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NICARAGUA - BANANEROS
by Totoro Tuesday, Feb. 10, 2004 at 9:44 AM mail: itanica@iol.it

Quasi ci siamo. Mancano poche ore "all'invasione" di Managua da parte dei bananeros afectados por el pesticida. Dal 31 gennaio uomini e donne, per lo più gravemente malati, marciano per chiedere al Governo e al Parlamento del Nicaragua l'appoggio incondizionato in difesa dei propri diritti a ricevere un giusto indennizzo da parte delle multinazionali del banano. Chiederanno soprattutto una presa di posizione decisa contro il tentativo delle tre multinazionali DOLE, Shell e Dow Chemical di denunciarli per truffa, applicando in alcuni casi la famigerata Legge RICO che negli Stati Uniti si applica ai reati legati alla mafia.

NICARAGUA - BANANERO...
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Quasi ci siamo. Mancano poche ore "all'invasione" di Managua da parte dei bananeros afectados por el pesticida Nemagòn.
Probabilmente quando leggerete queste righe sarà già martedì 10 febbraio e le più di 4 mila persone si staranno già preparando per formare una lunga fila di quasi due chilometri che raggiungerà l'Ambasciata nordamericana e poi la Asamblea Nacional. Là si accamperanno fino a che riceveranno una ferma e incondizionata dichiarazione di appoggio da parte di tutti i poteri dello stato nicaraguense in difesa della Legge 364 e contro la denuncia introdotta dalle tre multinazionali (DOLE - SHELL - DOW Chemical) contro i bananeros.
Durante la giornata di oggi 9 febbraio, la lunga marcia é arrivata alle porte di Managua e sono cominciati ad arrivare i mezzi informativi nazionali e internazionali. La giornata di domenica 8 febbraio é trascorsa con alcuni problemi alimentari dato che le scorte erano cominciate a scarseggiare. Per questo motivo un gruppo di circa 60 persone si sono sparse per Managua alla ricerca di fondi e per bussare alle porte di alcune imprese alimentarie in cerca di aiuto.
Il comune di Managua ha già garantito una serie di attrezzature nel posto dove i bananeros si accamperanno e dove resteranno a tempo indefinito.
La sessione speciale al Parlamento dovrebbe essere prevista per mercoledì 11 o al massimo per giovedì 12 e saranno più di 300 i rappresentanti che riempiranno i posti riservati al pubblico. Oggi era un lavoro continuo per preparare striscioni e cartelli che verranno esposti durante l'entrata alla capitale e durante la sessione parlamentare.
Il morale sembrava alto, anche se la stanchezza ha chiaramente lasciato i suoi segni sui volti dei bananeros. L'arrivo di qualsiasi persona esterna alla marcia é sempre fattore di interesse e curiosità e immediatamente si forma un capannello di qualche centinaio di persone che ascoltano attentamente qualsiasi parola venga detta.
Nell'aria si respira la determinazione di questo esercito di persone, sempre pronte a un sorriso o a raccontare le proprie storie che si assomigliano tutte e che iniziano in mezzo alle coltivazioni di banane, passano attraverso le disgrazie subite per il mortale pesticida e finiscono con la lotta che ancora una volta stanno intraprendendo, nonostante tradimenti di avvocati, vessazioni delle multinazionali e centinaia di morti che li accompagnano (le ultime stime parlano di circa 720 morti. Nel 2000 quando abbiamo cominciato ad occuparci di questa tragedia erano 110). I numerosi messaggi di solidarietà sono già stati stampati e verranno consegnati domani all'arrivo davanti al Parlamento. Durante il pomeriggio verranno letti al megafono e condivisi con la stampa affinché sia di dominio pubblico l'appoggio solidale che arriva dall'Italia e non solo.

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Multinazionali al contrattacco
by Totoro Tuesday, Feb. 10, 2004 at 9:44 AM mail: itanica@iol.it

Altre informazioni sulla Marcia verso Managua dei bananeros

 

(tratto da La Prensa del 30 gennaio 2004 - José Adàn Silva/Carol Munguìa)

 

Continuano le denunce contro i contadini che richiedono un'indennizzo alle compagnie multinazionali che hanno prodotto, esportato e applicato il Nemagòn nelle piantagioni di banane.

