diretta di repubblica dal corteo indetto dai familiari degli ostaggi... BAH !?!

17.00 - ANGIUS: "QUI L'ITALIA CHE ASPIRA ALLA PACE". Così il capogruppo dei Democratici di sinistra al Senato, Gavino Angius, spiega la sua partecipazione al corteo. "Siamo qui - dice - per solidarietà alle famiglie, con l'augurio che cittadini innocenti, né mercenari, né spie ma lavoratori, possano essere subito liberati".
16.55 - CORTEO PRONTO A PARTIRE. Davanti a Castel Sant'Angelo si contano circa duemila persone, a pochi minuti dalla partenza del corteo. La grande bandiera arcobaleno prima stesa a terra, ora è impugnata dai partecipanti alla testa della marcia. Tantissime le bandiere della pace, si intravede un solo tricolore.
16.50 - FAMILIARI A DISOBBEDIENTI: NON STRUMENTALIZZATE. Alcuni rappresentanti dei Disobbedienti hanno gridato al megafono slogan contro la guerra chiedendo al governo Berlusconi il ritiro delle truppe. I familiari degli ostaggi sono intervenuti chiedendo di non strumentalizzare il corteo. "Eravamo contrari alla guerra in Kosovo, e non c'era Berlusconi, e siamo contrari anche a questa - ha detto un portavoce del movimento - e visto che ci sono migliaia di persone che muoiono in Iraq, non è giusto scindere le due cose. Ed esprimiamo la nostra solidarietà ai familiari degli ostaggi".
16.45 - FO: "UNA NAZIONE CHE NON SALVA TRE PERSONE NON E' DEGNA". "Non bisogna accettare che tre persone vengano uccise per una logica di scontro e dire che noi non possiamo intervenire perchè facciamo il gioco dei terroristi". Dario Fo, al suo arrivo al corteo, ha osservato che "non si può dire che è più importante l'orgoglio della nazione che salvare tre persone, è vero il contrario: una nazione che non salva tre persone non è degna, sono più importanti tre persone".
16.40 - FAMILIARI ALLA TESTA DEL CORTEO. I familiari degli ostaggi si sono preparati alla testa del corteo, accolti da un lungo applauso dei partecipanti, fra i quali si scorgono anche Dario Fo, Vittorio Agnoletto, don Luigi Ciotti, Gavino Angius.
16.35 - UN APPELLO DALLA SORELLA DI AGLIANA. La sorella di Maurizio Agliana, Antonella, al termine del corteo leggerà un appello per la liberazione degli ostaggi. "Mi auguro che li liberino - ha detto - perché noi facciamo questa manifestazione non, diciamo, su richiesta dei rapitori, ma per la liberazione dei nostri ragazzi''. Un appello in questo senso è venuto anche dalla madre di un altro rapito, Maria Luisa Stefio. ''Liberateli - ha detto commossa - perché mio figlio e' un bravo ragazzo''.
16.30 - CORTEO, IN ARRIVO I PRIMI PARTECIPANTI. Ci sono già centinaia di persone davanti a Castel Sant'Angelo, a Roma, dove alle 17 prenderà il via la marcia organizzata dai familiari dei tre italiani rapiti in Iraq. Stesa a terra, fra Castel Sant'Angelo e l'inizio di via della Conciliazione, una gigantesca bandiera della pace. Numerose le bandiere arcobaleno portate dai partecipanti. Sono arrivati sei pullman provenienti dalla Puglia, ed anche il furgone che trasporta la delegazione dei Disobbedienti. Sul luogo del concentramento sono presenti giornalisti delle principali emittenti del mondo.