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Review :: Crime &
Police |
THE CRIMES OF CATTOLIC CHURC |
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25 Feb 2004 Modified: 09:07:07 AM
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oRRORS IN VATICANS CHURCH |
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Satanismo,P2,magia nera,occultismo in
vaticano?
Emanuela Orlandi è scomparsa il 22 giugno
1983 dopo le 19.00. Figlia di Ercole Orlandi, un dipendente
del Vaticano, al momento della scomparsa Emanuela aveva 15
anni, frequentava il liceo scientifico e, nel pomeriggio, la
scuola di musica Ludovico Da Victoria in Piazza santa
Apollinare. Il pomeriggio del 22 giugno Emanuela arrivò a
lezione di flauto in ritardo; un ritardo spiegato in seguito,
alle ore 19, con una telefonata alla sorella, nella quale
Emanuela riferisce di aver ricevuto un'offerta di lavoro da un
rappresentante della ditta di cosmetici Avon per promuovere i
prodotti in occasione di una sfilata. La sorella le suggerisce
di parlarne con i genitori prima di prendere qualsiasi
decisione in merito. Emanuela avrebbe incontrato il
sedicente rappresentante poco prima di recarsi alla lezione di
musica. Al termine della lezione Emanuela si confida della
questione anche con l'amica Raffaella Monzi, che si congeda da
Emanuela alla fermata dell'autobus, lasciandola con una
ragazza sconosciuta e mai in seguito identificata. Qualcuno
l'avrebbe poi vista salire su una grossa auto scura. Da questo
momento in Emanuela si perdono le tracce. I familiari lanciano
subito appelli sui giornali. La città viene tappezzata dai
manifesti con le foto di Emanuela. Comincia così un mistero
che coinvolgerà anche il Vaticano e che è rimasto tuttora
senza soluzione.
Il 14 maggio 2001, padre Giovanni
Ranieri Lucci, il parroco della chiesa di San Gregorio VII a
Roma, ha ritrovato nel confessionale un teschio chiuso in due
buste; tra la prima e la seconda busta c'era un santino di
Padre Pio. Il parroco, convinto che si trattasse di un macabro
scherzo, si è rivolto comunque ai carabinieri. Si trattava
di un teschio piccolo, privo della mandibola, con i denti
dell'arcata superiore mancanti. Il teschio, con ogni
probabilità, era stato lasciato nella chiesa il giorno prima,
il 13 maggio. Proprio quel giorno, a poche decine di metri, in
piazza San Pietro, il Papa stava parlando alla folla di fedeli
dell'attentato avvenuto esattamente vent'anni prima. Una
semplice coincidenza o un segnale? Probabilmente un messaggio
inviato a chi sa interpretare il linguaggio dei simboli nella
vicenda che da vent'anni vede protagonista il Papa. Il primo
simbolo è nella data: il 13 maggio 1917 è il giorno
dell'apparizione di Fatima. In uno dei segreti di Fatima c'è
la visione del vescovo vestito di bianco colpito a morte in
una grande piazza. Chi ha ordinato l'attentato contro Carol
Wojtyla - un Papa particolarmente devoto alla Madonna -
proprio il 13 maggio 1981 doveva conoscere molto bene questi
simboli. Il rapimento di Emanuela Orlandi, unica cittadina
minorenne del Vaticano, è stata probabilmente la più potente
arma di ricatto che ignoti interlocutori potessero mettere in
campo contro il Papa. Quello di Emanuela diventò presto un
caso internazionale: messaggi, rivendicazioni e segnali
lasciati soprattutto all'interno di diverse chiese romane,
collegavano la vicenda al Papa e al suo attentatore. E ora c'è
chi pensa che quel teschio ritrovato a San Gregorio potrebbe
essere proprio quello della ragazza scomparsa diciotto anni
fa, la cui abitazione, tra l'altro, si trova a poche decine di
metri dalla chiesa.
Gli studi effettuati dal professor
Francesco Bruno, criminologo, sulla vicenda Orlandi, portano a
conclusioni allarmanti: "Penso che la ragazza sia morta allora
- spiega il professore -. Quelli che sono arrivati al punto di
rapirla, non hanno avuto certo alcuno scrupolo ad ucciderla.
Non potevano rischiare di avere un testimone così importante e
pericoloso. Non l'hanno rapita per avere in cambio dei soldi,
ma per realizzare un ricatto morale potentissimo. Quasi tutti
quelli che hanno agito in questa spedizione, sono poi morti,
uccisi a loro volta: non potevano restare testimoni".
Dalla prima perizia effettuata sul cranio, viste le
piccole dimensioni, si è supposto che potrebbe essere quello
di una ragazza, forse morta quindici o venti anni fa. "Una
data compatibile con l'eventuale morte di Emanuela - spiega
Bruno -; il teschio sarebbe rimasto sepolto nella terra
durante questi anni. I denti potrebbero essere stati estratti
quando la ragazza era ancora in vita, o successivamente,
nell'intento di non rendere possibile il suo riconoscimento.
Il teschio potrebbe aver subìto dei colpi che forse hanno
tramortito la vittima. Si tratta sicuramente di un corpo di
reato: quella persona non è morta naturalmente". Da un
primo tentativo di comparazione tra la foto del teschio e
quella del viso di Emanuela Orlandi risulterebbe una
straordinaria coincidenza di caratteristiche. E' stato
disposto l'esame del Dna e i genitori della giovane scomparsa,
anche se sono convinti che non si tratti di loro figlia, si
sono resi disponibili alla comparazione.
"Il teschio è
stato scelto con attenzione - aggiunge il professore -: perché
o si tratta di quello di Emanuela, oppure deve ricordarlo.
Dietro a un'operazione apparentemente semplice c'è
un'organizzazione complessa, di servizi segreti capaci di
svolgere azioni come questa, con modalità che lasciano dei
dubbi per sempre".
Una vicenda dunque volutamente
ambigua: si è trattato di un macabro scherzo - come pensa
padre Giovanni - o di un segnale molto serio?
http://www.chilhavisto.rai.it/CLV/Misteri/2001-2002/OrlandiE.htm
ecco
una serie di articoli sconcertanti:buon pro vi faccia !!!
(LEGGETE CON ATTENZIONE:IN OGNI CASO SEMPRE CI SONO DEI preti
DI MEZZO .... ALLA FACCIA DEL BUON terence hill ....)
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L’OMICIDIO
DI SAMUELE E L’IPOTESI ESOTERICA
http://cosco-giuseppe.tripod.com/esoterismo/samuele.htm
Il Tribunale della libertà ha accolto l’istanza di
scarcerazione di Anna Maria Franzoni presentata dall’avv.
Grosso. A mio parere era inevitabile tale decisione. Contro la
madre del piccolo Samuele c’era solo un’enorme quantità di
indizi ma nessuna prova certa, solo una mole di atti, verbali,
perizie, relazioni e controrelazioni, ma anche il loro esatto
contrario, insomma nessuna certezza investigativa. Non può
essere stata la madre ad uccidere e in quel modo orribile il
piccolo Samuele. Non vi sono prove, si è arrivati ad indagarla
per "esclusione", cioé senza una sola prova certa ma solo
sulla base di indizi. Gli inquirenti hanno agito così dopo
aver escluso la pista della vendetta, del serial killer e
quella del "Mostro" e, perciò, a questo punto, restava solo la
madre. Ma come è possibile che questa donna, con un vissuto
normale, all'improvviso si sdoppia, uccide, poi, si dimentica
di quella manciata di minuti e tutto ritorna come prima e
regge, senza crollare, più interrogatori e oltre quaranta
giorni sotto i riflettori? E, in ultimo, come avrebbe potuto
fare tutto da sola in circa dieci minuti: uccidere, depistare,
cancellare ogni impronta, poi lavarsi, pulirsi gli schizzi di
sangue (che l'avranno certamente attinta al viso e ai
capelli), rassettarsi, vestirsi e riprendere normalmente la
vita di tutti i giorni come se nulla fosse avvenuto?
