Decreto per permettere alla polizia di esaminare i pacchi ai raggi X. Saranno passate al vaglio tutte le spedizioni ancora «in transito». Indagini: contatti tra inquirenti italiani ed europei.
BOLOGNA - Dopo l'ennesimo pacco esplosivo spedito da Bologna alla sede di Eurojust all'Aja, la procura della città felsinea ha emesso un decreto di blocco di tutti i plichi ancora in transito diretti a Istituzioni ed Uffici dell'Unione Europea o ad organismi ad essa collegati. Il decreto riguarda tutti gli uffici postali dell'Emilia Romagna. La decisione è stata presa perché, come aveva detto nei giorni scorsi il Procuratore Capo Enrico Di Nicola, non si può escludere che possano esserci tuttora altri plichi non ancora arrivati a destinazione. Il decreto di blocco consentirà quindi alla polizia di poter intervenire, esaminare il contenuto dei pacchi ai raggi X e quindi permetterne la regolare spedizione se non contengono sostanze pericolose.
PREVENZIONE - Il decreto - a quanto si è appreso - non ha solo la funzione di bloccare eventuali altri plichi ancora in viaggio, ma anche lo scopo di prevenire che, magari a Capodanno o alla vigilia dell'Epifania, ci sia qualcuno pronto a ripetere la serie di gesti criminali. Sul piano delle indagini intanto proseguono i contatti e la collaborazione fra gli inquirenti italiani e quelli degli altri paesi europei destinatari dei plichi bomba.
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