in studio: luttwak, schifani, matteoli in collegamento magdi allam rappresentanti della linea del governo, bordon e un altro tizio pelato appoggiati sulle sedie per mostrare in qualche modo che esiste una specie di controparte. Entra successivamente il solito mite puffo occhialuto esperto di cose militari che parla con grazia ed educazione di strategie militari di morte come di un grazioso videogioco. Dopo molto fanno entrare la giornalista della7 rula jebrael (visto che è palestinese, Vespa da vero pluralista dell'informazione, avrà voluto graziosamente concedere una rappresentanza anche ai terroristi).
Argomenti: manifestazione a roma per liberare gli ostaggi, discorso del papa per liberare gli ostaggi, dolore delle famiglie per gli ostaggi. Completamente nascosto e omesso il massacro in corso a Falluja. Luttwack sostiene che non si può chiamare guerra perché sono state lanciate poche bombe solo una decina secondo lui. Il pelato dice che ne basterebbe solo una. COMPLETAMENTE NASCOSTE LE PROPORZIONI DELLA CARNEFICINA. Matteoli mette tutti a tacere perché "ci vuole rispetto per gli ostaggi". Il coinvolgimento di pasquinelli da parte degli iracheni viene dipinto da luttwack come una truffa da parte del mediatore che sarebbe del tutto inattendibile, tutti zitti.
Schifani presenta le truppe militari italiane come portatrici di pace e benessere per la popolazione locale, con innumerevoli meriti umanitari. NESSUNO SI AZZARDA A CITARE I DISCORSI ENI-NASSIRYA-CONTRATTI-PETROLIO.
L'atmosfera idilliaca tra vecchi amici a cui non stati riconosciuti i dovuti meriti da un ingrato popolo iracheno, viene incrinata da rula jebrael che ricorda le decine di migliaia morti civili iracheni e si azzarda perfino a ricordare che gli italiani hanno anche partecipato e sparato in azioni di guerra. Viene aggredita da matteoli, luttwack, schifani e infine punta ripetutamente da vespa che pretende di sapere dove ha sentito queste cose assurde. Vespa, con il pungiglione ancora sporco di sangue, manda la pubblicità. Io non so se piangere o vomitare.... Lo spettacolo continua...
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