Inverosimile. L’accusa colloca l’omicidio, del piccolo
Samuele, tra le 8,05 e le 8,15, ma, da quanto raccontato dal
fratellino Davide, ciò è impossibile perché il bambino afferma
di aver salutato, come ogni giorno, Samuele qualche minuto
prima di uscire con la mamma. Questo prova che Samuele, quando
Anna e l’altro figlio Davide escono, è ancora vivo. La difesa
asserisce che il delitto sarebbe stato commesso tra le 8,15 e
le 8,24, mentre la signora Franzoni era ancora fuori. Anna
Maria al rientro, alle 8,24, trova il piccolo Samuele sotto la
coperta, tutto imbrattato di sangue. Secondo quanto dirà il
prof. Viglino, consulente del p.m., la morte è avvenuta,
minuto più minuto meno, tra le 8,32 e le 8,35. I colpi, che
hanno ucciso Samuele, sono stati inferti, all’incirca, alle
8,20 e la morte sarebbe sopraggiunta 10-12 minuti dopo. Si è
appurato che il bambino è stato colpito ferocemente (tanto da
sfondargli il cranio), da una mano adulta, che ha colpito 17
volte, mai al viso, ma alla fronte e alle tempie. E’
impossibile che sia stata la madre e un alibi d’acciaio ad
Anna Maria lo dà l’autista dello scuolabus, poiché, proprio
alle 8,20, osserva la donna salutare Davide, appena salito sul
mezzo. Anche accogliendo la tesi dei magistrati che fissano
l’ora del delitto alle 8,10, le cose non cambiano granché,
perché, essendo uscita di casa alle 8,16, avrebbe avuto a
disposizione solo 6 minuti, troppo pochi. Resta il fatto che
un bambino di soli tre anni è stato orribilmente massacrato e
qualcuno dev’essere stato. Quello del piccolo Samuele è un
delitto assurdo, misterioso e atroce, senza spiegazioni. Tutta
questa maledetta storia non sembra inquadrabile in alcuna
modalità omicidiaria, non c’è movente e l’arma che ha colpito
a morte sembra essersi volatilizzata nel nulla. Sulla tragedia
di Cogne sembrano spirare, da abissi insondabili, vapori
sulfurei, misteriosi e terrificanti. In quel delitto crudele
vi è un’assenza totale di umanità e una volontà, sinistra e
gelida, che ha dilaniato le carni di quel bambino. La tenebra
di quell’atto feroce, è calata sulle valli silenziose e
innevate del piccolo centro, come una sorta di oppressione
maligna, che sembra adombrare un sentiero infero, di cui non
si conosce, ancora, l’esatta ubicazione. I più terribili fatti
di sangue, da alcuni anni a questa parte, ricondurrebbero a
veri e propri sacrifici umani. Gli esempi più inquietanti
sono, tanto per citarne alcuni, l’omicidio di suor Maria Laura
Mainetti, perpetrato da tre ragazze come una sorta di
celebrazione a Satana; il delitto di Nadia Roccia, che sarebbe
stata sacrificata da due sue amiche; l’omicidio, ancora
insoluto, di Serena Mollicone, che sarebbe stato perpetrato
all’apice di un oscuro rituale esoterico e, poi, i tristemente
noti delitti attribuiti al "Mostro di Firenze" che,
recentemente, hanno svelato una matrice diabolica. Forse,
anche il feroce omicidio del piccolo Samuele potrebbe celare
qualcosa di simile. La fase lunare di quel maledetto 30
gennaio è quella di luna piena, periodo molto importante per
alcuni riti magici. Il 2 febbraio cade la festa della
Candelora (Candlemass), detta anche festa di santa Brigida,
giorno in cui si svolge un importante sabba stregonesco,
dedicato, tra l’altro, alla consacrazione delle candele e dei
lumi che verranno utilizzati nei riti dei mesi successivi. Ma
è anche la notte nella quale gli apprendisti stregoni hanno la
loro cerimonia di iniziazione. Questa festa è considerata una
delle quattro più importanti festività del calendario
satanico; le altre cadono il 30 aprile (Valpurga), il 1°
agosto (Lammas) e il 31 ottobre (Halloween). In queste quattro
date vengono compiuti particolari rituali, evocazione dei
demoni, invio di anatemi e altro ancora che, pur con alcune
rielaborazioni da parte di ogni congrega, hanno
caratteristiche simili che evidenziano i concetti magici e
gnostici ai quali si rifanno. Il 2 febbraio del 1986 si
verificò un fatto che sconvolse l’opinione pubblica americana:
un giovane, Lloyd Gamble, fu ferocemente assassinato dal
fratello minore, che racconterà di aver compiuto quel crimine
in onore di Satana, spiegando che Candlemass (la Candelora) è
il sabba in cui si celebra l’ "inverno del diavolo".
L’uccisione rituale è praticata da tempi immemorabili. In
antichi testi magici, diversi riti la prevedono. Questo
sacrificio, nei Grimori antichi, era effettuato molto prima
del giorno sabbatico, ciò potrebbe spiegare il perché
l’assassinio del bambino non è associato con la cerimonia
stessa, cioè non è stato compiuto il giorno stesso del sabba,
il 2 di febbraio, ma il piccolo Samuele è stato ucciso qualche
giorno prima. Solo nei Grimori successivi, il sacrificio
tenderà ad essere più strettamente attuato con la cerimonia
stessa. Tra le tante segnalazioni giunte ai carabinieri, nei
giorni del delitto di Cogne, ve ne è una riguardante
misteriosi rituali esoterici celebrati in un bosco nei pressi
di Ozein, una frazione di Aymavilles ubicata lungo la valle
che porta a Cogne. Un uomo raccontò di avere visto alcuni
individui che celebravano una sorta di rito magico. C’è anche
chi ha osservato che i nomi dei componenti la famigliola:
Anna, Samuele, Davide, hanno reminiscenze bibliche, infatti,
nell’Antico Testamento si legge che la madre di Samuele si
chiama Anna. La storia di Samuele è così raccontata: Anna era
una donna sterile, si reca al tempio chiedendo a Jahvè la
Grazia e facendo voto di offrire al sacerdozio il frutto del
suo grembo. La donna era moglie di Elqana, un levita, che
quindi legittimava la via al sacerdozio di quel figlio
eventuale. Jahvè fu di parola, come lo fu Anna e Samuele, il
bambino, sarebbe diventato colui con cui Dio avrebbe ripreso
il dialogo con il suo popolo: un nuovo profeta. E c’è anche la
storia del candelabro scomparso, di cui avrebbe parlato la
Franzoni. E’ esistito davvero quest’oggetto? E chi lo avrebbe
fatto sparire e perché? Potrebbe essere stato l’arma del
delitto? Nell’armamentario della magia è sempre presente,
oltre al pugnale, i pantacli, ed altro ancora, un candelabro.
Quello di Samuele fu un omicidio maturato in questi ambienti?
Nell’ottica esoterica, l'arma che ha ucciso il bambino è
introvabile perché, impregnata del sangue del bambino, è
divenuta un feticcio rituale e, perciò, portata via
dall'assassino. Se qualcosa del genere è accaduta a Cogne sarà
molto difficile trovare l’arma del delitto se non si trova
prima l’assassino. Cosa che potrebbe essere tutt’altro che
facile perché i crimini satanisti sono commessi segretamente,
in modi imprevedibili, senza un apparente motivo e, molto
spesso, vengono imputati ad esplosioni di follia. E’ assai
difficile, per colui che non è esperto in questo campo,
identificare gli indizi rituali sulla scena di un delitto,
che, non di rado, possono sembrare, a prima vista,
insignificanti. Che non sia per questo che è così difficile
decifrare lo spaventoso omicidio di Cogne?
