Perchè andare a votare se non ci sono candidati in grado di difendere i nostri interessi?
Dei precai, dei lavoratori flessibili, dei risparmiatori truffati, degli artigiani e commercianti e piccoli imprenditori che non hano crediti perchè i "poteri forti" succhiano e sprecano tutte le migliori risorse?
.....ben presto ci accorgemmo che stava prevalendo la linea di quei "compagni" che sostenevano non esserci alternativa possibile al capitalismo liberista.
Avevano aspramente combattuto la scelta di Belringuer e nostra di essere davanti ai cancelli della Fiata per impedire i licenziamenti dovuti a investimenti all'estero. Avevano aspramente combattuto Berlinguer e Moro prima, quando parlavano di Austerity come unica via moralizzatrice in gradi di dividere la politica dagli affari e impedire alla DC al PSI e al PCI-PDS-DS poi di degenerare. Si battevano contro di noi che non volevamo la decurtazione dei punti della scala mobile perchè, dicevamo, era l'anticamera della sua eliminazione; e così poi fu veramente. Si battevano contro di noi che volevamo l'allargamento della copertura dell'articolo 18 a tutte le aziende come calmieratore di licenziamenti politici e strumento di sindacalizzazione delle piccole e medie realtà.
Si battevano contro di noi, in definitiva, perchè volevano competere con la DC e il PSI sul loro stesso terreno della politica legata agli affari. In Sicilia e a Milano erano già da tempo nel giro delle tangenti e anche a Terni in molti nel PCI si stavano arricchendo.
Provantini assessore regionale e grande traffichino veniva chiamato "settepellicce" per via del contenuto dell'armadio della moglie, una bella donna che le meritava certo tutte, ma lui anzichè fare il difensore dei lavoratori e vendersi agli imprenditori umbri, con i quali faceva affari e dava qualcosa anche al partito, poteva fare lui steso l'imprenditore e regaragliene anche 14.
Cicioni, assessore comunale di Terni, era lo scopatore, non certo perchè lavorava alla nettezza urbana ma per via del fatto che spostava donne da un ufficio all'altro o le faceva assumere, solo se pagavano in natura......beato lui che era capace!
Altri ultraliberisti cittadini quando venivano alle riunioni non portavano mai grandi idee innovative e sopratutto utili al futuro della città e della regione, infatti vediamo come manca un progetto in grado di sostituire i posti di lavoro inevitabilmente perduti nell'industria, ma "soltanto" un bel gruzzolo sottoforma di tangenti grazie agli appalti e licitazioni private e di voti grazie ai posti di lavoro elargiti apiene mani.
Tarquini, Architetto e ben inserito nel partito si limitava a riscuotere le tagenti e assegnarsi lavori tramite cooperative private di cui faceva parte.
Sono solo alcuni squallidi personaggi di una piccola città di provincia che per colpaloro ha sempre vissuto soltanto di elemosine delle Partecipazioni Statali e quì arriviamo al capomafia Micheli. Che dire di un personaggio che ha ereditato dallo zio tutti i segreti della Dc essendo il defunto, amministratore del partito democristiano durante il periodo d'oro delle tangenti e uno schedario dove ci sono scritti i segreti oscuri di tante persone alle quali i Micheli hanno trovato lavoro?
E che dire dei commercialisti compiacenti, sfruttatori di lavoratori e amici di questi politici di provincia che poi consigliano i loro clienti a stipulare contratti anomali? nel mio sito è tutto spiegato sufficientemente bene!
Ebene questi personaggi venti anifa hanno scalzato dal partito le idee alternative di Berlinguer, con le loro intuizioni geniali. Hanno deciso di sposare la linea liberista in economia perchè non c'era, secondo loro alcuna alternativa. Oggi gli stessi vorrebbero farci credere che sono in grado di difendere gli interessi delle categorie sociali che hanno maggiormente pagato, stanno pagando e pagheranno il prezzo della crisi.
Ma come!?
E' una bufala e l'astensione l'unica medicina in grado di curarli!
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