IMPORTANTE SAPERE LA LOTTA INFINITA DEGLI OPERAI DELL'ALFA DI ARESE SFRUTTATI PER DECENNI ED ORA PORTATI DA FIAT E SINDACATI ALLA ROTTAMAZIONE
MA MOLTISSIMI RESISTONO E NON SI FANNO FREGARE UNA LOTTA INCONCILIABILE CON I PADRONI MA E' ORA CHE OLTRE ALLA RESISTENZA SINDACALE SI AFFIANCHI QUELLA POLITICA, UNA POLITICA FATTA DAGLI STESSI OPERAI...
ALFA ROMEO ARESE CHI HA VINTO QUALCOSA E CHI CONTINUERA’ LA LOTTA
Martedì 6 aprile, alle ore 2 di notte, è stato siglato un’accordo sul progetto di reindustrializzazione dell’area di Arese. Tutti i mezzi d’informazione hanno dato ampio risalto alla notizia. Formigoni, i sindaci della zona e i se-gretari di Fim e Fiom (in particolare Zipponi) hanno sproloquiato dichiarazioni trionfalistiche accreditandosi il merito degli accordi sottoscritti. I lavoratori dello Slai Cobas, che non hanno mai smesso di scendere in campo, quasi sempre da soli, sono stati occultati.
Mercoledì 31 marzo (dai Salesiani). Alcuni lavoratori cassintegrati ci fanno sapere che sono stati telefonicamente invitati a presentarsi alle ore 15 presso il centro Salesiani di Arese, ( lo stesso centro dove la Regione voleva tenere i corsi di formazione ) da una fantomatica “Associazione Elettromeccanici Italiani” che avrebbe offerto loro dei posti di lavoro. Un gruppo di lavoratori e delegati del Cobas si recano sul posto. Al nostro arrivo, troviamo il titolare di questa fantomatica associazione, L.Tacconi, con la segretaria. Dopo alcune nostre domande ribadisce di essere in grado di assumere 3.000 lavoratori e che i nomi ed i telefoni dei lavoratori glieli aveva forniti la Fim-Cisl ed in particolare P. Milani. Dopo le nostre proteste il Tacconi iniziava ad insultare. Decidiamo perciò di chia-mare i carabinieri. Al loro arrivo, dopo qualche minuto di colloquio, il Tacconi decideva di abbandonare i colloqui e andarsene. Il giorno dopo scopriamo dai giornali (La Prealpina) che il Tacconi è candidato alle elezioni nella lista di Democrazia Europea ( partito fondato da S. D’Antoni, ex segretario Cisl ). Forse per questo, mentre era in corso il presidio, era arrivato Giudici, assessore del comune di Arese dell’UDC, il par-tito di Buttiglione nel quale sono accasati sia D’Antoni, come vicepresidente, sia il senatore Riccardo Conti proprietario di tutta l’area ex alfa romeo di Arese, sia il sindaco di Arese. E da quell’area arriva lo stesso Formigoni. Scopriamo poi che l’Associazione Elettromeccanici Italiani ha una sede ad Anagni in provincia di Frosinone ed è composta da tre persone : il Tacconi, la moglie e la segretaria. Alcuni lavoratori hanno telefonato alla segretaria del Tacconi : viene loro detto che saranno richiamati ma che comunque i lavori che loro propone-vano erano saltuari. Il Tacconi fa riferimento alla F2G srl, una società interinale di Carpignano Sesia (NO). Un comunicato della segretaria della Cisl milanese accusa lo “pseudo sindacato” dello Slai Cobas dell’Alfa di impedire ai lavoratori di ottenere un posto di lavoro : “se un disoccupato, come di fatto oggi sono i cassin-tegrati dell’alfa, riesce a trovare una nuova collocazione in ambito lavorativo, non possiamo che essere feli-ci ”. La Cisl considera quindi i cassintegrati come dei disoccupati (licenziati) e, deridendo gli accordi da lei stessa firmati sulla loro ricollocazione stabile nell’area di Arese, si dichiara schierata dalla loro parte pro-muovendo l’offerta ricattatoria di posti di lavoro precari. Anche su “Il sole 24 ore” (6-4) appare un articolo, dal titolo: “Arese non perda l’occasione, l’atteggiamento dei Cobas spinge verso il declino” in cui di riporta una dichiarazione di Perini, presidente Assolombarda che dice, mistificando la realtà, che la nostra manifestazione “ha bloccato una decina di lavoratori ex Arese con-vocati dalla Tvr”, che è la società inglese dichiaratasi pronta ad insediarsi ad Arese per montare vetture spor-tive. E ripetutamente il “Corriere della sera” scrive che era stata presentata dal responsabile dell’Agenzia Re-gionale del Lavoro Giupponi una terza via per trovare posti di lavoro fuori l’Alfa.