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Jack lo
Squartatore e il Mostro di Firenze: inquietanti analogie
http://cosco-giuseppe.tripod.com/esoterismo/jack_lo_squartatore.htm
Di tutti i crimini seriali, quelli attribuiti a “Jack
lo Squartatore”, sono tra i più efferati. Le povere vittime,
tutte prostitute, furono: Mary Ann Nichols uccisa il 31 agosto
1888 a Bucks Row, le fu tagliata la gola e fu mutilata
all’addome; l’8 settembre fu la volta di Annie Chapman,
trucidata ad Hanbury Street, l’assassino le tagliò la gola e
le mutilò orribilmente il ventre e gli organi sessuali; il 30
settembre toccò ad Elizabeth Stride, a Berner Street, fu
trovata con la gola squarciata; lo stesso giorno fu trucidata
Catherine Eddowes, a Mitre Square: gola recisa e mutilazioni
orribili al viso e al basso ventre; Mary Jane Kelly, fu
seviziata il 9 novembre, a Miller’s Court, gola recisa e tutto
il corpo mutilato nella maniera più atroce tanto che fu
definito il delitto più spaventoso di Jack lo Squartatore e
ricordato come “l’Orrore di Miller’s Court”. Cinque povere
vittime in sole dieci settimane da incubo in quel lontano
1888.
Nessuna di queste donne fu violentata, tutti i
corpi presentavano orrende mutilazioni e si parlò anche allora
di mutilazioni “rituali”, come nel caso dei terribili delitti
di Firenze (commessi, questi ultimi, in fase di luna nuova,
con l’escissione del pube di alcune delle giovani donne. Ben
cinque coppie su sette sono, poi, state barbaramente
assassinate il sesto giorno della settimana, cioè di sabato,
giorno, particolarmente, importante nella magia nera e in
quella satanica, ma gli elementi rituali sono tanti altri
ancora). Jack lo Squartatore, dopo l’ultima vittima, sembrò
volatilizzarsi nel nulla, di lui Scotland Yard conserva ancora
un fascicolo aperto: non si è mai riusciti ad identificarlo e
anche sul “mostro” (o i “mostri”) di Firenze regna ancora il
più assoluto mistero.
Le vittime fiorentine furono 14.
Furono delitti esoterici, questo ormai è incontestabile. Lo ha
detto il capo della squadra mobile, Michele Giuttari,
sottolineando che <>. Si
tratta di alcune foto che ritraggono tre cerchi simbolici, a
pochi metri dal luogo dove le ultime vittime, i due turisti
francesi, si erano accampati. Secondo gli esperti di
essoterismo, i cerchi rappresentano un rituale. Gli omicidi
sono avvenuti, quasi sempre, di sabato. Curiosità. Lo stesso
Pacciani sarà trovato morto, pure, di sabato, intorno alla
mezzanotte (21/22 febbraio 1998). Le vittime, uccise sempre
con una Beretta calibro 22, furono: Stefania Pettini e
Pasquale Gentilcore (14 settembre 1974), il corpo della
ragazza fu orribilmente deturpato, le furono inflitte ben
novantasei ferite da taglio nel torace e nella zona pubica e
le fu infilato un tralcio di vite nella vagina; Carmela De
Nuccio e Giovanni Foggi (6 giugno 1981), alla disgraziata
giovane fu reciso e prelevato il pube.
Susanna Cambi e
Stefano Baldi (22 ottobre 1981), sono stati assassinati di
giovedì, alla donna fu asportato totalmente il pube con tre
tagli netti; Antonella Migliorini e Paolo Mainardi (19 giugno
1982), a differenza della altre volte sul corpo della donna
non furono compiuti scempi; Jens Uwe Rush e Friedrich Meyer (9
settembre 1983), due ragazzi tedeschi in vacanza, forse fu un
errore del “Mostro”; Pia Rontini e Claudio Stefanacci (29
luglio 1984), alla poveretta viene asportato il pube e la
mammella sinistra. L’ultimo omicidio è quello di Nadine
Mauriot e J. Michel Kraveichvili (8 settembre 1985), anche
stavolta si ripete il macabro rituale, alla donna viene
asportato pube e seno sinistro.
Oltre a questi omicidi
vennero compiuti, in quel periodo, tanti altri omicidi
misteriosi; su “Il Giornale” del 19 Marzo 2001, in un articolo
a firma B. Gualazzini, si legge, tra l’altro: <<…va
detto che la scia di morti ammazzati lasciati dietro di sé dal
mostro, secondo molti di coloro che si sono interessati, a
vario titolo, di questo incubo, tuttora senza colpevoli
convincenti, conterebbe tra i fidanzati uccisi, le loro amiche
e altri che ne sapevano troppo, omosessuali, lenoni e
prostitute almeno 35 vittime…>>.
Sull’identità
di Jack si fecero, analogamente ai fatti di Firenze, una ridda
di ipotesi ma non si giunse a nulla di concreto. Tutto fu reso
più difficile e complicato per la misteriosa sparizione di
documenti e reperti. Tra le tante congetture, la più
inquietante è quella che ipotizza che “Jack lo Squartatore”
facesse parte di una sètta satanica ed i suoi, in realtà,
erano paurosi rituali di morte decisi dalla congrega, che
esigevano sacrifici umani. Analogamente la pista che
percorrono ora gli investigatori delle sfortunate coppie
fiorentine punta su una pericolosissima sètta che avrebbe
commissionato gli omicidi. Se il nome della feroce sètta è,
come sostiene taluno: "La rosa rossa", si può pensare che la
misteriosa confraternita potrebbe avere parentele strettissime
con “L’Ordine della Roseae Rubeae et Aureae Crucis”. Vediamo
meglio di che si tratta e quali sarebbero le analogie tra i
delitti di Jack e quelli di Firenze.
Nel panorama dei
movimenti magici, alcune organizzazioni, di origine inglese,
con importanti filiazioni italiane, che hanno rilevante spicco
e profonda conoscenza di certe ritualità, in relazione
all’utilizzo tenebroso della magia sessuale, si collegano agli
insegnamenti segreti del mago inglese Aleister Crowley
(1875-1947). Egli fu iniziato all’Ordine della società
esoterica “Hermetic Order of the Golden Down”, presieduta dal
mago Samuel Liddel Mathers sposato con la sorella del filosofo
Henri Bergson, Moira. Nel tempo furono fondate altre società,
collegate, in qualche modo, alla “Golden Dawn” che, a sua
volta, si divideva in tre Ordini. Il primo ordine, o della
Golden Dawn in Outer, comprendeva i primi cinque gradi
inferiori. Il secondo Ordine fu fondato nel 1891, quando un
adepto, “frater Lux e Tenebris”, passò a Mathers i rituali
necessari per stabilire un Ordine Interno, un Secondo Ordine:
l’Ordine della Rosa Rossa e della Croce d’Oro (Roseae Rubeae
et Aureae Crucis).
Sulla base delle rivelazioni
fornite, fu stabilita anche una “Cripta degli Adepti”, che
divenne l’organismo guida dei Templi della Golden Dawn. Il
terzo ed ultimo Ordine era riservato ai Capi Segreti. Il nome
“Rosa Rossa+Croce d’Oro” richiama immediatamente al simbolismo
esoterico massone. La sètta dei Rosa+Croce, fondata nel XII
secolo da Raimondo IV, conte di Tolosa, uno dei capi della
prima crociata fu, in un certo senso, d’ispirazione, nel XVIII
secolo, alla Massoneria. A proposito della “Golden Dawn” è
interessante sapere che si verificarono eventi strani e
inquietanti, dopo un anno dalla sua fondazione; si
registrarono a Londra, infatti, parecchi crimini sessuali, da
taluni addebitati a segreti rituali dell’Ordine, relativi ad
un particolare tipo di alchimia sessuale.
Vittorio
Fincati nel suo saggio (2° ediz. Aggiornata) “I mostri di
Firenze e l’alchimia” (Carpe Librum, Nove (VI) 2001), scrive
che: <<…interpretazioni devianti dell’alchimia – quella
stessa che secondo Renè Guénon sarebbe degenerata a partire da
Basilio Valentino e Paracelso – sono ben evidenti nelle opere
manoscritte e a stampa di un gran numero di scritti di
derivazione paracelsiana, in cui primeggiano quelli che
parlano della confezione di elixir di lunga vita o nel famoso
Testamentum Fraternitatis Rosae et Aureae Crucis, nel quale si
afferma, senza possibilità di interpretazione allegorica, di
impossessarsi di parti di cadaveri, umani e/o animali e di
aggiungervi sangue umano e/o animale al fine di ottenere delle
realizzazioni di ordine magico-stregonico…>>. Ottenere
potere, forza, salute, e chissà cos’altro ancora.
