La sera del 21 dicembre è esploso un ordigno rudimentale vicino a casa di Prodi a Bologna. 48 ore dopo una curiosa rivendicazione in salsa anarchica è arrivata alla redazione bolognese di Repubblica
Quello che segue è il testo del volantino di rivendicazione dell'attentato del 21 dicembre sotto casa di Romano Prodi a Bologna. Secondo la questura gli attentatori avrebbero voluto colpire i poliziotti di guardia, per questo le due pentole con l'esplosivo erano state congegnate in modo da ritardare la seconda deflagrazione, che però non c'è stata. Nel volantino, tre pagine, non ci sono riferimenti tecnici all'operazione che non fossero già di dominio pubblico. E' però ritenuto attendibile dalla polizia e dai magistrati di Bologna. E' un documento interessante, una prima parte scritta con il computer rivendica l'azione, seguita da una seconda scritta con il normografo. La terza parte è una lettera aperta al movimento anarchico che annuncia la nascita di una Federazione anarchica informale che raggrupperebbe quattro sigle già note per aver firmato pentole e pacchi esplosivi: Cooperativa fuoco e affini (occasionalmente spettacolare) apparsa in passato proprio a Bologna e direttamente responsabile dell'attentato a Prodi, Brigata 20 luglio (attentati al Viminale e alla questura di Genova), Cellule contro il capitale, il Carcere, i suoi Carcerieri e le sue Celle (meglio nota come Cinque C, responsabile di pacchi e pacchetti contro obiettivi italiani e spagnoli e di una pentola esplosa al liceo spagnolo di Roma), Solidarietà internazionale (attentato al Duomo di Milano e altro). Se il volantino è stato scritto da anarchici rappresenta un indubbio salto di qualità nella strategia degli anarchici-bombaroli, disposti per la prima volta a federarsi tra loro sia pure in un semplice "patto di mutuo appoggio". Se invece è stato scritto da poliziotti carabinieri o servizi, rappresenta un salto di qualità nella strategia di poliziotti, carabinieri o servizi. In ogni caso vale la pena di occuparsene. A Bologna sono già iniziate le perquisizioni in ambienti definiti "anarchici". Col nuovo pacco bomba spedito a Prodi continueranno anche altrove.
Segue la prima parte, scritta al computer:
OPERAZIONE SANTA CLAUS
Mentre prosegue a grandi passi il consolidamento dell’Unione Europea che assomma le nefandezze delle scelte politiche, economiche, militari/repressive dei singoli stati, mentre si avvicina l’approvazione di una costituzione europea che legittima il riassetto delle politiche di dominio del vecchio continente diamo inizio alla prima campagna di lotta della Federazione Anarchica Informale. Non potevamo precluderci il piacere di criticare attivamente il semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea che si avvia a concludersi, consapevoli che al di là della retorica ufficiale, le decisioni ratificate in questi mesi saranno foriere di ulteriori pratiche di sfruttamento e di dominio. Nella futura fortezza Europa, dove gli unici confini mantenuti e difesi con le armi saranno quelli tra sfruttati e sfruttatori, agli accordi di mercato e alla militarizzazione del territorio continueremo ad opporre il libero accordo tra quanti si attivano per combattere il dominio, dimostrando che lottare non solo è possibile, ma necessario. Oggi abbiamo colpito apparati di controllo/repressivi e protagonisti della messinscena democratica che saranno figure e istituzioni cardine del nuovo ordine europeo: - le varie polizie, in futuro affiancate dal costituendo esercito europeo, oltre ai tradizionali compiti di repressione interna, hanno la missione fondamentale di filtrare l’enorme massa di poveri che preme alle frontiere della fortezza Europa, lasciando passare solo la manovalanza necessaria ai padroni e riservando agli altri un regime di sfruttamento nei paesi d’origine. - un sistema carcerario sempre più capiente e diffuso consolida il suo ruolo principe nella repressione, costituendo l’ultimo baluardo a difesa dello status quo, quando stipendi da fame e gli ultimi avanzi dello stato sociale non bastano ad arginare la rabbia degli sfruttati. - burocrati e politici solleciti nell’elaborare e promuovere gli aggiustamenti di rotta del sistema, funzionali alla sopravvivenza dello stesso.
Le azioni oggi effettuate, come quelle che seguiranno, utilizzano tecniche, tempi e modalità volti ad escludere la possibilità di danneggiare innocenti. Continueremo a manifestare il nostro odio irriducibile contro stato e capitale e il nostro amore incondizionato per un mondo libero dal dominio dell’uomo sull’uomo e dell’uomo sulla natura. Né gli ultimi né gli unici, vediamo crescere nelle strade ovunque, di giorno e di notte la stessa tensione distruttiva/costruttiva per un mondo migliore. Eravamo a Genova e Salonicco, stanotte per le strade d’Italia, domani su nuove strade a combattere le miserie dell’esistente.
