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[Milano] Biciclette e vin brulé contro smog ed effetto serra
by da repubblica Sunday, Dec. 07, 2003 at 12:58 PM mail:

Cortei a piedi e su due ruote bloccano il traffico per tutto il giorno. Momenti di tensione tra ciclisti e milanesi che si dedicavano allo shopping.

[Milano] Biciclette ...
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Una città divisa in due.
Da un lato, chi marciava e pedalava chiedendo un mondo senza inquinamento e la ratifica degli accordi di Kyoto, e dall'altro chi voleva fare acquisti natalizi in centro e si à ritrovato imbottigliato nel traffico per i cortei.
Pomeriggio di passione ecologica e frustrazione automobilistica quello di ieri che dalle 15,30 ha visto Milano attraversata da tre manifestazioni con duemila persone in strada.
In maggioranza ragazzi i partecipanti alla Critical Mass in bici da Piazza Mercanti, più variegata la partecipazione alla ciclo-marcia indetta da Legambiente e da una cinquantina di associazioni ambientaliste davanti alla Fiera, dove si tiene la Nona Conferenza Mondiale sul clima. Qui già alle tre ci sono mamme come Marzia che per la piccola Maya vuole un "futuro di aria pulita", insieme con Vittorio Agnoletto, leader del Social Forum, politici come Carlo Monguzzi dei Verdi che inalbera il cartello "Tutte la strade portano a Kyoto" e il candidato del centrosinistra per la Provincia Penati, "felice di marciare col sole, ma questo caldo è innaturale, ci fa acpire che nel clima qualcosa non va".
In attesa del via in Piazza Giulio Cesare, c'è una delegazione del Gruppo Azione Non-Violenta che spinge biciclette dal muso di cammelli, "perché se continuano a non rispettare l'ambiente con l'effetto serra, questi animali arriveranno anche a Milano". E studenti da mezza Italia accanto ad attivisti inglesi, mentre poco più in là ci sono anche loro: i tranvieri del lunedì nero, in divisa e bici a chiedere di "puntare sui mezzi pubblici che così cala l'inquinamento, aumenta il lavoro e ci si guadagna tutti: cittadini ed autisti".
I due cortei della Fiera, quello podistico aperto da un'auto azzurra di cartapesta con nuvole dipinte sulle portiere e quello di ciclisti, partono alle 15,30 scortati da vigili e polizia. E sfilano verso Largo Cairoli senza intralci al traffico, anche perché a quell'ora i milanesi rimasti in città sono già in centro a fare shopping. Ed è invece proprio lì, a pochi passi dal Duomo, che per chi è al volante cominciano i problemi quando la folla in sella della Critical Mass si muove.
Partono infatti verso le 15,50, suonano trombette, battendo sui tamburi in sella a bici multicolori, tecniche, con pupazzi, bandiere della pace, fiori e cartelli: "Più bici, più tram"; "Appendi l'auto al Kyoto", mentre c'è chi pedale con attaccato un carretto dove campeggia un catino pieno di vin brulé. Sono più di mille, prima che sfilino tutti ci vogliono 20 minuti, e a piazza Cordusio, sono subito code di tarm ed auto.
Un autista dell'ATM scende in strada per bloccare il flusso continuo, ma loro vanno avanti: Piazzale Cadorna, la Triennale, Corso Sempione (alle 16,30) tra i clacson delle auto e le urla degli automobilisti. E loro a gridare: "Spegnete i motori e venite con noi".
Agli incroci il traffico va in tilt, i ragazzi in bici si mettono volutamente in mezzo, sfilano sotto la RAI e poco più avanti si incrociano col corteo appiedato di Legambiente, bloccando per dieci minuti visto che hanno invaso tutte le carreggiate.
In Via Cenisio altro blocco, a perte un accenno di scazzottata tra un ciclista e un ragazzo in auto, mentre anche i due pullman diretti a Curmayeur non riescono a muoversi.
I cortei arrivano a destinazione quando è già buio, e tra la folla stanchi ma felici ci sono tra fratelli: John, Marco e Rosa di nove, dieci e dodici anni, che hanno "sketinato chilometri per un mondo più pulito".

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