Ritualità estreme. Il medico e mago, Franz Hartmann,
scriveva che i corpi di quelli, morti violentemente, uccisi,
<<...hanno grandi poteri occulti. Essi non contengono
vita, bensì il balsamo della vita, ed è anche una fortuna che
questo fatto non sia pubblicamente conosciuto, perché se
persone mal disposte conoscessero queste cose e l’uso che se
ne può fare, potrebbero servirsene per stregonerie e scopi
malvagi, e infliggere agli altri molte sofferenze...>>
(Franz Hartmann, Il mondo magico di Paracelso, Mediterranee,
Roma 1982). Theophrastus Paracelsus (1493-1541), il mago del
Cinquecento, era anch’esso convinto che ad una persona morta
d’improvviso e violentemente, può essere captato, da un
esperto occultista, il suo corpo astrale e questi se ne può
servire per gli scopi più diversi ed orribili. La dottrina
esoterica orientale insegna la medesima cosa.
Dopo i
delitti, i poveri corpi delle donne, sia nel caso di Jack lo
Squartatore, sia in quello del Mostro di Firenze, sono stati
mutilati. A. Corbin in “La violenza sessuale nella storia”
(Laterza, Bari 1992) racconta che le vittime dello
“Squartatore”dopo essere state uccise subirono:
<>. Dovette
presentarsi agli investigatori uno spettacolo atroce. Corbin,
nell’opera citata, è molto esplicito: <<…Winne Baxter
rivelò che l’assassino aveva prelevato l’utero dal corpo della
vittima… e che con queste mutilazioni aveva dato prove di
sicure conoscenze anatomiche>>. <> (Krafft-Ebing, Psychopathia sexualis, Payot,
Paris 1931).
Analogamente, nei delitti di Firenze, a
quattro delle sei donne uccise fu escisso il pube con tagli
netti e precisi, quasi da professionista e le ultime due
furono anche mutilate del seno sinistro. Sinistri feticci
sessuali da usare in orripilanti rituali satanici o di magia
nera. Da questi abissi di tenebra emergono, infatti, indizi
inquietanti che farebbero, appunto, supporre che il
<>, ipotizzato da Giuttari e Lucarelli
nel libro “Compagni di sangue” (Le Lettere, Firenze 1998),
potrebbe essere costituito da una “schola” dei misteri, con
una sua origine che si perde nei secoli e arriva fino ai
RosaCroce, celata dietro ai delitti di Firenze e a quelli
attribuiti a Jack lo Squartatore, che si tramanda nei secoli,
da adepto ad adepto, terrificanti rituali.
C’è
dell’altro che accomuna il Mostro di Firenze allo squartatore.
A Nadine Mauriot, la donna della coppia assassinata l’8
settembre 1985, anche in questo caso, viene escisso il pube e
il seno sinistro. Il giorno verrà spedito un lembo del seno
della poveretta al sostituto procuratore Silvia Della Monica.
Anche Jack sfidò gli inquirenti, oltre che lasciando indizi
sulla sua identità, egli indirizzò a giornali e commissariati
i macabri souvenir delle sue imprese. Più volte gli ispettori,
che indagavano su The Ripper, ricevettero plichi postali
contenenti raccapriccianti resti umani.
A favore della
tesi esoterica, dei delitti commessi dallo “Squartatore”,
Giorgio Galli nel suo “Hitler e il nazismo magico” (Rizzoli,
Milano 1997), scrive che Jack compare, contemporaneamente,
alla nascita, nel 1887, dell’Ordine esoterico della “Golden
Dawn”. In effetti, dopo circa un anno dalla fondazione
dell’Ordine esoterico, si verificarono, a Londra, diversi
spaventosi omicidi. Un collegamento tra alcuni particolari
delitti e il satanismo era stato già suggerito dal giornalista
Maury Terry che aveva scritto, in relazione a certi serial
killer, che i loro crimini solo apparentemente sembrano
incomprensibili, ma acquistavano significato se studiati in
relazione a certi rituali satanici.
Jack lo
Squartatore sarebbe stato in realtà l’avvocato Montague John
Druitt, che morì, si disse, suicida. Nel 1964 lo scrittore
Daniel Parson pubblicò una serie di prove, che attesterebbe
che Druitt era adepto di una sètta satanica “Gli Apostoli” e
che il suo non fu suicidio, ma un assassinio deciso dai membri
della confraternita, per eliminare il pericoloso adepto, che
avrebbe potuto portare a loro. Se si appurasse, dall’esito
della perizia ancora non depositata, che, anche, Pacciani è
stato assassinato per chiudergli per sempre la bocca, questa
sarebbe un’altra inquietante analogia tra i due casi. Giorgio
Galli, nel suo libro citato, in relazione a Montague John
Druitt, scrive ancora: <>.
Galli osserva inoltre che <>. Analogamente, nei
delitti di Firenze, si parla di personaggi molto potenti e
insospettabili, che commissionarono i delitti e che avrebbero
goduto di incredibili protezioni.
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IL MOSTRO
DI FIRENZE:la pista esoterica
http://cosco-giuseppe.tripod.com/esoterismo/il_mostro_di_firenze.htm
Analizzando l’insoluto mistero del "mostro di Firenze"
ci si accorge che non è stato sufficientemente approfondito un
elemento importante, quello esoterico. L’assassino (o gli
assassini?), preferisce agire in notti calde, non ha ucciso in
inverno e in notti di luna piena. Ha scelto, infatti, sempre
notti senza luna, precedenti o successive la domenica (è un
elemento rituale?). Ha agito tra giugno e settembre e una sola
volta in ottobre. Dal corpo delle vittime donne prende il
feticcio cimelio, escissione del pube e/o della mammella
(donna offerta come vittima sacrificale?). Tra gli
investigatori che si sono occupati del caso, c’è chi pensa che
le sue vittime sarebbero, in realtà, molte di più di quelle
conosciute.
Gli omicidi seguono un rituale ben preciso
e prestabilito. Ecco riassunti i trenta anni di delitti,
scanditi da date-chiave.Tutto ha inizio il 21 agosto del 1968.
Quella notte vengono uccisi, nelle vicinanze del cimitero di
Lastra, a Signa, una coppia di amanti, il 29enne Antonio Lo
Bianco e la 32enne Barbara Locci (non tutti attribuiscono,
tuttavia, questo primo omicidio al "Mostro"). Sabato, 14
settembre 1974, è il turno dei fidanzati Pasquale Gentilcore,
19 anni, e di Stefania Pettini 18 anni. La donna viene colpita
con 96 coltellate al torace e al pube. Alla fine l’assassino
le infila, nella vagina, un tralcio di vite (ritualità?).
Sabato 6 Giugno 1981, tocca ad altri due fidanzati, il 30enne
Giovanni Foggi e la 21enne Carmela De Nuccio; alla poveretta
viene asportato il pube.
Giovedì 22 ottobre dello
stesso anno, è la volta di Stefano Baldi, 26 anni, e di
Susanna Cambi 24. Anche a lei viene asportato il pube. Sabato
19 giugno 1982, vengono assassinati Paolo Mainardi di 22 anni
e Antonella Migliorini di 19. Sabato 9 settembre 1983, è la
volta di due maschi (un errore del mostro?) J. Uwe Rush e
Friedrich Meyer, due amici tedeschi 24enni. Sabato 29 luglio
1984, sono massacrati il 22enne Claudio Stefanacci e la 18enne
Pia Rontini, alla ragazza vengono asportati il pube e il seno
sinistro. Domenica 8 settembre 1985, Nadine Mauriot di 36 anni
e Jean Michel Kravechvili di 25, una coppia di conviventi.
Anche in questo caso la donna viene mutilata del pube e del
seno sinistro. E’ la prima volta che il mostro uccide di
domenica. L’assassino, il giorno dopo, spedirà un lembo del
seno al sostituto procuratore Silvia Della Monica.
