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AGORA' -appello-
by Ferretti Friday, Dec. 26, 2003 at 7:22 PM mail:

CIRCOLO AGORA’ DI PISA : UNA ESPERIENZA ASSOCIATIVA CHE RISCHIA DI CHIUDERE APPELLO DI INTELLETTUALI, ARTISTI, PARLAMENTARI, SINDACALISTI E SINGOLI CITTADINI IN DIFESA DEL CIRCOLO ARCI AGORA’ DI PISA

AGORA' -appello-...
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Il circolo ARCI agorà di Pisa nel 2004 entra nel suo decimo anno d’esistenza.

In questo lungo periodo si è contraddistinto come realtà attiva e propositiva nel panorama socio culturale locale e nazionale.

Le battaglie promosse o condivise al fianco dei diseredati della terra, presenti sul territorio circostante o a migliaia di chilometri di distanza, la sua attività di promozione e divulgazione intorno ai temi d’attualità, attraverso percorsi informativi e formativi, seminariali, di dibattito e confronto, il suo essere struttura di servizio e supporto per i movimenti pacifisti ed antirazzisti lo hanno da sempre caratterizzato come luogo aperto, recettivo e moltiplicatore dei valori di riferimento dell’associazionismo laico e di sinistra.

In questi anni bui, nei quali la guerra d’aggressione è tornata ad essere strumento d’imposizione e "regolazione" nelle relazioni internazionali, con il loro portato di restringimento dei diritti sociali, civili e democratici, agorà non ha esitato un attimo nello schierarsi al fianco delle mobilitazioni, che ancora continuano, per contrastare logiche di morte e di sopraffazione, ritrovandosi sempre all’interno dei movimenti ed al fianco dei lavoratori in lotta per i loro diritti.

Importante è il suo contributo nel preservare la memoria delle classi subalterne, nel promuovere specifiche manifestazioni su temi scomodi o "dimenticati" dalla grancassa dei mezzi di comunicazione di massa.

In tutti questi anni agorà non è stato solo questo.

Migliaia di cittadini,a prezzi popolari o gratuitamente, hanno potuto seguire corsi di formazione di base in varie discipline ed indirizzi, spettacoli teatrali e musicali, presentazioni di novità editoriali, incontri con esponenti del mondo dello spettacolo, della letteratura e del cinema di fama nazionale e mondiale.

Grande è il patrimonio di sapere ed esperienze umane, di mezzi, strutture e documentazione, sedimentate e raccolte da chi in questi anni, uomini e donne, giovani e anziani, hanno dedicato anni del loro lavoro, tempo libero, intelligenza e creatività.

Tutto questo rischia nel prossimo futuro di essere spazzato via.

Da circa due anni il circolo agorà è oggetto di un attacco concentrico sia delle forze politiche del centro destra, sia di alcune inchieste della magistratura e delle forze dell’ordine.

Le occasioni per questi attacchi sono stati le campagne di solidarietà promosse da agorà con il popolo palestinese e di boicottaggio dell’economia di guerra israeliana, nel contempo il tentativo (ovviamente non riuscito) di coinvolgere alcuni esponenti di spicco del circolo nelle inchieste contro i rigurgiti del terrorismo in Toscana.

Il centro destra, attraverso campagne stampa, interpellanze, campagne elettorali e dichiarazioni, ha reiteratamente chiesto che ogni tipo di finanziamento degli enti locali verso agorà venisse tagliato, nel tentativo declamato di isolare ed emarginare questa esperienza collettiva dalla popolazione.

Il clima determinatosi intorno a quest’esperienza socio/culturale non è ovviamente dei migliori: le campagne costanti e martellanti, anche se basate su calunnie, pure e semplici falsità, lasciano un segno all’immagine e alla percezione pubblica del soggetto colpito.

Di fronte a questi attacchi e a questo clima alcune forze dello schieramento di sinistra non hanno certo brillato nel difendere agorà, probabilmente anche a causa della collocazione autonoma ed indipendente che da sempre ha contraddistinto questo circolo.

Nei fatti, al di là delle dichiarazioni di circostanza e del formale rifiuto a cedere di fronte al ricatto della desta, gli amministratori locali, nell’arco dell’ultimo anno, hanno negato uno spazio estivo costringendo il circolo a cessare per 4 mesi le sue attività. Contemporaneamente i finanziamenti pubblici, che da sempre permettevano tante attività, si sono ridotti a tal punto da mettere in discussione la sopravvivenza stessa di agorà.