Attaccare e distruggere i responsabili di repressione e sfruttamento! Attaccare e distruggere carceri, banche, tribunali e caserme! La rivolta è riproducibile e contagiosa! Guerra sociale contro stato e capitale!
FEDERAZIONE ANARCHICA INFORMALE
segue il testo scritto con il normografo:
CAMPAGNA A NATALE CON I TUOI A PASQUA DOVE VOGLIAMO NOI
- 2 PENTOLE OPPORTUNAMENTE DISTANZIATE E DOTATE DI AVVISO PER EVITARE FASTIDI AGLI INNOCENTI IN PROSSIMITA’ DELLA TANA DI PRODI E FAMIGLIA PERCHE’ IL SUINO SAPPIA CHE STA SOLO INIZIANDO LA MANOVRA DI AVVICINAMENTO A LUI E AI SUOI SIMILI. A PRESTO.
- DE BLASI, JRISTOFORO S, BALENO, SOLE, DEIANA, GIULIANI, FANTAZZINI, ORTIZ VIVONO NELLE NOSTRE LOTTE. W LA FAI W L’ANARCHIA!
FAI. COOPERATIVA ARTIGIANA FUOCO E AFFINI (OCCASIONALMENTE SPETTACOLARE)
segue la lettera aperta, scritta al computer:
CHI SIAMO LETTERA APERTA AL MOVIMENTO ANARCHICO ED ANTIAUTORITARIO
Per superare i limiti delle singole progettualità e per sperimentate le reali potenzialità dell’organizzazione informale, nel nostro caso quella di una federazione di gruppi d’azione o singoli individui, abbiamo dato vita alla Federazione Anarchica informale. Convinti che solo un’organizzazione priva di centro decisionale, caotica e nello stesso tempo orizzontale dove nessun gruppo o capetto imponga la propria autorevolezza possa soddisfare la nostra necessità di libertà qui e ora. Miriamo a uno strumento organizzativo che rispecchi in sé la visione della società anarchica per cui lottiamo. Strumento organizzativo quindi non il ricalcare le orme di un partito armato di vecchia memoria, non un’organizzazione finalizzata alla ricerca di adepti: uno strumento, l’organizzazione informale, da utilizzare per testarne l’efficacia, l’effettiva capacità di accrescere qualità e continuità dell’agire rivoluzionario, strumento organizzativo altrimenti inutile e destinato ad autodissolversi. Conciliare organizzazione e dibattito teorico/pratico con l’anonimato di gruppi/singoli è possibile mediante un dialogo diffuso attraverso le azioni: che oltre ad apportare il loro specifico discorso distruttivo veicolano anche altri messaggi (attravreso modalità e mezzi utilizzati, obiettivo comunicazione) indipendentemente dai danni materiali. Tutto ciò nella consapevolezza che non sarà certo una minoranza, per quanto bene armata, a fare la rivoluzione, ma decisi a non posticipare la nostra insurrezione in attesa che tutti siano pronti: convinti, oggi come sempre, che il più semplice fatto diretto contro le istituzioni, comunichi meglio che non migliaia di parole. FEDERAZIONE perché ne amiamo il senso di ramificazione diffusa e orizzontale: federazione di gruppi o singoli, donne e uomini, liberi ed uguali accomunati dalle pratiche di attacco al dominio, consci del valore del mutuo appoggio e della solidarietà rivoluzionaria come strumenti di liberazione. Intendiamo la federazione come rapporti stabili nel tempo, ma allo stesso tempo fluidi, in continua evoluzione grazie all’apporto di idee e pratiche dei nuovi gruppi o individui che decideranno di farne parte. Pensiamo ad un’organizzazione non democratica: senza assemblee plenarie, rappresentanti, delegati o comitati, priva di tutti quegli organi che favoriscono la nascita di leader, l’emergere di figure carismatiche o l’imposizione di specialisti della parola. La comunicazione si baserà sul dibattito orizzontale e anonimo, prodotto dalla pratica stessa (rivendicazione delle azioni) e dalla diffusione di teorie tramite gli strumenti informativi del movimento, in sintesi nell’eliminazione dell’assemblea sostituita dal dibattito orizzontale-anonimo tra gruppi/singoli comunicanti attraverso la pratica stessa. La federazione è la nostra forza, la forza di gruppi/singoli che si sostengono nell’azione, attraverso un patto di mutuo appoggio ben definito. ANARCHICA perché vogliamo la distruzione dello stato e del capitale per vivere in un mondo in cui “domini” la libertà e l’autogestione, dove sia possibile ogni tipo di sperimentazione sociale che non comporti lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e dell’uomo sulla natura. Radicalmente avversi a qualunque cancro marxista, sirena incantatrice che incita alla liberazione degli oppressi ma in realtà macchina incantatrice che schiaccia la possibilità di una società liberata per sostituire