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In Diretta da S.Pietro
by Sbancor Thursday April 29, 2004 at 06:27 PM mail:  

Una volata. Dall'Ufficio.Appena arrivo sento un Patern Noster....subito dopo il prete canta Salve Mater....stonato.

Esco claudicante dall'Ufficio. Raggiungo Castel S.Angelo ansante. Pochi poliziotti di scorta. Arrivo a Via della Conciliazione..ore 17.45. Qualcuno già se ne va via. Proseguo inesausto fino a Piazza S. Pietro. Un folto gruppo sta sull'attenti con bandiere irachene (fornite oltre che delle due stelle anche della scritta in arabo) Vigili. Militanti. Mi ricordano il PCML (quello di Brandilari). Proseguo mentre il prete al microfono, invisibile ma presente intona il Salve Mater....stonato....irrimediabilmente stonato. Incontro un mio amicoi del Manifesto. Mi dice: "sto qui come giornalista". Rispondo immediatamente "Anch'io. Scrivo per Indymedia". Assolti. Un fotografo del movimento (anni '70) si aggira stralunato. Saluto imbarazzato. Mi dicono che in piazza ci sia Anubi. Non lo vedo. In tutto qualche migliaio di persone ad essere buono. La gente mesta abbandona la piazza, mentre il prete invisibile sproloquia sul mese mariano.... Che strano il mondoin cui viviamo!

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Cari familiari, ecco perchè non cedo al vostro ricatto
by mirror Thursday April 29, 2004 at 06:38 PM mail:  

Scusate il mio linguaggio crudo, ma in italiano è normale parlare di ricatto affettivo.

Vedo i vostri volti affranti e sento le vostre voci che tremano, posso immaginare quello che provate.
La vostra richiesta arriva, disperata e strappacuore; madri in lacrime, fratelli distrutti fanno appello al buon cuore degli italiani: tutti "tengono famiglia", e in fondo cosa costa?

Ma lasciatemi dire che in questi giorni avete avuto la possibilità di comprendere, e non l'avete fatto.
Nella disperazione vera, autentica, avreste potuto fare lo sforzo di riconoscere coloro che finora si sono schierati, in Italia e nel mondo, contro quella guerra che stava per portarvi via i figli, i fidanzati. Avete dimostrato di conoscere l'uso dei comunicati e degli appelli, per esempio.
O ancora avreste potuto chiedere di marciare il 1° maggio insieme a quel popolo che ha marciato finora, come succede nei paesi dove i familiari dei reduci marciano insieme ai pacifisti (anche in America).

Invece vi viene il prurito a farvi fotografare accanto alla bandiera della pace, imponete modalità di partecipazione, motivazioni, perfino luoghi che non rientrano nella storia che si è percorsa fino a qui.
Certo, avete alle spalle ancora un po' di Stato italiano (forse); non avrete voluto mettere in pericolo il loro rientro: magari radiati dalle formazioni combattenti, senza il congruo pacchetto di benefit magari in dollari che circonda tre eroi di guerra (+ comparsate, interviste, ecc, un mercato d'oro).

Quindi non chiedeteci di partecipare a questa ufficializzazione della menzogna e dell'ipocrisia.
Nemmeno togliendomi ogni simbolo e ogni bandiera reale o immaginaria, quindi umanamente, smetto di pensare che quanto sta avvenendo è un ricatto, oltretutto ben orchestrato. Un ricatto affettivo, che non dà nulla in cambio.

Apparentemente sembra che una parte del movimento abbia deciso di sostenere la vostra marcia in nome della pace.
Non è così. Forse c'è chi è rimasto invischiato in questa rete di buonismo e nazionalismo, e spero vivamente che sia accaduto solo perchè ci sono elementi troppo emotivi in giro. In questa zampogna ben orchestrata del 29 aprile si è insistito assai sui grandi contenuti "umanitari" della manifestazione, raccolti appunto da persone di buon cuore, ma assai poco politiche.

La specializzazione di questo governo, della sua inesistente opposizione, e dei tanti che si guadagnano uno stipendio servendoli, è di fare uso di parole vuote.
L'ultima eredità dei nostri non-padroni americani è questo termine: umanitaria. Perfino le guerre oggi hanno scopi umanitari.

E cosa vorrà mai dire questa "umanitaria"? Avere rispetto? Cooperare? Stabilire accordi comuni?
O invece dare una legnata in testa al proprio vicino per rubargli il cosciotto arrosto? Eseguire ciò che viene ordinato dal più violento e crudele? Assalire il villaggio accanto per espropriare? Sono esistiti più tipi di umanità, ma mai sembra aver fatto schifo come questa.

Il mondo che esiste dall'altra sponda del Mediterraneo sta per non esistere più; quello che si vuole radere al suolo lì non sono le case o le fabbriche. Quello che stanno estirpando in quei paesi è l'umanità.
Occorre che siano convertiti presto e bene all'unico dio, lo stesso di altri stati arabi ricchi di petrolio, il dio Pecunia.