Venerdì 2 aprile (in Duomo) Nella mattinata i cassintegrati dell’Alfa con lo Slai Cobas sono entrati in Duomo e vi sono rimasti fino alle 19 in attesa degli esiti della trattativa che iniziava nel pomeriggio in Regione. Ancora una volta, come in pas-sato, i lavoratori dell’Alfa hanno trovato, nei responsabili del Duomo di Milano che li hanno accolti, un “megafono” che dava risalto alla loro lotta e alle loro rivendicazioni. . Sempre in mattinata nella sede della Rsu di Arese si è tenuto un incontro tra i sindacati e l’Abp. A questo incontro l’Abp si è resa disponibile ad assumere altri 25 lavoratori in cigs, attraverso la Rina, chiedendo alle OO.SS la firma di un accordo sindacale. Come avvenuto a fine 2003, le altre organizzazioni sindacali ed in particolare la Fiom si sono dichiarate contrarie alla stesura di un accordo. L’atteggiamento di Fim, Fiom, Uilm è palesemente pretestuoso. Mentre da un lato forniscono dati dei lavoratori in cigs per colloqui fatti da società inesistenti volti solo a illudere e fregare i lavoratori e si dichiarano disponibili ad accettare che i lavo-ratori siano collocati anche fuori dall’Alfa, quando invece è possibile con un accordo farli assumere dentro la fabbrica con i diritti acquisiti dai lavoratori in Fiat, si oppongono ad un accordo sindacale. Con la scusa che i lavoratori dovrebbero essere assunti dalle società insediate in affitto e non dai proprietari delle aree. Forse che Fim, Fiom, Uilm, giocando sulla testa dei lavoratori, vogliono favorire la società di servizi “Siena srl” di proprietà di Estate sei al posto della Rina di Abp?
Al pomeriggio inizia l’incontro in Regione. Parte con un’interminabile presentazione, con un video, del progetto del polo della mobilità sostenibile. LA FIAT ESCE DALLA PORTA PER RIENTRARE DALLA FINESTRA La Fiat sta smantellando la fabbrica pezzo dopo pezzo. Dopo la carrozzeria e le costruzioni speri-mentali ora tocca alla meccanica ed al resto degli enti centrali. Lo stillicidio continua anche per gli im-piegati delle società di servizio, decine alla volta, con le continue mobilità firmate anche dal sindaca-to. Tutto questo avviene dopo aver disatteso gli accordi tra sindacati governo e regione, dopo aver preso dalla collettività miliardi di lire a palate, dopo aver proceduto a diverse terzializzazioni per garan-tire (!?) il posto di lavoro. Ora nel silenzio più asso-luto ecco che la Fiat rientra ad Arese. Sono 15 le aziende interessate : STARLAB, MICROVET, TVR, TECHNOFIL, KLEEN-UP, GLOBAL ENGINEERING, SAPIO, TECNAS, PRISCO IMPIANTI, KBA, ARCONTE e altre 3 aziende che vogliono mantenere l’anonimato.L’insediamento previsto è nella parte libera del Fabbriccato 28 (ex carrozzeria), e nei fabbricati 24-26 (forgia fonderia). I tempi di insediamento sono 16- 20 mesi. Occuperanno 50 nuovi posti nei prossimi 12 mesi, 130 in 18 mesi, 300 in 26 mesi e 400 oltre. Oltre alle aziende sono stati ipotizzati inse-diamenti di alcuni istituti di ricerca ( Politecnico e alcune università ) che si dovrebbero insediare presso la spina est, con progetti ancora da definire e per il momento fumosi. Il progetto della Regione prevede anche la creazione del “consorzio H2 per Arese” (auto all’idrogeno). Questo consorzio è costituito da : Ansaldo f.c., Air Liquide Italia, Associazione Italiana H2, Cesi, Comune di Milano, Enea, Enitecnologia, Nuvera de nora, Pirelli labs, politecnico di Milano, Sapio gruppo, Sol gruppo, Zincar AEM, Jrc Ispra e Centro Ricerche Fiat, mentre partecipano come invitati BMW Italia e Assolombarda. La Fiat quindi è presente nel progetto idrogeno Arese, pronta come al solito ad accaparrarsi soldi della collettività, visto gli ingenti finanziamenti della Cee e dello Stato sull’idrogeno.