Questi tagli e chiusure verso agorà non si spiegano né si giustificano con l’attuale clima generato dalle sciagurate scelte governative, a causa delle quali sono oggi falcidiati i finanziamenti di tante altre associazioni.

L’attuale situazione nella quale versa agorà è inserita un clima generale pisano sempre più teso, dove alle esigenze di spazi sociali e culturali si risponde sempre di più con provvedimenti polizieschi punitivi e repressivi.

Lo sgombero effettuato il 6 dicembre ’03 degli studenti medi e universitari da spazi abbandonati da anni ed occupati simbolicamente per pochi giorni, con il tacito consenso delle proprietà, e la traduzione per ore di 20 giovani nella caserma della P.S., ne è la evidente e incredibile dimostrazione.

Noi che come intellettuali, artisti, operatori culturali, esponenti politici e sindacali, singoli cittadini abbiamo partecipato in vario modo alla vita del circolo agorà, facciamo un pressante appello ai singoli, a tutte le organizzazioni democratiche, alle istituzioni locali perché si stringano intorno al circolo ARCI agorà, impedendo attraverso atti concreti l’attuale violento ridimensionamento o, peggio, l’incipiente rischio di chiusura di un’esperienza socio/culturale così importante.


Con questo spirito ed obiettivo dichiariamo la nostra disponibilità ad attivarci, in tutte le sedi e nelle forme di mobilitazione a noi possibili, nella battaglia intrapresa dal circolo agorà per la sua sopravvivenza.

PRIME ADESIONI NAZIONALI



Sono con voi senza la minima esitazione. Soffocare un circolo culturale come il vostro costituisce un attentato alle liberta democratiche, ai diritti di manifestazione e di libera espressione del pensiero.

Rappresenta una secca diminuzione della società civile.

Giulietto Chiesa, giornalista

Naturalmente sottoscrivo l'appello, avendo avuto modo di partecipare alla vostra attività di formazione culturale e dibattito politico, che ritengo, giusta, utile e meritoria.

Cordiali saluti

Domenico Gallo, giurista

Contro l’agoràfobia imperante sono a vostra completa disposizione. Che dire? Chiedete e vi sarà dato. Ciao, un abbraccio

Mauro Bulgarelli, deputato verde

Aderisco volentieri all'appello augurandovi lunga sopravvivenza

Raniero La Valle

Questa battaglia la faremo insieme. Sono con voi, come sempre.

Stefano Chiarini, giornalista

Naturalmente firmo e inoltro al comitato! Buona Resistenza, compagni.

Haidi Gaggio Giuliani

PierPaolo Leonardi, Segretario Nazionale Rappresentanze Sindacali di Base

Luciano Vasapollo, Docente di Economia e Direttore di Cestes Proteo

Sergio Cararo, Radio Città Aperta di Roma

Pur non condividendo sempre tutto ciò che avete fatto, ma forse proprio a maggior ragione per questo motivo, aderisco senz'altro al vostro appello, nella speranza che le istituzioni pisane sappiano valorizzare, anzichè contribuire a soffocare, la vostra bella esperienza che più volte è stata aperta alle nostre tematiche.

Alessio De Giorni, Presidente Regione Toscana Arcigay

Da anni conosco il Circolo Agorà e ne sono stato ospite in varie occasioni, incontrando sempre un pubblico vasto e variegato di cittadini interessati a sentire anche voci fuori dal coro e un'informazione non subalterna ai poteri forti. Che nel clima di progressiva fascistizzazione che caratterizza l'attività dell'attuale maggioranza governativa, anche localmente si prendano iniziative repressive e che costituiscono un'offesa alla lettera e allo spirito della nostra Costituzione non fa meraviglia. E' tuttavia indispensabile che un centro di irradiazione culturale, di informazione la più plurale possibile, di stimolo alla curiosità e alla conoscenza dei cittadini rimanga in vita e sia anzi aiutato a rafforzarsi e ad allargare la sua influenza. Sarebbe il dovere di amministratori che hanno a cuore i diritti della propria cittadinanza e la sua crescita civile. E' ancora di più il dovere di tutte le forze democratiche, tra l'altro impegnate oggi nella dura difesa dell'art. 21 della Costituzione repubblicana contro continue aggressioni, respingere attacchi e diffamazioni, assolutamente ingiustificati e del tutto strumentali, portati al Circolo Agorà. Agorà è un mattone della nostra libertà d'informazione. Là dove si toglie un mattone, presto o tardi crolla l'intera costruzione. Una costruzione, ricordiamoci, costata lotte e sangue al nostro paese.