Se la massa occidentale ipnotizzata li vede come esseri miseri da rieducare o terroristi, cioè come li avete sempre visti anche voi, è perchè quella massa ha perso la sua umanità, e non l'ha mai più ritrovata tra gli scaffali del supermercato preferito, nè tra i tasti del telefonino ultimo modello, nè tra l'ampia scelta di psicofarmaci per dormire.

Una massa bombardata di falsi messaggi costruiti da professionisti specializzati; che spende migliaia di miliardi del suo reddito per armare i propri padroni; controllata da milioni di occhi e migliaia di raccolte dati. Dov'è la tua umanità occidente? Cosa ti ricordi ancora della parola data, del bicchiere di vino col tuo vicino, delle chiacchere in cortile, quando non parli nemmeno più la tua lingua, ma quella dell'occupante?

Probabilmente umanità è anche consapevolezza, responsabilità, scelta. La scelta dei vostri cari è stata guadagnare sulle disgrazie ancora non terminate di un popolo. Per quanto si possa giustificare con il bisogno di lavoro di tre giovani uomini, la vostra scelta non ha mostrato alcun vero rifiuto della situazione in Iraq, avete continuato ad appoggiare questo governo. Dietro una fumosa cortina di "apolitici" avete fatto politica, dovete esserne consapevoli.

La vostra preoccupazione è stata affrettarvi a "escludere" la politica dal corteo. Come se una guerra fosse decisa da fruttivendoli e commercialisti, e non da uomini (troppi uomini) politici.


Le sorelle solide come rocce avrebbero potuto ricordare che non sapevano nemmeno quale fosse il vero lavoro del loro congiunto. Sarebbe bastato un segnale, una battuta, un "quando torneranno a casa chiederemo loro di cambiare mestiere".

Vedete, il problema della nostra dorata civiltà occidentale è che ognuno pensa a sè, contrariamente allo stile di vita cooperativo dei popoli iraqeno, palestinese, ecc. Se noi italiani fossimo al posto degli arabi saremmo spazzati dopo tre giorni. Non dal furore dei nemici, ma dal nostro stesso egoismo, e dalla grettezza delle nostre azioni. E non conosce fondo e fine questa grettezza, questa negazione dell'umanità, appunto.

Per questo invito coloro che hanno lottato, creduto, impiegato energie e molto altro, a non cadere nell'errore di darvi retta, di farsi trascinare in un ambito che non ci appartiene, con motivazioni che sono ancora ennesime bugie, operazioni di puro calcolo.
Chi finora ha creduto alla coerenza di un progetto di cambiamento di questo mondo, ci ha creduto veramente, e scendere in strada con voi il 29 aprile spazza via tutto quello in cui si è creduto, a cominciare dalla responsabilità delle proprie azioni.





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NON MANIFESTO PER I MERCENARI
by nomiS Thursday April 29, 2004 at 07:18 PM mail:  

il primo maggio sarò a roma...
ci sarà una manifestazione, teoricamente per i lavoratori, contro il precariato, contro lo sfruttamento e tutte le piaghe del lavoro italiano...
le si vuole dare anke un ke di pacifista... ok, ci sta bene! le si vuole dare un carattere anti-governo... benissimo...
però una sola cosa... IO NON MANIFESTO PER I MERCENARI!
inviterei kiunque sarà a roma a quella manifestazione ad avere addosso un segno di riconoscimento... anke solo un foglio attaccato alla maglietta... IO NON MANIFESTO PER I MERCENARI...

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Nun ho capito....
by Iscariota Thursday April 29, 2004 at 10:43 PM mail:  

Ma che vi aspettavate in piazza sanpietro??

Un comizio di bertinotti??

Un elevato intervento di zanotelli alex??

Beria redivivo che sparava in testa ai "revisionisti"?

Insomma, checcazzo vi aspettavate??!!!

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.
by . Friday April 30, 2004 at 12:53 AM mail:  

Dai sbancor, di la verità, eri presente come delegato Fisac?
vero?
UHA uha uha uha uha uha.................

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c'era questo e c'era quello
by keoma Friday April 30, 2004 at 11:32 AM mail:  

c'era fabrizio frizzi e monsignor capucci, c'erano i disobbedienti al gran completo (tranne casarini), c'erano bertinotti e diliberto, c'era "il piotta" e suor paola (quella della lazio), c'era Tremaglia e un po' di Cobas, quelli con le bandiere irakene erano il Campo Antimperialista con annessi ex-fasci comunitaristi, c'era persino un famoso banchiere "antagonista".
Nonostante tutto cio', era giusto esserci !!!

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era giusto esserci
by kepalle Saturday May 01, 2004 at 03:23 PM mail:  

allora andiamo anche a piangere in piazzale Loreto, quando fanno la commemorazione per i poveri due morti appesi a testa in giù?