Di fronte alle richieste da noi avanzate i funzionari della Regione hanno a questo punto precisato che : • nessuna azienda ha ancora presentato un piano industriale • le nuove occupazioni non saranno obbligatoriamente riservate ai lavoratori ex Alfa, ma solo “preferibil-mente” si cercherà di attingere dagli esuberi Alfa. • eventuali assunzioni di lavoratori ex Alfa nel polo della mobilità sostenibile dovranno essere computate come assunte dall’Abp (Aig Lincoln + Estate sei), quindi gli esuberi Alfa sono solo quelli attualmente in Cigs. • l’agenzia regionale è pronta ad inviare i curriculum dei lavoratori di Arese alle aziende di tutta la zona. • nella nuova convenzione tra i comuni e l’Abp è prevista la liberatoria che consente di non assumere i la-voratori in cambio del pagamento di una penale di 15 mensilità da versare ai comuni.
Lo Slai Cobas ha ribadito la sua opposizioni contro queste comunicazioni. I sindacati confederali, per bocca di Zipponi, si sono dichiarati disponibili ad accettarle. Dopo la dichiarazione del Senatore Riccardo Conti, proprietario di “Estate sei”, che si dichiarava disponibile ad una generica integrazione del reddito dei cassintegrati, si stava arrivando così alla conclusione dell’incontro. Formigoni avrebbe proposto un semplice comunicato stampa, senza nessun impegno formale scritto nè da parte dei proprietari delle aree nè dagli enti locali.
Ecco il comunicato proposto da Formigoni : “ In data 2 aprile 2004 si è riunito il “Tavolo Arese” a cui hanno partecipato: la Regione Lombardia, i Comuni di Arese, Garbagnate M., Rho e Lainate, la provincia di Milano, i rappresentanti delle proprietà, le OOSS e le RSU. Dopo una approfondita illustrazione dei progetti per la realizzazione del Polo della Mobilità Sostenibile, i presenti hanno preso atto positivamente del significativo avanzamento dell’iniziativa destinata a produrre importanti risultati imprenditoriali, di innovazione e occupazione. Il progetto diventerà operativo a valle della sottoscrizione della Con-venzione ex. L.R. 30/94 e alla conseguente variante urbanistica. Rilevata la necessità di avviare in tempi brevi i pro-getti riguardanti sia l’area A, sia l’area B e la conseguente urgenza di procedere alla sottoscrizione della suddetta Convenzione, dopo ampio confronto con le componenti sindacali, e avendone accolto le osservazioni e preso atto del parere contrario espresso dallo Slai Cobas, i Sindaci e la società ABP, nella loro qualità di soggetti sottoscrittori della Convenzione, hanno assunto l’impegno di procedere alla firma di tale atto entro mercoledì 7 aprile. A valle del-la firma della Convenzione verrà immediatamente dato seguito alle riunioni operative previste dagli accordi.”
Erano quindi pronti ad avallare l’ennesima sceneggiata.
Prima di concludere l’incontro alle ore 22, con l’approvazione congiunta di questo comunicato stampa, tutti si sono resi conto che non avrebbero retto alle contestazioni dei lavoratori. E’ stata quindi decisa una riunio-ne dei sindacati. In questa riunione, contro il parere di Zipponi, abbiamo steso un comunicato alternativo con precisate le nostre posizioni. Questo comunicato è stato poi letto alla presenza di tutte le altre parti. Formigoni a questo punto ha chiesto come mai i sindacati confederali avevano cambiato posizione. I sindaci hanno dichiarato di aver paura che i Cobas avrebbero occupato il comune. Si decideva quindi di aggiornare l’incontro al martedì successivo.
