Presidiano la zona dell’incontro un migliaio di operai che alla notizia della volontà dell’azienda di arrivare alla chiusura della produzione del magnetico e la messa in mobilità di 900 lavoratori....
Cronaca di una giornata di lotta
Alle 9 presso l’hotel Garden di Terni c’è un incontro tra Dlamer (?) l’amministratore delegato della Thyssen group i sindacati e l’amministrazione comunale. Presidiano la zona dell’incontro un migliaio di operai che alla notizia della volontà dell’azienda di arrivare alla chiusura della produzione del magnetico e la messa in mobilità di 900 lavoratori (oltre 400 della Thyssen più l’indotto) irrompono nell’albergo rompendo alcune vetrine, contestano il sindaco Paolo Raffaelli (DS) contro cui viene tirato materiale vario e bloccano l’uscita dei dirigenti aziendali. A questo punto avveine un fatto gravissimo: 5 operai vengono investiti da una macchina della polizia alla cui guida si trova il vicequestore Cerquaglia insieme all’agente Mazzitelli che sfonda i blocchi per portare fuori i dirigenti della Thyssen. Questo comportamento omicida e criminale porta un operaio in ospedale e fa aumentare ulteriormente il clima caldo e pesante. Infatti solo ieri nella zona di Prisciano un altro operaio è stato investito da un camion in uscita dalla fabbrica che ha forzato il blocco delle merci organizzato dagli operai nei giorni scorsi. La mattina di tensione e lotta continua: gli operai attuano immediatamente un blocco stradale che impedisce l’ingresso e Terni e che dura circa 3 ore. Nel pomeriggio blocchi spontanei fermano il traffico cittadino diverse volte mentre si sta svolgendo nella fabbrica un’assemblea aperta dove alle proposte di lotta più radicali i sindacalisti di mestiere contrappongono la loro “gradualità”. Così invece del blocco della A1 ad Orte si l’assemblea decide di occupare la E45 e la bretella Terni-Orte. Al blocco partecipano oltre un migliaio di operai e rappresentanti dei social forum e delle realtà antagoniste cittadine. Durante il blocco un automobilista cerca di forzare il picchetto creando un po’ di casino. Domani ci sarà una manifestazione dei lavoratori a Roma, davanti a palazzo Chigi, continueranno i blocchi alle merci in uscita, forse estesi anche a quelle in entrata e verrà indetto a breve uno sciopero generale provinciale per arrivare al 9 febbraio (data del prossimo incontro tra l’impresa ed i lavoratori) con un carniere di lotte articolato e completo. I lavoratori sono veramente incazzati e determinati a realizzare una lotta per tutelare i loro posti di lavoro ed il futuro della città. Dovranno stare attenti a neutralizzare i tanti pompieri che cercano di gettare acqua sul fuoco della protesta cercando di giocare con accordi separati e trucchetti vari (tra tutti la UILM che sembrerebbe d’accordo con una eventuale dismissione, utilizzando ammortizzatori sociali e pensionamenti/amianto senza nessuna prospettiva di sviluppo produttivo avallando la morte della fabbrica). A suivre…
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