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Articolo sulla rissa tra fasci e compagni a Verona.
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dall'Arena di Verona Sunday January 04, 2004 at 07:54 PM |
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Polizia e carabinieri sono dovuti intervenire per sedare una violenta zuffa. Danneggiato un locale, poi lo scontro si è trasferito in strada
Maxirissa getta nel caos Veronetta
Si sono fronteggiati due gruppi di giovani dell’estremismo di destra e di sinistra
di Roberto Vacchini Veronetta di nuovo teatro di violenza tra gruppi di estrema destra e i rivali di opposta fede politica. I contendenti si sono affrontati, rincorsi e malmenati nelle strade attorno alla chiesa di San Tomaso. Il bilancio è pesante: cassonetti rovesciati, un’auto danneggiata e incendiata, diverse persone contuse, alcune identificate e un’indagine della Digos in corso che è soltanto all’inizio. Proprio la polizia sta cercando di ricostruire quello che è accaduto, anche se il compito non si preannuncia facile. Alla Digos nessuno parla: le poche notizie che finora emergono sono affidate all’ufficio di gabinetto. Secondo quanto si è potuto apprendere, tutto è cominciato intorno all’una e mezza quando un gruppo di ragazzi, simpatizzanti di estrema destra, è entrato nell’osteria ai Preti, al civico 27 di Interrato dell’Acqua morta, un luogo di ritrovo abitualmente frequentato da numerosi giovani: tra loro anche dei gruppetti di simpatie politiche diametralmente opposte, una «galassia» che difficilmente può essere riassunta in un’unica categoria ma che è tradizionalmente rivale dei primi. Appena i nuovi arrivati hanno varcato l’ingresso del locale, si è accesa la miccia: in breve si è passati al confronto, prima verbale, poi sempre più acceso fino a quando i due gruppi sono venuti alle mani. Numerosi i protagonisti della zuffa: i simpatizzanti di destra erano circa una decina, di più i rivali. Il parapiglia, iniziato all’interno del locale che ha subito anche qualche danno, si è poi trasferito all’esterno, inizialmente lungo via Dietro campanile San Tomaso, poi in piazza. Sono spuntati anche dei petardi e dei fumogeni: uno di questi è finito sotto un’auto parcheggiata lungo la via e ha innescato un incendio, domato quasi subito grazie al tempestivo intervento di un dipendente dell’osteria che con un estintore si è prodigato per evitare danni peggiori. Le fiamme sono state definitivamente domate dai vigili del fuoco, arrivati subito dopo. Nel frattempo l’allarme è arrivato anche al 113, che ha inviato sul posto diverse volanti coadiuvate dalle auto dei carabinieri. Intorno alle 2.30 la situazione è tornata alla normalità. Tra i testimoni, c’era anche don Carlo Vinco, parroco di San Tomaso. «Sono stato svegliato a un quarto alle due da una gran confusione. Si sentivano urla e botti provenire dalla strada. Ho capito che la zona interessata era quella dietro la chiesa, verso via Carducci». Don Carlo è sceso in strada e si è diretto verso quella zona: «Subito fuori dalla chiesa ho visto che la strada era piena di immondizia», racconta. «E subito dopo ho visto dei poliziotti delle volanti che avevano bloccato dei ragazzi». La parte del quartiere più colpita, racconta il sacerdote, era però quella dietro la chiesa: «In via Dietro campanile di San Tomaso c’erano tutti i cassonetti rovesciati e l’immondizia sparsa per la strada. E un’auto era seriamente danneggiata: non ho visto bene, ma mi sembrava ammaccata in diversi punti. In quel momento sono arrivati anche i vigili del fuoco e poco dopo un carro attrezzi». In via Interrato dell’Acqua morta, proprio di fronte all’osteria ai Preti, c’era un folto gruppo di ragazzi. «Mi è stato detto che c’era stata una rissa, non so per quali motivi», conclude don Carlo. Alla Digos gli investigatori sono in piena attività. E sono diversi, ancora, i punti da chiarire. Tra questi: cos’ha spinto i simpatizzanti di estrema destra a entrare nel locale? Si è trattato solo di un caso? E cos’ha innescato la rissa? Domande a cui si potranno, forse, dare delle risposte nei prossimi giorni. La rissa ha ridato vita alle proteste di alcuni residenti. «In questa zona non c’è più pace», commenta una signora che chiede di rimanere anonima. «Il quartiere è peggiorato. Ogni notte, si sentono schiamazzi che, a volte, sfociano in litigi più o meno violenti. E c’è un giro di gente poco raccomandabile. Una mia conoscente mi ha raccontato che gira anche della droga».
www.larena.it/ultima/oggi/cronaca/A.htm
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ancora....
