report conclusivo sulla 11^ giornata anticomunista a firenze
Come ogni anno si e' consumata oggi pomeriggio, con corteo finale per le vie del centro terminato un'oretta fa, l'undicesima giornata anticomunista, organizzata dai neo-fascisti del FUAN col patrocinio di alcuni vetero-fascisti locali tipo Achillone Totaro.
I baldi giovanotti, hanno ripetuto l'annuale rito della processione per la zona universitaria del centro con annesso tentativo (fallito) d'occupazione d'un'aula per il consueto comizio, incentrato sul mai completamente eviscerato, si vede, tema dei crimini del comunismo.
In mancanza d'una sede coperta, vista la bella giornata, il comizio s'e' tenuto di fronte ai cancelli della facolta' di lettere. quindici minuti scarsi per ripetere l'allegro circo dei morti nei gulag (credo) e nelle foibe (questa parte l'ho sentita), il tutto condito, nella tradizione della nuova destra di governo oramai affrancata dallo spettro del fascismo, da cori tipo "boia chi molla" e bracci destri alzati.
Ancora non comunicate le stime sui partecipanti, ma osservatori esterni stimano i presenti in 80-90 approssimando per eccesso. io ne ho contati 72 incluso qualche infiltrato della parte opposta, accompagnati da uno striscione, due bandiere del FUAN, una di AN, cinque o sei tricolori.
Importante lo spiegamento delle forze dell'ordine (due o tre volte il numero dei partecipanti) che hanno scelto in questa situazione di tenere un profilo decisamente basso (tipo leggersi il giornale seduti nelle camionette o sorbirsi caffe' nei bar lungo il percorso), tanto che e' dovuto intervenire il preside della facolta' di lettere, un vecchino curvo e piuttosto rimbambito, in persona a bloccare i cancelli per evitare l'irruzione dei giovanotti in croce celtica, che prima avevano tentato, sempre sotto il sonnacchioso sguardo della polizia, inutilmente, di sfondare a calci il portone di un altro edificio universitario.
manifestazione quindi, come ogni anno, ripetuta pedissequamente nel suo copione un po' stantio, esattamente nei limiti organizzativi ed intellettuali dei quattro gatti della locale gioventu' del littorio.
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