FERMIAMO LE SPECULAZIONI CONTRO GLI SPAZI SOCIALI OCCUPATI E AUTOGESTITI
Cosa è un centro sociale? E' uno spazio strappato all'abbandono della speculazione edilizia e restituito ad una funzione sociale fondamentale : quella di chi dal basso si autorganizza per rivendicare diritti primari, per avviare sperimentazione culturale, per costruire forme di socialità non mercificata. Non è un isola felice, ma un luogo dove la contraddizione viene strappata alla sua dimensione privata per farsi "voce comune" e lotta sociale. Uno spazio di attraversamento culturale, di aggregazione a partire dai bisogni. Eppure la vergognosa campagna di stampa di una testata locale, condotta con toni da "guerra fredda di paese", ha innescato una spirale di atti repressivi concreti che configura ormai chiari significati politici. Il bersaglio principale è stato il csoa Officina99, esempio storico dell'autogestione nella città di Napoli, ma com'era intuibile la portata simbolica e pratica di questa campagna si sta estendendo ad altri centri di vecchia e nuova occupazione. Un processo che non è difficile collegare all'incupirsi del clima repressivo in tutta Italia contro gli attivisti dei movimenti. Mentre condoni fiscali, sanatorie e leggi ad personam si moltiplicano per premiare la speculazione edilizia e lo sfruttamento del lavoro nero, mentre si procede all'occupazione sistematica dei mass media, si criminalizzano nel contempo esperienze senza fini di lucro, finalizzate solo a promuovere partecipazione e protagonismo sociale dal basso. I centri sociali campani sono espressione di fenomeni sociali e politici di assoluta rilevanza delle nostre città, dalla Pantera studentesca del '90, al movimento di Seattle contro la globalizzazione liberista (con le giornate napoletane del Global Forum), al movimento di opposizione alla guerra in Iraq. E' per questo che lanciamo un appello di mobilitazione ai movimenti, alla società civile, al mondo del lavoro, alle forze e sensibilità sinceramente democratiche, per dimostrare ancora una volta il senso e il consenso che le esperienze dell'autogestione sedimentano a Napoli e in Campania. Perchè la riappropriazione sociale di forme di "bene comune" prefigura "quell'altro mondo possibile" per il quale milioni di persone scendono nelle piazze rifiutando le politiche della guerra, del razzismo e della miseria. Una storia che nessuno può pensare di comprimere e semplificare nelle strettoie di una "questione di ordine pubblico" !
SABATO 28 FEBBRAIO ORE 10.00 Piazza Garibaldi - Napoli MANIFESTAZIONE REGIONALE IN SOSTEGNO DEI CENTRI SOCIALI (di quelli che ci sono e di quelli che verranno...)
Aderiscono : Rete noGlobal, csoa Officina 99, csoa Tempo Rosso (Ce), Coordinamento di Lotta per il Lavoro, MDA Acerra, Udn, Fiom campania, Filcams campania, Rete Studenti in Movimento, Partito della Rifondazione Comunista, csa Depistaggio, Area Antagonista, Assopace, csoa Macello, csoa Terra Terra, TNT occupato, Caf Napoli, Movimento dei Disobbedienti, Bottega O' Pappece, Laboratorio occupato Insurgencia, Lab. Sociale Diana (Sa), Lab sociale Millepiani (Ce), Mov. Disoccupati per il lavoro, csoa Ex Canapificio (Ce), Action Napoli, Rdb, Confederazione Cobas, Girotondi napoletani per la democrazia, Giovani Comunisti, Rete Studentesca Sempre Ribelli, Sinistra Giovanile, csoa "coordinamento per i diritti sociali" per comunicare ulteriori adesioni : info@noglobal.org
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