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dall'Arena di Verona Sunday January 04, 2004 at 07:55 PM |
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Una lunga scia legata alle divisioni politiche Dal Fronte Nazionale alle botte di via Nizza I fatti dell’altra notte riportano alla memoria altri episodi legati all’estremismo di destra. In un’altra aggressione, in quel caso a sfondo razziale, di cui era rimasto vittima un giovane. La vicenda era iniziata nel maggio scorso in via Nizza, davanti a un bar. Due ragazzi, di cui uno appartenente al gruppo degli Sharp, erano stati presi di mira da un gruppo di giovani di estrema destra. Secondo quanto accertato nei mesi successivi dalla Digos, il gruppetto aveva aggredito i due ferendoli a colpi di cocci di bicchiere. Ma non si trattò di un episodio isolato, bensì venne ripetuto due o tre volte nella stessa serata. I due giovani avevano riportato lesioni guaribili in otto giorni. Ma sempre la stessa sera altre due persone sarebbero state viste allontanarsi feriti dopo essere finiti nella mischia di via Nizza. Nel corso delle indagini la Digos, oltre ai fatti del 7 maggio aveva accertato altri cinque episodi analoghi, ai quali avrebbero partecipato a turno i sei ragazzi che sono stati poi indagati. Tutti gli episodi sarebbero avvenuti nelle strade di Veronetta o del centro storico. Andando indietro nel tempo, nel 1996 si ricordano le scritte e il manichino impiccato in curva sud allo Stadio. Nel 1994 erano finiti nei guai alcuni giovani per violazione della legge Mancino, incitamento all’odio e alla violenza razziale. Altri gravi episodi risalgono al 1993 quando furono arrestate sei persone, tra cui Franco Freda, accusati di ricostituzione del partito fascista per le vicende legate al Fronte Nazionale.
www.larena.it/ultima/oggi/cronaca/B.htm
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chi ha postato..
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io Sunday January 04, 2004 at 08:13 PM |
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Presumo che chi ha postato l'articolo sia un compagno... Perchè il titolo del post è "RISSA" e non AGGRESSIONE quale è stata?? I termini differiscono molto nel contenuto simbolico.. Da un giornale infame ed ignorante come "L'Arena" lo posso capire ma se lo scrive o lo afferma un Compagno che magari l'ha vissuto, non lo posso accettare..
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ALCUNI COMPAGNI PRESENTI
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individui anarchici Sunday January 04, 2004 at 10:40 PM |
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Volevamo precisare una cosa:è vero si tratta di aggressione.Aggressione da parte dei compagni alle merde fasciste,che scioccamente si sono introdotti nell'osteria,ben sapendo che un loro camerata era già stato liquidato con 2 calci nel culo poco prima.E altrettanto è stato fatto con gli altri,aggredendoli senza dargli neanche il tempo di aprire bocca. Antifascismo militante,parole poche sprangate tante!
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giusto cosi'
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friggione Sunday January 04, 2004 at 10:51 PM |
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perche' bisognerebbe vergognarsi di aver dato dei sani calci in culo a delle merde fasciste che hanno pure il coraggio di farsi vedere in giro?perchè per essere dalla parte della ragione bisogna sempre passare per vittime?mi sembra che si tratti di una buona azione,e invece...tutti a discutere se è simbolicamente giusto parlare di rissa, e non di aggressione...c'ha ragione il compagno sopra,svegliamoci tutti...
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ULTIME NEWS!!!!!