un dominio ad un altro. INFORMALE non avendo nessun tipo di concezione avanguardista e non sentendoci neppure parte di un’illuminata minoranza agente, ma volendo semplicemente vivere ora e subito il nostro anarchismo, abbiamo ritenuto l’organizzazione informale, quindi l’informalità, l’unico strumento organizzaztivo che ci potesse garantire da meccanismi autoritari e burocratizzanti salvaguardando la nostra indipendenza come gruppi/singoli e garantendoci un certo margine di resistenza e continuità nei confronti del potere. La Federazione Anarchica Informale pur mettendo in pratica la lotta armata rifiuta la concezione che si basa su monolitiche organizzazioni, strutturate in maniera “classica”: basi, regolari-irregolari, clandestinità, colonne, quadro dirigenti, enormi necessità di denaro. Strutture a nostro parere facilmente intaccabili dal potere: è sufficiente il classico infiltrato o delatore per far cadere come un castello di carte l’intera organizzazione o gran parte di questa. Diversamente in un’organizzazione informale costituita da 1000 singoli o gruppi che non si conoscono fra loro (piuttosto, si riconoscono attraverso le azioni compiute e il pattod i mutuo appoggio che li lega) malaugurati casi di infiltrazione o delazione rimangono circoscritti al singolo gruppo, senza espandersi. Inoltre chi fa parte della Federazione Anarchica Informale ne è militante a tutti gli effetti solo nel momento specifico dell’azione e della sua preparazione, non investe l’intera vita e progettualità dei compagni, ciò permette di mettere definitivamente in soffitta ogni specialismo lottarmatista. Una volta radicati il potere troverà enormi difficoltà a distruggerci.
Il patto di mutuo appoggio è il motore della Federazione Anarchica Informale e si incentra su 3 punti chiave che diventano vincolanti qualora venga condivisa l’impostazione rivoluzionaria anarchica sopracitata, quindi, quando singoli/gruppi scelgono di divenire parte della Federazione Anarchica Informale: 1. SOLIDARIETA’ RIVOLUZIONARIA. Ogni gurppo d’azione della Federazione Anarchica Informale si impegna a dare la propria solidarietà rivoluzionaria ad eventuali compagni arrestati o latitanti. La solidarietà si concretizzerà soprattutto attraverso l’azione armata, attacco a strutture e uomini responsabili della detenzione del compagno. Non sussiste l’eventualità di mancata solidarietà perché verrebbero meno i principi su cui il vivere e il sentire anarchico si basa. Per appoggio nella repressione non si intende ovviamente quello di carattere di assistenza tecnico/legale: la società borghese offre sufficienti avvocati, assistenti sociali o preti, perché i rivoluzionari possano occuparsi di altro. 2. CAMPAGNE RIVOLUZIONARIE. Ogni gruppo o singolo una volta iniziata una campagna di lotta attraverso azione e conseguente comunicato verrà seguito dagli altri gruppi/singoli della Federazione Anarchica Informale secondo i propri tempi e modalità. Ogni singolo/gruppo può lanciare una campagna di lotta su obiettivi particolari semplicemente “promuovendo” il progetto attraverso una o più azioni accompagnate dalla firma del singolo gruppo d’azione a cui si aggiunge il richiamo alla federazione nella sigla. Se una campagna non viene condivisa, se ritenuto necessario, la critica si concretizzerà attraverso le azioni/comunicati che contribuiranno a correggerne il tiro o a metterla in discussione. 3. COMUNICAZIONE TRA GRUPPI/SINGOLI. I gruppi d’azione della Federazione Anarchica Informale non sono tenuti a conoscersi tra di loro, non sussiste la necessità ove altrimenti si rischierebbe di offrire il fianco alla repressione, a leaderismi dei singoli ed alla burocratizzazione. La comunicazione tra gruppi/singoli avviene essenzialmente attraverso le azioni stesse e attraverso i canali informativi di movimento senza la necessità di conoscenza reciproca.
F.A.I./Cooperativa Artigiana Fuoco e Affini (occasionalmente spettacolare) F.A.I./Brigata 20 luglio F.A.I./Cellule contro il Capitale, il Carcere, i suoi Carcerieri e le sue Celle F.A.I./Solidarietà internazionale
P.S.: Ogni riferimento alla FAI-Federazione autotrasportatori italiani, alla FAI-Federazione Anarchica Italiana e al FAI-Fondo Italiano per l’Ambiente è puramente casuale, ci scusiamo con gli interessati
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