Conegliano Immersi nelle luminarie natalizie, con le musichette inneggianti a Gesù Bambino a far da sottofondo, i giovani di Forza Nuova e gli skinheads portano la loro protesta contro il Centro sociale occupato dai no-global in piazza Cima.
Sono da poco passate le 16 quando i cori di "boia chi molla" prendono il sopravvento sui decisamente più apoliticijinglesdiffusi dai megafoni fatti installare dall'Ascom. Arrivati da Conegliano e provincia, una quarantina tra skinheads ed esponenti di Forza Nuova si sono dati appuntamento in centro storico: molti di più, erano circa il doppio, i poliziotti e i carabinieri che, da oltre un'ora, erano schierati a presidiare tutta l'area.
I primi ad arrivare sono stati gli skinheads, una ventina, guidati da Michele Recchia. Giovani, tutti rigorosamente maschi, bomber e anfibi neri d'ordinanza, gli skin si sistemano in piazza Cima e attendono l'arrivo dei militanti di Forza Nuova. Il picchetto congiunto dura fino a poco dopo le 18. I manifestanti espongono striscioni contro il "Rebelde" e distribuiscono volantini contro i "disobbedienti di Casarini" e contro un Centro sociale che loro identificano come "droga liberalizzata, punkabestia, immigrati clandestini, fannulloni, giottini, criminalità". Gli esponenti dell'estrema destra non perdono occasione per ribadire la richiesta di sgombero dell'ex Enel: «Lunedì andiamo dal sindaco per sollecitarlo e se non provvederanno proseguiremo, a oltranza, con iniziative sempre più massicce, facendo arrivare gente da tutto il Veneto». Le "teste rasate", in un intervento hanno anche polemizzato contro il consigliere Rina, "reo di essersi scagliato contro la loro presenza in consiglio". Rina, dal canto suo, ieri ha denunciato per diffamazione gli esponenti dell'estrema destra che, in un volantino, avevano detto di essere stati aggrediti "fisicamente", in aula consiliare, dal consigliere di Italia dei Valori".
Elisabetta Gavaz
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