I plichi sono statI spediti il 22 dicembre da Bologna. Plico esplosivo al capogruppo Ppe Poettering. Trovate altre missive esplosive. Gruppo d'indagine europeo a guida italiana .
BRUXELLES - I controlli ora saranno più estesi e capillari. Ma l'ampliarsi del fenomeno dei pacchi-bomba, tutti inviati da Bologna e destinati a colpire i rappresentanti delle istituzioni europee diventa un problema più complicato di quello apparso dopo l'episodio che ha conivolto Prodi, presidente della Commissione Ue. Da ieri sono «possibili bersagli» tutti i parlanentari europei. Il leader del Ppe, Poettering, è stato uno degli obbiettivi raggiunti anche se la busta arrivata al suo ufficio è esplosa senza provocare feriti. «Finora è stata controllata solo la posta al presidente della commissione Ue Prodi - ha detto -. Ma ora è chiaro: da subito dev'essere controllata l'intera posta per i deputati europei». L'eurodeputato conservatore tedesco si è detto «sdegnato» e «sconvolto» per il nuovo episodio terroristico, affermando di temere per la sicurezza dei suoi collaboratori. E la risposta investigativa ora si adegua alle dimesnioni del fenomeno: è stata creata una task force europea guidata dall'Italia, anche perchè il sospetto è che ci siano in viaggio altri pacchi-bomba e la preoccupazione comincia a crescere in vari ambienti.
GLI EPISODI - Una busta è esplosa in uno degli uffici all'Europarlamento a Bruxelles del capogruppo del Ppe. La busta piccola di color marrone, spiegano le fonti, è stata aperta da una assistente dell'europarlamentare lunedì mattina. Subito dopo l'apertura c'è stata una fiammata, che non ha causato danni rilevanti. Il presidente del gruppo del Ppe, ha riferito la portavoce Katrin Ruhrmann, è «scioccato dall'episodio e ora attende l'avvio delle indagini». Poettering non era a Bruxelles. Anche in questo caso, come nell'episodio di Prodi, la busta conteneva un libro.
SECONDO PACCO BOMBA - Una seconda lettera esplosiva è stata rinvenuta negli uffici del partito conservatore spagnolo sempre all'Europarlamento. La lettera era indirizzata al capogruppo dei popolari spagnoli a Bruxelles Jose Ignacio Salafranca. Entrambe le lettere esplosive sono state spedite da Bologna il 22 dicembre. Secondo fonti interne al Parlamento europeo i pacchi esplosivi che hanno raggiunto l'assemblea Ue potrebbero essere in tutto quattro, ma altri due sarebbero stati intercettati prima di essere consegnati. Una di queste altre due lettere sospette sarebbe arrivata, anche a un secondo europarlamentare spagnolo del Ppe, Gerardo Galeote. Inoltre non soltanto l'indirizzo ufficiale della sede dell'Europarlamento è stata preso come riferimento. Una busta è esplosa ieri anche nell'ufficio privato, a Manchester, di un deputato laburista inglese.
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