Martedì 6 aprile. L’incontro inizia alle 9.00 di mattina con una riunione dei sindacati per mettere a punto, se possibile, una po-sizione comune. Nella riunione tra i sindacati noi dello Slai Cobas facciamo sapere che il giorno prima ave-vamo comunicato con questa lettera le nostre posizioni ai proprietari delle aree a ai sindaci sulla convenzione Ad Abp e Estatesei e per conoscenza ai sindaci oggetto: convenzione regionale 30/94 In relazione alla bozza in discussione circa la convenzione L.R. 30/94, Vi rammentiamo che con gli ac-cordi da Voi sottoscritti con le OOSS, ed in particolare, per quel che ci riguarda, con la nostra orga-nizzazione, si prevedono Vostri impegni precisi sul sito di Arese sia in materia di livelli occupazionali che di relazioni sindacali sui quali non intendiamo transigere. Vi diffidiamo pertanto dal concordare con altri modifiche di detti accordi, che, comunque, in assenza di una nostra adesione, non sarebbero a noi opponibili. Slai Cobas Alfa Romeo
Riprecisiamo quindi le nostre posizioni già espresse il venerdì precedente : date e piani industriali certi per gli insediamenti delle aziende, nessuna collocazione all’esterno della fabbrica, nessuna convenzione con la liberatoria, inizio del secondo modulo dei corsi ad Arese, integrazione al reddito per i cassintegrati, “Estate Sei” ha obblighi occupazionali nei confronti dei lavoratori in cigs. Finita la riunione dei sindacati, riportiamo sul tavolo della trattativa le richieste elaborate collettivamente. Dopo l’ennesimo tentativo di inserire la liberatoria alle assunzioni, si decide di lavorare su un testo di accor-do, e non di un comunicato stampa come proposto da Formigoni, con riunioni separate. Si continua per tutto il giorno, fino a tarda sera, quando viene formalizzato l’accordo. Senza però il sostegno al reddito, in quanto R.Conti aveva dovuto allontanarsi per andare in Parlamento. Noi comunichiamo che non avremmo firmato nulla senza anche l’integrazione al reddito, Zipponi invece propone di rinviare al gior-no dopo la firma per i soldi. Estate sei comunicava allora che si rimetteva a Formigoni per l’entità dell’integrazione al reddito. Formigoni proponeva 200 euro al mese. Si andava quindi alle conclusioni, alle ore 1,30 di notte, con la firma da parte di tutti.
Questa è la cronaca dei fatti.
BLOCCATO IL TENTATIVO DI SMEMBRARE I LAVORATORI
Appare evidente da questa cronistoria dove si voleva arrivare : • nessun impegno preciso sancito con un accordo, • pochi posti di lavoro fittizi e senza obbligo all’assunzione dei cassintegrati, • liberatoria dall’assunzione dei cassintegrati con sanzione pagata ai comuni • nessun soldo per sostegno al reddito, • corsi di formazione fuori dall’Alfa, • concessione alla chiamata da parte di agenzie e false aziende dei cassintegrati • limitazione degli accordi agli attuali esuberi abbandonando i prossimi di meccanica e enti centrali.
La nostra lotta di questi mesi, ha imposto un cambiamento di rotta a tutti, sindacati confederali compresi. • I lavoratori in cigs avranno un contributo di 200 euro al mese, mai sancito in nessun accordo. • Gli obblighi di Abp e EstateSei dovranno essere mantenuti. • Le aziende che vogliono insediarsi dovranno comunicare numero e date di assunzione. • Nessun lavoratore sarà in balia di Agenzie regionali o altre che li ricatteranno con posti fasulli fuori dall’Alfa. • I corsi di formazione continueranno ad essere tenuti all’Alfa.
Nelle prossime settimane dovranno essere definite le Aziende che intendono insediarsi ad Arese e le modali-tà del pagamento dell’integrazione alla cigs e della continuazione di corsi.
PER IL COBAS L’ACCORDO SIGLATO MARTEDI’ NOTTE, NON E’ STATO LA VITTORIA FINALE MA L’ESITO DI UNA LOTTA CHE NON PUO’ FERMARSI. SIA BEN CHIARO QUELLO OTTENUTO NON RISOLVE DEFINITIVAMENTE IL PROBLEMA DEI LAVORATORI. NOI NON CI ILLUDIAMO : L’ OBBIETTIVO A CUI TUTTI PUNTANO E’ QUELLO DI LIBERARE L’AREA DI ARESE DA UN COMBATTIVO CONTROLLO SINDACALE DI CLASSE. AVVENUTO IL QUALE LA FIAT E’ DISPONIBILE A RIENTRARE PER INTERESSI. NON CI SONO RIUSCITI IN QUESTI ANNI E NON CI RIUSCIRANNO MAI.
La lotta dei lavoratori dell’Alfa continuerà su due obiettivi. • Riportare produzioni Alfa ad Arese • Lavoro nel polo dell’auto ecologica, eliminando il precariato e i lavori senza diritti.
CONTINUANO LE CAUSE In assemblea abbiamo proposto due iniziative legali: 1. contro la Fiat che con l’accordo sindacale del dicembre scorso con fim-fiom-iulm ha continuato la cigs; 2. contro le proprietarie delle aree, perchè mantengano gli impegni da loro presi.
In attesa delle cause individuali contro la cig del dicembre 2002 che si concluderanno nei prossimi 2/3 mesi, la Fiat – dopo la sentenza da noi vinta contro quella stessa cigs con l’art.28 – pagherà entro maggio a tutti i cassintegrati in causa un acconto di 2.500 euro a testa.
Arese, 14-4-2004 Slai Cobas Alfa Romeo
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