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per sbancor
by keoma Friday July 16, 2004 at 02:51 PM mail:  

il mondo in cui viviamo e' cosi' strano che capita che uno come Sbancor, al secolo Giglio Del Borgo, dopo essere stato arrestato per scontri nel 1977 e dopo aver costeggiato la nascita del lottarmatismo romano, sia diventato direttore generale della American Express Italia !

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chiarezza
by bancor Friday July 16, 2004 at 03:14 PM mail:  

ADESSO VI DICO CHI E' SBANCOR
by KEOMA Friday July 16, 2004 at 11:27 AM mail:



ADESSO VI DICO CHI E' SBANCOR

Dal “Riservato” de “L’espresso” n. 29, a cura di Paolo Forcellini


1 - Mistero Sbancor
Di giorno indossa un gessato grigio e lavora come esperto di finanza in una banca d’affari internazionale, di notte passa in rassegna documenti della Cia per trarne ardite teorie economiche, studia l’andamento anomalo del prezzo del petrolio, scandaglia reconditi pertugi della Rete. Nessuno conosce il suo vero nome, ma sui siti di controinformazione italiana, come Rekombinant.org o Indymedia.it, si avverte una scossa tellurica non appena viene pubblicato un articolo firmato col suo “nickname”: Sbancor. Un soprannome notissimo su forum, newsgroup e blog, che da quattro anni diffonde in Rete informazioni riservate e svela i retroscena economici delle più complesse vicende legate allo scontro tra Oriente e Occidente. Tutte cose difficilmente verificabili, ma che di fascino ne hanno da vendere, soprattutto perché scritte da chi le mani in pasta le ha per davvero. Da alcuni giorni le ossessioni di questo inusitato insider sono diventate un piccolo caso editoriale: una neonata casa editrice di Bologna, Nuovi Mondi Media, ha deciso di pubblicarle in un volume, “American Nightmare”, la cui tiratura iniziale di 8 mila copie, a giudicare dal ritmo delle vendite, non basterà per l’estate. Un successo che Sbancor di certo non si aspettava e che potrebbe far vacillare la sua copertura. Il nostro, infatti, conta di rimanere ben nascosto ancora per molto tempo, al pari del suo ispiratore Bancor, commentatore economico per “L’espresso” negli anni Settanta.

SBANCOR e' Giglio Del Borgo, attuale Direttore Generale di American Espress Italia.

Militante nei primi anni settanta di "Viva il Comunismo", studente a Roma prima al liceo Virgilio e poi al liceo Manara, fu l' assoluto protagonista di un libello edito dal MSI dove veniva indicato come il principale responsabile di molti episodi di "antifascismo militante".
Il tutto basato principalmente per il suo stretto legame con Fabrizio Panzieri e Roberto Martelli, allora sotto processo per la morte del fascista greco Mantakas.

Ed in effetti sia Panzieri che Martelli erano militanti di Viva il Comunismo ed erano ritratti nel libello in questione in alcune fotografie proprio con Giglio Del Borgo.

Va poi detto che non pochi esponenti di "Viva il Comunismo", gruppo marx-lenin-stalinista, diretto dall' ex segretario di Togliatti, Augusto Illuminati, finiranno nella colonna romana delle B.R.
Tra questi Piero Vanzi, Gabriella Mariani, i fratelli Sebregondi, i fratelli Petrella.
Gli stessi Panzieri e Martelli finiranno nel gruppo armato UCC (Unita' Combattenti Comuniste).
Cosi' come nelle B.R. finiranno, pur non essendo mai stati di "Viva il Comunismo", altri intimi di Del Borgo, come Rita Algranati, Alessio Casimirri, Antonio Giordano, Alvaro Loiacono,Raimondo Etro.

Giglio Del Borgo certamente non fece scelte lottarmatiste, dopo lo scioglimento di "Viva il Comunismo" si trasferi' in Umbria dove studiava Agraria.
Questo non gli impedi' di essere arrestato, il 5 marzo del 1977 a Roma, durante gli scontri seguiti ad una manifestazione proprio per la liberta' di Panzieri.
In quel periodo si era' avvicinato all' Autonomia Operaia e lavorava presso una delle prime radio libere a Perugia.

Ma come e' possibile che uno cosi', conosciutissimo a questure e schedari, che ha costeggiato la nascita a Roma del lottarmatismo, che e' stato pure arrestato di persona, possa essere diventato direttore generale della filiale di una multinazionale americana del credito come l' American Express ?
Azienda pesantemente antisindacale - negli anni ottanta licenzio' per futili motivi anche moderatissimi sindacalisti della Cgil - e dove ogni decisione, anche banale, viene presa negli States ?

Ogni dubbio e' legittimo.

E lo e' anche oggi, visto che chi scrive non e' certo l' unico a sapere chi, celandosi dietro lo pseudonimo di Sbancor, riempie il web di tesi geopolitiche che certo ai vertici amerikanidell' American Express non dovrebbero piacere.

Misteri......



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