In
relazione a quest’ultimo fatto vi è un accadimento quantomeno
inquietante. Andiamo con ordine. Sulla webzine "L’Aspide" (http://www.aspide.org/sommario.htm)
è pubblicata l’inchiesta: "I Mostri di Firenze" firmata da un
"Anonimo cistercense". All’inizio del documento la redazione
spiega: "…siamo rimasti stupefatti quando una e-mail diretta
al nostro Direttore e proveniente da fonte non identificabile,
ci invitava a recarci presso l’antica Abbazia Benedettina di
Trisulti, dove avremmo trovato un plico a noi indirizzato,
contenente inedite verità sul/i mostro/i di Firenze. …il plico
esisteva davvero e, inoltre, prometteva, per il futuro, altre
rivelazioni. Il contenuto delle pagine che seguono è tratto
dal plico anonimo che conteneva una perizia (anch’essa
anonima) ‘in merito alla vicenda giudiziaria relativa ai
delitti attribuiti al c.d. Mostro di Firenze, in base ad
un’accurata analisi storica’. Noi la riportiamo, così come
l’anonimo ce l’ha fatta pervenire, ed attendiamo altri
sviluppi del caso…".
E’ in base a questo documento che
riassumo i tre fatti che seguono. L’anonimo redattore ci
informa di un accadimento quantomeno inquietante, pubblicato,
spiega, da "La Nazione", che riportò solo le iniziali della
giovane donna, che narrava quanto accadutole mentre era in
treno nella zona di Scandicci. Il mostro aveva da poco
assassinato i due francesi. La donna racconta che un signore,
molto distinto, di mezza età, le rivolse la parola e le chiese
se aveva timore a viaggiare da sola dopo quanto era accaduto e
aggiunse: "Ma lei non legge i giornali?". Proseguì dicendole
che in quel giorno era stato fatto pervenire al Sostituto
Procuratore Della Monica un brandello di seno di una donna
assassinata dal "mostro". La ragazza giunse a destinazione e
dimenticò quello strano individuo e il truce racconto con
l’orrido particolare. Quando venti giorni dopo, lesse sui
quotidiani della lettera anonima alla dottoressa Della Monica
accompagnata dal lembo di seno ebbe uno choc. Chi era quel
misterioso uomo e come faceva a sapere di quell’altro
terribile omicidio con venti giorni d’anticipo?
Sempre
dall’anonimo cistercense un altro mistero. Riassumo anche
questo caso. Tra i tanti misteri relativi al mostro di Firenze
vale la pena ricordare quanto racconterà Natalino Mele, il
figlio di Barbara Locci, la prima vittima. Egli era
rannicchiato sul sedile posteriore dell’auto e semi
addormentato mentre la madre e il suo amante Lo Bianco
venivano assassinati. All’epoca della tragedia aveva otto
anni. Egli avrebbe lamentato, anni dopo, da grande, di avere
nella memoria tanti vuoti, black-out strani nella loro
manifestazione che lo avrebbero convinto e portato a sostenere
che le sue non erano parziali amnesie provocate da choc, ma
qualcosa di diverso, di più complesso. Egli, in sostanza,
sosterrebbe di essere stato vittima di un "lavaggio del
cervello". Se è andata così, chi avrebbe sottoposto alla
tecnica del "brainwasch" il giovane? Non è neppure dato sapere
a cosa è dovuta questa convinzione e neanche se l’essere stato
sottoposto a tale intervento gli fu prospettato, come diagnosi
finale, da qualche medico che, dopo aver studiato il suo caso,
si espresse in tal modo. Sta di fatto che la cosa non fu mai
presa nella dovuta considerazione.
Infine l’ultima
vicenda narrata dal misterioso anonimo redattore si svolge
quando Pietro Pacciani, nel ’96, tornò a casa assolto dalla
Corte d’Assise d’Appello. Nella sua abitazione di Mercatale
non trovò sua moglie Angiolina. Nessuno sapeva dove era finita
l’anziana donna. Era fuggita o era stata portata via? Per
quale motivo gli avvocati di Pacciani presentarono una
denuncia per sequestro di persona e contro chi? Si seppe che
qualcheduno dei vicini di casa vide la donna, che si dibatteva
e urlava, trascinata via di forza, quasi di peso e da diverse
persone. Sembra che la poveretta sia stata internata in una
casa di cura, ma per quale motivo? Da parte del Servizio
Sociale o il tutto fu deciso da personaggi influenti? Sembra
anche che il suo internamento sarebbe stato deciso dal
Servizio Assistenza Sociale della USL. Le carte della
richiesta di ricovero e il motivo erano sparite. Sembra che
qualcuno abbia voluto far tacere Angiolina, ma perché? Questo
qualcuno è colui che poi ha ucciso Pacciani? Perché Pietro
Pacciani, verosimilmente, è stato assassinato. A marzo 2001 la
procura di Firenze apre un fascicolo contro ignoti sul decesso
dell'agricoltore morto nel '98, mentre era in attesa del
secondo processo d'appello.
Tra le tante cose
inspiegabili del personaggio Pacciani vi è la sua incredibile
disponibilità economica che "…iniziava a crescere
vertiginosamente proprio a partire dagli anni del ciclo
seriale degli omicidi… lascia effettivamente pensare alla
presenza di un secondo livello, che ordinava i delitti e
riceveva le parti asportate alle ragazze uccise… Questa
disponibilità finanziaria e patrimoniale equivale, secondo i
calcoli presentati nel processo da un legale di parte civile,
ad una cifra attuale di circa 900 milioni di lire.
Dall’analisi dei movimenti di quel denaro si poteva constatare
che l’acquisto della quasi totalità di buoni era avvenuto tra
il 1981 e il 1987 e, cioè, nell’arco di tempo, in cui erano
stati realizzati i delitti con le macabre asportazioni"
(Michele Giuttari e Carlo Lucarelli, Compagni di sangue, Le
Lettere, Firenze 1998). Come poteva Pacciani possedere tanto
denaro? Chi gli ha dato tutti quei soldi e per cosa?
Come spiegare, poi, tutte quelle strane morti come
quella di Renato Malatesta, coniuge di Antonietta Sperduto,
che era stata oggetto di violenze da parte di Pacciani e
Vanni, e padre di Milvia Malatesta, bruciata nella sua Panda
con il figlio Mirko di 3 anni nel 1993? Malatesta fu trovato
impiccato il 24 dicembre 1980 nella stalla della sua casa.
Francesco Vinci fu invece trovato morto con un pastore, Angelo
Vargiu, in un'auto nel '93, pochi giorni dopo la morte di
Milvia Malatesta e del suo bambino. Vinci avrebbe avuto una
relazione con la Malatesta. Il figlio di Vinci conviveva con
una prostituta, Anna Milvia Mattei, trovata anche lei uccisa,
con il fuoco, il 25 maggio del '94. Cinque morti: Vinci,
Vargiu, la Malatesta ed il bimbo, la Mattei e, forse, il sesto
sarebbe Pacciani. Uccisi da chi? E perché?
E c’è anche
il mistero del pittore C. F.. Di quali segreti è a conoscenza
l’artista svizzero, di spessore internazionale, che risiede in
Francia, ma per tre anni aveva occupato due suites di una
villa situata su una collina, tra San Casciano e Mercatale?
Nel citato libro di M. Giuttari, capo della Squadra Mobile di
Firenze dove ha dato una svolta decisiva al caso del "mostro",
portando alla luce elementi del tutto nuovi che erano stati
trascurati e C. Lucarelli, scrittore di gialli, leggiamo che,
tra l’altro, dove visse il pittore furono trovati: "Armi e
un’abbondante documentazione pornografica. C’era un revolver
calibro 38, alcuni coltelli particolari, foto raffiguranti
scene pornografiche impressionanti, molto simili ad alcune
scene dei delitti. C’erano numerosissime riviste pornografiche
di edizione francese, disegni e quadri raffiguranti,
prevalentemente, una femminilità violentata e deturpata… I
proprietari della villa e l’artista francese risultano dediti
alla magia, così come Pacciani… Tra il materiale sequestrato,
c’era una rivista francese… che riproduceva nudi femminili con
varie menomazioni, come il taglio del seno sinistro e del
pube…" (ibid).