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DA L'arena 05/01/04 Monday January 05, 2004 at 01:58 PM |
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Dopo il maxi-litigio di venerdì notte tra ragazzi di opposte fazioni politiche, indagini in corso per attribuire altre eventuali responsabilità Alta tensione per la rissa a Veronetta Denunciati quattro giovani di estrema destra, controlli per evitare nuove violenze
di Roberto Vacchini Una provocazione, una rissa forse cercata, probabilmente una sfida. A poco più di ventiquattrore dalla violenta zuffa di Veronetta che ha coinvolto due gruppi di ragazzi, di simpatie politiche opposte, quattro ragazzi sono già finiti nei guai. Sono tutti simpatizzanti di estrema destra, già noti alle forze dell’ordine, e sono stati denunciati per incendio aggravato e rissa. Ma l’indagine è ben lontana dall’essere conclusa. Perquisizioni sono in corso da venerdì notte in diverse abitazioni abitate da ragazzi di destra e di sinistra. Gli investigatori della Digos hanno già le idee chiare su quanto accaduto all’interno dell’osteria «Ai preti» di via Interrato dell’Acqua morta, ma sono alla ricerca di nuovi elementi che possano consentire di attribuire eventuali ulteriori responsabilità. Un compito che non si presenta facile, visti la reticenza e il silenzio che si respira in entrambi gli ambienti. Ad accendere quella che poi è diventata una rissa da saloon, con tanto di sedie e tavoli rovesciati a cui è seguito un «fuori programma» nelle strade attorno a San Tomaso, è stato l’arrivo, intorno all’una e mezza, di un giovane che ha varcato la soglia del bar «Ai preti» e ordinato una bibita: di insolito, per i frequentatori del posto, quel giovane aveva un giubbotto con un simbolo fascista. In pochi minuti il ragazzo è uscito dal locale, non è ancora chiaro se «invitato» in modo più o meno garbato o allontanato in modo più violento. Dopo pochi istanti, però, quel ragazzo è rientrato, accompagnato per l’occasione da un’altra dozzina di giovani. La zuffa è divampata quasi subito. A farne le spese è stato soprattutto il bar: sedie rovesciate e danneggiate, un paio di tavoli distrutti, suppellettili da buttare. La lotta furibonda si è poi trasferita all’esterno. I ragazzi se le sono date di santa ragione, rincorrendosi per via Dietro campanile San Tomaso e fino in via Carducci. Sono stati anche lanciati petardi e fumogeni. Uno di questi è finito sotto un’auto, un’Audi A3 parcheggiata lungo la strada e ha innescato un principio d’incendio che è stato domato dal tempestivo intervento di un dipendente dell’osteria munito di estintore. Nella lotta sono stati anche rovesciati numerosi cassonetti. La situazione è stata riportata alla normalità dall’intervento delle volanti della questura e dei carabinieri, allertate dai residenti della zona. Terminata la rissa, sono iniziate le indagini della digos. E le domande. La prima, la più scontata: che ci faceva un giovane di estrema destra in un posto frequentato abitualmente da simpatizzanti di fede opposta? La seconda: perché la prima volta è entrato da solo? Si è trattato di una sfida? Di certo, per ora, c’è soltanto quello che è accaduto in seguito per il quale quattro ragazzi saranno chiamati a rispondere penalmente. E c’è anche la preoccupazione di garantire che non accadano altri episodi. Evitare, insomma, una spirale di violenza che potrebbe portare a conseguenze difficilmente ipotizzabili. Per questo la polizia, su disposizione precisa del questore Luigi Merolla, ha potenziato i servizi e i controlli. Anche perché di precedenti ce ne sono in abbondanza. Risale allo scorso anno, proprio in questo periodo, l’aggressione negli studi di Telenuovo ad Adel Smith: anche allora era un venerdì di gennaio, il 10 e per quell’episodio finirono nei guai 17 ragazzi di estrema destra.
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giornalisti terroristi
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ripuliremi l'Italia Wednesday January 07, 2004 at 02:39 PM |
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i giornalisti infami, invece di chiedersi perchè un giovane di destra sia entrato in un locale, dovrebbero chiedersi se è normale che in un locale non possa entrare un ragazzo esplicitamente di destra senza prendersi calci nel culo! Ma vi rendete conto a che punto siamo arrivati? I giornali danno per scontato che quel giovane, in quel locale, non ci sarebbe dovuto entrare!
Naturalmente, se fosse svvenuto il contrario (del tipo, un ragazzo di sinistra entra in un locale frequentato da fascisti e viene sbattuto fuori tra minacce e calci nel culo), i gionalisti bastardi comunisti avrebbero detto che non siamo più in un paese libero, che non c'è più la possibilità di farsi una birra in un pub, che sta per ritornare il fascismo e troiate del genere.
Per come la vedo io, ci stanno benissimo i calci nel culo al camerata che, forse ingenuamente, forse no, è entrato comunque in una zona rossa. Ma abbiate la dignità, voi, i vostri spalleggiatori mediatici e i vostri tutelatori, di ammettere che avete aggredito voi, e nello stesso identico stile in cui ci saremmo comportati noi fascisti se un merdoso compagno sarebbe entrato in un locale nostro.
Basta nascondersi dietro false notizie, dietro al vittimismo di comodo, dietro le versioni fasulle.