 

Altre tre compagnie nordamericane si sono aggiunte all'iniziativa della multinazionale statunitense Dole Food Company Inc. e hanno denunciato per frode alcune migliaia di contadini nicaraguensi e i loro rispettivi avvocati che li rappresentano. Questo é un ulteriore capitolo del già lungo e complesso processo multimilionario del Nemagòn.
Lo scorso 23 dicembre la compagnia Dole ha denunciato presso una Corte della California gli ex lavoratori e lavoratrici del banano, accusandoli in base a una legge denominata Legge RICO (Racketeer Influenced and Corrupt Organizations), la quale si usa principalmente per combattere legalmente le mafie e le organizzazioni del crimine internazionale organizzato.

RICO é una Legge Federale che fu approvata nel 1970 dal Congresso statunitense e la sua creazione fu ideata per combattere le famose mafie italo-americane che, nel migliore stile di Al Capone e altri capi mafiosi, bagnarono di sangue il suolo statunitense nelle classiche guerre tra famiglie.

 

La denuncia, radicata in California e archiviata come il caso CV03-9416THJ, segnala gli avvocati del buffet giuridico che hanno presentato la denuncia contro le multinazionali per un ammontare che supera i 17 mila milioni di dollari, come colpevoli di reati contemplati nella Legge RICO.
Secondo gli avvocati delle compagnie multinazionali, i loro colleghi nicaraguensi avrebbero contrattato persone che non hanno mai lavorato nelle bananeras per farle apparire come ammalati a causa del Nemagòn. Avrebbero inoltre inventato esami medici falsi, tentando di aprire in modo fraudolento una causa negli Stati Uniti a una compagnia
(la DOLE n.d.r.) che non era denunciata in Nicaragua (ennesimo "errore" del buffet di Walter Gutierrez n.d.r.) e cercando di far pagare milioni di dollari con il concetto di indennizzo per persone che nulla avevano a che fare con le bananeras.
Una delle peculiarità di questa legge é che il periodo di prescrizione dei delitti é di dieci anni e non di un solo anno come contempla qualsiasi altro caso di Diritto Civile negli Stati Uniti.

Quando si applica la Legge RICO, tutti i membri di un'organizzazione si considerano colpevoli per ognuno dei delitti cha abbia potuto commettere un membro qualsiasi dell'organizzazione stessa.
Questa legge permette ai giudici di sentenziare per un ammontare di anche quattro o cinque volte il valore originario dei danni, incarcerare i quadri direttivi e confiscare le proprietà e gli utili di chi viola la legge.

 

Lucas Evangelista é un uomo in rovina. Sono 18 anni che dorme poco. Ha avuto due figli dei quali uno é morto a sette anni con un corpo che ne dimostrava due e la bambina ancora viva, Clarita, é malata mentale.

Non può camminare più di cento metri perché si stanca subito e ha i piedi e le braccia totalmente secche, come rami di un albero caduto. Nonostante questo e nonostante la sua quasi cecità totale, é considerato negli Stati Uniti come un mafioso che si é prestato a una cospirazione internazionale per rubare soldi alle imprese nordamericane che si proclamano innocenti.

 

Nonostante le compagnie non abbiano ufficialmente denunciato direttamente lo Stato del Nicaragua, lo coinvolgono insinuando che i Poteri dello Stato nicaraguense hanno approvato la Legge 364, Legge Speciale del Nemagòn, per commettere una frode nei confronti delle compagnie nordamericane come un obiettivo nazionale. 

Alla prima denuncia della DOLE si sono aggiunte quelle della Shell Oil Company, della Shell Chemical Company e della Dow Chemical Company che il 21 gennaio hanno anche loro presentato una denuncia contro lo stesso gruppo di persone. Queste ultime compagnie non hanno utilizzato la legge RICO, ma hanno presentato una normale denuncia presso i tribunali della California.

 

Intanto il Procuratore Victor Manuel Talavera ha annunciato che lunedì prossimo si riunirà con la Commissione Interistituzionale del Governo per analizzare la situazione giuridica degli ex lavoratori e lavoratrici del banano che stanno marciando su Managua in cerca di un appoggio più deciso del governo e del parlamento.

La marcia conta di riunire almeno 5 mila persone che, con una media di 14 chilometri al giorno, cercheranno di arrivare a Managua in 10 o 11 giorni.

 

(in blu le mie aggiunte personali all'articolo)

Giorgio Trucchi

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La marcia
by Totoro Tuesday, Feb. 10, 2004 at 9:44 AM mail: itanica@iol.it

Terzo giorno y siguen caminando...