Tutta la più fraterna solidarietà al Circolo Agorà.

Fulvio Grimaldi, giornalista

Aderisco senz'altro al Vostro appello

Giovanni Mazzetti, economista

Sottoscrivo.

Avv. Vainer Burani

Nome: Roberto Cognome: Massari attività svolta: Editore (rivoluzionario). Cari compagni, consideratemi in prima fila per la vostra/nostra battaglia di sopravvivenza. Contate su di me per qualunque iniziativa. In genere non metto la mia firma in fondo agli appelli per ragioni che si possono facilmente immaginare. Ma se è proprio necessario fatene l'uso che volete.

Hasta la victoria

Roberto Massari, Editore

Carissimi compagni dell'AGORA', aderisco senza riserve all'appello per la sopravvivenza del Circolo Agorà, che ho imparato a conoscere come un'importantissima fucina di elaborazione
culturale.
Un abbraccio

Pardo Fornaciari, cantautore

ASSOCIAZIONI

Carissime/i compagne/i, aderiamo con profonda convinzione al vostro appello e vi assicuriamo un fattivo impegno affinchè la vostra realtà associativa, libera da qualsiasi condizionamento, possa continuare nel suo cammino di attività sociali e culturali in un paese dove i potenti di turno cercano di tappare la bocca ad ogni voce scomoda. Vi siamo vicini, hasta sempre la victoria.

Comitato Piazza Carlo Giuliani

Aderisco all'appello esprimendovi tutta la mia solidarietà

Caterina Guarna per Salaam Ragazzi dell'Olivo



Con voi, non potrebbe essere altrimenti.

Antonio Cianciasi, Presidente Associazione Linea Adriatica (Riccione)

Resistere, resistere,resistere. Non è importante chi l’ha detto, importante è farlo

Mario Galasso, Presidente Associazione progetto città – cantiere sociale (Riccione)

Sottosciviamo a nome del Comitato di solidarietà conla rivoluzione bolivariana "La Madrugada" - Firenze

Alessandro Corsini, Poneti Cinzia

Il Circolo Bolivariano Roma aderisce contro la chiusura del circolo agorà.Saluti a tutti

Siamo con voi. Ada Martinez.



Cari compagni dell'Agora',

siamo al fianco della vostra battaglia per evitare che la repressione nei confronti del vostro circolo porti alla chiusura di un'importantissima esperienza di solidarieta' internazionalista, e non solo, sul territorio pisano. La solidarieta' che vi esprimiamo in questa circostanza non e' solo il doveroso riconoscimento alla preziosa e consistente partecipazione dell'Agora', in questi ultimi anni, alle diverse campagne ed iniziative che abbiamo lanciato e costruito insieme in solidarieta' con il popolo

colombiano, ma anche un incoraggiamento a resistere, sicuri di trovarcifianco a fianco nelle tante battaglie a venire, per un mondo in pace e con giustizia sociale.

Associazione nazionale Nuova Colombia

Cari compagni del circolo Agorà,

l'associazione culturale Cut-up (http://www.cut-up.net) aderisce pienamente all'appello da voi lanciato per la sopravivvenza del circolo Agorà. Pur abitando e lavorando in prevalenza al di fuori della città di Pisa, simo a vostra disposizione per tutte le forme di aiuto che potranno servirvi.

per l'Associazione Cut-up

Fabio Nardini

ADESIONI INDIVIDUALI DA PISA

Aderisco all'appello e auspico iniziative per rendere pubblica la discriminazione di cui il circolo è oggetto.

Avv.Ezio Menzione

L'agorà, nelle antiche città greche, era la piazza dove si riunivano i cittadini in assemblea, il luogo della democrazia. Lo stesso ruolo svolge il circolo che ne ha preso il nome: per dieci anni è stato luogo, libero e aperto a tutti, di incontro, studio, dibattito, iniziativa democratica. La sua chiusura significherebbe una riduzione dello spazio della democrazia. Per tale ragione dobbiamo far sì che questa "piazza" resti aperta.