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utime notizie
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ABVINT Wednesday January 07, 2004 at 03:15 PM |
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Vi posto l'articolo DALL'ARENA: L’indagine si allarga Botte a Veronetta , giovane denuncia pestaggio al bar Continuano i controlli Si allarga l’indagine della polizia sulla rissa avvenuta venerdì notte a Veronetta tra ragazzi di destra e di sinistra. E non solo perché la polizia sta continuando a scavare negli ambienti di entrambi gli schieramenti politici. È anche la conseguenza dovuta dal momento che un ragazzo ha sporto formale denuncia contro ignoti sostenendo di essere stato picchiato all’interno dell’osteria «Ai preti», dov’è iniziato il parapiglia. Lo testimonierebbe una foto su un sito Internet di area di Sinistra. Da entrambe le parti, dunque, si parla di aggressione. Una conferma arriva direttamente dal legale del giovane, Roberto Bussinello, che però non vuole aggiungere altro, su questo aspetto, per non intralciare le indagini. Dunque il ragazzo, di destra, sarebbe stato picchiato da altri ragazzi, di sinistra. «Mi chiedo: Veronetta è in Italia oppure è una propaggine di un qualche oscuro Staterello comunista», sottolinea l’avvocato Bussinello come dirigente nazionale di Forza Nuova. «Ho infatti appreso che c’è un locale di Veronetta in cui non possono entrare i giovani di destra, pena l’allontanamento o l’aggressione fisica». Bussinello, poi, ricorda una serie di precedenti che, dice, non sono stati ricordati: «Come le vetrine di negozi appartenenti a giovani di destra infrante dai giovani di sinistra; o le scritte tracciate sul muro esterno del mio studio, un anno addietro, scritte cariche di minacce e ingiurie. O ancora le molotov gettate sul portone di Azione Giovani, o i sassi contro le sedi di partito della destra». Bussinello sottolinea invece come alcune inchieste, in particolare quelle relative a via Nizza e al manichino dello stadio, «sono state risolte dal Tribunale con due sentenze assolutorie». Sul fronte delle indagini, viene mantenuto il più stretto riserbo. La Digos tace, e dall’ufficio di gabinetto si trincerano dietro un «stiamo lavorando». La sensazione, però, è che l’indagine potrebbe riservare qualche altro sviluppo.
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mavala'..
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apnea Wednesday January 07, 2004 at 06:54 PM |
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se le stavate menando di santa ragione... com'e' che siete scappati? la denuncia e' stata fatta dal gestore del bar.. che si e' visto ribaltare il locale.. non dai compagni.. sto giro vi e' andata male.. ammettilo..
su, tornatene a confrontare le dimensioni del pisellino con gli altri idioti tuoi simili.. obbedisci! : ) (A)
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verona
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da bruciare Saturday January 31, 2004 at 04:14 AM |
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Tanto mi piace la mia citta' quanto vomito e quanto non riesco a starci... Verona e' una citta' dove viene governata dalla massoneria ecclesiastica e dal centro cattolico da anni... I nazi di Verona sono solo dei manovali della destra istituzionale quella destra che aveva creato Pasetto... e che per fortuna e' crepato. Quei pochi compagni di Verona che stanno resistendo da anni alle provocazioni fasciste e della Polizia hanno il mio massimo rispetto... Evidentemente i nazi ormai annoiati da un Hellas Verona che fallisce tutte le partite riscaldano sempre piu' gli ormoni e attaccano una osteria tranquilla come la Vecia. Posti come la pecora nera sono stati sempre attaccati. I Compagni relegati alla fiera... Quanto vi odio FASCI DI MMMMERDA... Quanto vi odio perche' rendete irrespirabile l'aria Veronese... Perche' siete i manovali di una classe dirigente che si fa i bicchieri in piazza delle erbe... Perche' eravate coperti a Genova a provocare scontri come avevate detto in piazza bra quando l'hellas ha vinto la reggina... Quanto mi fate rigurgitare per la vostra collusione d'onore con quella classe di cocainomani... E chi resta ecco che si sposta al centro si cristianizza... Verona vuole vivere tranquilla con i vostri spettacoli di alta cultura internazionale... Ma ricordate che ho trovato tanti compagni a Verona che meritano e che vi farasnno scappare sempre... E dedichero' tutta la mia vita a lottare contro di voi contro la vostra cultura maschilista, Contro i vostri eroi armati.
un veronese in esilio
R.A.
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