Sono arrivati al terzo giorno della lunga marcia che li porterà a Managua per chiedere al Governo e al Parlamento l'appoggio incondizionato in difesa dei propri diritti a ricevere un giusto indennizzo da parte delle multinazionali del banano. Chiederanno soprattutto una presa di posizione decisa contro il tentativo delle tre multinazionali DOLE, Shell e Dow Chemical di denunciarli per truffa, applicando in alcuni casi la famigerata Legge RICO che negli Stati Uniti si applica ai reati legati alla mafia. Durante la mattinata del 2 febbraio 2004 più di due mila ex lavoratori e lavoratrici del banano, colpiti dagli effetti del pesticida Nemagòn sparso allegramente dalle multinazionali durante gli anni 60, 70 e parte degli anni 80, erano fermi all'incrocio di Telica, dove si uniscono le due strade che da Managua portano a Leòn e nel pomeriggio si ripromettevano di percorrere altri sette chilometri prima di fermarsi a riposare. Sono ancora più di 80 i chilometri da percorerre e l'arrivo a Managua é fissato per mercoledì 11 febbraio. Un sole impietoso sta redendo difficile la marcia. In questa stagione il Dipartimento di Leòn é forse il luogo più caldo che si possa trovare in tutto il paese Le condizioni delle migliaia di persone sono per il momento buone e la Cruz Roja Nicaraguense segue passo a passo la marcia per intervenire in caso di bisogno e per rifornire di acqua. Tra i partecipanti sono molti quelli che soffrono di varie malattie, ma che non hanno voluto rimanere a casa, costi quel che costi. A partire da domani 3 febbraio si dovrebbero aggiungere almeno altre mille persone portando così il numero a circa 3 mila persone. Un lungo serpentone umano, ordinato e organizzato, che cammina lungo i bordi della strada senza intralciare il traffico. La direttiva della Asotraexdan (l'associazione che fa capo alle migliaia di ex lavoratori e lavoratrici e che ha presentato le 36 denunce contro le multinazionali) ha già preso contatti con la Asamblea Nacional e sembra che i tre gruppi parlamentari presenti in parlamento (FSLN - Partido Liberal e Azul y Blanco) siano disposti a votare una risoluzione che appoggi gli ex lavoratori nella loro lotta e contro i barbari tentativi delle multinazionali di processarli. Allo stesso tempo i bananeros hanno chiesto l'appoggio del governo e un intervento diretto del Presidente della Repubblica. Il presidente della Repubblica Enrique Bolaños non ha ancora emesso nessun tipo di dichiarazione su quanto sta accadendo e ci si attende da parte sua una presa di posizione dato che le multinazionali stanno implicando in questo caso diversi Poteri dello Stato, accusandoli di aver approvato una legge, la 364, che considerano apertamente incostituzionale e fatta appositamente per truffarle. Nei confronti del Presidente Bolaños esistono chiaramente molti dubbi, dato che é riconosciuta la sua vicinanza agli Stati Uniti e la sua ripetuta dimostrazione di dipendenza da questo paese, non ultimi gli invii di soldati nicaraguensi in Irak, l'appoggio incondizionato all'invasione dell'Irak, al progetto dell'Area di Libero Commercio delle Americhe (ALCA), al Trattato di Libero Commercio tra Stati Uniti e Centroamerica (CAFTA) e l'accettazione delle intromissioni dell'Ambasciata statunitense a Managua nella politica interna nicaraguense. Uno scontro con le multinazionali statunitensi vorrebbe dire un chiaro segnale che andrebbe in controtendenza con la politica fino ad ora attuata nei confronti dell'amministrazione Bush. Intanto sono decine le lettere che stanno arrivando in appoggio alla marcia dei bananeros. Come detto verranno tutte raccolte, tradotte e consegnate ai bananeros all'entrata a Managua, per cui INVIATE IL VOSTRO SEGNALE DI APPOGGIO AFFINCHE' LA VOSTRA VOCE GIUNGA FINO A QUI (l'indirizzo é sempre il mio - gtrucchi@ibw.com.ni). Giorgio

 

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Mani di uomini e donne
by Totoro Tuesday, Feb. 10, 2004 at 9:44 AM mail: itanica@iol.it

Mani di uomini e don...
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