunciamo altresì, con ancor più forte preoccupazione, le discriminazioni contenute nel DDL sulla Procreazione Medicalmente Assistita che, nella stesura approvata dal Senato, prevede una serie di divieti e limitazioni che riducono - e in taluni casi escludono - il ricorso alla PMA, obbliga i medici a comportamenti di malasanità e impedisce la ricerca scientifica sugli embrioni soprannumerari destinandoli così alla distruzione, mentre potrebbero efficacemente essere riservati alla ricerca di nuove terapie per malattie oggi inguaribili;
rivolgiamo il nostro appello a tutti i parlamentari che si riconoscono nel principio della laicità dello Stato e intendono garantire il rispetto dell’art. 33 della Costituzione secondo il quale “L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento”;
chiediamo loro di battersi affinché le leggi in discussione, da quella sulla BREVETTABILITA' DELLE INVENZIONI BIOTECNOLOGICHE a quella sulla FECONDAZIONE ASSISTITA, siano scevre da ogni impostazione ideologica e rispettose delle esigenze della ricerca e della Scienza.
http://www.lucacoscioni.it/cms/home.php
PER ALTRE FOTO:
www.radicalparty.org/antiprohibition/luca_coscioni/staminali_20031203/stamina...
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piccola speranza
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gian Sunday, Dec. 28, 2003 at 7:37 AM |
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faccio presente che, alle volte, la fecondazione assistita potrebbe essere non necessaria ricorrendo all'inseminazione che la nuova legge non vieta( almeno fino ad ora) per questo motivo, invito le coppie che avevavno intenzione di intraprendere la fecondazione assistita a non darsi per vinte e a rivolgersi comunque presso i centri.
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libertà di scelta
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claudia Saturday, Jan. 03, 2004 at 3:24 PM |
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Io vorrei soltanto esprimere un concetto che mi sembra tra i più semplici e naturali. Come mai questo governo (ma anche quello di centrosinistra, ovviamente!) non ammette che ogni singolo uomo può, ma soprattutto DEVE decidere del prorpio futuro. Secondo il mio modestissimo parere, delle leggi che si vedono attraversate dal peso dell'ETICA, dovrebbero, almeno il più delle volte, consentire ad ognuno la libera possibilità di fare una scelta IN BASE ALLA PROPRIA, PERSONALISSIMA ETICA. E' assolutamente ssurdo che si faciano leggi che riportino semplicemente il pensiero morale di alcune persone. Ovviamente il mio discorso si riferisce anche all'eutanasia, alla proibizione delle droghe leggere etc... Voglio dire: se fosse lecito in Italia il diritto all'eutanasia, ognuno potrebbe scegliere se adoperarla o no, non significa mica che in punto di morte tutti dobbiamo per forza indurci alla morte lenta. La frase che ho appena scritto potrebbe sembrare di cattivo gusto, ma è volutamente semplicistica. E' così difficile concepire un mondo LIBERO, in cui ognuno può decidere (nel rispetto delle libertà altrui) cosa fare della propria vita? Se non capiamo questo concetto, non andremo mai avnti, perchè ci saranno sempre scontri per motivi etici e, poichè ognuno di noi la pensa a modo prprio, questi scontri non cesseranno mai...VOGLIAMO LA LIBERTA', è così difficile da capire?
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in nome della morale...ci hanno privato della libertà
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Max Thursday, Feb. 12, 2004 at 6:52 AM |
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le leggi andrebbero scritte da tecnici e non da presunti "filosofi moralisti cattolici"...AUGURO A QUESTI POLITICI OGNI MALE POSSIBILE (anche a quelli di sinistra che li hanno appoggiati)...si vede che non conosco il dolore delle coppie che non possono avere figli...MALEDETTO GOVERNO...
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