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Chiapas. Sugli assasini di zapatisti
by la Jornada, trad. Comitato Chiapas Torino Sunday, Feb. 22, 2004 at 9:51 PM mail:

La Jornada - Domenica 15 febbraio 2004 Bisogna investigare l'ex presidente Carlos Salinas Il governo deve indagare sulle esecuzioni di zapatisti Si potrebbero presentare denunce ad organismi internazionali


CLAUDIA HERRERA BELTRAN E ANDREA BECERRIL

Lo stato ha l'obbligo di investigare sui fatti denunciati dall'Esercito
Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) per determinare le responsabilità,
soprattutto se si considera che ci sono gravi violazioni ai diritti umani:
questo ha denunciato il direttore del Centro di Diritti Umani Miguel Agustín
Pro Juárez, Edgar Cortez.
Anche il senatore perredista del Chiapas, Rutilio Escandón, ha confermato
che si deve investigare l'ex presidente Carlos Salinas de Gortari, visto che
era capo supremo dell'Esercito e quindi informato delle azioni delle truppe.
Anche se la Commissione di Concordia e Pacificazione (Cocopa) non è stata
ancora eletta in questa legislatura, visto che la Camera di Deputati non ha
ancora nominato i suoi rappresentanti, Escandón ha affermato che chiederà
una riunione fra i senatori membri attuali, al fine di discutere "la grave
denuncia" formulata dall'EZLN attraverso il subcomandante Marcos.
Partendo dal comunicato diffuso dal comando generale dell'EZLN, che denuncia
che 46 ribelli caddero nei combattimenti del gennaio 1994 e che il generale
Luis Portillo Leal e il maggiore Adalberto Pérez Nava sono i presunti
responsabili di cinque esecuzioni sommarie, oltre che dell'assassinio di
otto persone ricoverate in ospedale, che furono prese per zapatisti, il
direttore del Centro Pro ha segnalato che le indagini dovrebbero
incominciare quanto prima.
Le testimonianze dell'EZLN, ha detto, raccontano che nei primi momenti del
conflitto, i militari sono usciti fuori dai limiti e non si sono attenuti al
diritto internazionale, che vieta l'esecuzione di un prigioniero di guerra.
Secondo il direttore del Centro Pro, in seguito a queste denunce si deve
iniziare un processo nell'ambito della giustizia civile e non militare. Il
Messico non è ancora ossequiente al diritto internazionale, dove si
stabilisce che le violazioni commesse da membri delle forze armate devono
essere giudicate da tribunali civili.
È pure necessario assicurare che l'inchiesta sia marcata dalla trasparenza e
dalla chiarezza in quanto alle indagini ed ai risultati ai quali si cerca di
arrivare. Ha precisato che oltre alle denunce dell'EZLN - pubblicate sabato
scorso - esiste una estesa pratica di casi di violazioni dei diritti umani
dei ribelli chiapanechi, documentata nel 1994 da organizzazioni non
governative.
A suo giudizio ci sono elementi di sostegno alle denunce del subcomandante
Marcos. Soprattutto per quanto riguarda il caso dei ribelli che sono stati
giustiziati nel mercato di Ocosingo poco più di dieci anni fa e inoltre si
presume che i miliziani siano stati vittime di tortura, "una violazione dei
diritti umani grave e imprescrittibile".
La lista diffusa dall'EZLN potrebbe aiutare a finir di ricostruire
dettagliatamente ciò che successe all'inizio del conflitto.
Di fronte alle nuove evidenze, il Centro Pro vigilerà che lo stato compia
con il suo dovere di investigare e proteggere il rispetto dei diritti umani.
Nel caso che non ci fosse un'azione concreta e precisa da parte dello stato
messicano, i familiari delle vittime e la società civile potrebbero
esplorare altre possibilità, come quella di presentare di denunce ad istanze
internazionali, ad es. alla Commissione Interamericana dei Diritti Umani.
Intervistato telefonicamente in Chiapas, Escandón ha risposto che il governo
foxista deve iniziare immediatamente un'inchiesta. Ha detto che si deve
esigere una risposta dall'ex presidente Salinas, che era a capo del governo
nel 1994.
"Egli doveva sapere che cosa stava facendo l'Esercito in Chiapas, non è
credibile che qualcuno dei generali decidesse, per conto suo, di giustiziare
dei prigionieri zapatisti. Salinas deve risponderne".
E la Cocopa, anche se non è ancora installata, chiederà che i senatori che
la compongono si riuniscano la prossima settimana, per analizzare la
denuncia dell'EZLN e decidere la loro posizione.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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