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[ostaggi] Se non noi chi? Se non ora quando?
by pkrainer_digest Tuesday April 27, 2004 at 07:52 PM mail:  

Pkrainer_Digest: Una sintesi dei messaggi di Pkrainer in giro per la rete, sulla questione dell'autoorganizzazione di una manifestazione per il ritiro delle truppe dall'Irak e per la liberazione degli ostaggi da ora al 30 aprile..

Chi é amico della libertà e per ciò stesso é e non può non essere nemico di tutti governi, di tutte le leggi, di tutte le elezioni, non può non riconoscere che si é prodotta un'occasione difficilmente ripetibile: che le ragioni dello stato si oppongono visibilmente e nel pieno dell'attenzione mondiale, alle ragiioni della libertà e della vita congiunte, alla ragione stessa. Quale confronto più immediato? Ogni distinguo in una situazione come questa
verrebbe a collocarsi all'interno di quel panorama politico e di quegli equilibri che occorre precisamente sabotare e portare al punto di implosione.

La questione é totalmente malposta, rispetto alla
manifestazione: questa si qualifica per i suoi temi e soprattutto per gli esiti che potrebbe produrre, e solo in seconda battuta e marginalmente, per le qualità
di chi per primo la promuove. Ovvio che il sindaco di Sammichele non mi ispira alcuna simpatia, ma cosa ben diversa é una manifestazione che parte da persone reali (perché dietro il sindaco ci sono quelle cazzo di
famiglie) contro tutti i partiti e tutti i movimenti ufficiali, rispetto a una manifestazione promossa da una minoranza politica irrilevante e disprezzata (ed effettivamente disprezzabile) quale un certo movimentismo di
sinistra, che sulla questione della pace spererebbe di guadagnarsi una rappresentatività inverosimile. E' ben balzano che le ragioni reali (anche se espresse da persone che non ci sono precisamente grate, tipo gli ostaggi
e il loro simpatico ambiente di fasci e di cornuti) debbano essere disprezzate mentre si tollerano motivazioni ideologiche ed astratte, come quelle dell'autodeterminazione dei popoli e simile pattume nazionalista.

Manifestare, in base all'appello di quei resistenti iracheni, come italiani nemici della guerra e del governo, per la liberazione di tre prigionieri, no; sfilare sventolando le bandiere della disfatta e belando gli slogan
dell'impotenza, insieme con torme di stalinisti, trotskisti, terzomondisti e più o meno consapevoli nazionalsocialisti sì?

Chi scende in piazza lo fa contro il governo, contro tutte le opposizioni, contro tutti i perbenismi filostatali e filolegali, riconosce come interlocutori quelli che in Iraq vogliono darci una mano a scrollarci di dosso il nostro stato merdoso, e in più contribuisce magari a liberare tre
persone. Tre stronzi? penso proprio di sì.

Ma quando parliamo di svuotare le carceri, davvero crediamo che lì dentro non ci siano un sacco di soggetti equivalenti e anche qualcuno peggiore di quei tre? La libertà non é un
concetto relativo, che va bene solo per gli amici nostri, più un numero indeterminato e nebuloso di sconosciuti, supposti buoni a tavolino. Le galere sono colme di stronzi, come le fabbriche, le scuole, le caserme, le ospedali e i manicomi. Non é la guerra dei buoni contro i cattivi (anche nel cosiddetto movimento d'altro canto, non sono gli stronzi a fare difetto, se vogliamo), ma la costruzione di situazioni di liberazione, ma la demolizione di un apparato di costrizioni e di alienazione. Che chi vuole la pace si
scopra distinto da tutti i politicanti, compresi tanti estremisti in cerca d'impiego, a me pare solo un bene.

Noi siamo il popolo della pace, noi siamo i nemici dei capipopolo, porco Dio. Se non noi chi? Se non ora quando?








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Ci sono 5 commenti visibili (su 5) a questo articolo
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Titolo Autore Data
manco per il cazzo Wednesday April 28, 2004 at 02:48 AM
Si se fa questa manifestazione il primo strizione deve sere ,contro la occupazione della i < Tuesday April 27, 2004 at 08:07 PM
sarà... bho' Tuesday April 27, 2004 at 07:30 PM
Burn baby burn ..... Tuesday April 27, 2004 at 06:59 PM
Sottoscrivo autprol2004 Tuesday April 27, 2004 at 06:57 PM
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