Il pittore, recentemente, sarebbe
uscito di scena. Lui con il mostro di Firenze non c'entrerebbe
nulla. E' soltanto una persona informata sui fatti. Il pittore
sarebbe passato dalla posizione di indagato per detenzione di
armi, in un procedimento collegato alle vicende del mostro, a
teste dell'accusa nell'inchiesta ter sui duplici efferati
delitti. L’interesse degli investigatori ora si potrebbe
spostare sulle due donne, proprietarie della villa di San
Casciano. E’ possibile che siano state loro a cercare di
scaricare su Falbriand tutti i sospetti, forse, per sviare
l'attenzione degli inquirenti dalle pratiche poco limpide
(magia nera? satanismo?) che si sarebbero svolte nella villa?
In tutto, i delitti sicuramente accertati del "mostro
di Firenze", se escludiamo la coppia di amanti Lo Bianco e
Barbara Locci, furono 14. Quattordici è un numero importante
in esoterismo, al punto che qualcuno si è chiesto se può
esserci un riferimento alle morti delle 14 coppie di giovani
nel mitologico Labirinto del Minotauro. Il numero 14 ha
l’equivalente nella lettera ebraica nun. Il simbolo arcano di
questo numero, scrive Isidore Koznimsky, è: "…Osiride
mutilato. La mitologia racconta che Set, dopo aver assassinato
Osiride, ne tagliò il corpo in 14 parti" (I. Kozminsky, I
numeri magici, Garzanti – Vallardi, Milano 1978). Potremmo, in
relazione ai tragici fatti di Firenze, trovarci dinanzi
all’esito di feroci rituali di morte, commissionati da una
potente sètta satanica bisognosa di un certo genere di
feticci. E, poi, c’è la ricorrenza del numero tre,
simbolizzante la tripla natura del mondo e il dinamismo
elettromagnetico dell’universo. Ancora Kozminsky ci informa
che: "nelle religioni antiche e moderne predomina la trinità.
Il triangolo ha 3 punte; con la punta rivolta verso l’alto
significa il fuoco e le potenze celesti; con la punta rivolta
verso il basso significa l’acqua e le schiere infernali"
(ibid). Il ripetersi del 3 potrebbe stare a significare una
relazione rituale tra questi delitti e l’antico "culto di
Iside".
Iside, la più importante delle divinità
egizie, è spesso raffigurata, secondo il mito riferito da
Plutarco (De Iside et Osiride, 12, 19) alla ricerca del corpo
di suo fratello, e allo stesso tempo sposo, Osiride, ucciso e
poi fatto a pezzi da Seth e gettato nel Nilo, che la dea
restituisce alla vita col suo soffio divino. E’ anche
frequentemente rappresentata mentre tiene in braccio e allatta
il figlioletto Horus. Iside è, pure, la protettrice dei
defunti. Essa fu adorata in Medio Oriente, in Grecia, a Roma e
in tutto il bacino del Mediterraneo come la dea suprema. In
tutti i circoli esoterici verrà considerata come
l’Iniziatrice, incarnante il principio femminile, che detiene
il potere della vita, della morte e della risurrezione.
Sua rappresentazione è la croce cosiddetta ansata o
Ankh, oppure nodo. Una sua valenza infera si è fatta luce
nella vicenda di Castelluccio dei Sauri (Foggia), che ha visto
sul banco degli imputati due giovani studentesse, Annamaria
Botticelli e Mariena Sica, per lo strangolamento della loro
amica Nadia Roccia. Si è parlato del ritorno in auge di sètte
sataniche, che celebrano i misteri di Iside associata, in
epoca medievale, anche al culto del diavolo. Assai
significativo è, a tal proposito, il ritrovamento, da parte di
studiosi, di un incantesimo dove, accanto al nome di Iside, vi
sono quelli di tre divinità infernali: Ortho, Baubo ed
Ereskigal; ciò può voler dire che, se considerata in relazione
alla sua congiunzione con la luna, Iside diventa una potenza
ctonica. Taluni editori hanno inserito un inno magico nella
Nékya omerica, a sua volta interpolata (Odissea XI, 34-50), il
potere ctonico di Iside, tra altre divinità e demoni del mondo
dei morti, era invocato da Ulisse nel visitare il regno degli
Inferi. Accanto all’Iside celeste, come si può ben capire, vi
è anche un’Iside infernale, simbolizzata da quella, discesa
nel Nun con la sorella Nefti, per cercarvi Osiride. Kenneth
Grant ne: "Il risveglio della magia" (Astrolabio, Roma 1973),
scrive: "la Nuit terrena è Iside, la Donna Scarlatta…". Nel
diario magico Aleyster Crowley, il mago nero inglese, annota:
"la Donna Scarlatta, cavalcando la Bestia va, bevendo il
sangue dei Santi, adultera, Signora del Mutamento,
dell’Energia, della Vita…". Ecco la Iside infernale.
L’ anonimo cistercense, nel documento "I Mostri di
Firenze" spiega che "alcuni studiosi, rimasti inascoltati,
portarono l’attenzione sulla vicinanza rituale fra i delitti
del ‘mostro’ e l’antico ‘culto di Iside’. Nella simbologia
numerica, tre sono gli elementi dell’uccidere relativamente al
corpo della donna: un’arma da punta, una da taglio, una da
fuoco". In tale schema simbolico, l’arma da punta fu
utilizzata, post-mortem, intorno al pube di quelle povere
donne, per imprigionare, ritualmente, l’anima nel corpo. Il
tre simbolizza anche la trinità infera. Il sacrificio umano
per i satanisti è connesso materialmente con la forza vitale,
col sangue, ed è spargendo il sangue, loro credono, che si può
ottenere quella magica forza, che obbliga anche i demòni a
presentarsi all’officiante. Essi sono convinti anche che
bevendo il sangue si acquista la sua qualità divina. La teoria
che sta all’origine dei riti di sangue si basa sull’identità
fra sangue e vita, come attesta la Bibbia (Genesi 9, IV). Il
patto satanico è firmato col sangue perché così si trasmette,
loro pensano, al segno grafico, una parte della propria vita.
Giorgio Medail durante la sua inchiesta "Italia
Misteriosa" venne in contatto con uno strano personaggio, che
disse di aver fatto lunghe ricerche sui delitti di Firenze e,
tra l’altro, affermò: "Esiste una tradizione... secondo cui il
sacrificio migliore per evocare i demoni è quello degli esseri
umani. E, infatti, ad esempio, nella dottrina di Aleister
Crowley si afferma che la morte più favorevole è quella che
avviene durante l’orgasmo ed è chiamata ‘mors giusti’. Perché
è scritto: – ...fatemi morire la morte del giusto e fate che
la mia fine estrema sia come la sua –".
Il giornalista
commenta: "Una simile affermazione non poteva che condurre
agli innumerevoli e ancora misteriosi delitti del ‘mostro di
Firenze’ che, guarda caso, colpisce le sue vittime proprio
mentre fanno l’amore. Secondo quest’interpretazione, infatti,
il ‘mostro’ altro non sarebbe che una frangia impazzita di un
certo satanismo che prevede il sacrificio proprio in quel
fatale momento. ‘Ci sono - continua F.B. - nel caso del
mostro, tutti gli ingredienti necessari: l’orgasmo unito al
momento del trapasso, il colpo vibrato con la pistola, col
fuoco. In quel momento, si liberano potenti energie,
indispensabili per il mago che rafforza se stesso e il rituale
che deve celebrare’".
Nel caso degli assassini del
mostro di Firenze "chiedo - (scrive Medail, ndr) - vi sono
state orribili deturpazioni delle vittime. Possono anch’esse
essere ricondotte a rituali diabolici?". "Sì (risponde il suo
interlocutore, ndr). Nel caso dell’omicidio del ‘74 non ci fu
l’asportazione del pube. Si pensa che si tratti di un prologo
e il simbolo del tralcio di vite tra le gambe della ragazza
uccisa ce lo conferma. E’ l’inizio di un cammino per
raggiungere una Grande Opera. Nei casi successivi c’è questa
asportazione che può voler dire esperimenti anche chimici
sulle secrezioni delle donne che qui in Occidente sono poco
conosciuti". Il giornalista domanda a F.B.: "E’ pericoloso
dire queste cose? Lei vuol mantenere l’anonimato...". "Sì, (è
la risposta pronta di F.B., ndr) si toccano mondi molto
pericolosi" (G. Medail, Italia Misteriosa, Editoriale Albero,
Milano 1987).