Manlio Dinucci, saggista

Sergio Pannocchia della Direzione de "Il Grandevetro" - Silvano Patacca, Direzione Teatro di Pisa - Lorenzo Cantini, Impiegato - Letizia Verola, insegnante - Dott. Simone Semproni - Nadia Pisanti, ricercatrice precaria - Dott.ssa Katia Malatesta - Francesca Prato, impiegata - Maria Luisa Lavanga,praticante legale - Antonio Bencini Farina, studente - Caterina Dal Molin, editor - Lagnoni Luca, operaio - Carla Pellegrini, ex insegnante - Guido Stori impiegato INPS sindacalista R.D.B. - Beatrice Bardelli, giornalista - Micaela Mattini, avvocatessa – Enrico Macelloni, architetto - Elena Ulivieri, studentessa – Simone Faraoni, studente – Lorenzo Dolfi, studente – Paolo Seghedoni, operaio – Ilaria Savini, studentessa - Annalisa Granaiola , disoccupata – Valentina Pulcinelli, studentessa – Annalisa Bigi, studentessa – Paolo Marrucci, fisioterapista - Fabio Pisani, disoccupato - Cecilia Sartori, insegnante – Henry Ribechini, commerciante – Giuseppe Balzano, studente – Marco Nacci, educatore disabili – Alessandro Tozzi, studente – Bandelli Evelyn, infermiera - Nicola Montano, disoccupato – Luca Bonfiglio, infermiere – Nadia Brogna, studentessa –Bandelli Selene, infermiera – Matucci Andrea, insegnante – Luciana Pieraccini, disoccupata – Pilade Cantini, operatore teatrale – Meri Delcherico, casalinga – Rossi Annalisa, disoccupata – Rossi Daniele, operaio – Angelo Renzi, operaio – Riccardo Rallevia, operaio – Alessio Paolini, studente – Federica Alberti, commessa – Alessandro Marinari, parrucchiere – Roberto Balocchi, operaio – Gianmario Barontini, impiegato – Yürgen Rink, operaio – Parini Emiliana, operaia – Massimiliano Grava, studente – Jacopo Caddeo, studente – Roland Röhrer, studente – Giorgio Catarsi, operaio – Athos Quinto, idraulico – Mauro Vannozzi, operaio – Lucia Balduini, insegnante – Michele Malasoma, studente – Marco Rapini, disoccupato – Morena Gaetani, impiegato – Giorgio Savini, ingegnere – Gianluca Bianchini, geologo – Mario Priolo, studente – Francesco Sarra, ingegnere – Talini Simona, operaia – Paolo Morelli, studente – Elena Giustizi, studentessa – Alessandro Cei, studente – Calogero Cannarozzo, psichiatra – Ciucci Monica, commerciante – Roberto Stefani, infermiere - Roberto Cini, impiegato – Amalia Attanasio, collaboratrice scolastica – Francesco Galanti, tecnico - Amalia Attanasio, collaboratrice scolastica – Francesco Galanti, tecnico - Susanna Agostinelli, studentessa- Luca Agostinelli, ingegnere - Mario Mele, medico – Roberta Farber, insegnante - Alessandro Danelli Granghi, cantautore – Enrica Carpinelli -

Sostengo tutte le battaglie contro la libertà di essere diversi da come ci vorrebbero, e quindi sostengo anche la vostra/nostra.

Fornai Andrea (Promoter)

Aderisco pienamente all'appello in difesa del Circolo Agorà, punto di riferimento culturale fondamentale, non solamente per la città di Pisa.

Marco Martini, Studente.



PER ADESIONI ALL’APPELLO

FERMATI AI BANCHETTI DELL’ AGORA’

CHE SI SVOLGERANNO A PISA

PER INFO http://www.agorapisa.it

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TELEFONA ALLO 050500442

O AL 338/4014989

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BELLO ....
by altro pensiero Saturday, Dec. 27, 2003 at 7:42 AM mail:

bello sopravvivere con i soldi pubblici ....

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Te ne intendi
by lepre_marzolina Saturday, Dec. 27, 2003 at 2:24 PM mail:

Te ne intendi parecchio di sopravvivere con i soldi pubblici... che lavoro fai apparte il provocatore S.S. nei forum di movimento?

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Anarchico israeliano gravemente ferito dall'esercito israeliano
by by newsletter Contropotere Saturday, Dec. 27, 2003 at 2:44 PM mail:

- guerreglobali -
Anarchico israeliano gravemente ferito dall'esercito israeliano
by newsletter Contropotere Saturday December 27, 2003 at 02:00 PM

http://italy.indymedia.org/news/2003/12/452855.php

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