Taluni esperti sono sempre più convinti
che dietro i "mostri di Firenze" ci sarebbe una "cupola"
segretissima di intoccabili. La torinese Maria Consolata
Corti, regista alla RAI per dieci anni, al giornalista
Maurizio Caravella ha raccontato: "Il mostro di Firenze è un
personaggio molto noto e potente, con una doppia identità, e
fa parte di una terribile sètta satanica. Mi ha confessato che
i membri della sètta uccidono l’uomo e la donna nell’atto di
accoppiarsi, per uccidere l’amore e colpire Dio. Mi ha detto
anche: - io strappo il pube o il seno con un coltello
milleusi, e lo faccio non solo per odio, ma perché, secondo la
sètta, durante l’atto sessuale il corpo libera energie di cui
ci si può servire anche per curarsi o per aumentare la forza
fisica – " ("Visto", n.46, novembre 1990).
Per quanto
concerne la pratica del sesso orgiastico rituale, l’esoterismo
spiega la delicata questione con la necessità, in alcune
cerimonie, di liberare e utilizzare particolari energie
sessuali. Kenneth Grant nell’opera citata, al proposito
scrive, in parte riassumendo anche quanto affermato dallo
psicologo Havelock Ellis nel libro: "Studies in the Psychology
of Sex), che: "solo quattordici delle diciassette secrezioni
organiche note ai tantrici sono riconosciute dalla scienza
occidentale. (…). Le secrezioni sono, a loro volta, in
relazione con i giorni e le notti delle quindicine oscure e
luminose che costituiscono un ciclo lunare, culminante nella
luna piena, chiamata talvolta il sedicesimo dito della luna.
La scienza riguardante queste zone è estremamente complessa ed
è comunicata durante l’iniziazione sotto il velo del segreto".
A proposito dell’importanza del ciclo lunare, richiamo
l’attenzione sul fatto che i delitti del "mostro" sono
avvenuti tutti in periodo di novilunio.
Altro elemento
importante è la constatazione che i delitti sono avvenuti,
quasi sempre di sabato. C’è da spiegare che il termine
"sabba", dato alle riunioni notturne delle streghe è
etimologicamente identico a sabato. Il sabato, nella
tradizione stregonesca, sarebbe la festa della luna piena
(shabat, cessare; la luna cessa di crescere); più tardi questa
festa avrebbe comprese ognuna delle quattro fasi lunari,
ricongiungendosi a quella del settimo giorno. E’ a questa
antichissima tradizione che si riferisce il sabato o sabba
della stregoneria. Durante questa notte, secondo le leggende,
avvenivano scene spaventose, orge e profanazioni. E’ il
simbolismo del settimo giorno della creazione del mondo,
quando Dio si riposa e i demoni si agitano. Il sabato, poi,
secondo la tradizione astrologica, è attribuito al pianeta
Saturno, il pianeta più oscuro a cui è stato assegnato il nome
di "Grande Malefico". I segni zodiacali in cui ha domicilio
sono il Capricorno e l’Acquario, opposti a quelli delle
illuminazioni, quindi alla luce e alla gioia della vita. Nelle
tradizioni ermetiche Saturno è un altro nome di Satana.
Dietro i delitti di Firenze effettivamente potrebbe
nascondersi una segretissima lobby satanica composta da
persone eccellenti, innominabili. Segnalazioni, informazioni,
denunce anonime, avrebbero asserito proprio questo, ma, non
hanno mai avuto seguito, data l’enorme rilevanza dei
personaggi che sarebbero implicati. Alchimie infere, che
prescrivono l’omicidio e la pedofilia, quella rituale, che
considera un crimine pedofilo come "atto iniziatico". Vi sono
libri su oscure perversioni, testi come quello di Bernard
Sergent (ediz. Payot, Parigi): "Homosexualité Iniziatique".
Maurizio Blondet, a questo punto, si chiede: "che non vi sia,
al centro d’Europa, un ‘cuore di tenebra’? …purtroppo
l’autorità, anche politica, quanto più s’allontana da Dio,
diventa mero potere: e può ben rovesciarsi in una ‘sacralità’
che ha come centro il culto del Principe di Questo Mondo,
Colui che dà il potere, se placato con sacrifici atroci" (M.
Blondet, Pedofilia e mondialismo, in "La Tradizione Cattolica"
n.4 (45) – 2000).
Ritualità estreme di cui, ogni
tanto, si fa velatamente cenno. Il medico e mago, Franz
Hartmann, scriveva che i corpi di quelli, morti violentemente,
uccisi, "...hanno grandi poteri occulti. Essi non contengono
vita, bensì il balsamo della vita, ed è anche una fortuna che
questo fatto non sia pubblicamente conosciuto, perché se
persone mal disposte conoscessero queste cose e l’uso che se
ne può fare, potrebbero servirsene per stregonerie e scopi
malvagi, e infliggere agli altri molte sofferenze..." (Franz
Hartmann, Il mondo magico di Paracelso, Mediterranee, Roma
1982, pag. 112). Theophrastus Paracelsus (1493-1541), il mago
del Cinquecento, era anch’esso convinto che ad una persona
morta d’improvviso e violentemente, può essere captato, da un
esperto occultista, il suo corpo astrale e questi se ne può
servire per gli scopi più diversi ed orribili. La dottrina
esoterica orientale insegna la medesima cosa. Ritornando ai
delitti di Firenze, forse, il vertice della piramide che ha
ordinato quegli orribili massacri sacrificali è composto da
illustri e insospettabili personaggi, con una vita segreta
immersa in mondi di tenebra. Forse, per risolvere questo
terribile mistero, è necessario aprire la porta di questi
inferni.
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INDAGINE SUL SATANISMO IN CALABRIA
http://cosco-giuseppe.tripod.com/mitologia/doc19.htm
Al diavolo crede, secondo un’indagine Ispes, il 34%
degli italiani. Il satanismo nasce, principalmente,
dallecorrenti dualistiche che, in periodo ellenistico, presero
ad attecchire in ambienti ebraici e gnostici, perinfluenze
manichee. Addirittura alcune dottrine gnostiche insegnarono
che il creatore e il padrone delmondo fosse Satana. Esistono
diversi tipi di satanismo, ma qui elencherò soltanto i più
importanti. Il verosatanista è l’adoratore del demonio, ci si
riferisce ovviamente al diavolo della Bibbia, che contamina i
rituali della Chiesa per l’odio che nutre verso Dio. Questa
forma di culto è detta satanismo occultista.
Vi è,
poi, un satanismo cosiddetto razionalista, in quanto considera
Satana semplicemente il simbolo della rivolta contro ogni tipo
di morale e, naturalmente, contro la religione cristiana.
Esiste anche un satanismo, altamente più pericoloso perché
dedito ad atti criminosi. Si origina dalle esaltazioni
drogastiche di individui con scarse conoscenze di occultismo,
ma convinti di vedere il demonio durante le allucinazioni, che
l’esperienza psichedelica comporta. Sono organizzati in
microgruppi. In ultimo, troviamo un satanismo o, più
esattamente, luciferismo, di espressione gnostica.
Gli
"amici di Satana" non violano alcun codice per il culto
celebrato al demonio. La nostra Costituzione concede il
diritto a chiunque di professare il proprio credo religioso,
nella forma ritenuta più opportuna, da soli o assieme ad altre
persone, pubblicamente o in privato, finché non siano compiuti
atti contrari alla morale. Il reato si profila soltanto quando
una setta o un gruppo, satanico o no viola le norme penali,
quali abusi rituali, elementi centrali dei culti satanici, che
possono consistere in abusi psicologici, fisici o sessuali e
arrivare fino all’omicidio.
Sono queste le ipotesi che
interessano gli investigatori di Catanzaro, in Calabria.
Elementi di una certa importanza accaduti, recentemente e non,
in città e provincia, giustificherebbero le indagini del
Vicequestore dott. Roberto Coppola, dirigente della sezione di
Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica, presso il
Tribunale di Catanzaro e dei suoi uomini. Cerchiamo di fare il
punto sulla questione.
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Resta ancora da chiedersi
il perché la nuova ‘religiosità’ del postmoderno ha un tale
potere d’attrazione, perché le sette riescono a catturare
tanta gente. Forse ha ragione Oswald Spleugh che nel "Tramonto
dell’Occidente" scrive che la nostra società è in decadenza,
vive una crisi di grande confusione spirituale, ormai,
incapace di difendere i valori dell’autentica spiritualità.
Una società impantanata in una solitudine cosmica, che cerca
di risuscitarsi e invece precipita sempre più giù.
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C’E’ UN LEGAME TRA EFFERATI OMICIDI SERIALI E LE
IDEOLOGIE SATANICHE? CERTAMENTE:CREDEVATE FORSE DI NO?
POVERI INGENUI ..................
http://cosco-giuseppe.tripod.com/mitologia/serial_killer.htm
L’America sforna il 75% dei serial killer viventi
sulla Terra. I serial killer secondo statistiche dell’FBI sono
aumentati, nell’ultimo decennio, di quasi il 500%. Uno dei
dati più sconvolgenti è, sempre secondo l’FBI, che ben 3.500
efferati omicidi insoluti, su 20.000, sono stati compiuti da
questi mostri. La misura di questi orrori ce la dà Piero
Scaruffi (Piero Scaruffi, Il terzo secolo. Almanacco della
società americana alla fine del millennio, Feltrinelli, Milano
1996, pagg. 188-189) che ci fornisce un elenco di questi
mostri con i loro efferati crimini. Riassumo. Nell’epoca
moderna il primo serial killer fu Ed Gein. Famosi film furono
tratti dalla sua storia. Ricordo Psycho, Texas Chainsaw
Massacre (Non aprite quella porta) e Silence of the Lambs (Il
silenzio degli innocenti). Ed Gein compì i suoi spietati
delitti nel Wisconsin a metà degli anni ’50. Charles Manson,
colpevole della strage di Bel Air del 1969 in cui morì la
moglie del regista Polansky, fu il più famoso di tutti, ma
uccise solo sette persone.
L’attrice 26enne Sharon
Tate, moglie del regista Roman Polansky, incinta di otto mesi,
seviziata e uccisa nella sua villa al numero 10050 di Cielo
Drive, Bel Air, Los Angeles, California (USA), il 9 Agosto
1969 tra mezzanotte e le 2, dalla sètta del satanista Manson,
che ebbe contatti con la chiesa di Satana di Anton Szandor
LaVey (LaVey fondò, a San Francisco, la prima Chiesa di
Satana, alla mezzanotte del 30 aprile del 1966, data
importante per i satanisti, è la notte di Valpurga), sarebbe
stata lei stessa una seguace del diavolo. Il settimanale
"Rosa&Nero", nel numero del 14 Aprile 1995, sostiene che a
dirlo è la stessa sorella di Sharon, Patty, che nel suo libro
"Synonymous With Evil?", tra l’altro, racconta: <>.
Una curiosità. "Helter skelter" è il titolo di una
canzone dei Beatles che, pare, abbia ispirato la strage
compiuta, nel 1969, dal satanista Charles Manson e dai suoi
seguaci. Il movente, come confessarono, era accendere l’Helter
Skelter, ossia scatenare il caos, dal titolo del brano dei
Beatles. Manson affermerà che il testo in questione lo avrebbe
ispirato. In ogni caso, agli atti del processo per la strage
di Bel Air è allegata la convocazione, da parte della Corte,
di McCartney e di Jonn Lennon.
Negli anni tra 1976 e
il 1977 ecco scatenarsi David Berkowitz, a New York si lasciò
dietro sei morti. Sempre nel 1976, a Detroit, massacrò
orrendamente sette bambini il "Babysitter", che non fu mai
catturato. Poi, i numeri ebbero una vertiginosa impennata e
iniziò la strage Henry Lee Lucas, che nel Texas, fra il 1971 e
il 1983 soppresse qualche centinaio di persone, tra queste la
propria madre. Henry Lee Lucas detiene il tragico primato
mondiale per il numero di morti che lasciò dietro di sé. Il
suo macabro record è insidiato solo da Donald Evans, un altro
texano, che ha raccontato di aver compiuto una sessantina di
omicidi, ma gli inquirenti hanno la netta convinzione che
siano molti di più.
Ted Bundy, un altro psicopatico,
trucidò, dallo Utah alla Florida, almeno una trentina di donne
e, in California, Edmund Kemper seviziò e uccise con infinita
crudeltà moltissime donne. Si ignora il numero esatto delle
sue povere vittime. Kemper letteralmente le faceva a pezzi e,
poi, violentava i miseri resti. John Wayne Gacy a Chicago, nel
1980, eliminò 33 uomini. La prima serial killer donna fu la
prostituta Aileen Wuornos, ammazzò 7 uomini. Dopo di lei salì
alla ribalta della cronaca nera Virginia McGinnis,
soprannominata per la sua crudeltà "Ice Lady" (La signora di
ghiaccio) del Kentucky. In vent’anni di attività uccise con
grande ferocia il secondo marito, la figlioletta di 3 anni e
la propria madre. Tra il 1978 e 1l 1991 il cannibale Jeffrey
Dahmer, a Milwaukee (Wisconsin), assassinò con inaudita
brutalità, fece a pezzettini e divorò 17 persone. Questa
macabra lista di mostri e di orrori è ancora molto lunga.
Statistiche dell’FBI stimano il numero dei serial
killer, in libera circolazione nel 1993, non inferiore a 500.
L’agenzia federale è convinta che, in USA, 3.500 feroci
omicidi, dei 20.000 non risolti, sono opera di serial killer a
tutt’oggi liberi, che, sicuramente, spargeranno altro sangue
innocente. La cosa più incredibile è il constatare come questi
mostri siano diventati dei veri e propri miti. Basti come
esempio, di questo truculento businnes, quanto la Editrice
americana "Eclipse Enerprise", nel 1993, ha avuto il cattivo
gusto di fare. Ha stampato le foto di questi mostri creando
figurine, come quelle dei calciatori, e lanciandole
cinicamente sul mercato con tanto di pubblicità. Il successo è
stato enorme.
Mostruosità e mostri di questa nostra
società, che, invece di innalzarsi, si annienta sempre di più
nel pantano delle tenebre inferiori, nei cunicoli sotterranei,
che conducono in terre infere, senza speranza e senza ritorno.
Inferni. E non è fievole, come potrebbe sembrare, il legame
che unisce questi crimini alle ideologie sataniche. Il
satanismo, come scelta per il terribile, il ripugnante, il
mostruoso, è presente più di quanto si creda, anche se con
aspetti differenti, in tutto il nostro pianeta. Esistono
innumerevoli prove che molti tra i satanici, come Manson, sono
cellule oscure di una qualche congrega. Esseri demoniaci, che
professano culti tremendi, che, non di rado, prescrivono
omicidi rituali si muovono, nella nostra società, spesso
accanto a persone comuni, che inorridirebbero se solo
immaginassero i pensieri dei loro occasionali vicini.
Nella sola America nel 1946, a quanto scrive R. Noblet
professore all’Università del Sud-California, erano attive
10.000 congreghe sataniche che nel 1976 diventarono 48.000 e
nel 1985 addirittura 135.000. I satanisti operanti negli USA,
sempre secondo Noblet, sono attualmente più di un 1.135.000
(J.P. Bourre, Le sectes lucifériennes aujourd’hui, Paris
1978). Nella trattazione del satanismo criminoso non si può
fare a meno di riportare quanto Aleister Crowley, nel liber
legis, annotava, assicurando, sotto dettatura del demonio Set:
<>. Michele
Del Re, avvocato e professore universitario di diritto penale
che ha girato il mondo per studiare i culti emergenti, in
qualità di direttore di ricerca del C.N.R., osserva:
<> e riporta dal "liber legis" di Aleister
Crowley, pericoloso mago nero che in Sicilia fondò l’abbazia
di Thelema:
< |
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See also: http://italy.indymedia.org/news/2004/02/487726_comment.php#488285
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